Il senso della vita.

[The G]

G come al solito è d'impatto, ma la felicità non potrebbe essere derivata da una montagna di soldi o da una sigaretta (nel tuo caso) dopo aver "fottuto"?
Non esisterà la vera felicità, ma i piaceri sì.

È esattamente quello che penso io, la felicità assoluta non esiste, esiste l'euforia, quello sì, ma è una felicità momentanea, breve.

[Davyl]

Io invece credo esista, ma la indico con "serenità": la felicità è semplicemente legata al vivere attivo (=bisogni da soddisfare), pertanto fugace e precaria e dipendente dallo stato concreto di sé. C'è da specificare, comunque, che esiste in forma di sensazione sempiterna solo in un livello interiore. Ciò che intendo per "serenità" (che corrisponde ad ogni modo al benessere di cui parlate) è quel qualcosa che dipende dalla contemplazione (opposto della vita attiva), quel qualcosa che conduce ad un status interiore inspiegabile, di amore verso qualsiasi cosa, incondizionatamente. Il fatto che prima o poi debba venire meno dipende dal nostro essere "tendenti alla vita", quindi al mutare, ma essenzialmente reputo quella cosa come un continuum, di cui semplicemente ci dimentichiamo, ma che non svanisce.

[!gohanssj2!]

il sensso dela vitta e di viverlla bbene e con tantte perssonne che cci sonno amice e ci tratanno benne

se parle come scrivi non so quante speranza tu abbia.

Per quanto mi riguarda, il senso ce lo creiamo noi

Ma se, come senso intendi perchè siamo vivi, non potrei far altro che attingere alla mia religione, dal momento che altre spiegazioni non ne trovo.

[Emis~]

Ognuno sceglie il proprio, a mio parere.

[flick]

La vita a un senso?

Non esiste una risposta unica per tutti, ma è giusto quando si dice:"il senso glielo dai tu" (secondo me).

[Jekyll]

il senso è già predestinato appunto dal destino secondo me

[Il Nicco]

il senso è già predestinato appunto dal destino secondo me

Un'affermazione del genere ti porta a questo ragionamento:

"Ma se è tutto predestinato, quale scelta è migliore? Combattere per oppormi al destino o crogiuolarmi nell'ignoranza conscio di non poterlo sconfiggere nonchè della mia impossibilità di conoscere il futuro in ogni caso?"

"Ma qualunque scelta io prenda non sarà già di per sè predestinata?"

"Ma allora ha un qualche senso vivere così?"

A quel punto uno come me si incazza e decide di divenire un cultore della terza possibilità, quale che essa sia

In altre parole, "Agisci come meglio credi, fai solo ed esclusivamente quello che il tuo istinto ti dice di fare o non fare, e cerca un moto per sottrarti al destino"

Da lì sorge un nuovo interrogativo:

"Ma se anche scoprissi come sfuggire alle maglie del destino, la mia azione di sfuggire/scegliere di non sfuggire non sarebbe già predeterminata?"

A quel punto ti rendi conto che un pensiero del genere porta ad una visione inaccettabile del mondo e, come se non bastasse, priva di uscita

Ok, risposto

[flick]

Un'affermazione del genere ti porta a questo ragionamento:

"Ma se è tutto predestinato, quale scelta è migliore? Combattere per oppormi al destino o crogiuolarmi nell'ignoranza conscio di non poterlo sconfiggere nonchè della mia impossibilità di conoscere il futuro in ogni caso?"

"Ma qualunque scelta io prenda non sarà già di per sè predestinata?"

"Ma allora ha un qualche senso vivere così?"

A quel punto uno come me si incazza e decide di divenire un cultore della terza possibilità, quale che essa sia

In altre parole, "Agisci come meglio credi, fai solo ed esclusivamente quello che il tuo istinto ti dice di fare o non fare, e cerca un moto per sottrarti al destino"

Da lì sorge un nuovo interrogativo:

"Ma se anche scoprissi come sfuggire alle maglie del destino, la mia azione di sfuggire/scegliere di non sfuggire non sarebbe già predeterminata?"

A quel punto ti rendi conto che un pensiero del genere porta ad una visione inaccettabile del mondo e, come se non bastasse, priva di uscita

Ok, risposto

Riassumendo: qualsiasi cosa faccia è predestinata, è questo il concetto?

[Il Nicco]

Riassumendo: qualsiasi cosa faccia è predestinata, è questo il concetto?

No, affatto...ciò va contro i miei principi, in realtà io sono nemico della Struttura

[Jekyll]

Un'affermazione del genere ti porta a questo ragionamento:

"Ma se è tutto predestinato, quale scelta è migliore? Combattere per oppormi al destino o crogiuolarmi nell'ignoranza conscio di non poterlo sconfiggere nonchè della mia impossibilità di conoscere il futuro in ogni caso?"

"Ma qualunque scelta io prenda non sarà già di per sè predestinata?"

"Ma allora ha un qualche senso vivere così?"

A quel punto uno come me si incazza e decide di divenire un cultore della terza possibilità, quale che essa sia

In altre parole, "Agisci come meglio credi, fai solo ed esclusivamente quello che il tuo istinto ti dice di fare o non fare, e cerca un moto per sottrarti al destino"

Da lì sorge un nuovo interrogativo:

"Ma se anche scoprissi come sfuggire alle maglie del destino, la mia azione di sfuggire/scegliere di non sfuggire non sarebbe già predeterminata?"

A quel punto ti rendi conto che un pensiero del genere porta ad una visione inaccettabile del mondo e, come se non bastasse, priva di uscita

Ok, risposto

sbagliato non la penso cosi

[flick]

praticamente ho capito al contrario sono deficiente

[Gohan96]

Secondo voi la vita ha un senso? Se si, qual'è?

[ La vita è come un gomitolo di lana, se inizia con il filo rosso e si interseca alla fine vivrai per quanto ne puoi, se per poi la tua vita rimane un filo rosso non sarai mai soddisfatto di essa.] (cit.)

[Il Nicco]

sbagliato non la penso cosi

Liberissimo di farlo, dopotutto io parlavo di una persona "come me"

Ma a questo punto mi hai infilato la pulce nell'orecchio: tu come la vedi?

praticamente ho capito al contrario sono deficiente

No, sono io che scrivo poco chiaro, tranquillo

[PrincessBulma]

Si vive per rendere il mondo un po' migliore [perdonatemi, sono stata negli scout fino all'anno scorso ]

E per fare figli, ergo generare altra vita.

[Rowelence]

Un'affermazione del genere ti porta a questo ragionamento:

"Ma se è tutto predestinato, quale scelta è migliore? Combattere per oppormi al destino o crogiuolarmi nell'ignoranza conscio di non poterlo sconfiggere nonchè della mia impossibilità di conoscere il futuro in ogni caso?"

"Ma qualunque scelta io prenda non sarà già di per sè predestinata?"

"Ma allora ha un qualche senso vivere così?"

A quel punto uno come me si incazza e decide di divenire un cultore della terza possibilità, quale che essa sia

In altre parole, "Agisci come meglio credi, fai solo ed esclusivamente quello che il tuo istinto ti dice di fare o non fare, e cerca un moto per sottrarti al destino"

Da lì sorge un nuovo interrogativo:

"Ma se anche scoprissi come sfuggire alle maglie del destino, la mia azione di sfuggire/scegliere di non sfuggire non sarebbe già predeterminata?"

A quel punto ti rendi conto che un pensiero del genere porta ad una visione inaccettabile del mondo e, come se non bastasse, priva di uscita

Ok, risposto

Ragionamento ottimo. Ed è incredibile quanto sia simile a quello che ho fatto io quando ho valutato la possibilità che tutto fosse predestinato.
Anch'io come te non sopporto il pensiero di una vita già decisa nè lo reputo probabile. La vita è libera. Noi siamo liberi. Ed in quanto tali possiamo decidere se dare alla vita un senso o meno.
Questa perlomeno è la mia visione del mondo. Magari mi sbaglio di grosso, ma questo non mi pesa più di tanto. Ricollegandomi al discorso di Davyl ritengo che il modo in cui io vedo il mondo sia quello più giusto per raggiungere una certa serenità (che comunque non sarà certo eterna...anzi sarà sicuramente molto fugace).