braccio di ferro

[Jekyll]

ma qui si sta paragonando uno sport a problemi cazzo ma perchè sviare cosi le conversazioni... io ho solo proposto uno sport su cui parlare

[Jekyll]

scusate la parola ma serviva

[Jester]

non c'è molto da dire sul braccio di ferro.

[Jekyll]

perchè non lo conoscete

[Rowelence]

è uno sport poco conosciuto

Ne sei sicuro?

mi ha insegnato mio zio, il quale è anche stato campione del mondo di questo sport nel 1991 nei mondiali che si sono svolti in israele

Sì, certo. E io ho vinto un premio nobel.

E poi c'era la marmotte che confezionava la cioccolata.

[Cit. Ghonnen, non lo nego ]

Dopo questa ti stimo.

Tornando in topic...Pratico braccio di ferro solo ogni tanto, quando capita. E' divertente da fare qualche volta con gli amici, ma indubbiamente ci sono modi migliori (e più intelligente) per passare il tempo.

[Jekyll]

ora mi arrabbio abbastanza ma trattengono i toni... mio zio lo trovi su internet si chiama riccardo niccolini, cercalo pure, lui è stato anche un lottarore che è arrivato settimo ai mondiali, poi anche settimo alle olimpiadi di lotta libera, ma ebbe un incidente nel quale perse un piede, e allora si dedicò al braccio di ferro che dopo quattro volte che era arrivato quarto ai mondiali riusci a vincerli nel 91 in insraele puoi trovare su di lui delle informazioni su internet, in italian è una leggenda del braccio di ferro mentre nel mondo ha perso solo 7 incontri quindi non ti permetto di sfottere

[Rowelence]

ora mi arrabbio abbastanza ma trattengono i toni... mio zio lo trovi su internet si chiama riccardo niccolini, cercalo pure, lui è stato anche un lottarore che è arrivato settimo ai mondiali, poi anche settimo alle olimpiadi di lotta libera, ma ebbe un incidente nel quale perse un piede, e allora si dedicò al braccio di ferro che dopo quattro volte che era arrivato quarto ai mondiali riusci a vincerli nel 91 in insraele puoi trovare su di lui delle informazioni su internet, in italian è una leggenda del braccio di ferro mentre nel mondo ha perso solo 7 incontri quindi non ti permetto di sfottere

Detto francamente io non volevo certo sfotterti. Esprimevo semplicemente il mio scetticismo. Scetticismo che rimane anche ora, ovviamente. Perché nonostante tutto quello che mi hai detto io non posso sapere con certezza che tale Riccardo Niccolini è veramente tuo zio.
Anch'io potrei dire di essere il nipote di Shumacher, ma senza prove concrete non mi crederebbe nessuno.

[ghonnen]

Sport stupido.
Anzi, gli sports in generale sono stupidi.
Sempre IMHO. :-D

Tra l' altro nel braccio sinistro non ho più forza da quando feci un incidente tempo fa, ed il braccio destro lo curo ossessivamente: non mi sognerei mai di impiegarlo in una maniera cosi rozza e barbara...

[Kabu]

Ma che bravi che vi moderate da soli...
Evitiamo di continuare discorsi sui parenti più o meno famosi che uno può avere, dare insistentemente del bugiardo a qualcuno senza avere prove che stia mentendo è fastidioso e fuori luogo.

[Jekyll]

grazie kabu

[The G]

Come risulta da google (controllate voi stessi) la ricerca di Riccardo Niccolini non porta a nessun risultato per quanto riguarda il Braccio di Ferro, è stato sì campione, ma era un pugile.

Per quanto riguarda il braccio di ferro, non lo reputo uno sport, nè nient'altro che non sia un modo per cazzeggiare quando si è ubriachi tutti insieme

[Jekyll]

si ma rimane uno sport a livello mondiale

[Jester]

ci hanno fatto pure un film

[Jekyll]

ho trovato un intervista che venne fatta a mio zio eccola



Ciao Riccardo, tu non sei sicuramente uno che ha bisogno di presentazioni, ma per chi ancora non ti conosce, vuoi presentarti?

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Posso dirti che ho passato tutta la mia vita in mezzo allo sport. Fin da giovanissimo sono stato affascinato degli sport da combattimento.
Ho iniziato con il pugilato, per poi passare alla lotta stile libero, sport di cui tutt’ora sono innamorato, anche dopo tantissimi anni e nonostante adesso sia allenatore e non pi&#249; atleta.

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Parlaci un p&#242; del tuo grande amore, come hai iniziato la pratica della lotta libera?

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La lotta l’ho sempre avuta nel sangue, tanto &#232; vero che da piccolo tutte le volte che dovevo fare a botte, d’istinto aggredivo il mio avversario per metterlo con le spalle a terra. Per me questa era una vittoria.
Il mio inizio non &#232; stato quindi casuale, con gli amici del mio rione: Shangai, si decise di andare alla palestra Olimpia club, dove si allenavano i lottatori. Come tutti i ragazzi giovani fui subito attratto dalla lotta, ma ero intimidito dalla figura di Vittoriano Romanacci, ai tempi ancora giovane e imponente muscolarmente.
Non riuscivo a farmi avanti per dirgli che desideravo provare quella disciplina sportiva. Romanacci mi vide parecchio incuriosito e attratto, allora mi chiese se volessi fare un allenamento di prova. Da quel giorno non ho mai mancato un allenamento. E inizi&#242; cosi la mia carriera di lottatore.

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Tu hai fatto parte di una delle pi&#249; grandi nazionali italiane di tutti i tempi, con Pollio, La bruna, Azzola, quella che pu&#242; vantare l’unico oro mai vinto dall’Italia nella lotta libera in una olimpiade. Cosa puoi dirci di quella squadra e dei tuoi compagni?

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Sicuramente nel suo complesso &#232; stata una nazionale fino ad oggi irripetibile. Perch&#232; in quasi tutte le categorie di peso eravamo competitivi a livello internazionale. Con punta di diamante, Claudio Pollio, campione Olimpico dei pesi fino a kg48 a Mosca 1980. Eravamo un gruppo molto affiatato che cercava di migliorare giorno per giorno per poter raggiungere il pi&#249; grande risultato possibile.

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Che tipo era con voi Vittoriano Romanacci e cosa rappresentava nell’immaginario di ragazzi poco pi&#249; che ventenni alla ribalta mondiale?

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Vittoriano &#232; sempre stato un punto di riferimento ben preciso per noi giovani atleti. E non solo come ex lottatore o allenatore, ma tutti lo ammiravano per le sue qualit&#224; di intelligenza e di stare con il gruppo. Riusciva a far si che noi dessimo sempre il massimo in ogni allenamento. Questa credo sia stato il segreto per essere un allenatore vincente . Era particolare, era uno di noi.

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Parlaci un po’ della routine di lavoro che svolgevi in quel periodo, si parla addirittura di tre sedute giornaliere di allenamento, &#232; vero?

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Si, &#232; vero. Il programma di lavoro per alcuni lottatori di interesse olimpico in alcuni periodi prevedeva il primo allenamento la mattina alle ore 06:30 con lavoro misto, aerobico e anaerobico con la bicicletta da corsa. Pi&#249; lavoro per la resistenza muscolare, che si svolgeva con degli elastici. La seconda seduta, alle 10:30-11:00, era basata sul potenziamento muscolare con sovraccarichi in palestra. La terza seduta, alle 18:30, si basava sul lavoro specifico, tecniche di lotta e di resistenza organica pi&#249; esercizi vari col partner.

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Oltre che una leggenda della lotta tu sei stato anche un grande campione di braccio di ferro, vuoi parlarci un po’ anche di quest’altra tua passione?
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Il braccio di ferro &#232; stata una conseguenza del mio incidente. Essendo sempre giovanissimo, e con tanta rabbia ho trovato un’ alternativa alla mia carica agonista. Non potendo pi&#249; lottare ad alti livelli per le varie operazioni e amputazioni subite al piede e alla gamba destra, mi sono dedicato alla parte di me che era rimasta pi&#249; integra: le braccia. Riuscendo ad ottenere dei grandissimi risultati.

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Come &#232; stato lavorare sul set con Stallone nel film Over The Top?


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Sicuramente interessante, essendo uno sportivo non ero abituato a stare con dei personaggi simili, anche se dopo quella volta ho avuto occasione di essere chiamato a varie trasmissioni della RAI. e conoscere tanti altri personaggi dello spettacolo.

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Che uomo &#232; oggi Riccardo Niccolini , in cosa &#232; diverso e in cosa pi&#249; maturo rispetto all’olimpionico di Mosca e al campione del mondo di Braccio di ferro?

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Sicuramente oggi sono diverso rispetto a quando ero giovane. Prima qualsiasi cosa che dovevo fare, anche in allenamento, era per me una competizione, dovevo cercare sempre di primeggiare. Questo mio carattere competitivo a volte mi rendeva insopportabile all’interno del gruppo, ma ero fatto cosi, un po’ animalesco e istintivo. Cercavo in ogni caso di essere un capo branco. Oggi ogni cosa che io conosco di questo sport mi piace insegnarla agli altri, forse &#232; come se trasmettessi in ognuno dei miei ragazzi una parte di me che non si &#232; mai completata.

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Un’ultima domanda, cosa pensi delle nuove discipline lottatorie che si stanno facendo strada, parlo del brazilian jiu jitsu e della submission? Ti piace il valetudo?

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Il brazilian jiu jitsu e la submission sono discipline praticate anche nella mia palestra. Forse rispetto alla lotta stile libero che &#232; uno sport pi&#249; antico, mancano di notoriet&#224;, specialmente in Italia. Questo forse perche non fanno parte degli sport olimpici.
Il valetudo , essendo nato in un rione della periferia di Livorno, vale a dire shangai, lo praticavo prima di fare lo sport...!

[Jekyll]

ci hanno fatto pure un film

al quale riccardo ha anche partecipato come comparsa, e stallone sapendo che riccardo era un braccio di ferrista hanno anche fatto braccio di ferro, l'incontro chiaramente è stato vinto da riccardo in quanto sempre pronto ad allenarsi, appunto in quei periodi c'erano i campionato europei