Peccato che non sono esperto come i miei colleghi universitarì più grandi che mi hanno posto l'enigma, loro sì che riescono esaustivamente a spiegare il concetto e a colmare ogni dubbio sicuramente meglio di me. Comunque io ci ho ragionato una settimana e continuavo sempre a non esserne convinto cercando in tutti i modi di affermarne la falsità, invece ora mi trovo quì ad insistere su come sia in un certo snso vero
La matematica si prende un abbaglio quando dimostri l'errore nel suo ragionamento, non supponendo come sarebbe potuto andare in una situazione reale.
Io posso anche dirti che vivendo in una vita eterna so per certo che ogni banconota in un tempo infinito devo necessariamente toglierla, quindi non me ne restano. Entrando bene in fondo nel concetto di infinito si vede che il termine ''banconote nuove'' non ha significato perchè in un tempo infinito OGNI banconota sarà tolta, cioè è difficile da far capire, bisogna proprio saper entrare nel concetto.
Però è anche vero che quello che dite può essere applicato se si considera la ricchezza. E' vero che ogni banconota verrà tolta prima o poi, ma è anche vero che la quantità di denaro disponibile aumenta con l'andar del tempo, ciò significa che il nostro letterato ha una disponibilità di spesa che col tempo diventa sempre più grande. Quindi mi sembra più appropriato considerare la ricchezza infinita ma non le banconote, quindi diciamo che il letterato possiede una "quantità di denaro" infinita ma non possiede nessuna banconota
Mi domando anch'io però di cosa sia fatta la ricchezza del letterato "all'infinito", visto che nessuna banconota starà nella sua pila...
Ma l'enigma chiedeva quante banconote avrà. E non ha nemmeno una, su questo non mi pare si possa obiettare, in caso rileggete meglio la dimostrazione e indicatemi l'errore. L'infinito crea spesso delle situazioni che possono apparire strane se si pensa all'infinito solo come a un finito molto grande. E' questo punto che dovete cercare di capire meglio per rendersi conto che la soluzione deve essere così e non si può far niente.
Se ad esempio io vi chiedo ''sono di più i numeri pari o solo i numeri multipli di 12856?''. Voi mi direte che i numeri pari sono di più, invece sia i numeri pari che i multipli di 12856 sono entrambi infiniti...
L'esempio più "sconcertante", ma anche stupendo, è il teorema di Riemann sulle serie non assolutamente convergenti.
Originariamente Scritto da TheOnlyBest
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Originariamente Scritto da Majin Broly
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Io posso anche dirti che vivendo in una vita eterna so per certo che ogni banconota in un tempo infinito devo necessariamente toglierla, quindi non me ne restano. Entrando bene in fondo nel concetto di infinito si vede che il termine ''banconote nuove'' non ha significato perchè in un tempo infinito OGNI banconota sarà tolta, cioè è difficile da far capire, bisogna proprio saper entrare nel concetto.
Però è anche vero che quello che dite può essere applicato se si considera la ricchezza. E' vero che ogni banconota verrà tolta prima o poi, ma è anche vero che la quantità di denaro disponibile aumenta con l'andar del tempo, ciò significa che il nostro letterato ha una disponibilità di spesa che col tempo diventa sempre più grande. Quindi mi sembra più appropriato considerare la ricchezza infinita ma non le banconote, quindi diciamo che il letterato possiede una "quantità di denaro" infinita ma non possiede nessuna banconota
Mi domando anch'io però di cosa sia fatta la ricchezza del letterato "all'infinito", visto che nessuna banconota starà nella sua pila...
Ma l'enigma chiedeva quante banconote avrà. E non ha nemmeno una, su questo non mi pare si possa obiettare, in caso rileggete meglio la dimostrazione e indicatemi l'errore. L'infinito crea spesso delle situazioni che possono apparire strane se si pensa all'infinito solo come a un finito molto grande. E' questo punto che dovete cercare di capire meglio per rendersi conto che la soluzione deve essere così e non si può far niente.
Se ad esempio io vi chiedo ''sono di più i numeri pari o solo i numeri multipli di 12856?''. Voi mi direte che i numeri pari sono di più, invece sia i numeri pari che i multipli di 12856 sono entrambi infiniti...
L'esempio più "sconcertante", ma anche stupendo, è il teorema di Riemann sulle serie non assolutamente convergenti.
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