Oddio, tutto ma non questo
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Nell'ultimo mese sono andato ben tre volte al cinema, e devo dire che si tratta di un mio record personale, vista e considerata anche la mia scarsa conoscenza cinematografica
5 ottobre
A quanto ho capito è stato accolto bene e da un punto di vista storico (corrisponenza tra Jung e Freud e cose simili) è molto fedele. A me non è piaciuto. Tralasciando la recitazione, su cui non ho poi molto da ridire, a rendere il film poco godibile (se non proprio brutto) è il montaggio: non capisco se per necessità di pubblico o altro, le sequenze sono brevissime (Cronenberg avrebbe potuto allungarne almeno alcune di qualche minuto senza bisogno di tagliare da nessuna parte, IMHO) e pressoché slegate le une dalle altre o in termini temporali o in termini di contenuto (o in entrambi i termini). Il risultato è una serie interminabile di bozzetti poco comprensibili (a meno di conoscere l'argomento) e un senso di nulla di fatto che ho trovato quantomeno irritante. E non credo sia l'effetto voluto.
27 ottobre
Di Lars Von Trier avevo visto solo Il Grande Capo, ma qua ci troviamo su tutt'altri lidi e per quel che ne so, Melancholia ha ricevuto molte critiche negative. Io invece sono uno di quei pochi che lo ha apprezzato. Come mi ha fatto notare un amico, Von Trier ha la sorprendente capacità di prendere un tema perticolarmente tamarro e di riscriverlo in maniera intelligente (o, se si preferisce volare basso, non scontata). Purtroppo, siccome voglio evitare l'uso di spoiler, non posso dire molto, ma dico che ho apprezzato moltissimo la colonna sonora quasi inesistente e la prova recitativa della Dunst che non so se abbia meritato il suo premio ma se non altro si dimostra un'attrice coi controcazzi. Non condivido l'idea che si tratti di un film che tenta di essere educativo (senza riuscirci, dicono), ma è una cosa su cui si potrebbe discutere all'infinito. Il finale è comunque fantastico.
3 novembre
Come qualcuno del forum sa, io stesso ho interpretato Faust, anni fa; e confrontarsi con un'opera che si conosce in questo modo, specie se vincitrice a Venezia, è un'operazione complicata. Se non si conosce bene l'opera di Goethe non si è probabilmente in grado di cogliere la miriade di riferimenti e citazioni di cui il film è costellato e che lo rendono una trasposizione praticamente perfetta del Faust, prodotta con una sorprendente scarsità di mezzi e un uso della fotografia che definire espressivo è un eufemismo. Un Faust privo di magia ma ugualmente ricco di senso, anche laddove, per esigenze registiche, si operano modifiche notevoli al testo goethiano (che, ricordiamo, è un'opera teatrale; e il film è estremamente teatrale). Il finale, poi, è uno dei momenti più riusciti del fil: mentre in genere ci si sofferma sulla prima parte dell'opera (che si conclude con l'incontro tra Gretchen e Faust in carcere), in questo caso quest'ultima parte viene completamente tagliata per lasciare spazio a quello che è, in find dei conti, il vero senso della vicenda di Faust, il desiderio insaziabile di comprensione (non di conoscenza). Film eccezionale.
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Originariamente Scritto da Dargil Visualizza MessaggioOddio, tutto ma non questo
L'idea non è malvagia ma ci sono tre falle:
1) Il maestro Carpenter non dirige i lavori
2) Il personaggio della paleontologa mi sembra fuori posto e l'attrice nel trailer non mi convince.
3) Nel trailer viene mostrato chi è la Cosa e questo è imperdonabile, basta questo per stroncare il film ancora prima che esca, John un errore tanto banale e grave non l'avrebbe mai commesso.
Speriamo ma non sono molto ottimista sul risultato."Non sarai mai un vero uomo fino a che non conoscerai la via del guerriero..."
I sette principi del Bushido
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Ecco, tralasciando che dal finale aperto della versione di Carpenter si poteva anche fare un seguito, lo fecero adirittura in un videogioco per ps2 che ne era la vera continuity. Spero si diano da fare, visto che insieme ad Alien è forse il mio horror preferito
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Spoiler:
Perché Gondry si è standardizzato?
Carino, comunque, anche se spesso frettoloso e confusionario.
Voto: 6,5Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironicola grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
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Visto "Matrimonio a Parigi"
Gli ultimi film di Boldi-De Sica cominciavano a fare pena, poi da quando si sono separati il livello dei film è sceso ulteriormente, soprattutto quelli di Boldi, con questo poi sembrano proprio aver toccato il fondo.
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Altra chicca di Rob Zombie. 8
Diciamo che mi ha preso, ma non troppo. 7Dragonball Sagas La mia FanFiction
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Originariamente Scritto da sssebi Visualizza MessaggioVisto "Matrimonio a Parigi"
Gli ultimi film di Boldi-De Sica cominciavano a fare pena, poi da quando si sono separati il livello dei film è sceso ulteriormente, soprattutto quelli di Boldi, con questo poi sembrano proprio aver toccato il fondo.sigpic~E' meglio esser odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo~
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Quello di De Sica posso anche vederlo, quello di Boldi lo salto direttamente senza neanche voler sapere di cosa parla (a parte di un matrimonio a Parigi xD)sigpic~E' meglio esser odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo~
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Se devo dire la verità, mi aspettavo di peggio. Abbastanza godibile. Un 7 se lo merita, IMO.
P.S. Raven è uguale al videogioco o.oDragonball Sagas La mia FanFiction
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Originariamente Scritto da Il Nicco Visualizza Messaggio
Come qualcuno del forum sa, io stesso ho interpretato Faust, anni fa; e confrontarsi con un'opera che si conosce in questo modo, specie se vincitrice a Venezia, è un'operazione complicata. Se non si conosce bene l'opera di Goethe non si è probabilmente in grado di cogliere la miriade di riferimenti e citazioni di cui il film è costellato e che lo rendono una trasposizione praticamente perfetta del Faust, prodotta con una sorprendente scarsità di mezzi e un uso della fotografia che definire espressivo è un eufemismo. Un Faust privo di magia ma ugualmente ricco di senso, anche laddove, per esigenze registiche, si operano modifiche notevoli al testo goethiano (che, ricordiamo, è un'opera teatrale; e il film è estremamente teatrale). Il finale, poi, è uno dei momenti più riusciti del fil: mentre in genere ci si sofferma sulla prima parte dell'opera (che si conclude con l'incontro tra Gretchen e Faust in carcere), in questo caso quest'ultima parte viene completamente tagliata per lasciare spazio a quello che è, in find dei conti, il vero senso della vicenda di Faust, il desiderio insaziabile di comprensione (non di conoscenza). Film eccezionale.
"Non capisco"Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.
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