Kaiohshin pensò subito a Goku, in effetti a rifletterci meglio, il ragionamento di quello strano individuo non era poi così campato per aria e d’altronde, anche lui stesso aveva confidato a Gohan che se stava cambiando, era proprio per aver compreso un ragionamento tutto sommato semplice.
Anche questa volta i suoi pensieri furono interrotti dal vecchio, “vedo che cominci a ragionare” affermò visibilmente compiaciuto, “ vedi ragazzo, migliorare fisico e mente sarà di gran importanza, ma prima temo che dovremmo occuparci del tuo animo ferito e finché non provvederemo a guarire queste lacerazioni, i tuoi sforzi e i tuoi allenamenti saranno totalmente inutili, ma non temere, io ti aiuterò in questo tuo percorso! Ah dimenticavo, il mio nome è Kinshima e mi raccomando, dammi del tu altrimenti mi fai sentire troppo vecchio! Ah ah ah ah!”
Kaiohshin, che nel frattempo continuava a guardare sbalordito quell’eccentrico individuo, abbozzò un timido sorriso, nonostante cominciava ad ammirare quello strambo vecchietto.
Kinshima accompagnò il suo nuovo allievo nella sua dimora, una splendida casa incastrata tra gli alberi di una fitta foresta, sembrava che fosse una creazione spontanea della natura piuttosto che un’opera artificiale. Kaiohshin, rimase estasiato da quello splendore promettendosi che ne avrebbe fatta una simile una volta tornato nel suo pianeta.
Dopo un’abbondante colazione, i due si diressero verso il punto più alto di quella dimora, ovvero uno spiazzo che sfruttando la pendenza del terreno, si trovava al di sopra di qualunque albero davanti e la prosecuzione della foresta dietro. Lo spiazzo, simile a una balconata incompiuta, senza balaustre, dava un panorama unicamente splendido dove quel pianeta dimenticato da tutti si mostrava in tutta la sua completa bellezza. Kaiohshin, dopo lo stupore iniziale, chiese al suo maestro se era proprio quello il posto in cui avrebbe cominciato ad allenarsi.
“Certo ragazzo” rispose Kinshima, “questo sarà il luogo dove cureremo le tue ferite più profonde, voglio che tu rifletta, anzi di più, che tu t’immerga nei tuoi pensieri e nei tuoi ricordi. Affronta le paure e i rimorsi che ti affliggono e sconfiggili. Solo così, potrai essere pronto per migliorare con i prossimi allenamenti, e soprattutto, sarai in pace con te stesso. Rivivi il tuo passato Higashi.”
Kaiohshin stavolta non obbiettò nulla a Kinshima e si stava apprestando a fare quello che il suo maestro gli aveva dettato, ma fu proprio lo stesso Kinshima a bloccarlo, per poi passargli un paio di forbici. “So che volevi farlo da tempo, ma temevi di arrecare qualche dispiacere a qualcuno, ma io sono convinto che potrebbe essere un primo piccolo passo per la tua crescita Higashi, e non temere, non farai torto a nessuno se ti tagli i capelli per riavere il taglio che avevi prima della fusione! E poi, sei un Kaiohshin, e la cresta è un segno che vi contraddistingue quindi… ”.
Kaiohshin incoraggiato dalle parole di Kinshima, prese le forbici e si tagliò la lunga chioma, e, fatta eccezione per dei ciuffi che scendevano sui lati, riacquistò il crestone che tanto apprezzava. Era una piccola liberazione la sua, poiché senza quel caratteristico taglio sentiva di aver perso un po’ della sua identità.
“Molto bene, ma ricorda che non saranno certo i tuoi capelli a farti ritrovare te stesso, ad ogni modo da qualche parte dovevamo pur cominciare” aggiunse Kinshima. Kaiohshin, dopo averlo ringraziato e riconsegnato le forbici, fece un breve saluto e sedendosi dando le spalle al suo maestro, cominciò quel particolare allenamento. Kinshima invece, dopo aver ricambiato il saluto tornò dentro la sua abitazione con un sorriso, fiducioso delle capacità del suo nuovo allievo.
(continued)
p.s. per chi non avesse dimestichezza con il jappo e non sappia con precisione chi siano i KaiohshinXD
Higashi: Kaiohshin dell'est o Kaiohshin il superiore una volta fusosi con Kibith
Minami: Kaiohshin del sud
Nisi: Kaiohshin dell'ovest
Anche questa volta i suoi pensieri furono interrotti dal vecchio, “vedo che cominci a ragionare” affermò visibilmente compiaciuto, “ vedi ragazzo, migliorare fisico e mente sarà di gran importanza, ma prima temo che dovremmo occuparci del tuo animo ferito e finché non provvederemo a guarire queste lacerazioni, i tuoi sforzi e i tuoi allenamenti saranno totalmente inutili, ma non temere, io ti aiuterò in questo tuo percorso! Ah dimenticavo, il mio nome è Kinshima e mi raccomando, dammi del tu altrimenti mi fai sentire troppo vecchio! Ah ah ah ah!”
Kaiohshin, che nel frattempo continuava a guardare sbalordito quell’eccentrico individuo, abbozzò un timido sorriso, nonostante cominciava ad ammirare quello strambo vecchietto.
Kinshima accompagnò il suo nuovo allievo nella sua dimora, una splendida casa incastrata tra gli alberi di una fitta foresta, sembrava che fosse una creazione spontanea della natura piuttosto che un’opera artificiale. Kaiohshin, rimase estasiato da quello splendore promettendosi che ne avrebbe fatta una simile una volta tornato nel suo pianeta.
Dopo un’abbondante colazione, i due si diressero verso il punto più alto di quella dimora, ovvero uno spiazzo che sfruttando la pendenza del terreno, si trovava al di sopra di qualunque albero davanti e la prosecuzione della foresta dietro. Lo spiazzo, simile a una balconata incompiuta, senza balaustre, dava un panorama unicamente splendido dove quel pianeta dimenticato da tutti si mostrava in tutta la sua completa bellezza. Kaiohshin, dopo lo stupore iniziale, chiese al suo maestro se era proprio quello il posto in cui avrebbe cominciato ad allenarsi.
“Certo ragazzo” rispose Kinshima, “questo sarà il luogo dove cureremo le tue ferite più profonde, voglio che tu rifletta, anzi di più, che tu t’immerga nei tuoi pensieri e nei tuoi ricordi. Affronta le paure e i rimorsi che ti affliggono e sconfiggili. Solo così, potrai essere pronto per migliorare con i prossimi allenamenti, e soprattutto, sarai in pace con te stesso. Rivivi il tuo passato Higashi.”
Kaiohshin stavolta non obbiettò nulla a Kinshima e si stava apprestando a fare quello che il suo maestro gli aveva dettato, ma fu proprio lo stesso Kinshima a bloccarlo, per poi passargli un paio di forbici. “So che volevi farlo da tempo, ma temevi di arrecare qualche dispiacere a qualcuno, ma io sono convinto che potrebbe essere un primo piccolo passo per la tua crescita Higashi, e non temere, non farai torto a nessuno se ti tagli i capelli per riavere il taglio che avevi prima della fusione! E poi, sei un Kaiohshin, e la cresta è un segno che vi contraddistingue quindi… ”.
Kaiohshin incoraggiato dalle parole di Kinshima, prese le forbici e si tagliò la lunga chioma, e, fatta eccezione per dei ciuffi che scendevano sui lati, riacquistò il crestone che tanto apprezzava. Era una piccola liberazione la sua, poiché senza quel caratteristico taglio sentiva di aver perso un po’ della sua identità.
“Molto bene, ma ricorda che non saranno certo i tuoi capelli a farti ritrovare te stesso, ad ogni modo da qualche parte dovevamo pur cominciare” aggiunse Kinshima. Kaiohshin, dopo averlo ringraziato e riconsegnato le forbici, fece un breve saluto e sedendosi dando le spalle al suo maestro, cominciò quel particolare allenamento. Kinshima invece, dopo aver ricambiato il saluto tornò dentro la sua abitazione con un sorriso, fiducioso delle capacità del suo nuovo allievo.
(continued)
p.s. per chi non avesse dimestichezza con il jappo e non sappia con precisione chi siano i KaiohshinXD
Higashi: Kaiohshin dell'est o Kaiohshin il superiore una volta fusosi con Kibith
Minami: Kaiohshin del sud
Nisi: Kaiohshin dell'ovest
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