Storie & Leggende !

[Gilgamesh]

Una volta ho sentito di una storia riguardande i nazisti della seconda guerra mondiale, nell' anno 1944 (quando la guerra si fece più perisolosa) i nazisti bruciarono oltre 1 migliaio di ebrei senza alcuna pietà in un campo di concentramento e poi fuggirono, quel campo fu abbandonato da anni ma quando vennero per farci un centro turistico, molti operai che lavoravano li per ristrutturare il tutto, affermarono che nei corridoi che portano ai forni crematri si sentono strani lamenti e urli quasi disumani, inoltre ogni volta che si guarda sul pavimento si può intravedere i passi degli ebrei scalzi che vanno verso i forni crematori, e questo solo in un certo periodo, una volta all' anno in un' ora precisa.
Grazie a questa macabria alcuni temerari pagano ingenti somme di denaro solo per passarci la notte per puro brivido, e uno di questi racconta di aver incontrato uno di questi ebrei e disse che l' uomo che vide lo guardò con odio e questo odio lo potè quasi sentire sulla pelle, poi la visione scomparì dentro il forno durante un leggero urlo di dolore da parte dell' ebreo morto li molti anni addietro.
Altri affermano che si sentivano anche i passi di piedi scalzi e un forte odore di carne bruciata, anche se il forno fu pulito diverse volte, l' odore tornava solo all' ora in cui gli ebrei furono bruciati...

Una storia al quanto macabra e da brividi... peccato però che me la sia appena inventata

[Anto98]

Una volta ho sentito di una storia riguardande i nazisti della seconda guerra mondiale, nell' anno 1944 (quando la guerra si fece più perisolosa) i nazisti bruciarono oltre 1 migliaio di ebrei senza alcuna pietà in un campo di concentramento e poi fuggirono, quel campo fu abbandonato da anni ma quando vennero per farci un centro turistico, molti operai che lavoravano li per ristrutturare il tutto, affermarono che nei corridoi che portano ai forni crematri si sentono strani lamenti e urli quasi disumani, inoltre ogni volta che si guarda sul pavimento si può intravedere i passi degli ebrei scalzi che vanno verso i forni crematori, e questo solo in un certo periodo, una volta all' anno in un' ora precisa.
Grazie a questa macabria alcuni temerari pagano ingenti somme di denaro solo per passarci la notte per puro brivido, e uno di questi racconta di aver incontrato uno di questi ebrei e disse che l' uomo che vide lo guardò con odio e questo odio lo potè quasi sentire sulla pelle, poi la visione scomparì dentro il forno durante un leggero urlo di dolore da parte dell' ebreo morto li molti anni addietro.
Altri affermano che si sentivano anche i passi di piedi scalzi e un forte odore di carne bruciata, anche se il forno fu pulito diverse volte, l' odore tornava solo all' ora in cui gli ebrei furono bruciati...

Una storia al quanto macabra e da brividi... peccato però che me la sia appena inventata

Mai pensato di fare lo scrittore? :roftl:
Comunque fa anche ridere

[Gilgamesh]

Mai pensato di fare lo scrittore? :roftl:
Comunque fa anche ridere

Cos' è che faceva ridere ??

[Gilgamesh]

Sarebbe bello che anche voi scriveste storie senza aspettare me

[Radium]

Già...

Problemi ?? ()

No, per carità.

[Anto98]

Sarebbe bello che anche voi scriveste storie senza aspettare me

Sei tu Brom il cantastorie!

[Radium]

Sei tu Brom il cantastorie!

Scrivistorie.

[Anto98]

Scrivistorie.

Quoto
Dai,scrivine una tu

[Gilgamesh]

Poichè ho finito le scorte di storie horror (per ora), sceriverò alcune leggende a parere mio interessanti: Leggenda horror giapponese: "La scatola diabolica"

C’era una volta un samurai che si chiamava Ki no Ensuke. Un giorno fu mandato dal suo signore a visitare il palazzo di Gifu. Si mise dunque in viaggio per Gifu sul suo cavallo in compagnia di alcuni servitori. Mentre stava attraversando il celebre ponte di Seta, incontrò una nobile signora ferma da sola su quel ponte. Qualcosa di lei lo rendeva molto nervoso e cercò di sorpassarla velocemente facendo finta di non vederla. Ma non appena le fu vicino, lei lo fermò e gli chiese:
«Dove stai andando?»
In segno di rispetto scese da cavallo e rispose:
«Sto andando a Gifu, mia signora».
«Posso chiederti un favore?»
«Con piacere», rispose lui.
Lei lo ringraziò e tirò fuori una piccola scatola avvolta in un prezioso drappo si seta.
«Potresti gentilmente portare questa scatola fino al ponte di Dan in Kara no Sato, che si trova sulla tua strada? Là troverai una donna che la sta aspettando all’estremità ovest del ponte».
Ensuke si era già pentito di aver parlato a quella donna, ma in lei c’era anche qualcosa di misteriosamente minaccioso, tanto che esitava a venire incontro ai suoi desideri. Con riluttanza prese la piccola scatola e domandò:
«Come faccio a riconoscere la persona a cui devo consegnarla? Come faccio a sapere se non è lei e dove la devo cercare? E se mi chiede chi sto cercando, che nome devo dire?»
«Vai semplicemente fino al ponte», insistette la strana donna. «Non temere, ti sta aspettando. Non appena arriverai al ponte, apparirà e tu le darai la scatola. E ricordati», ammonì la donna, «non aprirla mai per vedere cosa contiene».
Per tutto quel tempo i servitori lo avevano aspettato all’estremità del ponte e cominciavano a preoccuparsi per la sua salute mentale. Lo avevano visto scendere da cavallo e mettersi a parlare con l’aria.
Laggiù non c’era nessuno.
Proseguì il suo cammino, ma dopo un po’ si dimenticò dell’appuntamento al ponte di Dan. Lo attraversò e se ne ricordò solo dopo essere tornato a casa. Decise che avrebbe consegnato la scatola sulla strada del ritorno a Kyoto e la mise su una mensola.
Ora questo samurai aveva una moglie molto gelosa. Lo vide mettere la scatola sulla mensola e pensò:
“Quello è un dono che ha comprato per la sua amante!”
Aspettò che il marito uscisse, prese la scatoletta dalla mensola, la aprì e... lanciò un grido.
La scatola conteneva occhi umani e membri virili tagliati con pezzi di peli sporchi di sangue.
Quando il marito tornò a casa, corse da lui come impazzita e gli mostrò la scatola. Ricordando la strana donna, egli fu molto turbato e le gridò:
«Che hai fatto? La donna che mi ha dato la scatola mi ha detto che non avrei mai dovuto aprirla. Forse hai attirato su di noi qualche genere di maledizione!»
Avvolse con cura la scatola e la portò direttamente al ponte di Dan. Come gli era stato detto, là c’era una donna ad aspettare di ricevere la scatola da lui. Gliela diede facendo del suo meglio per sembrare innocente, ma non appena la donna vide la scatola, gridò:
«È stata aperta!»
Ensuke cercò di negare, ma la donna disse:
«Hai commesso un errore molto grave».
E si allontanò furiosa con la scatola.
Comunque la scatola era stata consegnata, e non restava altro da fare se non cavalcare verso casa.
Una volta arrivato, fu improvvisamente sopraffatto dal dolore e si ammalò. Allora disse alla moglie:
«Che hai fatto mai? Perché hai aperto quella scatola?»
Pochi giorni dopo era morto.
Una moglie troppo gelosa può uccidere il marito, e così quella donna gelosa fu la rovina di quell’uomo sfortunato. E da allora tutti coloro che hanno udito questa storia hanno parlato male di lei.

Leggenda perfetta per fidanzate o mogli troppo gelose

[Gilgamesh]

Mi è giunta una nuova storia horror famigliare:

Molto tempo fa io e mia sorella andavamo sull' autostrada per andare al nostro paese d' origine, mia sorella guidava e io ero dietro a dormire, ad un certo punto mia sorella fece un incidente e l' auto andò in testa-coda per poi finire contro i sostegni di sicurezza della parte sinistra della strada, rovinando in modo grave l' auto, io e mia sorella per fortuna non ci facemmo niente, neanche un graffio, mia sorella disse di aver intravisto un cane sulla strada, ma io non vidi niente...
Quando tornammo a casa in Italia, un' amica russa che è medium disse che il precedente propietario morì in quell' auto, disse tra l' altro che voleva portarci con lui , inoltre disse anche che avevamo più di un angelo custode e tutti molto forti che ci proteggevano , così l' auto fù benedetta da un nostro prete e non ci furono più incidenti, ora ormai l' auto è stata rottamata da un bel pezzo

Ho sentito questa storia solo ieri, io mi ricordavo dell' incidente ma che la medium, nostra amica, che disse che c' era un' anima inquieta non lo sapevo

[Pappafico]

Questa è una leggenda che si ripete sempre nella città di Giulianova(TE)

Un giovane con un amico intorno agli anni 50 si recò da una medium per chiedergli di parlare col diavolo,la medium subito lo fermò dicendogli che non poteva metterlo in contatto col maligno,ma questo giovane sembra insisteva fino ad arrivare al punto di prendere a pugni il tavolino,si guadagnò subito la porta.Così con l'amico decise di tornare a casa facendo il tragitto alberato che dal paese porta alla spiaggia,quando di colpo da dietro un albero spuntò un uomo alto,anziano,con i baffi e tanto di cappello ed impermeabile che gli disse "Stasera tu mi hai cercato".Lui morì d'infarto e l'amico è stato fino alla fine dei suoi giorni in un ospedale psichiatrico


Ancora oggi a Giulianova si racconta questa leggenda

[Gilgamesh]

Questa è un' altra storia famigliare che mio bisnonno raccontò a suo nipote, ovvero mio padre...

Mio bisnonno fece una piccola casa vicino al campo dove coltivava le verdure, era vicino a un fiumiciattolo e a un piccolo laghetto, faceva quella casa per potersi riposare quando faceva tardi nel tornare in paese.
Una notte si fermò li per riposare e sentì delle voci di fanciulle che cantavano e ridevano, così mio bisnonno s' avvicinò a un albero e osservò, nel praticello davanti a lui, delle fanciulle molto belle, ma la cosa strana era che sembravano leggerissime, infatti raccontò che stavano quasi a mezzaria...

Un' altra storia, che sta volta vede come protagonista mio nonno: sempre mio padre mi raccontò che mio nonno, quando era ancora piccolo (9 anni credo), dormì su uno sdraio in una notte d' estate (mio padre disse che lo sdraio era sul praticello dove mio bisnonno vide le muse o comunque li vicino), mi disse che mio nonno, addormentandosi, si pisciò addosso (in fondo aveva 9 anni), e quando la pipì tocco per terra, mio nonno, sentì qualcosa di leggero sfiorargli le gambe, e quando si alzò cadde perchè aveva perso l' utilizzo delle gamebe !! così chiamò sua madre (la bisnonna) che capì la situazione, infatti raccontò che queste creature scelgono dei posti dove stare, dei posti, come dire, puri, lontani da tutto e da tutti, e se vengono sporcati il prezzo da pagare è alto, così la mia bisnonna pregò per mesi facendo di tutto, buttò acqua santa dove mio nonno pisciò, poi pregò, poi bacio addirittura la terra, e alla fine dopo alcuni mesi mio nonno riacquisì le gambe...

Non sono sicuro se il nome esatto è musa per queste creature, ma la cosa sicura è che io a mio padre non gli ho creduto (ed è inutile Anto che mi dici che non mi credi perchè tanto lo so già )

[Dargil]

bella

[Gilgamesh]

Storia horror targata Gilgamesh:

Molto tempo fa, in un paesino montenegrino, vicino a una spiaggia, di notte, due giovani innamorati passarono una serata romantica, bevvero molto Shampagne e si addormentarono li sulla spiaggia.
Dormirono quasi 2 ore e quando si svegliarono era mezzanotte precisa, così i 2 presero la coperta su qui erano distesi e la bottiglia di Shampagne vuota e i bicchieri, metterono tutto in una sacca e partirono verso casa, ma per arrivare in paese sarebbero dovuti passare per un bosco che di notte, non avendo luci, è molto oscuro e tenebroso...
I due camminarono chiaccherando un poco e ridendo (forse erano ancora mezzi ubriachi per lo shampagne), quando d' un tratto sentirono uno strano rumore..., guardarono verso gli alberi del bosco e s' accorsero che c' era una bambina, forse di 10 anni, vestita di bianco stile 1800 con la faccia pallida e i capelli lunghi e neri, i 2 credevano fosse un fantasma così ulrarono e corsero più veloci del vento, ma inevitabilmente si persero per il bosco...
Passarono anni e quei due non furono mai più rivisti..., ci furono altri casi simili e i pochi che scamparono alla maledizione dissero che i loro nonni raccontarono una storia su questa bambina, e la leggenda vuole che 200 anni prima la bambina fu presa in giro da tutti i paesani perchè sua madre era una prostituta zingara e suo padre non l' aveva mai conosciuto, alla fine una notte la bambina fu offesa da alcuni bulli e scappò verso il bosco da qui non uscì mai più..., e la cosa strana è che il bosco non è tanto grande da potersi perdere facilmente...

Una storia molto affascinante però è un peccato che me la sia inventata

[Anto98]

Uah, l'ultima mi è piaciuta.