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I consigli letterari di Francesco Tenni.

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  • #76
    Avviso agli Utenti.

    Causa impegni accademici, può essere che, a partire dalla giornata di domani e per circa una decina di giornate, io debba "assentarmi" dal forum. Potrebbe accadere, dunque, che i "consigli letterari" si fermino per breve tempo.

    Il topic, naturalmente, resta a disposizione di tutti. Scrivete anche se io non ci scrivo per qualche giornata. Anzi, essendo assenti, per qualche tempo, i miei "consigli", scrivetene voi dei vostri. Come detto più volte, il topic è di tutti e chiunque, indipendentemente dalle competenze e dalle preferenze, può scriverci quello che vuole.

    Può essere che il mio silenzio si riduca a pochi momenti, tra un giornata e l'altra. Se dovesse durare per questa benedetta decina di giornate, invece, questo avviso ne ha spiegato le ragioni.

    Il servizio riprenderà, regolarmente, per quanto possibile e consentito dagli eventi, il più presto possibile.

    Rivolgo un saluto rispettoso agli Utenti.

    Auguro a tutti un sereno proseguimento di giornata.

    Francesco Tenni
    Sentio, fugit hiems, Zephyrisque moventibus orbem / iam tepet Eurus aquis; sentio, fugit hiems.

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    • #77
      "Il giovane Holden".

      - J. D. Salinger, Il giovane Holden, Einaudi, Torino, 2003 (1961-1951).

      Non c'è bisogno di recensire Il giovane Holden, vista la sua enorme notorietà e la sua altrettanto sterminata diffusione.

      Salinger è un Autore controverso. Quando ha scritto Il giovane Holden, nondimeno, è stato "toccato da Dio".

      Il libro, nella sua brevità e semplicità, è un capolavoro assoluto. Insieme ad On the road di Jack Kerouac, a L'urlo e il furore di Faulkner e, in misura un po' minore, a Il grande Gatsby di Fitzgerard, è uno dei romanzi più importanti dell'intera Letteratura occidentale. Una di quelle opere che, se finisse il mondo, dovrebbe essere salvata.

      Strepitosa la scrittura salingeriana, strepitoso il personaggio, il libro si legge tutto d'un fiato ed è una sorta di "esperienza di vita".

      La traduzione di Adriana Motti è un altro pezzo di bravura. Chi legga il libro (The Catcher in the Rye è il titolo originale, intraducibile, spiegato, nel corso delle pagine, dallo stesso Holden) in edizione "anglosassone" (nella collana Penguin, ad esempio), si stupirà della perfezione della traduzione della Motti, e della insuperabile aderenza ai toni ed al linguaggio salingeriano.

      Sono sicuro che molti Utenti hanno letto Il giovane Holden, e che ne sono rimasti colpiti. Per chi non l'avesse ancora letto, questa breve nota vuole essere un caloroso suggerimento a farlo quanto prima.
      Sentio, fugit hiems, Zephyrisque moventibus orbem / iam tepet Eurus aquis; sentio, fugit hiems.

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      • #78
        Ralph Waldo Emerson.

        * - Ralph Waldo Emerson, Collected Poems and Translations, Harold Bloom and Paul Kane selected the contents and wrote the notes for this volume, The Library of America / Literary Classics of the United States / Penguin, New York, N. Y., 1994 (e successivi - 1984).

        Se siete interessati alla figura storico-letteraria del più grande poeta nordamericano vissuto prima di Walt Whitman, Ralph Waldo Emerson (1803-1882), questo è il libro che fa per voi.

        E' tutto in Inglese, naturalmente, essendo assente, in Italiano, una qualsivoglia traduzione recente ed affidabile del grande Autore americano, ma, se conoscete un po' la Lingua d'Oltremanica, vale la pena di sforzarsi un po' per leggerlo.
        Sentio, fugit hiems, Zephyrisque moventibus orbem / iam tepet Eurus aquis; sentio, fugit hiems.

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        • #79
          Teocrito di Siracusa. Cenni biografici.

          Teocrito (Siracusa, 310 ca. - 250 ca. a. C.), poeta greco. Rimase, probabilmente, a Siracusa fin verso il 275 - 274 a. C., allorché scrisse, per Ierone II, il carme Le Cariti, cercando, senza successo, di ottenerne il favore. Soggiornò, poi, nell’isola di Cos, dove fece parte del circolo poetico di Filita (ricordato con rimpianto nel VII idillio) e, successivamente, ad Alessandria, dove ebbe, come protettore, Tolemeo II Filadelfo (da lui celebrato nel carme XVII) e conobbe Callimaco e gli altri letterati del tempo. Più tardi, tornò a Cos, dove rimase, può essere, fino alla morte. Di Teocrito abbiamo 30 Idilli (brevi poemi in esametri, in dialetto dorico): la critica ritiene che siano spuri gli idilli XIX (Il ladro di miele), XX (Il pastorello), XXI (I pescatori), XXIII (L’amante) e XVII (Il colloquio). Per altri quattro idilli (VIII, IX, XXV, XXVI), le incertezze sull’autenticità si sostengono su ragioni di stile e di valore poetico. In ottima parte, sono carmi bucolici, o mimi rustici, quadretti di vita campestre. Motivi popolari appaiono filtrati con raffinata sapienza poetica, per esempio, nel Tirsi (I), dialogo tra due pastori che include il racconto della
          morte di Dafni, il leggendario inventore del canto bucolico, o negli idilli scherzosi, incentrati sul Ciclope innamorato. Altrove, come nei Mietitori (VII), la rappresentazione delle passioni elementari è meno stilizzata, più immediata. Non si può dire fino a che punto i personaggi siano pastori autentici o poeti in maschera: l’incertezza resta, soprattutto a proposito delle Talisie, nelle quali il poeta Simichida, sarebbe a dire lo stesso Teocrito, recandosi alla festa del raccolto, a Cos, incontra il capraio Licida, e si cimenta, insieme a lui, in una gara poetica. Negli idilli di argomento pastorale, Teocrito evita il pastoralismo di genere, il quadretto manierato, e ritrae, tramite felice varietà di toni, sentimenti umani veri, dolci o drammatici, sullo sfondo di un paesaggio amato ed osservato nei particolari. Altri idilli rappresentano ambienti cittadini, come Le Siracusane, o Le donne alla festa di Adone (XV), vivace conversazione, in dorico, di due loquaci siracusane in visita ad Alessandria, le quali commentano quanto vedono della enorme città, della splendida reggia e della festa che lì si svolge; altri, ancora, sono di argomento epico, amoroso ed encomiastico. Maestro del carme breve, la forma preferita dai poeti alessandrini, Teocrito non sembra, nondimeno, riferirsi direttamente alla teoria di Callimaco; a differenza degli altri più importanti poeti ellenistici, non fa pesare la sua erudizione, e cerca l’ispirazione immediata nei moti dell’animo umano e nella contemplazione della natura. Gli idilli XIII, XVIII, XXII, XXIV, vengono definiti “epilli”, per il tema, il quale consiste in un mito, o parte di un mito, appartenente alla tradizione epica: sono l’Ila, su di un amore efebico di Eracle; l’Epitalamio di Elena, cantato da ragazze spartane, in onore dell’eroina; i Dioscuri, sulle imprese dei due fratelli; l’Eracle bambino, con le prime gesta dell’eroe. Di Teocrito restano, anche, 24 epigrammi, per lo più di carattere votivo o sepolcrale. Al poeta di Siracusa è attribuito, inoltre, il celebre carme figurato intitolato La zampogna.

          Informazioni su Teocrito si possono reperire su qualsiasi manuale di Letteratura greca antica o sulla Garzantina di Antichità classica.
          Sentio, fugit hiems, Zephyrisque moventibus orbem / iam tepet Eurus aquis; sentio, fugit hiems.

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          • #80
            Lawrence Ferlinghetti.

            Lawrence Ferlinghetti (Yonkers, New York, 1919), poeta statunitense. Negli anni Cinquanta del Novecento la sua Casa Editrice di San Francisco, il City Lights Bookshop, fu il punto di riferimento culturale della San Francisco Renaissancee della beat generation: epicentro di quel rinnovamento del rapporto tra poesia e pubblico il quale accompagnò la Letteratura nordamericana al recupero della parola poetica come messaggio orale e del poeta come protagonista. Ferlinghetti si è mosso in diverse direzioni (dai drammi sperimentali agli scenari per happening, al romanzo-monologo Her, 1960), ed ha raggiunto esiti di particolare concretezza espressiva, tramite le poesie raccolte in A Coney Island of the mind (1958) ed in Starting from San Francisco (1961), alcune delle quali scritte appositamente per essere recitate tramite accompagnamento di musica jazz. In Where is Vietnam? (1965) ed in Tyrannus Nix? (1969), satirico inno populista, il quale ha per oggetto il presidente Nixon, si riaffermano l’impegno politico e la forza visionaria che sono costanti della poesia di Ferlinghetti. Tra gli altri testi poetici: Who are we now? (1976), Landscapes of living and dying (1979), Endless life: selected Poems (1981), European Poems and transitions (1984), These are my rivers: new and selected Poems 1955-1993 (1993). Tra le prose: Seven days in Nicaragua libre, (1984) e Love in the days of rage (1988).
            Ferlinghetti pratica una poesia stilisticamente originale, ed è Autore, tra l’altro, di haiku e di calligrammi, testi che uniscono, letteralmente, disegni e versi.

            Notizie su Ferlinghetti si possono reperire su qualsiasi manuale di Letteratura americana e sulla Garzantina di Letteratura.
            Sentio, fugit hiems, Zephyrisque moventibus orbem / iam tepet Eurus aquis; sentio, fugit hiems.

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            • #81
              Originariamente Scritto da Francesco Tenni Visualizza Messaggio
              Lawrence Ferlinghetti (Yonkers, New York, 1919), poeta statunitense.
              Bello, ce ne aveva letta qualche poesia il nostro docente di filosofia del linguaggio. Pare che purtroppo però le sue opere siano di difficile reperibilità in traduzione italiana (per quanto senso possa avere la lettura di opere poetiche in altri linguaggi). Conosci qualche traduzione italiana moderna per le poesie contenute nel "Coney Island of the Mind"?

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              • #82
                Ciao, Empty! Breve bibliografia "italiana" di Ferlinghetti.

                Ciao, Empty! Grazie del messaggio!

                Ti rispondo elencando una breve bibliografia "italiana" di Ferlinghetti.

                - Lawrence Ferlinghetti, Poesie. Questi sono i miei fiumi. Antologia personale 1955-1993, Newton & Compton, Roma, 1996;

                - Lawrence Ferlinghetti, Il senso segreto delle cose, Minimum Fax, Roma, 2000;

                - Lawrence Ferlinghetti, Un luna park del cuore, Mondadori, Milano, 2000;

                - Lawrence Ferlinghetti, Blind Poet. Poeta Cieco, Giunti / City Lights, Firenze, 2003.

                Questi testi, ed altri di Ferlinghetti, sono semplicememente reperibili, sul mercato. Ne esistono anche altri.

                Spero di avere fatto cosa utile, elencandoli.

                Ti saluto!

                Francesco Tenni
                Sentio, fugit hiems, Zephyrisque moventibus orbem / iam tepet Eurus aquis; sentio, fugit hiems.

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                • #83
                  Originariamente Scritto da Francesco Tenni Visualizza Messaggio
                  - Lawrence Ferlinghetti, Un luna park del cuore, Mondadori, Milano, 2000
                  Ho il vago sospetto che il testo in questione lo abbiano fatto passare sotto questo titolo.. certo che ce ne vuole, di orientalismo, per far passare la traduzione da "mind" a "cuore".. e hai voglia a cercarne l'edizione italiana a quel punto.. grazie mille, in ogni caso.

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                  • #84
                    Jules Verne

                    A chi piace Jules Verne e i suoi “Viaggi straordinari”?
                    Da ragazzino ho letto gran parte della sua produzione; a parte i più celebri “Viaggio al centro della Terra”, “Ventimila leghe sotto i mari”, “Il giro del mondo in 80 giorni”, ne consiglio alcuni ugualmente avvincenti, ma molto meno famosi.

                    “I figli del capitano Grant”; una bottiglia trovata nel ventre di uno squalo porta il messaggio del capitano Grant, vittima di un naufragio….è il romanzo il cui seguito è rappresentato da “Ventimila leghe sotto i mari”.

                    “L’isola misteriosa”; è il libro che conclude la trilogia che comprende “I figli del capitano Grant” e “Ventimila leghe sotto i mari” nel quale ricompaiono personaggi dei romanzi precedenti (quali il famosissimo capitano Nemo).

                    “Mathias Sandorf”; il conte Sandorf progetta una rivolta per staccare l’Ungheria dall’Impero austriaco; la rivolta fallisce ma, dopo anni di prigione, il conte giura di vendicarsi dei suoi nemici.

                    “Il testamento di uno stravagante”; W.J. Hipperbone dell’Excentric Club, lascia per testamento la sua immensa fortuna a chi vincerà una specie di gioco dell’oca che si svolge sull’intero territorio degli Stati Uniti. Una clausola, alla fine del testamento, stende su di esso un velo di mistero. Chi sarà il vincitore? Se il testamento è bizzarro, la conclusione della partita lo è ancora di più.

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                    • #85
                      Ad Empty ed all'Ammiraglio Byrd.

                      Grazie a te, Empty, del tuo intervento e grazie, Ammiraglio Byrd, della tua scheda!

                      Appena ho un po' di tempo, inserisco qualcosa, nei "consigli letterari", anche su Jules Verne. Tra parentesi, a me piace molto!

                      E mi è piaciuto molto, soprattutto, Parigi nel XX secolo (in una piccola edizione della Newton & Compton Editori).

                      Saluti!

                      Francesco Tenni
                      Sentio, fugit hiems, Zephyrisque moventibus orbem / iam tepet Eurus aquis; sentio, fugit hiems.

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                      • #86
                        Corrado Govoni. Cenni biografici.

                        Corrado Govoni (Tamara, Ferrara, 1884 - Roma, 1965), poeta italiano. Le fiale (1903) segnarono il suo esordio poetico, nel clima dannunziano. Passato dal Crepuscolarismo (Armonia in grigio et in silenzio, 1903, e Fuochi d’artifizio, 1905) al Futurismo, Govoni portò il suo discorso molto oltre le suggestioni di quel movimento: da Poesie elettriche (1911) a Inaugurazione della primavera (1915). Seguirono alcuni libri di narrativa (La strada sull’acqua, 1923; Misirizzi, 1930, ed altri) ed altre raccolte poetiche (Il quaderno dei sogni e delle stelle, 1924; Canzoni a bocca chiusa, 1938; Aladino, 1946, dedicato al figlio, morto alle Fosse Ardeatine; Preghiera al trifoglio, 1953; Stradario della primavera, 1958; La ronda di notte, postuma, 1966). Pur attraverso esperienze diverse, Govoni espresse sempre la sua vena impressionistica ed idilliaca, sensuale ed immaginativa, densa di colori
                        e di effetti fonici, arrivando ad esiti di personale surrealismo.

                        Notizie su Govoni sono reperibili in qualsiasi manuale di Letteratura italiana o sulla Garzantina di Letteratura.
                        Sentio, fugit hiems, Zephyrisque moventibus orbem / iam tepet Eurus aquis; sentio, fugit hiems.

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                        • #87
                          Arato di Soli. Cenni biografici.

                          Arato di Soli (Soli, Cilicia, 315 ca. - 240 ca. a. C.), poeta greco. Studiò ad Atene, dove ebbe contatti con Zenone, il fondatore della dottrina stoica; conobbe i maggiori poeti del suo tempo, e visse per lo più, alla corte di Antigono Gonata, re di Macedonia, divenendone, quasi, il poeta ufficiale. Oltre ad inni, elegie, epicedi e poesie brevi, scrisse, anche, di medicina e curò un’edizione critica dell’Odissea. Ma l’opera che lo rese illustre nell’Antichità e fino al Cinquecento (e l’unica pervenuta) è il poemetto didascalico (di 1154 esametri) I fenomeni, che ci è arrivato anche in Latino, nelle traduzioni di Varrone Atacino, Cicerone, Germanico, Avieno. Arato di Soli versifica gli scritti del grande astronomo Eudosso di Cnido (secolo IV a. C.), ma riporta, anche, inesattezze scientifiche; dal punto di vista poetico, I fenomeni sono solo un’elaborata esercitazione formale. Dell’opera possediamo, anche, il commento di Ipparco (secolo II a. C.).

                          Sorgenti: manuali di Letteratura greca e Garzantina di Antichità classica.
                          Sentio, fugit hiems, Zephyrisque moventibus orbem / iam tepet Eurus aquis; sentio, fugit hiems.

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                          • #88
                            La poesia di Jack Kerouac.

                            * Elenchiamo alcune raccolte di testi in versi di Jack Kerouac, l'Autore dello strepitoso On the Road. Jack Kerouac, oltre che scrittore impareggiabile ed originale, fu, anche, grande poeta e maestro della Beat generation.

                            - Jack Kerouac, Il libro degli haiku, Mondadori, Milano, 2003;

                            - Jack Kerouac, Il libro dei blues, Mondadori, Milano, 1995;

                            - Jack Kerouac, L'ultimo hotel e altre poesie, Mondadori, Milano, 1992;

                            - Jack Kerouac, Mexico City Blues, Newton & Compton, Roma, 1999;

                            - Jack Kerouac, Poesie beat, Newton & Compton, Roma, 1997.
                            Sentio, fugit hiems, Zephyrisque moventibus orbem / iam tepet Eurus aquis; sentio, fugit hiems.

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                            • #89
                              Ancora Jules Verne

                              Consiglio ancora qualche libro di Verne.
                              Si dice che lo scrittore francese potrebbe esser stato un alto iniziato di società segrete e, in base a questo, potesse sapere più cose di quanto si pensi. C’è chi dice che le sue storie fantascientifiche si basavano su fatti reali. Ad esempio, scrisse delle due lune di Marte prima che esse venissero identificate ufficialmente nel 1877, credo in “Le avventure di Ettore Servadac (Attraverso il mondo solare)”, che però non ho mai letto.

                              Ecco altri titoli non del tutto noti:

                              “Dalla Terra alla Luna” e “Intorno alla Luna”; Verne immagina il primo viaggio nello spazio con personaggi che prefigurano i moderni astronauti, lanciati verso la Luna da un supercannone.

                              “La Stella del Sud”; un giovane chimico ottiene un diamante enorme, la Stella del Sud; durante una festa il diamante scompare. Chi è il ladro? Un romanzo a sfondo giallo con finale imprevisto.

                              “Il mondo sottosopra”; gli eroi del Gun Club (quelli di “Dalla Terra alla Luna”) si propongono ora di raddrizzare l’asse terrestre, con una cannonata….

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                              • #90
                                All'Ammiraglio Byrd.

                                Grazie, Ammiraglio Byrd, del tuo intervento!

                                Allorché auspicavo che altri Utenti interagissero, nel topic dei "consigli letterari, immaginavo interventi simili ai tuoi ed a quelli di Hyde.

                                Hai colto, quasi perfettamente, lo spirito del topic.

                                Ti invito a proseguire nelle tue "indicazioni librarie". Mi dai una mano ed arricchisci il panorama del topic, reso, può essere, troppo monocolore, dalla mia quasi univocità di voce.

                                Saluti!

                                Francesco Tenni
                                Sentio, fugit hiems, Zephyrisque moventibus orbem / iam tepet Eurus aquis; sentio, fugit hiems.

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