Massacro di Novi ligure

[Domenico_M]

Quando Foppa21 dice che "la pena non ha lo scopo di lenire il dolore delle vittime o di ripagarle in qualche modo" dice una grandissima verità in termini giuridici.

Nei paesi retti da Ordinamenti Giuridici civili, lo Stato nel sanzionare NON si sotituisce alla vittima, anzi, la pena sostituisce l'ascia della Vendetta per porsi un obbiettivo più Alto, l'equilibrio sociale.

In questo senso vorrei ragionare con voi:
poniamo per esistente l'ipotetico Stato X in cui si è arrivati ad una crisi più o meno grave del sistema giuridico che, sovraccaricato (bisognerebbe poi anche vedere bene il perch&#232, non riesce a fornire al paese il necessario espletamento del corso della Giustizia.
Nel paese X i processi hanno una durata esasperante e per molti reati non viene comminata pena poichè cadono in prescrizione.
La sensazione dei Cittadini del paese X è che non esista Certezza del Diritto e che si consolidi l'ombra dell'Impunità.

Come può l'inasprimento delle pene sopperire alle carenze di un sistema ingolfato e che non punisce?

Prima di mettere un motore da mille cavalli, devo essere sicuro che il telaio sopporti le sollecitazioni, che le sospensioni mi tengano a terra e che i freni impediscano lo schianto.
Non si ha fiducia nel sistema giuridico italiano e gli si da in mano uno strumento come la pena di morte?!
Tiriare il collo ai ladri di galline, impalare gli stupratori e mandare al rogo le streghe serve al Popolo?Siete sicuri di questo?

Chiedo poi, il problema è che "alcuni escono" (vedi il caso del Topic) o "pochi entrano"?

[enzo680]

ciao,Domenico,onestamente io comincerei a costruire galere,poi mettiamoci al tavolo e cerchiamo soluzioni!

[foppa21]

Quando Foppa21 dice che "la pena non ha lo scopo di lenire il dolore delle vittime o di ripagarle in qualche modo" dice una grandissima verità in termini giuridici.

Nei paesi retti da Ordinamenti Giuridici civili, lo Stato nel sanzionare NON si sotituisce alla vittima, anzi, la pena sostituisce l'ascia della Vendetta per porsi un obbiettivo più Alto, l'equilibrio sociale.

In questo senso vorrei ragionare con voi:
poniamo per esistente l'ipotetico Stato X in cui si è arrivati ad una crisi più o meno grave del sistema giuridico che, sovraccaricato (bisognerebbe poi anche vedere bene il perchè), non riesce a fornire al paese il necessario espletamento del corso della Giustizia.
Nel paese X i processi hanno una durata esasperante e per molti reati non viene comminata pena poichè cadono in prescrizione.
La sensazione dei Cittadini del paese X è che non esista Certezza del Diritto e che si consolidi l'ombra dell'Impunità.

Come può l'inasprimento delle pene sopperire alle carenze di un sistema ingolfato e che non punisce?

Non può e non deve. La severità della pena (o meglio...io la chiamo "ragionevolezza della pena", perchè dare 4 anni ad un assassino è follia allo stato puro) non ha il compito di facilitare o peggiorare l'iter giudiziario. Ne è semplicemente una parte, in quanto è parte del sistema di sanzioni previste per le varie fattispecie di crimini, che dovrebbe rappresentare la condizione sine qua non di ogni Stato di diritto civile. Il problema del malfunzionamento del sistema giudiziario in Italia è un'altro problema, che nasce da tutt'altri motivi. Su questo punto ho espresso un'opinione sul topic 2processo breve", ma poichè è stata travisata trasformandola in una sorta di apologia di Berlusconi (del quale pensa un pò, non sono nemmeno un sotenitore) ho preferito soprassedere per non dare vita ad un ennesima filippica sul Premier. Magari ho sbagliato, ma è una scelta mia.

Chiedo poi, il problema è che "alcuni escono" (vedi il caso del Topic) o "pochi entrano"?

Il problema è che pochi entrano, e quei pochi che entrano scontano pene ridicole rispetto a ciò che hanno commesso, quindi quando escono sono liberi di rifarlo, perchè sanno che le conseguenze di questi gesti sono quasi nulle. Non hanno nulla da perdere. Se gli va bene, meglio. Se gli va male, 2 mesi di galera e possono ritentare la fortuna, magari stando più attenti la prossima volta.