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  • #31
    Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggio
    beh no, è impossibile, vivere senza cellulari, joypad etc. nessuna civiltà è mai riuscita prima di oggi a sopravvivere un sol giorno. scusa ma li leggi i post prima di rispondere? Se ti scrivo che il superfluo va benissimo ma quando apporta reale godimento, ma meno quando presuppone un sacrificio troppo elevato rispetto al beneficio che porta, mi spieghi che diavolo stai dicendo? mah... Cacchio ti ho anche fatto l' esempio della rubinetteria d'oro, collassa secondo te la civiltà senza la rubinetteria d'oro??? eddai...
    Ma non si tratta di possibilità o impossibilità di vivere con o senza cellulari, ma di vivere felicemente. Il tuo è un discorso che non regge perchè quando Tizio compera un paio di scarpe prodotte in qualche paese del terzo mondo non si pone la questione: "Chissà però quanto si sono sacrificati per fabbricarla questa scarpa, quasi quasi non la compro, mi bastano le scarpe da 10 euro del mercato..."
    L'uomo per vivere felicemente ha bisogno di porsi obiettivi che diano senso alla propria esistenza, e l'uomo moderno ha fatto del consumo accanito la propria ragione di vita: come ha detto Davyl, spesso non è neppure il desiderio di un determinato oggeto la molla che spinge, ma l'aver raggiunto condizioni tali. Che senso ha parlare di superficialità di ciò che ci circonda quando ciò che ormai davvero conta sono proprio queste cose ritenute superflue? Perchè criticare delle regole ormai divenute consoldate in una società come la nostra?
    E poi che senso ha parlare di "fine utile"? Utile è proprio ciò che mi da piacere, a prescindere da tutto. E pertanto è anche più utile un cellulare di ultima generazione che la preservazione di un albero secolare che ci rievoca dolci ricordi.
    La rubinetteria d'oro è degna di "esistere" se c'è gente che la compra e da essa ne trae giovamento di qualsiasi tipo.
    Leva queste cose e che rimane all'uomo?
    E bada bene, lo dico io che sono un grande avversatore della dispersione quotidiana che l'uomo ormai da secoli affronta.

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    • #32
      no, però stai travisando ogni singola parola che ho detto. Cedere ad ogni più singolo capriccio non è affatto seguire le regole. E poi parli di regole come se qualcuno le avesse fissate. Parli di piacere che si può trarre da un rubinetto dorato come se fosse significativo. Al di la della moralità ambientalistica, io ritengo che lavorare 3 ore in più per ottenere cose che non mi servono ad un piffero è un cattivo affare. preferisco l' albero secolare. Ecco che se a te invece tali cose danno la felicità ti conviene. In ogni caso la risposta non c' entra un tubo con la domanda. Stai solo facendo il consumista moralista, cosa che non condivido affatto. E' facile abusare dicendo che "sono le regole..."

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      • #33
        Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggio
        no, però stai travisando ogni singola parola che ho detto. Cedere ad ogni più singolo capriccio non è affatto seguire le regole. E poi parli di regole come se qualcuno le avesse fissate. Parli di piacere che si può trarre da un rubinetto dorato come se fosse significativo. Al di la della moralità ambientalistica, io ritengo che lavorare 3 ore in più per ottenere cose che non mi servono ad un piffero è un cattivo affare. preferisco l' albero secolare. Ecco che se a te invece tali cose danno la felicità ti conviene. In ogni caso la risposta non c' entra un tubo con la domanda. Stai solo facendo il consumista moralista, cosa che non condivido affatto. E' facile abusare dicendo che "sono le regole..."
        E' una regola non fissata da nessun organo artificiale che ciò che piace va soddisfatto. Tu li chiami capricci, io li chiamo "unici modi per non pensare che la vita è veramente uno schifo".
        Che significa "significiativo"? Sei tu a dare un significato a quello che un uomo fa nella vita, a dare maggior o minore dignità o rilevanza a ciò che l'uomo decide di fare nella vita, a porre distanze fra chi è felice per un cellulare di ultima generazione e chi è gaudente fra un bosco di pini.
        Questo poi della collettività che è costretta a sorbirsi più lavoro quando potrebbe accontentarsi di meno mi sembra senza senso: come puoi estendere una tua disposizione personale in questo modo? E non capisco quale sia la differenza fra te che ti accontenti di vedere un albero secolare e un altro che preferisce possere tali cose. La poni solo come una questione di maggior fatica nel procurarsela?
        E ripeto, non sono consumista, mi compro un paio di scarpe ogni due anni, per dire, semplicemente perchè non penso che sia bastevole per darmi la felicità; ma non sopporto quelli che si richiamano ad un ideale di simbiosi naturale, quasi come se un ritorno alla vita di campagna fosse la chiave per risolvere ogni nostra sofferenza. C'è chi si aggrappa alla scheda video di un pc, chi ad uno sguardo rapito della foresta d'infanzia, ma la sostanza non cambia.

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        • #34
          Io invece vorrei capire meglio il discorso del "non convengono queste nuove tecnologie". In particolare mi interesserebbe approfondire l'esempio del cellulare: costi per il personale per lo sviluppo della nuova tecnologia, costi per le ricariche, "un'infinità di ore di lavoro speso" e quant'altro, ma innanzitutto il cellulare introduce, sì, dei problemi, risolvendone però altri. Poi che vuol dire che si spendono ore di lavoro? Si sta lavorando, fare il macellaio o lavorare alla realizzazione di un software vale sempre spendere forza lavoro in cambio di retribuzione. Dal punto di vista di chi lo fa non è un problema, di sicuro ci vuole una certa qualifica, ma di sicuro è meglio che spaccarsi la schiena zappando (e comunque sono posti lavoro aggiunti, ricordiamolo, perché attualmente, nel 2010, questo è uno dei problemi cruciali). Ma tralasciando la questione su quale lavoro sia meno pesante, che non m'interessa, gli altri aspetti coinvolti quali sono? Dal punto di vista di chi ci lavora non dovrebbe essere un dramma (chissà quali sarebbero state le alternative di queste povere vittime...), dal punto di vista di chi lo acquista, beh, se appunto si acquista un prodotto del genere vuol dire che non gli si va contro di certo. Dal punto di vista delle aziende? Spesa e costi elevatissimi rischiando, si chiama "investimento". Le aziende di telefonia investono in un affare come quello delle nuove tecnologie mobili che almeno dai suoi albori fino al 2010 ha trovato un grande successo, che cresce esponenzialmente. Quindi mi pare che neanche in questo caso ci siano degli svantaggi.

          Io davvero non capisco quale sia il fulcro del tuo/vostro pensiero. Questo è lo sviluppo dell'uomo, lo sviluppo prevede il cambiamento, il cambiamento non è sinonimo di miglioramento, ma di rischio, come tale si può incappare nella dea bendata e fare grande fortuna o perdere tutto quello che si ha messo in gioco, ma fa pur sempre parte del sistema su cui si basa l'economia mondiale, lasciando perdere il caso specifico delle tecnologie ed estendendolo a quello di qualsiasi settore di produzione.
          I veri inconvenienti si incontrano dal punto di vista ambientale, ma non mi pare che qui si tracciasse la via per intraprendere una discussione sul "fermate l'inquinamento e fate la raccolta differenziata", quanto sul materialismo.

          Ho capito il tuo discorso, vuoi mettere in risalto il poco valore di un oggetto di mercato rispetto a ciò che si ha con le piccole cose, il che è giusto e lo condivido, ma per come sta andando avanti la discussione sembra che la causa di ciò sia appunto la produzione di macchine tecnologiche e quindi lo sviluppo stesso. Ciò che volevo sottolineare io nel mio post iniziale, forse un po' troppo enfatico e meno concreto, è che l'oggetto in sé non è legato al materialismo, è ciò che ci lega ad esso che lo porta in una nostra specifica concezione di esso. Quindi il tuo discorso va bene fintantoché rimane ancorato a te e basta. Per qualcun altro può valere di più il farsi un mazzo quadrato 5 anni per comprare un motorino piuttosto che starsene sotto una quercia a filosofeggiare, quindi la discussione dovrebbe rientrare nei binari della domanda che hai posto ("cosa vi piace?") ed uscire da questo discorso "tecnologia culo!!! ipod merda!!11"

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          • #35
            Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza Messaggio
            E' una regola non fissata da nessun organo artificiale che ciò che piace va soddisfatto. Tu li chiami capricci, io li chiamo "unici modi per non pensare che la vita è veramente uno schifo".
            Che significa "significiativo"? Sei tu a dare un significato a quello che un uomo fa nella vita, a dare maggior o minore dignità o rilevanza a ciò che l'uomo decide di fare nella vita, a porre distanze fra chi è felice per un cellulare di ultima generazione e chi è gaudente fra un bosco di pini.
            Questo poi della collettività che è costretta a sorbirsi più lavoro quando potrebbe accontentarsi di meno mi sembra senza senso: come puoi estendere una tua disposizione personale in questo modo? E non capisco quale sia la differenza fra te che ti accontenti di vedere un albero secolare e un altro che preferisce possere tali cose. La poni solo come una questione di maggior fatica nel procurarsela?
            E ripeto, non sono consumista, mi compro un paio di scarpe ogni due anni, per dire, semplicemente perchè non penso che sia bastevole per darmi la felicità; ma non sopporto quelli che si richiamano ad un ideale di simbiosi naturale, quasi come se un ritorno alla vita di campagna fosse la chiave per risolvere ogni nostra sofferenza. C'è chi si aggrappa alla scheda video di un pc, chi ad uno sguardo rapito della foresta d'infanzia, ma la sostanza non cambia.
            ma che cavolo vuol dire? io fin dal primo post continuo naturalmente a parlare di me, se uno è felice per una scheda video buon per lui. Come collettività intendo non un peso che si appende a tutti, quanto piuttosto il trend generale. Per quanto mi riguarda appunto lo sforzo che stò facendo mi pare sinceramente eccessivo per ottenere delle cose che non mi rendono felice. Se tu trovi la felicità appunto in un cellulare (poi non capisco cosa è questa idea dei poveri cellulari che alla fine sono pure utili) quando invece un esempio più azzeccato sarebbe la terza macchina toh,
            O un SUV, ecco un esempio che calza a pennello. Un fuoristrada da città. Che ha anche il demerito di essere un'autentica tragedia per l' ambiente. Che rovina il futuro dei nostri figli, e che costa come mezzo appartamento. Ti sembra moralmente accettabile che venga fabbricato quando esiste chi muore di fame?Veramente cose simili devono esistere?

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            • #36
              Originariamente Scritto da Davyl Visualizza Messaggio
              Io invece vorrei capire meglio il discorso del "non convengono queste nuove tecnologie". In particolare mi interesserebbe approfondire l'esempio del cellulare: costi per il personale per lo sviluppo della nuova tecnologia, costi per le ricariche, "un'infinità di ore di lavoro speso" e quant'altro, ma innanzitutto il cellulare introduce, sì, dei problemi, risolvendone però altri. Poi che vuol dire che si spendono ore di lavoro? Si sta lavorando, fare il macellaio o lavorare alla realizzazione di un software vale sempre spendere forza lavoro in cambio di retribuzione. Dal punto di vista di chi lo fa non è un problema, di sicuro ci vuole una certa qualifica, ma di sicuro è meglio che spaccarsi la schiena zappando (e comunque sono posti lavoro aggiunti, ricordiamolo, perché attualmente, nel 2010, questo è uno dei problemi cruciali).
              Non capisco veramente cosa c' entra questo con il fatto che forse "alcuni beni sono superflui".. Quindi in pratica visto che il lavoro diventa fine a se stesso e non all'ottenimento di benefici se nel 2010 lo stato pagasse gente per spaccare le rocce con un martelletto sarebbe lodevole?

              Ma tralasciando la questione su quale lavoro sia meno pesante, che non m'interessa, gli altri aspetti coinvolti quali sono? Dal punto di vista di chi ci lavora non dovrebbe essere un dramma (chissà quali sarebbero state le alternative di queste povere vittime...), dal punto di vista di chi lo acquista, beh, se appunto si acquista un prodotto del genere vuol dire che non gli si va contro di certo. Dal punto di vista delle aziende? Spesa e costi elevatissimi rischiando, si chiama "investimento". Le aziende di telefonia investono in un affare come quello delle nuove tecnologie mobili che almeno dai suoi albori fino al 2010 ha trovato un grande successo, che cresce esponenzialmente. Quindi mi pare che neanche in questo caso ci siano degli svantaggi.
              Questo non ho capito.

              Io davvero non capisco quale sia il fulcro del tuo/vostro pensiero. Questo è lo sviluppo dell'uomo, lo sviluppo prevede il cambiamento, il cambiamento non è sinonimo di miglioramento, ma di rischio, come tale si può incappare nella dea bendata e fare grande fortuna o perdere tutto quello che si ha messo in gioco, ma fa pur sempre parte del sistema su cui si basa l'economia mondiale, lasciando perdere il caso specifico delle tecnologie ed estendendolo a quello di qualsiasi settore di produzione.


              I veri inconvenienti si incontrano dal punto di vista ambientale, ma non mi pare che qui si tracciasse la via per intraprendere una discussione sul "fermate l'inquinamento e fate la raccolta differenziata", quanto sul materialismo.

              Ho capito il tuo discorso, vuoi mettere in risalto il poco valore di un oggetto di mercato rispetto a ciò che si ha con le piccole cose, il che è giusto e lo condivido, ma per come sta andando avanti la discussione sembra che la causa di ciò sia appunto la produzione di macchine tecnologiche e quindi lo sviluppo stesso. Ciò che volevo sottolineare io nel mio post iniziale, forse un po' troppo enfatico e meno concreto, è che l'oggetto in sé non è legato al materialismo, è ciò che ci lega ad esso che lo porta in una nostra specifica concezione di esso. Quindi il tuo discorso va bene fintantoché rimane ancorato a te e basta. Per qualcun altro può valere di più il farsi un mazzo quadrato 5 anni per comprare un motorino piuttosto che starsene sotto una quercia a filosofeggiare, quindi la discussione dovrebbe rientrare nei binari della domanda che hai posto ("cosa vi piace?") ed uscire da questo discorso "tecnologia culo!!! ipod merda!!11"

              eeccoo! fermiamoci quì. Allora. Permettimi di scremare tutto il resto, e di chiarirti semplicemente perchè ho aperto questo post, che poi è degenerato in una discussione sui massimi sistemi e su una maccheronica (da parte mia e vostra) discussione sul consumismo.

              Il punto è che il discorso è più semplice di quello che abbiamo montato, ed è riducibile essenzialmente a questo. Di tanto in tanto, mi trovo con un aggeggio in mano IO (non vuol dire che valga per tutti) che costa ad esempio 50 ore di lavoro. Ora mi chiedo, se per esempio quell'aggeggio, avesse avuto in meno la fotocamera, magari avrei potuto utilizzare 5 ore di quel lavoro per fare altro. Cavolo, e visto che un lettore mp3 da 500 gb non mi serve, ma mi serve solo sentire un pò di musica, forse da 3 gb mi basta, altre ore libere. Semplicemente mi chiedevo se altri come me, vedessero qualcosa di vizioso e malato in questo trend(ossia lavoro, confettino, lavoro confettino, lavoro confettino). Ma soprattutto il fatto che il 90 % dei miei ricordi più belli non riguardano cose acquistate con il denaro, dunque perchè il 90 % del mio tempo lo passo per tentare di raccattare denaro che mi servirà a comprar cose che poi non entreranno nella mia bacheca dei bei ricordi? Ma davvero non si capisce cosa intendo? Ma vi rendete conto che molti lavorano più di 12 ore oramai, cosa che non pretendeva nemmeno mao tse tung? Siamo davvero schiavi di ciò che compriamo.
              Se poi vogliamo parlare di consumismo e ambientalismo o sfruttamento del terzo mondo sono disponibilissimo e anche ferrato, ma ciò che ho chiesto in questo post era tutta un'altra cosa... Se ancora qualcuno mi scrive un post su quanto sia etico e bello consumare, che con quello che ho detto non c' entra niente, sinceramente non rispondo...

              Poi non è che voglio avere ragione per forza, anzi... Però se si contesta, atteniamoci a quello che scriviamo. Non divaghiamo così...
              Last edited by Andrew Clemence; 10 April 2010, 01:42.

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              • #37
                Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggio
                Non capisco veramente cosa c' entra questo con il fatto che forse "alcuni beni sono superflui".. Quindi in pratica visto che il lavoro diventa fine a se stesso e non all'ottenimento di benefici se nel 2010 lo stato pagasse gente per spaccare le rocce con un martelletto sarebbe lodevole?



                Questo non ho capito.




                eeccoo! fermiamoci quì. Allora. Permettimi di scremare tutto il resto, e di chiarirti semplicemente perchè ho aperto questo post, che poi è degenerato in una discussione sui massimi sistemi e su una maccheronica (da parte mia e vostra) discussione sul consumismo.

                Il punto è che il discorso è più semplice di quello che abbiamo montato, ed è riducibile essenzialmente a questo. Di tanto in tanto, mi trovo con un aggeggio in mano IO (non vuol dire che valga per tutti) che costa ad esempio 50 ore di lavoro. Ora mi chiedo, se per esempio quell'aggeggio, avesse avuto in meno la fotocamera, magari avrei potuto utilizzare 5 ore di quel lavoro per fare altro. Cavolo, e visto che un lettore mp3 da 500 gb non mi serve, ma mi serve solo sentire un pò di musica, forse da 3 gb mi basta, altre ore libere. Semplicemente mi chiedevo se altri come me, vedessero qualcosa di vizioso e malato in questo trend(ossia lavoro, confettino, lavoro confettino, lavoro confettino). Ma soprattutto il fatto che il 90 % dei miei ricordi più belli non riguardano cose acquistate con il denaro, dunque perchè il 90 % del mio tempo lo passo per tentare di raccattare denaro che mi servirà a comprar cose che poi non entreranno nella mia bacheca dei bei ricordi? Ma davvero non si capisce cosa intendo? Ma vi rendete conto che molti lavorano più di 12 ore oramai, cosa che non pretendeva nemmeno mao tse tung? Siamo davvero schiavi di ciò che compriamo.
                Se poi vogliamo parlare di consumismo e ambientalismo o sfruttamento del terzo mondo sono disponibilissimo e anche ferrato, ma ciò che ho chiesto in questo post era tutta un'altra cosa... Se ancora qualcuno mi scrive un post su quanto sia etico e bello consumare, che con quello che ho detto non c' entra niente, sinceramente non rispondo...

                Poi non è che voglio avere ragione per forza, anzi... Però se si contesta, atteniamoci a quello che scriviamo. Non divaghiamo così...
                Tu non hai capito niente di quello che ho scritto. Innanzitutto nella prima parte del mio post stavo riprendendo il discorso che hai fatto tu sull' "infinità di ore di lavoro" usate, ad esempio, per ideare e costruire un cellulare. Ma che senso ha parlare di ore sprecate? E' UN LAVORO, punto e basta. Tutti gli svantaggi che hai messo tu in mezzo, i costi, queste nocivissime ore di lavoro, fanno parte di una fottuta organizzazione sociale da secoli.

                Per l'ennesima volta ti dico che ho compreso quello che stai scrivendo (non mi pare l'inverso però), e tornando a quello che hai sottolineato: ma se per te è eccessivo "buttare" 50 ore di lavoro per comprare un iPod da 500GB, perché mai dovresti comprarlo? E se è troppo buttare 5 ore di lavoro per comprarne uno da 5GB perché mai dovresti comprarlo? E se ti SERVE (si parla di comodità, non ti NECESSITA') quello da 5 GB, poi non venirti a lamentare delle ore di lavoro spese se prima o poi ti stancherai di usarlo, perché quella si chiama SCELTA. Gli oggetti che compri non fanno insomma la tua felicità: non comprarli! E se ti è UTILE comprarli, allora chissenefotte della felicità, quella sarà data da altro, nel puzzle della tua vita quelli saranno "ricordati" come utilità e non come parti che hanno contribuito al tuo reale benessere interiore (qui ci sarebbe altro da dire, ma non sono per niente in vena di cominciare un discorso simil-filosofico, soprattutto in una conversazione come questa).

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                • #38
                  Andrew,dal tuo discorso viene fuori la nostalgia per tutte quelle cose che ormai non si assaporano piu'!
                  purtoppo la modernità ha portato anche tante cazzate,mi sbaglio?
                  "Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
                  cit M.L.KING

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                  • #39
                    Originariamente Scritto da enzo680 Visualizza Messaggio
                    Andrew,dal tuo discorso viene fuori la nostalgia per tutte quelle cose che ormai non si assaporano piu'!
                    purtoppo la modernità ha portato anche tante cazzate,mi sbaglio?
                    per me a volte è così.

                    Comment


                    • #40
                      Originariamente Scritto da Davyl Visualizza Messaggio
                      Tu non hai capito niente di quello che ho scritto. Innanzitutto nella prima parte del mio post stavo riprendendo il discorso che hai fatto tu sull' "infinità di ore di lavoro" usate, ad esempio, per ideare e costruire un cellulare. Ma che senso ha parlare di ore sprecate? E' UN LAVORO, punto e basta. Tutti gli svantaggi che hai messo tu in mezzo, i costi, queste nocivissime ore di lavoro, fanno parte di una fottuta organizzazione sociale da secoli.
                      Ma non diciamo assurdità. Che vuol dire un lavoro punto e basta? La gente lavora per uno scopo, mica tanto per lavorare. Ma per favore---


                      Per l'ennesima volta ti dico che ho compreso quello che stai scrivendo (non mi pare l'inverso per&#242, e tornando a quello che hai sottolineato: ma se per te è eccessivo "buttare" 50 ore di lavoro per comprare un iPod da 500GB, perché mai dovresti comprarlo? E se è troppo buttare 5 ore di lavoro per comprarne uno da 5GB perché mai dovresti comprarlo? E se ti SERVE (si parla di comodità, non ti NECESSITA') quello da 5 GB, poi non venirti a lamentare delle ore di lavoro spese se prima o poi ti stancherai di usarlo, perché quella si chiama SCELTA. Gli oggetti che compri non fanno insomma la tua felicità: non comprarli! E se ti è UTILE comprarli, allora chissenefotte della felicità, quella sarà data da altro, nel puzzle della tua vita quelli saranno "ricordati" come utilità e non come parti che hanno contribuito al tuo reale benessere interiore (qui ci sarebbe altro da dire, ma non sono per niente in vena di cominciare un discorso simil-filosofico, soprattutto in una conversazione come questa).
                      si, ma non è che se non ti do ragione vuol dire che non ho capito. Ho capito ho capito. Innanzitutto come ti ho già scritto su, Il discorso che ho fatto si adatta solo a me. Quindi mi interessava (ma vedo che inizi a farcire il tuo con parole come fottuto etc. e quindi non mi interessa pi&#249, come gli altri la pensano al riguardo. In secondo luogo parli come se il consumatore tipo, fosse razionale e scegliesse a priori. Inoltre parli come se il 100% delle scelte siano sotto il nostro controllo, ad esempio gli acquisti statali. Mi fa ridere comunque che ci metti tanto cuore a cercare di cambiare la MIA (perchè era solo il preambolo alla domanda, ed era mia e basta) opinione.

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                      • #41
                        Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggio
                        per me a volte è così.
                        Idem
                        Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
                        la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
                        Lastfm

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                        • #42
                          Originariamente Scritto da marcatzeri Visualizza Messaggio
                          Idem
                          ecco, infatti. Ed è a livello di sensazioni, non capisco cosa c'entri tirar fuori tutta la filosofia (peraltro maccheronica) sul resto dell argomentazione...

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                          • #43
                            Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggio
                            per me a volte è così.
                            anche per mè,ma come tu sai,io appartengo a un'altra generazione!
                            "Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
                            cit M.L.KING

                            Comment


                            • #44
                              Originariamente Scritto da enzo680 Visualizza Messaggio
                              anche per mè,ma come tu sai,io appartengo a un'altra generazione!
                              hehehe mi manca non avere il pacco che vibra ogni volta che qualcuno mi vuole contattare

                              Comment


                              • #45
                                Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggio
                                Ma non diciamo assurdità. Che vuol dire un lavoro punto e basta? La gente lavora per uno scopo, mica tanto per lavorare. Ma per favore---
                                Senti, hai parlato di ore di lavoro sprecate nel fabbricare cellulari per vedere poi dei bambini inviare messaggini da mattina a sera per avvalorare la tua tesi sulla poca utilità delle "cose tecnologiche" [se non è così, allora discorso chiuso e amen]. Ancora una volta ti dico che DIPENDE dai casi. Innanzitutto, il cellulare non è stato introdotto per permettere ai bambini di messaggiare da mattina a sera, né tantomeno la macchina computazionale dalla quale stai scrivendo è stata concepita per permetterti di parlare di materialismo su un forum. Come ho detto all'inizio, l'uso che si fa di un oggetto influenza il significato che esso assume per noi, quindi un cellulare, che è un accessorio tecnologico, non c'entra assolutamente con l'uso che se ne fa.

                                Il mio discorso era un invito a lasciar perdere la parte:
                                "10 anni fa, metti 15, tutti vivevamo senza cellulare. Il costo per implementare questa novità, è enorme sotto un punto di vista materiale. Un'infinità di ore di lavoro, di risorse bruciate, di tumori alle orecchie (se è vero, non mi pare sia stato certificato), spese perchè? Per vedere i ragazzini che seguono in maniera frammentaria a scuola per spedirsi messaggini. Queste cose all'umanità intesa come collettivo costa moltissimo. E cosa porta all'individuo? altre spese, nuovi problemi più complessi, altre cose da imparare dal risvolto pratico pari a zero."

                                perché:
                                1. sleghi il cellulare dalla motivazione per la quale è stato realmente concepito (ovvero comunicazione a distanza) attribuendogli un uso che ne fa una PARTE della sua clientela e quindi un significato farlocco
                                2. usi motivazioni senza senso, perché a questo punto io potrei dire "hanno fatto male ad inventare l'automobile perché il sabato sera i giovani bevono e fanno incidenti"

                                Poi:
                                "A parer mio, un oggetto come il cellulare, che risulta divertente solo per chi non conosce altri divertimenti è superfluo. Servirebbe solo a chi effettivamente vede la propria vita agevolata grazie a ques'ultimo."

                                Perfetto. Il cellulare per te è superfluo, e come hai detto, riveste invece un ruolo importante per chi vede la propria vita agevolata grazie a quest'ultimo. Ma allora non si faccia di tutta l'erba un fascio e non si consideri "immondizia tecnologica" tutto ciò che tu reputi superfluo, che per TE lo è. Quindi questo dovrebbe rispondere pienamente alla domanda "retorica" sollevata da quell'altro tizio in prima pagina, del quale tu mi pare condividessi il pensiero. Se non è così, stiamo parlando di aria fritta e buona notte.


                                Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggio
                                si, ma non è che se non ti do ragione vuol dire che non ho capito. Ho capito ho capito. Innanzitutto come ti ho già scritto su, Il discorso che ho fatto si adatta solo a me. Quindi mi interessava (ma vedo che inizi a farcire il tuo con parole come fottuto etc. e quindi non mi interessa pi&#249, come gli altri la pensano al riguardo. In secondo luogo parli come se il consumatore tipo, fosse razionale e scegliesse a priori. Inoltre parli come se il 100% delle scelte siano sotto il nostro controllo, ad esempio gli acquisti statali. Mi fa ridere comunque che ci metti tanto cuore a cercare di cambiare la MIA (perchè era solo il preambolo alla domanda, ed era mia e basta) opinione.
                                A me non interessa cambiare la tua opinione, mi sto esprimendo soltanto in merito al fatto che non tutto ciò che è tecnologico è superlfluo, anzi, che nulla lo sia, perché in generale dipende dal contesto. Sto parlando della logica del discorso, non mi sono mai espresso su ciò che preferisco io o che reputo superfluo, parlo di un fatto e non di una visione, mentre tu continui a rispondermi parlando di ciò che pensi tu e che a più riprese ti ho detto di aver capito e che nonostante tutto non fosse generalizzabile.
                                Poi adesso stai parlando di spese statali, che non mi sembrano molto azzeccate al discorso del materialismo e delle utilità (quindi oggetti che decidiamo noi di comprare).

                                Se vuoi parlare delle spese in generale, è un conto, parlare del "materialismo" e del valore di ciò che si da' ad oggetti che decidiamo NOI di acquistare è un altro.

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