Originariamente Scritto da Andrew Clemence
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L'uomo per vivere felicemente ha bisogno di porsi obiettivi che diano senso alla propria esistenza, e l'uomo moderno ha fatto del consumo accanito la propria ragione di vita: come ha detto Davyl, spesso non è neppure il desiderio di un determinato oggeto la molla che spinge, ma l'aver raggiunto condizioni tali. Che senso ha parlare di superficialità di ciò che ci circonda quando ciò che ormai davvero conta sono proprio queste cose ritenute superflue? Perchè criticare delle regole ormai divenute consoldate in una società come la nostra?
E poi che senso ha parlare di "fine utile"? Utile è proprio ciò che mi da piacere, a prescindere da tutto. E pertanto è anche più utile un cellulare di ultima generazione che la preservazione di un albero secolare che ci rievoca dolci ricordi.
La rubinetteria d'oro è degna di "esistere" se c'è gente che la compra e da essa ne trae giovamento di qualsiasi tipo.
Leva queste cose e che rimane all'uomo?
E bada bene, lo dico io che sono un grande avversatore della dispersione quotidiana che l'uomo ormai da secoli affronta.
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