Originariamente Scritto da Axxell
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Comunque mi rendo conto che ho incartato io stesso il ragionamento sul metodo, mentre intendevo fare un discorso nel merito. Al di là del fatto che sia di per sè uno sport, intendevo contestualizzare il fatto che, trattandosi comunque di uccidere degli animali, non sia presente nella sua pratica una attenuazione del gesto data dal fatto di dover dedicare sacrificio e costanza. In sostanza: è evidente che si svolge un'attività che io non ho difficoltà a comprendere (la cattura è un'istinto, se non innato, molto facile da far riemergere dalla nostra parte più ancestrale), ma trovo che manchi una vera "sportività" data dall'handicap ambientale (con i relativi rischi) a cui dover sopperire, per di più con una componente tecnologica (le armi da fuoco) che non lasciano scampo se usate con la dovuta perizia, e in situazione di totale svantaggio per la preda, data la distanza cui può venire insidiata. Insomma, capisco l'istinto e la passione, ma non condivido la soddisfazione che ci si ricava, perchè il confronto è impari in misura esorbitante, per mezzi e per inpegno necessario.
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