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Etica: Frutto del progresso civile o di quello tecnologico?

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  • #31
    Originariamente Scritto da sweet Lies Visualizza Messaggio
    A mio avviso l'etica potrebbe essere semplicemente una delle tante conquiste evolutive, necessarie all'uomo per raggiungere tale grado di sviluppo. Che poi tutta quest'etica nel mondo non la vedo, siamo una stretta minoranza, senza contare che anche nei paesi cosiddetti civili l'etica sia una semplice facciata politica che non rispetta affatto la popolazione, che continua ad essere sotto sotto razzista, che vede la donna inferiore rispetto all'uomo, che manda i propri figli a lavorare in nero ecc ecc. Pura maschera d'ipocrisia.
    Non è che confondi l'etica con la morale comune? L'etica moderna ha dato enorme rivelanza a tutti i temi da te toccati, non capisco quindi a cosa ti riferisci...

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    • #32
      Originariamente Scritto da IISNT Visualizza Messaggio
      Si tornerebbe ai bisogni basilari e il lavoro potrebbe essere ripartito con equità; ognuno potrebbe svolgere il lavoro più adatto al proprio essere; si potrebbe tornare a uno scambio diretto o ancora meglio a una soddisfazione reciproca dei bisogni. Molti utopismi moderni potrebbero essere realizzati.
      Io non sono così ottimista sulle possibilità che uomini moderni trovatisi di colpo in condizioni arcaiche riescano a mantenere l'odierna civiltà come la conosciamo anche perchè ammettiamolo, molte conquiste non sono neanche condivise da tutti, ho visto tanti sondaggi sulla pena di morte su Internet, a prescindere dal dove quasi tutti davano il "si" al 40%.
      Per questa ragione in condizioni di arretratezza e squallore non ci giurerei che l'odierna condanna alla pena capitale resisterebbe al terremoto civile causato dalla scomparsa della tecnologia, probabilmente si tornerebbe alla vendetta privata, alla pena di morte, alla tortura e a tante amenità che oggi fortunatamente abbiamo debellato.

      Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggio
      Non credo che queste persone morirebbero serenamente lasciando i pochi che restano a costruire paradisi hippies
      Non reputo improbabile che si verifichino casi di cannibalismo, di certo uccidere propri simili sarebbe più facile che andare a caccia o coltivare se non lo si è mai fatto soprattutto se a causa di qualche cataclisma queste due cose diventassero di colpo difficili.

      Originariamente Scritto da IISNT Visualizza Messaggio
      Mi viene da sorridere pensandoci, ma qua mi pare che l'interesse del thread fosse rivolto al rapporto tra tecnologia e morale, con un'impostazione (a mio avviso infondata e criticabile) che vorrebbe la tecnologia come forgiatrice del progresso morale (e non semplicemente come contesto condizionante ricco di possibilità), e quest'ultimo totalmente dipendente da questa.
      Forse l'ho espresso male ma il concetto è in qualche modo diverso.
      Mi chiedevo se l'umanità abbia realizzato solo nell'Ottocento quanto la schiavitù sia ingiusta o se viceversa la cosa fosse già scontata prima ma solo col progresso tecnologico dell'Ottocento sia stato possibile abolirla.
      "Non sarai mai un vero uomo fino a che non conoscerai la via del guerriero..."

      I sette principi del Bushido

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      • #33
        Mi chiedevo se l'umanità abbia realizzato solo nell'Ottocento quanto la schiavitù sia ingiusta o se viceversa la cosa fosse già scontata prima ma solo col progresso tecnologico dell'Ottocento sia stato possibile abolirla.
        Messa così è un po' diversa la cosa. La questione si fa più complicata e interessante e non mi sento in grado di affrontarla qua sul forum. Ci sono diversi libri in proposito però, anche se un po' costosi. A grandi linee, il discorso teorico sulla schiavitù è precedente all'800, i condizionamenti furono diversi e "multidisciplinari", e queste discipline condizionanti a loro volta erano condizionate dal contesto (di cui la tecnologia fa parte). Ovviamente anche le concretizzazioni di questa corrente, già di fine 700 (mi riferisco alla prime soppressioni della schiavitù in europa), erano condizionate dal contesto. Ma questo vale per qualunque teoria, forma sociale, rapporto produttivo, etc.

        Io non sono così ottimista sulle possibilità che uomini moderni trovatisi di colpo in condizioni arcaiche riescano a mantenere l'odierna civiltà come la conosciamo anche perchè ammettiamolo, molte conquiste non sono neanche condivise da tutti, ho visto tanti sondaggi sulla pena di morte su Internet, a prescindere dal dove quasi tutti davano il "si" al 40%.
        Per questa ragione in condizioni di arretratezza e squallore non ci giurerei che l'odierna condanna alla pena capitale resisterebbe al terremoto civile causato dalla scomparsa della tecnologia, probabilmente si tornerebbe alla vendetta privata, alla pena di morte, alla tortura e a tante amenità che oggi fortunatamente abbiamo debellato.
        Siamo in una fase delicata. Il progresso della scienza etica c'è stato ma non ha ancora trovato la giusta diffusione. Quindi abbiamo una teoria salda per i pochi e una miseria morale diffusa. Quest'ultima soprattutto in Italia, in molte zone dell'america e nei paesi più barbari del pianeta. Il problema è che quella teoria ormai è stata raggiunta, e, a meno che non si cancellino i libri e non se ne uccidano tutti i portatori intellettuali, non mi pare possibile che quella venga annientata dalla sparizione della tecnologia. Comunque, spostando il discorso su una prospettiva realistica io mi tiro fuori dalla discussione, anche perchè non basterebbe analizzare le possibili conseguenze nazione per nazione ma bisognerebbe andare a studiare le possibilità regione per regione, se non addirittura città per città. Potrebbero anche accadere cose assolutamente diverse in aree pure vicine.

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        • #34
          Originariamente Scritto da Jeff Buckley '85 Visualizza Messaggio
          E' un discorso che mi frulla nella testa da un po' di tempo.
          Se ci pensate negli ultimi tre secoli la nostra società ha compiuto un balzo civile immenso e senza precedenti nella nostra storia.
          Conquiste come l'abolizione della schiavitù, l'emancipazione della donna, la scomparsa delle persecuzioni razziali e religiose, l'abolizione della tortura e della pena di morte, l'istruzione gratuita per tutti e tante altre rendono di fatto la società europea una delle più progredite, non sono conquiste universali (pensiamo alla pena di morte negli USA o alla condizione della donna in alcuni paesi islamici) ma il discorso che volevo fare è un altro.
          Siamo sicuri che sia merito di Cesare Beccaria se la pena di morte è stata abrogata? O che sia a causa del progresso civile se le donne e i neri sono stati emancipati?
          Più ci penso più credo non sia vero, alcuni mesi addietro proposi un thread sul Forum Libero di DBA in cui ipotizzavo un improvviso ritorno al Paleolitico e si discuteva del fatto che secondo molti utenti la prima conseguenza di questo arretramento sarebbe la perdita di tutte queste conquiste, in pratica se si togliesse la tecnologia che permette all'uomo di sostituire il lavoro umano con le macchine o che permette di avere una mortalità infantile bassissima (con minore impegno da parte delle donne) la condizione delle donne tornerebbe a farsi grama e si tornerebbe alla schiavitù.
          Voi che ne pensate? Le conquiste sociali di cui ci vantiamo sono davvero il frutto di un crescendo civico o sono dovute solo alla crescita tecnologica e senza di essa verrebbero messe in discussione?
          ricordo che rimarcavo il fatto della riproduzione

          comunque, così su due piedi, direi che sono indeciso tra le 2 risposte da te fornite perché ritengo che tali traguardi siano un miscuglio di "un crescendo civico E dovute alla crescita tecnologica"

          sigpic

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          • #35
            Originariamente Scritto da Jeff Buckley '85 Visualizza Messaggio

            Proviamo a pensare a tutti quei lavori pesanti che oggi vengono compiuti dalle macchine, come si potrebbe farli in una società primitiva senza la schiavitù?
            che intendi con lavori pesanti?
            piramidi? allora non si farebbero,sempre se si parla di etica legata al progresso civico in questo caso applicato alla epoca egizia o antica per esmpio!
            oppure manodopera pagata,sempre se si parla di progresso civico applicato all'antichità!
            in pratica io credo che se se c'è un progresso civico non c'è schiavitù!
            Last edited by enzo680; 04 July 2010, 20:06.
            "Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
            cit M.L.KING

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