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@Paolo Vespa: sì, anche io avrò Eraclito nella interrogazione, con l'unica differenza che a me è sembrato un cojone: sempre lì a sottolineare la superiorità dei filosofi sulla massa, a dire che i saggi hanno l'anima ardente e che il popolo ce l'ha fredda, che gli intelligentoni riescono a percepire il logos e le leggi della natura mentre i contadinotti non sanno fare altro che pensare a sè stessi.
Mi è sembrato un altezzoso, insomma, uno con la puzza sotto il naso.
@Paolo Vespa: sì, anche io avrò Eraclito nella interrogazione, con l'unica differenza che a me è sembrato un cojone: sempre lì a sottolineare la superiorità dei filosofi sulla massa, a dire che i saggi hanno l'anima ardente e che il popolo ce l'ha fredda, che gli intelligentoni riescono a percepire il logos e le leggi della natura mentre i contadinotti non sanno fare altro che pensare a sè stessi.
Mi è sembrato un altezzoso, insomma, uno con la puzza sotto il naso.
Però ha ragione.
Piuttosto non mi ricordavo tutto questo di Eraclito.
Sono arrugginito
Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
@Paolo Vespa: sì, anche io avrò Eraclito nella interrogazione, con l'unica differenza che a me è sembrato un cojone: sempre lì a sottolineare la superiorità dei filosofi sulla massa, a dire che i saggi hanno l'anima ardente e che il popolo ce l'ha fredda, che gli intelligentoni riescono a percepire il logos e le leggi della natura mentre i contadinotti non sanno fare altro che pensare a sè stessi.
Mi è sembrato un altezzoso, insomma, uno con la puzza sotto il naso.
Beh, era pur sempre un aristocratico
A me è piaciuta molto la sua teoria sul divenire e sull'unità dei contrari (quest'ultima la trovo davvero azzeccata)
A me è piaciuta molto la sua teoria sul divenire e sull'unità dei contrari (quest'ultima la trovo davvero azzeccata)
Insomma, non è che io condivida molto queste idee (parlo di tutti i filosofi che ho incontrato fino ad ora), sono troppo campate in aria, ma che esse siano interessanti non c'è dubbio. Uno dei motivi per cui Eraclito mi sta sul culo è proprio questo: spara sentenze a caso, dice che il conflitto tra gli opposti sta alla base di tutto, che il logos governa l'universo, che è importante comprendere l'astratto, e tutto senza avere uno straccio di prova concreta; poi mi viene a dire che la massa è ignorante perchè non riflette e perchè pensa solo ai propri profitti e alle apparenze del mondo, poi scrive in modo incomprensibile per mettere alla prova i lettori come in segno di evidente superiorità intellettuale, poi afferma che i filosofi sono gli unici ad avere la fiamma del logos nell'anima...
Uno dei motivi per cui Eraclito mi sta sul culo è proprio questo: spara sentenze a caso, dice che il conflitto tra gli opposti sta alla base di tutto, che il logos governa l'universo, che è importante comprendere l'astratto senza avere uno straccio di prova concreta
Ma idee del genere le hanno espresse pure i filosofi precedenti, prenditela anche con Pitagora e i suoi numeri e con il fatto che tutto è misurabile
Naturalmente sono idee di millenni fa e ti dirò, per essere dell'epoca le ho trovate molto intelligenti. In alcuni casi si avvicinarono alla verità, per esempio la scuola pitagorica fu la prima ad affermare una teoria eliocentrica, mentre Anassimandro aveva già intuito che l'uomo derivava da qualche animale (egli sosteneva i pesci).
Comunque, domani verifica di biologia su due capitoli di genetica più interrogazione di italiano. Speriamo bene...
Last edited by Paolo Vespa; 05 October 2010, 20:25.
Ma idee del genere le hanno espresse pure i filosofi precedenti, prenditela anche con Pitagora e i suoi numeri e con il fatto che tutto è misurabile
Ma Pitagora non è successivo ad Eraclito? Scusa la mia ignoranza, ma ne ero convinto.
dice che il conflitto tra gli opposti sta alla base di tutto
Cosa che effettivamente è vera, e te ne renderai naturalmente conto quando ti ritroverai a studiare un certo Hegel; inoltre questo è stato un passaggio fondamentale per lo sviluppo del pensiero occidentale: fino ad Eraclito la natura era considerata in maniera unitaria e l'arché ne era il principio a cui tutto era ricondotto; considerare la natura non come tutto unitario ma come creazione derivante dal conflitto di forze in opposizione tra loro trovo che sia stato rivoluzionario
Anche qui si rivela la grandezza dei filosofi presocratici, che si manifesterà in maniera più consapevole con Parmenide e l'ontologia, nel considerare un "altro" rispetto al mondo concreto che magari riesce a fornire una nuova prospettiva del mondo (come l'unità dei contrari, il discorso del fiume e delle strade in su e in giù)
poi mi viene a dire che la massa è ignorante perchè non riflette e perchè pensa solo ai propri profitti e alle apparenze del mondo
Considera che stiamo parlando di più di duemilacinquecento anni fa, e nell società teribile "classita" e xenofoba altrimenti conosciuta come greca; pensava ai profitti perchè il commercio era neonato e l'economia era ai suoi albori, mentre le tecniche agricole erano ridicole (aratri di legno e simili) e quindi il popolo era certo più occupato a trovare di che sfamarsi che a meditare sull'origine del cosmo (da sempre i bisogni fisici sono più impellenti di quelli intellettuali); ovviamente un pensatore poteva solo essere un aristocratico con tutti i (pre)giudizi che tale status comportava
poi scrive in modo incomprensibile per mettere alla prova i lettori come in segno di evidente superiorità intellettuale
Ovviamente anche questo va visto nell'ottica di un Eraclito che si isola volontariamente dalla società, diviene eremita e distribuisce il suo sapere in maniere oracolare: se un oracolo oracoleggia in maniera a te incomprensibile, pensi che l'oracolo si senta intellettualmente superiore o pensi che si esprima in maniera criptica volutamente perchè la piena comprensione delle sue parole presuppone una crescita intellettuale e spirituale?
Basta spoiler! Tra un po' attaccherò a studiare Eraclito e Parmenide!
Oggi, comunque, ho trovato estremamente divertente citare l'intero monologo di Carlin sulla religione alla mia compagna di classe estremamente bigotta. Simpatico il fatto che, siccome mi diceva che non era vero, ridendo falsamente per far credere di essere divertita (da buona bigotta. Si vedeva lontano un miglio che era piuttosto scossa), e poichè io le chiedevo il perchè non fosse vero, non mi abbia saputo rispondere.
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