Jaguar presenta la sua nuova F1
Cerimonia virtuale a costo quasi zero per il battesimo della R4 2003, monoposto del giaguaro molto understatement, tutta sostanza e poca innovazione stilistica
La Scozia è molto più a nord di Coventry, paese natale di tutte le Jaguar. Questione di qualche centinaio di chilometri, sufficienti però a trasmettere anche ai cugini inglesi il giusto rispetto per il denaro che da sempre caratterizza il popolo di Braveheart.
La conferma si è avuta oggi in occasione della presentazione della monoposto che parteciperà al mondiale F1 2003: niente raduni oceanici di giornalisti e clienti privilegiati in qualche lussuosa tenuta della campagna a nord di Londra, niente costosi pranzi da offrire a centinaia di invitati, hostess mozzafiato e scenografie da film, ma una cerimonia nel segno della tecnologia e del risparmio a tutti i costi.
A sorpresa, con una iniziativa che più di basso profilo non si può, la nuova F1 del giaguaro ha ricevuto un battesimo esclusivamente virtuale, tutto via internet, trasmettendo immagini e dati sul canale sport del portale Yahoo.com.
Di basso profilo anche le ambizioni del Jaguar Racing Team, che dopo i proclami trionfalistici di tre anni fa e le successive mazzolate prese in pista, ha dovuto rivedere molto i propri obiettivi, budget compreso. Sbagliando si impara, ammettono in Jaguar, l’importante è capirlo in tempo e correre ai ripari. La vettura del 2003 non ambirà così al gradino più alto del podio ma molto più prosaicamente a diventare affidabile e possibilmente più competitiva di quella dello scorso anno.
"Abbiamo optato per uno stile tutto sostanza, magari non bellissimo, convenzionale, cercando di mettere a frutto l’esperienza maturata nel finale di stagione dello scorso anno, dove abbiamo ottenuto discreti risultati" dice Davis Pitchforth, direttore generale del Team Jaguar. "Pur avendo iniziato con una vettura poco soddisfacente, siamo riusciti a risolvere molti problemi e a terminare il campionato con una piattaforma sana, che ci è servita come punto di partenza per lo sviluppo della R4, la monoposto di quest’anno".
E' prima stata affinata l’aerodinamica, quindi il lavoro è proseguito sulle gomme con la Michelin e, successivamente, sul motore con la Cosworth. Sulla R4 ci sarà un 10 cilindri a V di 90° di 2998cc con 4 valvole per cilindro, siglato Cr-5 V10 2003. E’ la prima volta che il più famoso fornitore di motori per la F1 si cimenta con una disposizione a V di questo tipo. I benefici rispetto al 72° del passato sono tutti nel baricentro più basso, e quindi nella migliore aerodinamica della vettura. Si vedrà nei prossimi giorni in pista quanto più efficienza abbia portato questa soluzione.
Di basso profilo infine anche i due piloti che dovranno difendere il prestigio Jaguar in pista: Mark Webber, ventiseienne pilota australiano ex Minardi, sarà affiancato dal ventiduenne brasiliano Antonio Pizzonia, ex test driver Williams nel 2002, al suo debutto in F1.
Renault F1 2003
Un amore di quelli da fare invidia, da mano nella mano dopo anni di convivenza. Eccezione. Quello tra Mild Seven e Renault, dieci candeline destinate a crescere. La presentazione della nuova monoposto di Francia, la R32, è stata l’occasione per lucidare la fede nuziale, a braccetto con lo sponsor di una vita. Di più: dichiarare altri quattro anni di felicità. Un evento per la F1.
Non cambiano quindi i colori della livrea, così come non cambiano le dichiarazioni d’inizio anno. Il presidente, Patrick Faure, mette l’abito bello per la conferenza di Lucerna e va a ripescare i testi di 365 giorni fa: "Si punta ai podi, non si scherza più". E poi: "Questo è l’ultimo anno di transizione, dal prossimo si lotta per il mondiale". Bene.
I soldi non mancano, l’ambizione neppure, i riccioli platinati di Briatore nemmeno. E l’esperienza di Jarno Trulli, perenne promessa, e l’entusiasmo di Fernando Alonso. "Ripartiamo dal quarto posto nei costruttori – ha dichiarato il pescarese –, pronti a ottenere buoni risultati fin dai primi GP perché abbiamo già un anno di esperienza e di lavoro alle spalle".
Nuovi particolari aerodinamici per la vettura disegnata da Mike Gascoyne, che debutterà in Australia il prossimo 9 marzo, in particolare nelle pance laterale, nei terminali di scarico, alettone e spoiler, frutto degli oltre dodici mesi di lavoro nelle aziende di Viry-Chatillon e di Enstone.
Spontaneo Alonso: "È una vera fortuna aver firmato per un grande costruttore e non la voglio rovinare. Una cosa è sicura: nel 2003, gli interessi della squadra saranno più importanti delle mie ambizioni personali". Caratteristiche tecniche e numeri dell’ultima Renault verranno comunque svelati nelle presentazione ufficiale di giovedì prossimo a Le Castellet. Ve ne parleremo.
Cerimonia virtuale a costo quasi zero per il battesimo della R4 2003, monoposto del giaguaro molto understatement, tutta sostanza e poca innovazione stilistica
La Scozia è molto più a nord di Coventry, paese natale di tutte le Jaguar. Questione di qualche centinaio di chilometri, sufficienti però a trasmettere anche ai cugini inglesi il giusto rispetto per il denaro che da sempre caratterizza il popolo di Braveheart.
La conferma si è avuta oggi in occasione della presentazione della monoposto che parteciperà al mondiale F1 2003: niente raduni oceanici di giornalisti e clienti privilegiati in qualche lussuosa tenuta della campagna a nord di Londra, niente costosi pranzi da offrire a centinaia di invitati, hostess mozzafiato e scenografie da film, ma una cerimonia nel segno della tecnologia e del risparmio a tutti i costi.
A sorpresa, con una iniziativa che più di basso profilo non si può, la nuova F1 del giaguaro ha ricevuto un battesimo esclusivamente virtuale, tutto via internet, trasmettendo immagini e dati sul canale sport del portale Yahoo.com.
Di basso profilo anche le ambizioni del Jaguar Racing Team, che dopo i proclami trionfalistici di tre anni fa e le successive mazzolate prese in pista, ha dovuto rivedere molto i propri obiettivi, budget compreso. Sbagliando si impara, ammettono in Jaguar, l’importante è capirlo in tempo e correre ai ripari. La vettura del 2003 non ambirà così al gradino più alto del podio ma molto più prosaicamente a diventare affidabile e possibilmente più competitiva di quella dello scorso anno.
"Abbiamo optato per uno stile tutto sostanza, magari non bellissimo, convenzionale, cercando di mettere a frutto l’esperienza maturata nel finale di stagione dello scorso anno, dove abbiamo ottenuto discreti risultati" dice Davis Pitchforth, direttore generale del Team Jaguar. "Pur avendo iniziato con una vettura poco soddisfacente, siamo riusciti a risolvere molti problemi e a terminare il campionato con una piattaforma sana, che ci è servita come punto di partenza per lo sviluppo della R4, la monoposto di quest’anno".
E' prima stata affinata l’aerodinamica, quindi il lavoro è proseguito sulle gomme con la Michelin e, successivamente, sul motore con la Cosworth. Sulla R4 ci sarà un 10 cilindri a V di 90° di 2998cc con 4 valvole per cilindro, siglato Cr-5 V10 2003. E’ la prima volta che il più famoso fornitore di motori per la F1 si cimenta con una disposizione a V di questo tipo. I benefici rispetto al 72° del passato sono tutti nel baricentro più basso, e quindi nella migliore aerodinamica della vettura. Si vedrà nei prossimi giorni in pista quanto più efficienza abbia portato questa soluzione.
Di basso profilo infine anche i due piloti che dovranno difendere il prestigio Jaguar in pista: Mark Webber, ventiseienne pilota australiano ex Minardi, sarà affiancato dal ventiduenne brasiliano Antonio Pizzonia, ex test driver Williams nel 2002, al suo debutto in F1.
Renault F1 2003
Un amore di quelli da fare invidia, da mano nella mano dopo anni di convivenza. Eccezione. Quello tra Mild Seven e Renault, dieci candeline destinate a crescere. La presentazione della nuova monoposto di Francia, la R32, è stata l’occasione per lucidare la fede nuziale, a braccetto con lo sponsor di una vita. Di più: dichiarare altri quattro anni di felicità. Un evento per la F1.
Non cambiano quindi i colori della livrea, così come non cambiano le dichiarazioni d’inizio anno. Il presidente, Patrick Faure, mette l’abito bello per la conferenza di Lucerna e va a ripescare i testi di 365 giorni fa: "Si punta ai podi, non si scherza più". E poi: "Questo è l’ultimo anno di transizione, dal prossimo si lotta per il mondiale". Bene.
I soldi non mancano, l’ambizione neppure, i riccioli platinati di Briatore nemmeno. E l’esperienza di Jarno Trulli, perenne promessa, e l’entusiasmo di Fernando Alonso. "Ripartiamo dal quarto posto nei costruttori – ha dichiarato il pescarese –, pronti a ottenere buoni risultati fin dai primi GP perché abbiamo già un anno di esperienza e di lavoro alle spalle".
Nuovi particolari aerodinamici per la vettura disegnata da Mike Gascoyne, che debutterà in Australia il prossimo 9 marzo, in particolare nelle pance laterale, nei terminali di scarico, alettone e spoiler, frutto degli oltre dodici mesi di lavoro nelle aziende di Viry-Chatillon e di Enstone.
Spontaneo Alonso: "È una vera fortuna aver firmato per un grande costruttore e non la voglio rovinare. Una cosa è sicura: nel 2003, gli interessi della squadra saranno più importanti delle mie ambizioni personali". Caratteristiche tecniche e numeri dell’ultima Renault verranno comunque svelati nelle presentazione ufficiale di giovedì prossimo a Le Castellet. Ve ne parleremo.
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