Originariamente Scritto da enzo680
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Lo so che è una cosa surreale, ma insomma, è talmente grossa che ci vuole un genio del male per partorire una cagata simile
Originariamente Scritto da Grifis
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Ci sono altri approfondimenti da fare? Bene, facciamoli. Ad esempio, tutti quelli della generazione di Sampras nel 98-99 erano ormai scomparsi (una generazione piena di tennisti di talento), mentre Muster ci giocava nel '95 (vedi Chang, Becker ed altri), e sì, lo stesso vale con i terraioli, che non avranno avuto il ranking di Sampras e Agassi ma in mezzo a cui c'erano tennisti tosti. E potremmo continuare anche parlando di questi dannatissimi Slam e di come venivano considerati.
Non ci sono? Ma allora è praticamente come ho detto io, il confronto tra i due non si può fare in maniera vagamente oggettiva e per questa discussione si possono prendere in riferimento solo quei periodi e risultati per capire chi è stato un numero 1 migliore (come peraltro doveva essere fin dall'inizio, prima della tua perentoria, e finora completamente fine a sè stessa, entrata).
Ah, a proposito, ovviamente il discorso della terra battuta era una vaccata più generale, non tua.
Originariamente Scritto da Grifis
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Ah, la prossima volta che cazzeggiate e citate altri sport et similia che non c'entrano una sega con il tennis, mi limiterò a chiudere direttamente il thread, per non riaprirlo mai più. Tanto per (cit.).
Originariamente Scritto da foppa21
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Originariamente Scritto da foppa21
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Ma poi questa cosa che non si può mettere a confronto tennisti del passato manco per niente, ecco, io non la capirò mai.
Mi spiego meglio: è ovvio (per non dire altro) che non si può dire chi è stato il più forte e neanche il più significativo della storia di uno sport, e addirittura nemmeno confrontare individui più rappresentativi di epoche diverse. Infatti quello che si fa normalmente è sottolineare l'importanza di questi qua. Per esempio, non è che nella musica classica si chiedono chi è stato migliore o chi è stato più importante, non è che confrontano Bach ed Hendel, Mozart e Beethoven, Chopin e Liszt e così via. Il confronto è sciocco, perchè hanno tutti capacità diverse, attitudini diverse che hanno in comune solo l'aver portato al massimo le loro abilità diventando dei compositori/esecutori di spicco della loro epoca. Quando si fanno questi confronti, l'unica cosa che si può fare e sottolineare l'eccezionalità di queste figure e al massimo indicare la propria preferenza verso la figura che si sente più vicina ai propri gusti.
Come si traduce questo nello sport? Lo sport vive continuamente di confronti e diversamente dall'arte non ha alcun significato storico per quello che i loro principali esponenti producono, perchè riguarda mere abilità di cose che normalmente si fanno pure per mero svago. Quindi, la storia di una disciplina sportiva attraverso gli atleti è capire come questi fessi che giocano oggi a tennis siano arrivati a fare quello che fanno e perchè... senza ovviamente scendere in tecnicismi che conoscono soltanto gli atleti e chi gli allena, perchè siamo soltanto tra appassionati che a loro volta discutono per svago.
E di conseguenza, l'eccezionalità e il significato di certe figure la puoi almeno capire leggendo e guardando (sì, anche guardando) le fonti, ed è questo che si fa quando si parla della storia dello sport. Perchè tutti questi fessi avranno avuto carattere, mentalità, predisposizioni fisiche e/o tecniche (il cosiddetto talento), ma alla fine sempre di abilità si parla, e quelle cambiano e si superano nel giro di un decennio, a volte anche prima.
Quindi il confronto tra Federer e Laver (per dirne uno) si può assolutamente fare, ma soltanto come gioco tra appassionati che hanno l'interesse di informarsi su tutte queste cose, perchè può essere divertente e addirittura costruttivo scambiare opinioni e anche informazioni con chi condivide lo stesso interesse (e pensa te, è lo stesso scopo per cui esistono i forum). Perchè loro lo sanno che lascia il tempo che trova e che hanno avuto la "sfiga" di non nascere negli anni '30... non è che sono distratti spettatori che a malapena sanno interpretare quello che guardano, ma che in compenso a fine partita si trovano la pappa pronta e digerita tramite letteratura di dubbio gusto, interessati dalla questione giusto perchè vedono questa immagine emotivamente potente dei duellanti, immagine ormai confinata ai fumetti e altra roba simile e di cui lo sport al massimo offre un surrogato.
Spero di essermi spiegato, anche se probabilmente quando rileggerò sta roba mi chiederò io stesso che cazzo ho scritto
Originariamente Scritto da foppa21
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