Vittoria meritatissima per un Wawrinka che oggi nel primo set ha dimostrato di potersela ormai giocare con chiunque ("tenendo" il servizio sul 5-3 da 0-40, dopo aver sprecato una chance per portarsi sul 5-1).
Dopo aver eliminato nei quarti il vincitore delle ultime tre edizioni, infatti, lo svizzero ha dato prova di reggere alla perfezione l'onda d'urto monstre rappresentata dal numero uno del mondo (che, come al solito, ha fornito l'ennesima riprova di chi sia Rafael Nadal).
Purtroppo, il primo Slam dell'elvetico è stato viziato dalle condizioni fisiche del suo avversario, emerse palesemente all'inizio del secondo set, e che hanno annacquato definitivamente le scintille mostrate nel primo parziale.
Avanti due set a zero, la partita era ormai finita e se da un lato il proverbiale furore agonistico del meraviglioso atleta spagnolo ha esercitato un prodigioso potere taumaturgico sia sulla sua schiena, sia, di riflesso, sul match (allungatosi improvvisamente), la concentrazione dello svizzero è calata paurosamente e di conseguenza il livello del suo tennis è sceso al punto tale da permettere ad un Nadal che ormai camminava letteralmente per il campo di portare a casa addirittura il terzo parziale.
Se si vuole fare un appunto ad un tennista che alle soglie dei trent'anni si scopre vincente ai massimi livelli, è quello di non aver ancora mitigato completamente le lacune caratteriali che lo hanno da sempre contraddistinto e che in particolar modo in uno sport nel quale sei completamente solo, rivestono un'importanza fondamentale (il siparietto con il giudice di sedia è stato indubbiamente succoso, mentre pietosi sono stati i fischi al rientro in campo di Nadal).
Btw, boccata d'ossigeno per il circuito.
Con questo Wawrinka (ed anche un Berdych apparso in crescita, seppur anche lui non più giovanissimo) speriamo di esorcizzare almeno per un po' il rischio di un duopolio che, in ogni caso, continua ad apparire abbastanza scontato.
Dopo aver eliminato nei quarti il vincitore delle ultime tre edizioni, infatti, lo svizzero ha dato prova di reggere alla perfezione l'onda d'urto monstre rappresentata dal numero uno del mondo (che, come al solito, ha fornito l'ennesima riprova di chi sia Rafael Nadal).
Purtroppo, il primo Slam dell'elvetico è stato viziato dalle condizioni fisiche del suo avversario, emerse palesemente all'inizio del secondo set, e che hanno annacquato definitivamente le scintille mostrate nel primo parziale.
Avanti due set a zero, la partita era ormai finita e se da un lato il proverbiale furore agonistico del meraviglioso atleta spagnolo ha esercitato un prodigioso potere taumaturgico sia sulla sua schiena, sia, di riflesso, sul match (allungatosi improvvisamente), la concentrazione dello svizzero è calata paurosamente e di conseguenza il livello del suo tennis è sceso al punto tale da permettere ad un Nadal che ormai camminava letteralmente per il campo di portare a casa addirittura il terzo parziale.
Se si vuole fare un appunto ad un tennista che alle soglie dei trent'anni si scopre vincente ai massimi livelli, è quello di non aver ancora mitigato completamente le lacune caratteriali che lo hanno da sempre contraddistinto e che in particolar modo in uno sport nel quale sei completamente solo, rivestono un'importanza fondamentale (il siparietto con il giudice di sedia è stato indubbiamente succoso, mentre pietosi sono stati i fischi al rientro in campo di Nadal).
Btw, boccata d'ossigeno per il circuito.
Con questo Wawrinka (ed anche un Berdych apparso in crescita, seppur anche lui non più giovanissimo) speriamo di esorcizzare almeno per un po' il rischio di un duopolio che, in ogni caso, continua ad apparire abbastanza scontato.
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