Pubblicità "denigratoria" da Bethesda

[lagunalex]

mmmmm, prendo come esempio i gothic, di cui sto giocando il secondo capitolo proprio in questo periodo. All'inizio del gioco hai la possibilità di unirti ad una delle tre gilde disponibili: paladini, mercenari e maghi. La scelta è definitiva ed irrevocabile, nel senso che l'ingresso in una gilda preclude l'accesso alle altre due per tutta la durata del gioco. Ogni gilda offre una serie di quest esclusive, che non si possono affrontare se si appartiene ad un'altra gilda. L'ossatura della trama è ovviamente comune a tutte e tre le gilde, ma il modo in cui essa si dipana è dunque ovviamente diversificato.
Credo quindi che uno sia abbastanza motivato a reiniziare il gioco come mago dopo averlo finito come paladino, essendo consapevole che affronterà un'esperienza di gioco completamente diversa.

Ma questo è indubbio, piuttosto stiamo dicendo che non c'è per forza bisogno del prospettarsi di un'esperienza di gioco totalmente diversa per poter rigiocare un rpg o jrpg.
Per quanto riguarda il "rigiocarlo subito", non saprei. Io per esempio aspetto un pò anche quando mi trovo davanti casi come Gothic 2.

[Andrew Clemence]

Una differenza c'è... con Dragon Age ho ricominciato da capo dopo 60 ore di gioco filate, cambiando un bel pò di decisioni, la goduria è rimasta pressoché invariata. Se un gdr è fatto DAVVERO bene, è una cosa magari non scontata, ma fattibile

Comunque è il discorso di fondo a essere relativo. Resta sempre una questione di "rivivere le emozioni" sacrosanta, che nessuna linearità può scalfire. Poi certo, magari dopo un pò di tempo, ma è così anche con di mezzo scelte multiple e cose del genere, le eccezioni appunto ci possono essere, ma non è proprio la norma.
Sfido chiunque a rigiocarsi di botto Torment, senza darsi un pò per riprendersi

Hehe might and magic 6, che per finirlo a fondo ci vuole un quantitativo di ore almeno a 3 cifre, appena l' ho finito, avevo tanta nostalgia dell'inizio che l' ho subito rifatto