A lezione di ipocrisia e stupidità con panorama

[Jarod]

Ragazzi a me sembra ch edisponiamo di due metodi abbastanza efficaci per far giocare nostro figlio ad un videogame:
Il sistema internazionale PEGI
E la conoscenza dei genitori sui loro figli

Quando i genitori comprano un gioco ai loro figli ( specie se sn piccoli) devo innanzitutto valutare a che fascia di età si rivolge e in secondo luogo, conoscendo il figlio, sapere se può essere influenzato negativamente o positivamente. Altre organizzazioni di vigilanza nn servano a niente se nn a promuovere una caccia alle streghe inutile.

[sentinel]

: lasciare bambini di 4/5 anni con la console senza alcun controllo mi sembrava esagerato!

Ti do assolutamente ragione.

[Vegeta_Il Principe]

Ti do assolutamente ragione.

Non bisogna esagerare nè da in troppa libertà ne in troppo controllo...il giusto...cmq si sta facendo tanto casino per un videogioco....mi sembra assurdo...

[VNSmatrix]

Premesso che di giochi tipo postal2 farei un falò, non fosse altro che per il gatto usato come silenziatore, credo che la responsabilità sia tutta sulle spalle dei genitori nel controllo sui giochi che dilettano i figli. Ci potranno essere giochi terrificanti nel contenuto e nel messaggio ma la crescita di un individuo dipende molto più dai valori trasmessi da mamma e papà che non dal giochetto con cui si trastulla il pargolo. Se i figli vengono abbandonati davanti ai monitor senza alcun controllo il loro principale problema sarà quello di non avere nessuno che li guidi. Si cresce allo stato brado dentro le scuole e fuori di casa, non davanti al monitor.

[stingbees]

Difficile trovare una soluzione a questo problema: se penso a me stesso o comunque a dei giocatori adulti trovo che non ci sia niente da eccepire anche in un gioco violento o “immorale”, ma se penso all’impatto che questo tipo di giochi può avere su un adolescente mi sorgono delle perplessità. Oscar Wilde diceva che non esistono libri morali o immorali ma che ci sono solo libri scritti bene o libri scritti male. Se vogliamo equiparare un videogioco a un libro in quanto “opera d’arte” dobbiamo estendere anche ad esso questo concetto. Ma è ovvio che se questo prodotto viene somministrato a degli adolescenti, e i produttori sanno bene qual è il loro mercato, la moralità deve necessariamente essere presa in considerazione.