Episodio 14: Lotta contro il tempo
<<Come hai osato fare questo a mio figlio?? Me la pagherai!!>>
Goku è al colmo dell’ira e si scaglia contro Kupile. Si trasforma in ssj3, mentre Ub si scansa appena in tempo.
<<Ka.. me… ha… me… haa!!>>, Goku scaglia il suo colpo verso Kupile, che caricandosi di energia scatta alto nel cielo pronto a contrattaccare. Goku si lancia verso il suo avversario, e si teletrasporta dietro di lui. Il combattimento comincia sotto i migliori auspici: Goku non gli da tregua e lo colpisce ripetutamente. Ub decide di non intervenire, mentre Piccolo porta in salvo Gohan mutilato, ormai svenuto.
<<Bu! Devi aiutarlo!>>, grida Piccolo. Ma Bu non può far ricrescere l’arto a Gohan, solo guarire la ferita e tenerlo in vita. E così fa. Al suo risveglio Gohan non crede ai suoi occhi. Quel bastardo è riuscito a tagliargli un braccio.
<<Non potrò più combattere…>>, dice osservando suo padre combattere contro Kupile con tutta la furia degna di un vero saiyan. L’avversario è in crisi.
“Io non sono mai stato un guerriero come te, papà… e non lo sarò mai”
Goku colpisce al volto Kupile, che però riesce a parare il colpo successivo.
<<Non torturarti>>, dice Piccolo, <<Hai dato del tuo meglio… quello è un avversario al di là delle tue forze>>
Riprende il combattimento ma stavolta Kupile sembra tornato in forze. Goku riesce a schivare la maggior parte dei suoi attacchi e delle sue ki blast, ma i letali laser sparati dagli occhi lo mettono in crisi e gli procurano ferite in tutto il corpo.
<<Adesso mi prenderò il tuo scalpo, scimmione!!>>, grida Kupile gettandosi all’inseguimento di Goku. Il cacciatore, con le braccia spalancate fa piovere ki blast in tutta la zona, distruggendo il paesaggio circostante. Piccolo e gli altri si riparano come meglio possono ma presto non riecono più a vedere i due combattenti; possono solo percepirne le aure in movimento.
“Devo portare questo folle lontano da qui!”, pensa Goku.
Codre si trova nella grande sala di pietra dove Goten aveva incontrato Trunks, il sottolivello più basso della base dell’Armata; il luogo dello stregone Mylon, distrutto dalla ribellione di Trunks al suo marchio.
“Quel vecchio stregone non c’è… ma dove è finito??”
Codre nota un mucchio di vecchi panni e brandelli di carne inceneriti sparsi a terra. Con una mano, senza pensarci due volte, raccoglie le ceneri dello stregone e le mette in un urna.
“La tua scomparsa è solo temporanea, potente Mylon”
Codre esce dalla base dell’Armata diretto da Bleez.
Intanto Vegeta e Besh stanno combattendo sopra il Tempio dell’Imperatore. Così si chiama il luogo. È ancora notte, il cielo è tempestoso e stravolto da fulmini e lampi. Il ssj3 brilla come una stella.
<<Sei uno scimmione senza cervello!>>, dice Besh schivando una ki blast. Risponde al fuoco con diverse sfere di energia emesse dalla stessa aura, che circondano Vegeta e convergono su di lui. Il saiyan di difende bene, e lo scontro continua corpo a corpo.
<<E’ un peccato che tu non abbia più la coda! Non potrò tenermela dopo che ti avrò ucciso!!>>
<<Sarai tu a morire!>>
<<Io sono già quasi morto una volta! E non mi è piaciuto!!>>. Il ginocchio di Besh va a colpire l’addome di Vegeta. Un brutto colpo, seguito da altri che mettono a dura prova la resistenza del saiyan.
“Geers… il tuo tradimento darà punito”
La mente di Besh torna a quegli attimi di terrore sul pianeta Caiman, il giorno in cui il Daemon venne rubato. Geers era stato uno degli uomini migliori, ma l’aveva tradito. Pensava di averlo ucciso, ma Besh era riuscito a trascinarsi, nonostante l’addome trapassato, fino a una delle capsule mediche. Poi era partito verso lo spazio aperto, appena prima che il Daemon, decollato, distruggesse il pianeta. Così era riuscito a sopravvivere: raccolto da una pattuglia qualche tempo dopo, venne curato dalla grave ferita, e avvisò il suo imperatore del grave pericolo. Immediatamente aveva allertato le forze rimaste nella galassia del Nord del pericolo. E ora, grazie agli dei, aveva trovato le sfere, prima dei sequestratori del Daemon!
<<A cosa stai pensando, vecchio bastardo?>>, gli grida Vegeta mollandogli un cazzotto in pieno volto, <<Ai saiyan fatti sterminare da te? A quelli che hai cacciato in tutta la galassia dell’Est?>>. Vegeta lo afferra per una caviglia e lo scaglia verso il Tempio. Besh si schianta, ma in un attimo è in piedi, pronto a contrattaccare. Si toglie la giacca, che gli impedisce fluidità nei movimenti, e resta a torso nudo. Sul suo petto, oltre a essere tatuata una enorme e svolazzante T, segno dell’Armata, è impresso il marchio dei cacciatori di saiyan, il simbolo della grande scimmia trafitta da un fulmine. Vegeta lo osserva con ira.
<<Chi osa trattare noi saiyan come belve da macello morirà per mano mia!! BIG BANG ATTACK!!>>
Besh rimane spiazzato dalla potenza di Vegeta, e deve cercare a tutti i costi di fermare il colpo che altrimenti distruggerebbe il Tempio. L’impatto lo mette a dura prova. Le mani gli bruciano, ogni muscolo del suo corpo è sovraeccitato, attraversato da dolori estenuanti, mentre l’attacco del saiyan cerca di schiacciarlo al suolo. Urlando a perdifiato Vegeta sospinge il suo attacco verso Besh, che a stento riesce non soccombere.
“Non mi metterai in ginocchio, Vegeta…”
Il palazzo di Dio. Alto nel cielo, Dende vede ogni cosa col suo occhio onnisciente. Ma un tremito gli attraversa il corpo e gli stringe le meningi, qualcosa di estremamente rapido si sta avvicinando.
<<Popo! È qui!>>, grida Dende. In quell’istante Bleez atterra nel piazzale del palazzo, per reclamare le sfere.
<<Come hai osato fare questo a mio figlio?? Me la pagherai!!>>
Goku è al colmo dell’ira e si scaglia contro Kupile. Si trasforma in ssj3, mentre Ub si scansa appena in tempo.
<<Ka.. me… ha… me… haa!!>>, Goku scaglia il suo colpo verso Kupile, che caricandosi di energia scatta alto nel cielo pronto a contrattaccare. Goku si lancia verso il suo avversario, e si teletrasporta dietro di lui. Il combattimento comincia sotto i migliori auspici: Goku non gli da tregua e lo colpisce ripetutamente. Ub decide di non intervenire, mentre Piccolo porta in salvo Gohan mutilato, ormai svenuto.
<<Bu! Devi aiutarlo!>>, grida Piccolo. Ma Bu non può far ricrescere l’arto a Gohan, solo guarire la ferita e tenerlo in vita. E così fa. Al suo risveglio Gohan non crede ai suoi occhi. Quel bastardo è riuscito a tagliargli un braccio.
<<Non potrò più combattere…>>, dice osservando suo padre combattere contro Kupile con tutta la furia degna di un vero saiyan. L’avversario è in crisi.
“Io non sono mai stato un guerriero come te, papà… e non lo sarò mai”
Goku colpisce al volto Kupile, che però riesce a parare il colpo successivo.
<<Non torturarti>>, dice Piccolo, <<Hai dato del tuo meglio… quello è un avversario al di là delle tue forze>>
Riprende il combattimento ma stavolta Kupile sembra tornato in forze. Goku riesce a schivare la maggior parte dei suoi attacchi e delle sue ki blast, ma i letali laser sparati dagli occhi lo mettono in crisi e gli procurano ferite in tutto il corpo.
<<Adesso mi prenderò il tuo scalpo, scimmione!!>>, grida Kupile gettandosi all’inseguimento di Goku. Il cacciatore, con le braccia spalancate fa piovere ki blast in tutta la zona, distruggendo il paesaggio circostante. Piccolo e gli altri si riparano come meglio possono ma presto non riecono più a vedere i due combattenti; possono solo percepirne le aure in movimento.
“Devo portare questo folle lontano da qui!”, pensa Goku.
Codre si trova nella grande sala di pietra dove Goten aveva incontrato Trunks, il sottolivello più basso della base dell’Armata; il luogo dello stregone Mylon, distrutto dalla ribellione di Trunks al suo marchio.
“Quel vecchio stregone non c’è… ma dove è finito??”
Codre nota un mucchio di vecchi panni e brandelli di carne inceneriti sparsi a terra. Con una mano, senza pensarci due volte, raccoglie le ceneri dello stregone e le mette in un urna.
“La tua scomparsa è solo temporanea, potente Mylon”
Codre esce dalla base dell’Armata diretto da Bleez.
Intanto Vegeta e Besh stanno combattendo sopra il Tempio dell’Imperatore. Così si chiama il luogo. È ancora notte, il cielo è tempestoso e stravolto da fulmini e lampi. Il ssj3 brilla come una stella.
<<Sei uno scimmione senza cervello!>>, dice Besh schivando una ki blast. Risponde al fuoco con diverse sfere di energia emesse dalla stessa aura, che circondano Vegeta e convergono su di lui. Il saiyan di difende bene, e lo scontro continua corpo a corpo.
<<E’ un peccato che tu non abbia più la coda! Non potrò tenermela dopo che ti avrò ucciso!!>>
<<Sarai tu a morire!>>
<<Io sono già quasi morto una volta! E non mi è piaciuto!!>>. Il ginocchio di Besh va a colpire l’addome di Vegeta. Un brutto colpo, seguito da altri che mettono a dura prova la resistenza del saiyan.
“Geers… il tuo tradimento darà punito”
La mente di Besh torna a quegli attimi di terrore sul pianeta Caiman, il giorno in cui il Daemon venne rubato. Geers era stato uno degli uomini migliori, ma l’aveva tradito. Pensava di averlo ucciso, ma Besh era riuscito a trascinarsi, nonostante l’addome trapassato, fino a una delle capsule mediche. Poi era partito verso lo spazio aperto, appena prima che il Daemon, decollato, distruggesse il pianeta. Così era riuscito a sopravvivere: raccolto da una pattuglia qualche tempo dopo, venne curato dalla grave ferita, e avvisò il suo imperatore del grave pericolo. Immediatamente aveva allertato le forze rimaste nella galassia del Nord del pericolo. E ora, grazie agli dei, aveva trovato le sfere, prima dei sequestratori del Daemon!
<<A cosa stai pensando, vecchio bastardo?>>, gli grida Vegeta mollandogli un cazzotto in pieno volto, <<Ai saiyan fatti sterminare da te? A quelli che hai cacciato in tutta la galassia dell’Est?>>. Vegeta lo afferra per una caviglia e lo scaglia verso il Tempio. Besh si schianta, ma in un attimo è in piedi, pronto a contrattaccare. Si toglie la giacca, che gli impedisce fluidità nei movimenti, e resta a torso nudo. Sul suo petto, oltre a essere tatuata una enorme e svolazzante T, segno dell’Armata, è impresso il marchio dei cacciatori di saiyan, il simbolo della grande scimmia trafitta da un fulmine. Vegeta lo osserva con ira.
<<Chi osa trattare noi saiyan come belve da macello morirà per mano mia!! BIG BANG ATTACK!!>>
Besh rimane spiazzato dalla potenza di Vegeta, e deve cercare a tutti i costi di fermare il colpo che altrimenti distruggerebbe il Tempio. L’impatto lo mette a dura prova. Le mani gli bruciano, ogni muscolo del suo corpo è sovraeccitato, attraversato da dolori estenuanti, mentre l’attacco del saiyan cerca di schiacciarlo al suolo. Urlando a perdifiato Vegeta sospinge il suo attacco verso Besh, che a stento riesce non soccombere.
“Non mi metterai in ginocchio, Vegeta…”
Il palazzo di Dio. Alto nel cielo, Dende vede ogni cosa col suo occhio onnisciente. Ma un tremito gli attraversa il corpo e gli stringe le meningi, qualcosa di estremamente rapido si sta avvicinando.
<<Popo! È qui!>>, grida Dende. In quell’istante Bleez atterra nel piazzale del palazzo, per reclamare le sfere.
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