Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Dragonball SF (my FF)

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

  • 19. Una notizia sconcertante

    “Coooosaaaa?! Ma è terribile!” gridò Bulma davanti allo schermo. Suo padre, che stava passando dietro di lei, per lo spavento rovesciò il contenuto del suo bicchiere sul suo camice bianco. In momenti come questi aveva proprio paura di sua figlia. “Lo dirò a tutti, non preoccuparti!”
    “Grazie, Bulma! Mi dispiace tanto, non sono riuscito ad impedirlo…”
    “Mi dici cosa avresti potuto fare? Non credo che avresti potuto battere quei tre insieme!”
    Goku la aveva appena informato del nuovo pericolo che costituiva l’arrivo prossimo del quattro Saiyan. Subito la donna capì la gravità della situazione, Goku vide dallo schermo che la donna parlava al telefono agitata per alcuni minuti con voce molto alta. Poi riattaccò e sospirò.
    “Uff… ecco. Li ho avvertiti… ehi, i ragazzi hanno fatto grandissimi progressi nell’ultimo anno… insieme li fate fuori questi maledetti scimmioni! Oh, scusami…” si zittì, quando si ricordò che anche Goku almeno di sangue era sempre uno di loro. Per fortuna Goku la prese con la solita leggerezza, Bulma si sentì sollevata vendendo che in fondo era ancora sempre lo stesso.
    “Ah, per questo spavento quasi mi sono dimenticata della cosa più importante! Congratulazioni!” aggiunse poi.
    “Che? Perché?”, fece Goku meravigliato.
    Bulma lo fissò incredula e scosse la testa. “Dio, Goku! Ma te nei già scordato?! I nove mesi sono passati! Sei diventato nuovamente papà! Tre giorni fa Chichi ha partorito tua figlia!”
    Finalmente capì anche lui. “Davvero? Sono già passati quei mesi?! Che meraviglia! Come stanno? Tutto a posto?”
    “Tutto a posto… anche se Gorin è arrivata con qualche giorno di anticipo… il medico era parecchio sconvolto, era la prima volta che vedeva un bambino con la coda! Avresti dovuto vedere la sua faccia!” raccontò tutto contenta, ridendo alla ultima frase. Goku divenne quasi invidioso e triste di non essere stato presente.
    “Hai delle foto?” chiese subito.
    “Certo! Te le mando subito… Peccato che Chichi non c’è, ma la tua chiamata sarebbe stata anche troppo inattesa! Sai, dopo tutta quella agitazione le fa bene aver qualcuno di cui può prendersi cura… La nascita di Gorin era la miglior cosa che poteva capitarle ora….”disse Bulma ad un tratto seria, quasi triste. “Tu non lo sai, ma Chichi soffre moltissimo sotto questa cosa… cerca sempre di nasconderlo, ma in realtà sono sicura che piange moltissimo quando è da sola…” Bulma si era già immaginata come si sentirebbe quando il proprio figlio viene rapito. Ma era inutile, dopo tutto lei non era una madre. “Fra due settimane tornerà sulla Terra… ma non nel modo come lo avresti voluto, vero?”
    Goku aveva ascoltato in silenzio, la sua voce tremò. “Bulma… non ne sapevo niente… Ti prego, dì a Chichi che Gohan sta bene. L’ho visto per un istante e stava veramente bene. Ma sinceramente non so se sarà mai lo stesso bambino innocente di un anno fa… E dille che mi manca davvero. Ho voglia di conoscere la mia figlia! Ecco, mi fai questo favore?”
    “Ma certo, cosa credi? E grazie ancora per l’avvertimento… sono sicura che nei prossimi giorni la stanza gravitazionale sarà occupata per tutto il tempo! Ti aspettiamo! E salutami anche Sedri! Ciao!”
    Cosi terminò la comunicazione, ma lei continuò a fissare lo schermo nero. Uno sguardo sul calendario, quel giorno era il 23°Agosto… entro 14 giorni sarebbero arrivati i Saiyan…
    “Merda… allora niente seconde ferie quest’ anno…” sospirò e si alzò. Prima aveva potuto trovare solo Yamcha, che aveva sempre acceso il suo cellulare, aveva detto che ci avrebbe pensato lui ad avvertire gli altri. Per sicurezza gli aveva proposto di prestargli lo Scouter, che il guerriero accettò con esitazione. Ormai era ben capace di percepire le aure, ma quell’apparecchio era molto più preciso alla lunga distanza. Arriverà domani mattina… Yamcha, Tenshinhan, Jiaozi, Crilin… e forse anche Piccolo… se questo fronte non avrebbe resistito fino all’arrivo di Goku e Sedri, allora il destino della Terra era segnato.

    Alcuni di questi giorni, per l’esattezza cinque, passarono inesorabilmente, quando Vegeta iniziò la sequenza d’atterraggio, a sorpresa di tutti.
    “Vegeta… perché atterriamo? La terra è ancora molto distante!” volle sapere Nappa. Seguendo le indicazioni del suo computer con questa rotta raggiungeranno fra breve una stazione spaziale, la FR 12, ma non la loro meta.
    “Facciamo una piccola sosta.”
    Nessuno osava protestare, tutti seguirono la capsula di Vegeta, fino che questa non atterrò sulla base spaziale. Appena scesi qualcuno attendeva già l’arrivo dei Saiyan: davanti a loro si eresse una figura nota. Vegeta la guardò sorridendo soddisfatto.
    “Eccoci di nuovo, Kwaldarik. Sono contento che hai potuto soddisfare la mia richiesta tanto velocemente.”
    “Faccio sempre del mio meglio, Vegeta.”
    Il Glaciano incrociò le braccia davanti al busto e guardò prima Vegeta, poi dietro di lui Gohan che lo stava osservando sorpreso e felice. Il Saiyan se ne accorse e spiegò al bambino:
    “Resterai qua da Kwal fino al nostro ritorno. Potete anche andare in missione, non m’importa.”
    Quella frase colpì Gohan completamente impreparato, dentro di se l’idea di tornare sulla Terra gli era molto gradita, e ora questo piacere gli sarebbe stato negato?
    “Cosa? Vegeta! Ma perché mi escludete? Non faccio forse parte del gruppo? Ma cosa è questa storia?!” esplose la sua delusione.
    Vegeta si girò e lo fissò con il suo sguardo duro. “Chi mi segue in missione lo decido sempre io! E io sono dell’opinione che tu in questa missione costituisci un pericolo. Non posso rischiare che tu per i cavoli tuoi finisci per tradirmi!”
    Quel fatto Gohan non lo aveva considerato e si zittì. Al posto di Vegeta ora fissò Nappa e Radish sospettoso di un tradimento. I due Saiyan non lo guardarono, suo zio quasi non lo voleva guardare.
    “Radish… tu lo sapevi, no? Sputa il rospo!”
    “Certo.” Iniziò Radish senza preamboli. “Vegeta ha ben ragione. Che succede se incontriamo la tua famiglia? È vero che ti sei fatto valere in battaglia e che sei in grado di fare il tuo dovere, ma non sei ancora abbastanza duro da poter uccidere una persona a te nota. È veramente meglio se tu ci aspetti qua, intanto.”
    “Ma chi ci crede che una mosca come te potesse darci fastidio…” brontolò Nappa invece scuotendo la testa. “Allora ciao, piccolo! Divertiti!”
    Il gigante si voltò per primo salutando con un cenno, dopodiché volle andarsene subito. Anche Vegeta e Radish s’incamminarono passando a destra e sinistra di Gohan, che sperava ancora che cambiassero idea.
    “Ehi! Dai, non potete farlo davvero! Ce la faccio! Lasciatemi venire con voi! Radish! Dì qualcosa!”
    Ma al posto di una risposta l’unico saluto di suo zio era uno sguardo beve indietro, poi i tre Saiyan salirono nuovamente nelle loro capsule e partirono veramente senza Gohan. Era nuovamente da solo. Kwaldarik sentì la sua delusione e gli pose la sua mano sulla spalla del bambino, si accorse di quanto fosse cresciuto dal loro ultimo incontro. Subito si chiese a che livello fosse salito la sua forza combattiva, con grande probabilità nonostante si fosse allenato anche lui, ora era lui il più debole dei due.
    “Non prendertela. Goditi questo tempo libero! Sai che avrei ancora posto per un guerriero nella mia squadra?”
    Il bambino lo guardò ancora molto deluso e brontolò: “Cavoli… e io che ci speravo tanto…”
    “A cosa? Ehi, non scordarti che il tuo compito è sempre la conquista! Avresti dovuto ucciderli tutti! Anche la tua famiglia! Saresti stato in grado di farlo davvero? Dai, sii sincero!” lo rimproverò il Glaciano con aria seria guardandolo direttamente negli occhi. Gohan abbassò lo sguardo e sembrò che stesse pensando a qualcosa.
    “No… credo di no…” fu la risposta sincera. Aveva pensato a sua madre, a suo papà e al nonno… una strana sensazione lo stava pervadendo, una sensazione quasi dimenticata: nostalgia
    “Bene. Meglio essere sinceri con sé stesso. Dai, hai fame? Andiamo a mangiare…” propose il soldato sorridendo. Gohan annuì rispondendo con un sorriso debole, i due allora si avviarono verso la mensa più vicina.

    Forze combattive attuali:

    Kwaldarik: 17.600 (allenato)
    Goku: 75.000
    Sedri: 39.000
    Crilin: 16.000
    Tenshinhan: 18.700
    Yamcha: 15.300
    Jaiozi: 3.600
    Yajirobei: 2.400
    Piccolo: 28.800
    Last edited by BK-81; 14 June 2007, 22:34.
    sigpic
    >>>visitate la mia fanart gallery su Deviantart

    Comment


    • Ho sempre sognato di disegnare Sedri! *__*
      Ovvio che te lo faccio! *__*
      ... Povero Gohan, non vorrei essere al suo posto! =(
      sigpic

      Comment


      • Ci sono rimasto malissimo quando ho letto ke Gohan nn sarebbe tornato sulla Terra, è proprio destino e ke kakkio XD

        Cmq sono curioso di sapere cosa faranno lui e Kwaldarik per tutto il tempo dell'assalto al Pianeta Blu.
        http://i102.photobucket.com/albums/m...4469844891.gif

        Comment


        • 20. Il giorno X

          Le tre capsule spaziali Saiyan sfrecciarono attraverso l’oscurità dello spazio, la loro meta era il terzo pianeta del sistema solare 12 della galassia del Nord, la Terra. Il tempo non gli interessava: durante viaggi del genere si trovavano in uno stato simile al sonno; quando si fossero svegliati, avrebbero già raggiunto la loro destinazione. Mancavano ancora sei giorni.
          Con un ritardo di mezza giornata, li inseguivano Goku e Sedri. Nonostante i motori lavorassero alla massima potenza il ritardo era incolmabile… dopotutto, erano stati progettati seguendo un modello di astronave vecchio. Ma al contrario dei Saiyan erano in grado di utilizzare il tempo di volo per allenarsi. Ormai erano entrambi a 100G, interrompevano gli esercizi solo per dormire e mangiare. Sedri aveva raccontato che i Saiyan avevano moltiplicato le loro forze: suo padre aveva ottenuto una forza più che venti volte superiore. Parlando di Vegeta la questione era più difficile poiché aveva imparato a controllare la sua forza combattiva. Con un’alta probabilità i 30.000 punti che lei aveva sentito erano meno di un terzo della sua reale forza.
          “Credi di poter affrontare tuo padre?” volle sapere Goku ad un tratto. Sedri lo guardò non sapendo al primo momento cosa rispondergli. Dopo alcuni secondi iniziò esitante:
          “Se me lo avessi chiesto prima del mio ultimo incontro con lui, la mia risposta sarebbe stata abbastanza chiara. Ma ora…. Non lo so. Si, posso ben combattere contro di lui, ma ucciderlo… Spero che non dobbiamo andare fino in fondo…”
          “Lo spero anch’io…” fece Goku sorridendo amaramente. Anche lui si ricordò di una cosa, stava pensando al suo primo e finora unico incontro con suo fratello maggiore. In quella occasione aveva avuto ben la possibilità di ucciderlo, ma non era stato in grado di farlo sprecando l’unica chance. Ma cosa sarebbe successo se ci fosse riuscito? E se Radish non fosse stato tanto crudele, tanto cattivo, avrebbe potuto forse accettarlo come fratello? Forse. In fondo tanto marcio non poteva essere se aveva avuto una figlia del genere, pensò. “Lo spero davvero…” ripeté piano rimettendosi nuovamente al lavoro con gli esercizi.

          I giorni passarono, sei giorni divennero quattro, alla fine di quei quattro giorni ne rimase sono uno. Anche sulla Terra regnò l’agitazione tra i guerrieri terrestri: Tenshinhan, Jiaozi, Crilin, Yamcha e persino Piccolo facevano a gara per potersi allenare del G-Bunker. Era azionato praticamente giorno e notte senza soste. Bulma controllava gli allenamenti dall’esterno; doveva meravigliarsi quanto potesse essere resistente il corpo umano. Per fortuna Yajirobei aveva dato il suo contributo portando qualche fagiolo Senzu. Lei fu l’unica a pensare anche ad altre cose: ordinò a Yamcha e Crilin di aiutarla a cercare le Sfere del Drago per poterle utilizzare subito in caso di necessità. Per farlo impiegarono due giorni.
          La sera prima del girono fatidico tutti si riunirono davanti alla casa di Bulma per organizzarsi al meglio per la battaglia finale di domani. La donna spiegò loro tutto quello che aveva analizzato dai diari di bordo e da Goku stesso, anche dettagli che sarebbero potuti essere d’aiuto. Anche Piccolo ascoltò attentamente, stava nascosto in un angolo fidandosi del suo udito ultrafine.
          “:..al quanto pare quel Vegeta è il più forte dei tre… è il più basso, ma attenti. Quello grande si chiama Nappa e sembra essere il classico tipo “tutto muscoli e niente cervello”. Il terzo conosce Crilin, si tratta di Radish. Sono diventati molto più forti di 14 mesi fa… e se i Saiyan utilizzassero la luna piena di domani, allora siamo fritti… la forma scimmione gigante moltiplica la loro forza per dieci!”
          “Se questo è un problema… basta eliminarlo.” risuonò la voce misteriosa di Piccolo che fece rabbrividire tutti. La sua forma oscura veniva messo in evidenzia del suo solito mantello bianco che stava ondeggiando nel vento.
          “Cosa vuoi dire?” volle sapere Tenshinhan assumendo una posizione da difesa quasi per istinto. Continuava a non volersi fidare del tizio verde - no, del namecciano.
          “Voglio dire, se la Luna è un pericolo, basta distruggerla.”
          “Ehi, calma! Ma non è mica tanto facile! E cosa succederà alla Terra? La perdita della Luna avrà degli effetto devastanti!” s’immischiò anche Crilin.
          Piccolo lo fissò con uno sguardo duro per poi sorridere con aria di superiorità.
          “Anche il vostro maestro lo ha già fatto e non è successo niente. Ma se hai tanta paura, lo faccio io per te. Forse è meglio… dovete risparmiare le vostre forze per domani! Eh eh eh…”
          Beh, in questo il namecciano non aveva torto, a quanto pareva si era informato piuttosto bene. Vedendo che gli umani non avevano nessun argomento valido per ribattere, si girò di scatto e si allontanò con passi fieri. Poi si librò in aria e volò verso l’est.
          “Credi che lo farà davvero…?” chiese Bulma esitante, tra sé e sé sperava ancora che Piccolo avesse solo fatto uno scherzo di pessimo gusto, ma le facce dei guerrieri parlavano un’altra lingua. Dopo un quarto d’ora circa di attesa una luce accecante comparve dietro l’orizzonte, seguita da una sfera di luce ancora più grande e da una piaggia di stelle cadenti che sfrecciavano nel cielo serale. Lo spettacolo venne concluso da un rimbombo tetro e minaccioso.
          “Lo ha fatto davvero…” giudicò Bulma quei segni astronomici. Ma la cosa più paurosa era che con grande probabilità questo era solo un assaggio di quello che sarebbe seguito l’indomani.

          Il grande orologio del parco stava facendo il quarto e ultimo rintocco, nel prato verde giocavano bambini e adulti o si godevano i raggi caldi del sole estivo. Quel parco era situato nel cuore della Città dell’Est, che a quell’ora si trovava come sempre all’inizio della Rush-Hour. Le strade erano già piene e il traffico stava quasi fermo. Innumerevoli autisti si stavano arrabbiando per il comportamento dei suoi simili, che come sempre hanno la colpa per questo ingorgo. Per questo nessuno si accorse dello strano rimbombo che si stava avvicinando dal cielo, i pochi che lo sentirono pensavano che fosse un tuono lontano, ma in cielo non era visibile nessuna nuvola. Ma quando voltavano lo sguardo verso il cielo sopra di loro videro tre luci.
          “Ma cosa sono? Stelle cadenti?” pensavano alcuni spettatori interessati e affascinati allo stesso momento. Ma questo sentimento si trasformava ben presto prima in diffidenza, poi in paura e infine in panico, vedendo che queste stelle cadenti puntavano dritte verso di loro! Quel tuono sinistro acquisì un volume assordante, tutta la popolazione ormai stava guardando verso il cielo. Il momento era arrivato: quelle tre “stelle cadenti” raggiunsero la superficie terrestre trapassando alcuni grattacieli e infine colpendo il terreno con tre colpi con una potenza distruttiva enorme.
          Chi aveva la sfortuna di trovarsi o nei grattacieli colpiti o nei punti d’atterraggio era già passato a miglior vita. Ma la gran parte della popolazione rimanente era entrata in panico, ma dopo un po’ la curiosità tipica umana in alcuni aveva preso il sopravvento. Ciò che vedevano quei curiosi li faceva dubitare dei propri cinque sensi: nel mezzo di un corso stradale era comparso un cratere di venti metri di diametro e dieci di profondità. E nel centro era visibile una strana cosa rotonda e fumante.
          “Qua ce ne sono altre due! Ma che diavolo sono? Ma non sono mica sassi!”
          L’ululare delle sirene annunciò l’arrivo delle forze dell’ordine, polizia e vigili del fuoco, mentre io curiosi continuavano a fissare quei crateri. Ma lo spavento più grande doveva ancora arrivare: quelle strane sfere si stavano aprendo! Come se questo non bastasse tre figure uscirono mettendo piede sul suolo terrestre. I tre Saiyan avevo raggiunto il pianeta Terra.
          Vegeta, Radish e Nappa stavano in piedi nel reciproco cratere osservando la scena disgustati e infastiditi. Lentamente levitarono verso il brodo del cratere per pi atterrare davanti agli umani impauriti.
          “Wahhh!!! Ma…ma… Sono esseri umani! Degli esseri umani che cadono dal cielo!!!” gridò una donna.
          sigpic
          >>>visitate la mia fanart gallery su Deviantart

          Comment


          • Vegeta fece una smorfia disgustata, quella frase era paragonabile ad un insulto grave, Nappa invece rise di gusto, gli piaceva molto essere al centro dell’attenzione.
            “Allora questa sarebbe la Terra… niente male. Direi categoria quattro… che ne dici, Vegeta?”
            “Si… ma per il mio gusto ci sono troppo formiche…” rispose il principe con espressione minacciosa.
            “Lascia fare a me! Devo ancora dargli il nostro saluto da Saiyan! Ecco! Bakuhatsu-ha!!!”
            Nappa concentrò al sua energia del palmo della mano, estese il dito indice e quello medio per poi alzare la mano di scatto. Per un momento la Terra tremò sotto i suoi piedi, poi un’onda d’urto si propagò intorno a loro in forma circolare radendo al suolo ogni cosa che incontrava al suo cammino. Un muro d’energia travolse tutta la città riducendola a ceneri entro un raggio di venti chilometri.
            Quando le nubi dell’esplosione si calmarono i tre Saiyan stavano galleggiando venti metri nell’aria. Non si erano alzati di un millimetro, era il suolo che si era abbassato sotto di loro. Ai loro piedi quasi niente face rammentare che fino a qualche attimo fa prima si estendeva una città.
            “Muahaha!!! Spero che vi sia piaciuto! Facciamo subito il bis!”
            Mentre il gigante calvo si stava godendo il suo operato Vegeta accese il suo Scouter e fece un’analisi completa della situazione. Quando l’apparecchio aveva finito Vegeta quasi non poté credere ai dati raccolti.
            “Ma che diavolo…?! Non è possibile…” gli scappò.
            “Non me lo sarei mai aspettato… Incredibile!” si aggiunse Radish, i sguardi dei due s’incontravano per un breve istante.
            “Che c’è, gente?” volle sapere Nappa sentendosi escluso. Radish gli fece un segno di accendere lo Scouter, obbedì a malavoglia. Ma quando lesse i valori lo stupore era ben visibile nella sua faccia. “Ma sono scemo? Ci sono molti che hanno una forza combattivi di alcuni migliaia! Radish! Non ci hai detto la verità! Al diavolo combattenti di livello E! Questi sono di livello B!”
            “Non l’ho detto, perché un anno fa la situazione era ben diversa. Non chiedermi il perché!” rispose questo subito rifiutando quella critica. “Che cosa sarà successo?”
            “Se non lo sai tu… Non sei poi tanto furbo, eh?”
            “Ma sentilo…! E tu lo sei, vero?”
            “Ma dov’è il problema? La faccenda si sta evolvendo in un modo che mi piace molto.” commentò Vegeta impedendo che si scatenasse una lite tra i suoi sottoposti. “Continuiamo la nostra missione, quei guerrieri si faranno vivi anche da soli. Cosi ci possiamo divertire finché non arriveranno Kakaroth e Sedri!”

            Forze combattive:

            Radish: 28.000 (calmo)
            40.000 (max)
            Nappa: 23.000 (calmo)
            30.000 (max)
            Vegeta: 50.000 (calmo)
            ca. 90.000 (max)


            beh, queste scene forse sono troppo simili all'originale, ma non potevo inventarmi qualcosa di meglio (l'originale era perfetto)
            sigpic
            >>>visitate la mia fanart gallery su Deviantart

            Comment


            • Ancora non posso leggerlo.. ma credo che ci arriverò presto..
              Comunque complimenti, la tua lingua madre non sarà l'italiano, ma lo scrivi benissimo!
              CG: MY HATE IS THE LIFEBLOOD THAT PULSES THROUGH THE VEINS OF YOUR UNIVERSE. IT IS MY GIFT TO YOU. YOU'RE WELCOME FOR THAT.
              CG: YOU UNGRATEFUL PIECE OF SHIT.

              Comment


              • Originariamente Scritto da BK-81 Visualizza Messaggio
                beh, queste scene forse sono troppo simili all'originale, ma non potevo inventarmi qualcosa di meglio (l'originale era perfetto)
                Non preoccuparti, va bene così la FF: come al solito il nuovo capitolo è molto bello e quel pensiero di Goku, quello sul fatto di accettare Raditz come fratello, beh, mi ha incuriosito-ed-esaltato nn poco.
                http://i102.photobucket.com/albums/m...4469844891.gif

                Comment


                • grazie!
                  sigpic
                  >>>visitate la mia fanart gallery su Deviantart

                  Comment


                  • Ti sei messa il disegno di SBK sull'avatar! Bellissimo davvero! *_*
                    CG: MY HATE IS THE LIFEBLOOD THAT PULSES THROUGH THE VEINS OF YOUR UNIVERSE. IT IS MY GIFT TO YOU. YOU'RE WELCOME FOR THAT.
                    CG: YOU UNGRATEFUL PIECE OF SHIT.

                    Comment


                    • Ormai manca poco al gran finale! Eheheh!
                      Anche secondo me va bene così, dopotutto sono i Saiyan che non hanno originalità! XD Sempre a devastare i pianeti... U_U
                      *___*
                      Cosa vedo.
                      *___*
                      Hai messo la mia fan art come avatar! *______*
                      Mi sento onorata BK. ç_ç Grashie. :*
                      sigpic

                      Comment


                      • ciao bk scusa se non ho potuto commentare.
                        bellissimo capitolo!Povero Gohan dA SOlo di nuovo!
                        So many are waiting for their new beginning, their birth by sleep.
                        Even me..
                        and even you.

                        Comment


                        • ciao...sono una nuova commentatrice..
                          uao! la fua fanfic è semplicemente meravigliosa! stupenda! non vedo l'ora di sapere come continua! anche perchè ho sempre sognato vedere Gohan più "cattivo", e spero proprio che napa e radish non muoiano nell'attacco alla Terra...anche perchè poi che fa Gohan tutto solo? a presto, ancora complimenti!!
                          sigpic
                          vi piacciono gli x-men? venite a trovarci sul forum http://www.freeforumzone.leonardo.it...m.aspx?f=90538 abbiamo bisogno di voi!

                          Comment


                          • Si da inizio alle danze!!!

                            21. La difesa della terra

                            Bulma stava cambiando canale della TV, indotta, come tante volte, dallo scarso programma attuale. Nella Città dell’Ovest stava sorgendo il sole. Bulma stava cercando qualcosa di più interessante di una telenovela vecchissima; stanotte non aveva quasi chiusa occhio. Più per caso sentì un notiziario locale, per lo spavento quasi le era caduta la tazza di caffè dalla mano.
                            “…esperti sono dell’opinione che si tratti di un terremoto di una potenza superiore a 9 sulla scala Richter… stiamo ancora in attesa per le prime immagini della catastrofe… L’unico inizio finora è questa immagine satellitare…” disse il presentatore agitato, poi seguì l’immagine annunciata. Dove un’ora prima si era estesa la metropoli della Città dell’Est ora non vi era più niente al di fuori di deserto, come se fosse stata spazzata via da uno tsunami immenso. Bulma sudò freddo immaginandosi l’entità delle perdite. Saranno state milioni.
                            “Quelli ci stanno dando dentro… maledetti mostri…!” sospirò scioccata. Allora il giorno fatidico era davvero arrivato.
                            “Cosa succede, piccola?” chiese sua madre sorpresa della faccia spaventata di sua figlia. Lei ricambiò con uno sguardo triste sospirando con un sorriso finto:
                            “Niente… solo la fine del mondo, forse…”

                            “Stanno volando verso Nord!” disse Yamcha seguendo attentamente le aura nemiche. Stava in piedi nel giardino della Capsule Corporation, si era appena messo la sua divisa da combattimento. Appena pronto, stava già per dirigersi verso agli aggressori alieni, quando la sua ragazza Bulma lo fermò.
                            “Non sai proprio aspettare, vero?”
                            “Devo andare. Sennò perché mi sono allenato cosi tanto?” sorrise alzando il pollice. “Non aver paura, i faremo fuori!”
                            Bulma cercò di sollevarsi di morale vendo l’uomo muscoloso sorridere in modo tanto sicuro di sé, ma nello stomaco qualcosa si contrasse per il dolore e la paura. Forse questa era l’ultima volta che lo vedeva in vita. Per non mostrare la sua preoccupazione, cercò di nasconderla dietro a una maschera di fiducia:
                            “Certo! Stai attento a non farli fuori con un solo colpo, sennò non ti diverti!”
                            “Puoi contarci! Occupati di Pual, finché non ritorno!”
                            La donna annuì in silenzio, il guerriero si voltò e si librò in volo, Bulma lo seguì con lo sguardo finché non scomparve nel cielo blu. In quel momento il suo autocontrollo non resistette più e crollò a terra piangendo.

                            “La più grande forza combattiva di questa pianeta si trova circa 4.000 Kyoru davanti a noi! È pari a 10.000! Impressionante!” commentò Nappa i valori del suo scouter, mentre i tre Saiyan volavano nel cielo terrestre distruggendo tutto quello che incontravano sul loro cammino. Dopo pochi minuti raggiungevano la loro meta, un altipiano deserto.
                            Su una roccia li stava aspettando un Piccolo molto serio. Aveva passato tutta la notte a meditare per raccogliere le sue energie per il combattimento, ora fremeva dalla voglia di combattere. Prima contro i tre Saiyan, poi contro Goku. Le sue antenne spirituali avevano già captato le presenze dei tre alieni dal momento del loro arrivo e continuò a valutare le loro forze. Alzò lo sguardo sentendo una quarta energia avvicinandosi da un altra direzione.
                            “Ma che succede? Pensavo che fossero solo in tre…!”
                            Quando riconobbe quella aura si tranquillizzò, si maledisse per essersi spaventato cosi. Dal nulla atterrò Crilin davanti a lui.
                            “Ciao, Piccolo! Come va la vita?”
                            “Sei di buon umore… come mai?” brontolò il Namecciano.
                            “Chiamalo umore del condannato… come ti sembrano i nostri avversari?” volle sapere Crilin, voleva parsi passare la paura parlando.
                            “Grrr…. Cosa credi? Sarà una partita dura… Dimmi, quando arrivano gli altri eroi? Ormai il tempo sta per finire…”
                            “Stanno arrivando… ero solo in giro per caso…” rispose l’umano, poi si spaventò. “Merda… eccoli!”
                            I due voltavano lo sguardo verso l’alto, dove potevano intravedere tre luci che stavano aumentando continuamente, accompagnati da un rimbombo simile a un tuono di Mach1. Dopo neanche tre secondi i tre guerrieri levitavano già sopra le loro teste sorridendo in modo malvagio.
                            “Ehi, sono già in due! Ci stavano aspettando forse?” rise Nappa. “Radish, ne conosci uno dei due?”
                            “Certo… il pelato e il verdone… Non avrei mai pensato che anche lui fosse sopravissuto… a quanto pare ho sottovalutato anche lui…” ammise lui con un ghigno.
                            I due a terra deglutivano a fatica, quando i ricordi di quella giornata maledetta di un anno e mezzo fa gli tornarono in mente. Solo ora Crilin si meravigliò di una cosa.
                            “Ehi… quello è Radish… quello dev’ essere Nappa e quello Vegeta… ma dov’è Gohan? Dove lo avete lasciato?”
                            “È vero... ehi, voi! Dove avete lasciato il moccioso?” gridò Piccolo verso l’alto.
                            Questi prima ridevano di gusto, per poi atterrare tranquilli davanti a loro. Ma proprio nel momenti in cui si degnavano di dare una risposta i loro Scouter davano un segnale d’allarme avvicinamento aura nemica.
                            “Oh, ne arrivano altri tre…”
                            Come ordinati atterrarono prima Tenshinhan e Jiaozi davanti a loro; l’ultimo a rafforzare l’alleanza terrestre-namecciana fu infine Yamcha. Cinque contro tre. Ma stranamente i Saiyan non sembravano minimamente turbati da tale statistica.
                            “Una bella manciata di idioti…. Ditemi, cosa volete fare, eh?” rise Nappa.
                            “Che domanda! Impedire che voi estinguiate l’umanità!” esplose Yamcha alzando il pugno verso di loro in segno di sfida. Ma l’unica reazione fu un’altra risata di scherno di Radish e Nappa.
                            “Ragazzi! Cerchiamo di restare seri!” interruppe Vegeta i suoi soldati, anche lui con un sorriso malvagio sulle labbra. “Quei cinque non sono tanto deboli. Meglio non sottovalutarli troppo…”
                            Infatti lo scouter indicava valori tra i 5.000 e 10.000: un aumento incredibile, considerando il breve lasso di tempo trascorso. Un anno prima, sia Nappa che Radish sarebbero stati incapaci di sconfiggerli… ma ora era un’altra storia. Escluso sorprese.
                            “Hai ragione! Possiamo divertirci con loro finche arrivano quei due. Sarà divertente!”
                            Nappa fece un passo in avanti scrocchiando le sue dita, già gioioso di poter affrontare una battaglia cosi. Quella gioia aumentò ancora vendendo la paura e l’insicurezza negli occhi dei terrestri, solo il namecciano rimase calmo. Radish lo guardò un po’ seccato e lo chiamò:
                            “Ehi, ma cos’è sta storia? Perché ti metti tanto in mostra?”
                            “Silenzio! Hai avuto la precedenza l’ultima volta! Sono ancora il tuo superiore, ragazzo! Forse se mi supplicherai te ne lascio uno!”
                            Radish volle ribadire, ma si trattenne incrociando le braccia davanti al petto. Scambiò uno sguardo veloce con Vegeta, questo commentò tutto con una stretta di spalle, non gli importava granché. Nappa prese quella reazione come un consenso e sorrise verso il guerriero coi cappelli lunghi con aria di superiorità. Poi fece alcuni brevi esercizi si riscaldamento.
                            “Allora siete voi gli amici di Kakaroth…Niente paura, lo rivedrete all’inferno! Quando arriva lo mando là per corriere espresso!”
                            “Che carino. Per favore, risparmiaci le tue fandonie, tanto non ce la farete mai!” ribadì Piccolo.
                            “Bah… non sapete stare al vostro posto, vero? Vi orientate ancora alla forza di Radish di un anno fa..! Vi posso dire che avete fatto grossi errori di calcolo! Io sono cento volte più forte! Forze, iniziamo le danze!”
                            Con queste parole Nappa si mise in posizione di combattimento e concentrò le sue energie. Le sue braccia possenti aumentarono di volume e intorno a lui l’aria cominciò a luccicare, le terra tremò e un vento soffiò verso di lui. Gli scouter di Radish e Vegeta suonavano, ma loro conoscevano già il suo valore di combattimento: 15.000.
                            “Arrivo!!! Yahaaaa!!!” gridò il gigante gettandosi verso la sua prima vittima. Tenshinhan vide come si avvicinava a lui e provò prima a parare il colpo, ma all’ultimo momento cambiò decisione e lo schivò con un salto. Il pugno del Saiyan colpì il terreno roccioso provocando un cratere di cinque metri. L’uomo fece una capriola in aria e ritornò subito verso il nemico per affrontarlo con una serie veloce di calci e pugni. Il Saiyan parò tutto con il sorriso stampato in faccia, ma Tenshinhan con i tre occhi poté scansare i suoi attacchi con azioni davvero acrobatiche. Ma per un momento di distrazione non era in guardia e il pugno rovesciato di Nappa lo colpì alla nuca scaraventandolo via per alcuni metri.
                            “Ten! Stai attento!” gridò Jiaozi spaventato quando vide che Nappa voleva saltargli addosso e si gettò contro il Saiyan con tutte le sue forze. Con una sfera d’energia lo colpì alla tempia interrompendo la sua avanzata, quasi perse l’equilibrio. L’unico risultato era un livido alla testa e una rabbia tremenda.
                            “Dannata mosca!!!” gridò e lanciò una colpo energetico verso il piccolo terrestre che lo colpì di striscio alla spalla e lo gettò a terra. Tenshinhan si era ripreso e vide la scena esterrefatto, ma nonostante ciò riuscì a cogliere l’attimo per un attacco. Con tutta la sua forza in corpo attaccò con un calcio laterale saltato, ma Nappa lo bloccò con un avambraccio. Lo scontrarsi delle ossa era udibile anche a alcuni metri di distanza, entrambi sentirono il dolore.
                            Tenshinhan aveva bisogno di una pausa, allora Yamcha e Crilin presero in mano l’offensiva. Insieme attaccarono il Saiyan con una serie di calci e pugni, più veloce di qualsiasi mitragliatrice, e infatti cosi riuscirono a farlo indietreggiare. Sapevano bene che un colpo del Saiyan per loro poteva essere fatale, allora cercarono di non farlo neanche passare all’attacco. Ma questo gioco faceva nient’altro che arrabbiare Nappa che alzò la mano di scatto.
                            “Basta!!!! Bakuhatsu… ha!”
                            sigpic
                            >>>visitate la mia fanart gallery su Deviantart

                            Comment


                            • Quel colpo fece esplodere tutta la zona circostante, i due umano saltarono in aria, proprio come previsto dal Saiyan. Gli saltò incontro puntando verso Yamcha che gli sembrò il più forte dei due e voleva già colpirlo in faccia, quando Vegeta lo chiamò via scouter. Attraverso le nubi di polvere una cerchio d’energia sfrecciò verso di lui puntando direttamente verso il suo collo. Nappa sorrise sorpreso e rise:
                              “Ma che stupidaggine è questa?!”
                              “Nappa! Scansalo! Presto!” gridò Vegeta tramite lo scouter vedendo che il suo compagno voleva davvero rischiare di parare l’attacco. All’ultimo istante Nappa si girò di lato, il cerchio lo colpì alla spalla tagliando l’armatura e causando una profonda ferita da taglio nel muscolo deltoide. Senza l’avvertimento di Vegeta il colpo segreto di Crilin glia avrebbe mozzato la testa. Come se non bastasse Yamcha gli lanciò una Kamehameha che lo centrò in pieno spingendolo a terra. Con tutta la sua forza riuscì a spingerla lontano da se e di deviare l’energia verso il cielo. Ma cosi si ustionò non poco le mani.
                              “Grrr… maledetti bastardi…! Come osate…?!” ringhiò incavolato nero per poi gridare in preda alla furia: “Ora sono veramente arrabbiato! Crepate come cani!!!”
                              “Nappa! Radish ti dará una mano!” lo chiamò Vegeta vedendo che si lasciava ingannare da questi terrestri. Naturalmente il Saiyan veterano lo prese come un insulto e ribadì:
                              “Non ho bisogno di aiuto! Se osi immischiarti ti faccio fuori, Radish!”
                              Come risposta per al sua testardaggine ora doveva competere con ben tre terrestri che lo stavano ora attaccando insieme conoscendo le sue capacità. Quasi si erano dimenticati del namecciano che stava osservando la scena in silenzio da terra. Senza volerlo lui e Vegeta si assomigliavano veramente molto in questo momento. Non perse neanche la calma quando Yamcha stava avendo la peggio, con faccia seccata decise di intervenire per riscaldarsi.
                              Nappa non si accorse di Piccolo finché questo non comparve dal nulla davanti a lui per colpirlo con un calcio. Ma poco prima di centrare il bersaglio il namecciano dovette scansare un raggio energetico proveniente da terra. Entrambi guardavano in giù per rendersi conto che era stato opera di Radish. Ma le reazioni furono molto diverse: Piccolo si meravigliò ben poco, mentre Nappa andò nuovamente su tutte le furie.
                              “Ma sei matto?! Ti ho detto di non immischiarti! Sei sordo?”
                              “Risparmiati le prediche. Ti ho appena salvato da una figuraccia tremenda! Hai mai guardato lo scouter? Quel verdone è più forte di te!”
                              “Smettila di fantasticare!” ribadì e si strappò lo Scouter dall’orecchio e lo gettò via. “Bene! Se ci tieni tanto le lo lascio, il Namecciano! Ma guai a te se vedo anche solo un tuo capello vicino a me!”
                              “Fai come ti pare. Anzi, meglio… ho un conto in sospeso con lui…” fece Piccolo sorridendo e si levò il suo mantello con più di duecento chili di pesi che cadde a terra come un sasso. Anche Radish sorrise e si preparò per il secondo round dello scontro che aveva avuto inizio ben 15 mesi prima.



                              Tenshinhan: 18.700
                              Yamcha: 15.300
                              Jiaozi: 2.600
                              Yajirobei: 2.400
                              Crilin: 16.600
                              Piccolo: 23.800 (calmo)
                              27.500 (senza pesi)
                              Radish: 23.000 (calmo)
                              40.000 (max)
                              Nappa: 15.000 (calmo)
                              28.000 (max)
                              Vegeta: 50.000 (calmo)
                              ca. 90.000 (max)
                              sigpic
                              >>>visitate la mia fanart gallery su Deviantart

                              Comment


                              • Grande sto capitolo! Wa Raditz se lo mangia a Piccolo, ma credo ke il namecciano nn si farà sorprendere dal Saiyan (credo...)
                                http://i102.photobucket.com/albums/m...4469844891.gif

                                Comment

                                Working...
                                X