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Al di là delle apparenze

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  • Originariamente Scritto da Blade II Visualizza Messaggio
    Ciao Lynd … cel’ho fatta … sn riuscito a rileggere tutto … complimenti Lynd episodi magnifici … addirittura Brando è diventato più forte di Yamcha grazie alla gemma … bravissima … attendo il prossimo
    Buonasera a tutti!! Scusatemi se per tutto questo tempo non ho postato neppure una piccola parte di capitolo, ma adesso finalmente ho scritto e completato il capitolo 55 ^^!! Spero che vi piaccia! Però, innanzitutto ringrazio tantissimo Blade!
    Sono felice che il fatto che Brando sia divenuto più forte di Yamcha grazie alla pietra ti sia piaciuto ! Mi auguro che anche questo ti piaccia!

    Capitolo 55. Momentanea vittoria
    Un innaturale silenzio regnava incontrastato nella stanza completamente avvolta dal letale lenzuolo di puro e cristallino ghiaccio e i flebili respiri di coloro che vi dimoravano, lasciavano lenti ed evanescenti le insensibili labbra dei proprietari, andando a formare delle piccole nuvolette cotonate nell’aria circostante. Essi non sapevano quanto tempo potesse essere trascorso all’interno di quelle pareti lisce e splendenti come i più bei e pregiati specchi, ogni istante che passava pareva sprofondare nell’infinito baratro di un’eternità che non conosceva calore, ma solamente immensa e glaciale solitudine. Il predone del deserto era immobile, accasciato presso la porta in legno chiaro con la sommità di vetro, le membra somigliavano a quelle di un cadavere defunto da più giorni e i capelli d’onice ricadevano ribelli e scompigliati sulla fronte bruna e sulle gote solcate da varie cicatrici. Ogni suo organo vitale soffriva nella morsa di minuscole stalattiti che come pugnali aguzzi perforavano lentamente i tessuti e le carni, il muscolo cardiaco rallentava nel frattempo ed inesorabilmente i suoi battiti, riducendo conseguentemente l’afflusso di sangue al corpo e l’ossigenazione. Poco distante da questi si stagliava la snella ed elegante figura dell’essere luminoso che, con le braccia spalancate e il volto contratto in un’espressione d’estasi, aveva recuperato il suo inseparabile e affascinante kriss dalla misteriosa aura preparando un ulteriore e micidiale attacco. Una moltitudine di lucenti cunei galleggiavano a mezz’aria, emanando sinistre saette che come dardi solari si riflettevano sul bel pavimento, mentre fieramente ritto dinanzi all’avversario c’era il giovane e insolitamente temerario Brando che con lo sguardo ricolmo di sfida fissava indagatore quelle lame.
    -Or dunque, coraggioso eroe, non vai farneticando più sul grande potere che la gemma ti ha generosamente donato, il tuo intelletto non è più in grado di formulare gli accorati e saggi consigli che fino a poco prima mi rivolgevi dispendiosamente? Probabilmente non hai ancora compreso che nulla può distogliere la mia volontà da ciò che deve essere compiuto? Sappi, giovane scellerato, che le arcane profezie non possono commettere alcun errore e che presto o tardi io otterrò qualsiasi cosa bisogni, affinché la mia ragione non conosca limiti…- e facendo riecheggiare nell’austero ed inospitale ambiente una lieve risata, che pareva quasi provenisse da un incantevole miraggio, ei compì un leggiadro gesto con le affusolate dita di una mano per far sì che immediatamente si scatenasse sull’esterrefatto biondo una bufera di penetranti e dolorose spine. Istintivamente quest’ultimo portò innanzi a sé gli avambracci per tentare di proteggere almeno il viso e gli occhi, rassegnato a subire l’imminente attacco e credendosi già spacciato e non in grado di respingere una tale micidiale pioggia. Quand’ecco che, improvvisamente, un largo e lucente scudo si estese dall’antico ciondolo fino a coprire del tutto la snella figura del ragazzo che stava iniziando ad essere scossa da tremiti e brividi di paura sempre più forti. Ambedue i presenti spalancarono increduli le bocche per alcuni istanti, mentre un acuto nervosismo cominciava a farsi strada nello spietato essere di luce che ringhiò appena quando vide che la sua tecnica era stata completamente disintegrata all’impatto con quella strana ed eterea barriera, che pareva piuttosto uno dei mistici fasci dell’aurora boreale.
    -Ah! Le tue misere frecce non hanno potuto nulla contro l’infinita potenza della fede! E sarà con questa che riuscirò a distruggerti, chiunque o qualunque cosa tu sia veramente e di quale materia sia costituita la tua spoglia corporale! Adesso ho compreso da donde sgorga l’immane potenza della pietra…la sua rivelazione è avvenuta nel momento in cui, piegato a piangere e a disperarmi per una fine tanto crudele e infida, ho riposto le mie ultime speranze nelle preghiere…e sono stato ascoltato! Una forza d’animo totalmente nuova mi ha invaso e inebriato come il profumo del più bell’unguento d’oriente, mi ha trasformato e infuso coraggio come solo i genitori o gli amici più cari sanno fare, e ha fatto sì che finalmente capissi che non si può vivere solamente di passioni, viaggi o lussi, ma anche di sacrifici, proprio come quell’uomo stava per perdere la sua vita pur di tentare di salvare la mia. Non dovrei forse essergli grato per ciò? Sono più di questo poiché sto dimostrando, principalmente a me stesso, che nulla vale la viltà in confronto a qualcosa che ci sostiene giorno per giorno, attimo per attimo e che avevo pressoché dimenticato…- e detto questo egli lasciò che le palpebre si calassero sulle iridi di uno straordinario colore turchese, per poi distendere lentamente le braccia dinanzi a sé e aprire d’un tratto i palmi verso l’avversario che aveva assunto una tipica posa da combattimento con le gambe piegate, facendo sì che i morbidi lembi candidi della tonaca e i lunghi boccoli della sua chioma sfiorassero il suolo. Un accecante bagliore cominciò indi a diffondersi rapidamente dalle mani del biondo all’atmosfera tutt’attorno, ricoprendo come un immacolato e consistente manto ogni cosa si trovasse all’interno della gelata camera, riuscendo a confondere e velare l’arguta e infallibile visuale del sapiente che in un momento di sorpresa scosse il capo cercando di mantenere elevata la guardia. Improvvisamente però un grido emerse da quell’ammasso di densa nebbia e come una lancia scagliata dal migliore lanciatore Brando fendette l’aria, infrangendosi con forza contro il petto dell’insolito nemico che preso alla sprovvista non poté difendersi, andando a sbattere su una parete il cui strato di ghiaccio si sbriciolò. Attonito e indignato si rialzò sostenendosi sulle salde gambe decidendo dunque di inoltrarsi in quella fitta foresta di nube, ma non fece in tempo a muovere due soli passi che un potente calcio gli offese la guancia sinistra presso le labbra biancastre provocandogli la fuoriuscita di un pieno rivolo di sangue. A quell’attacco senza preavviso ne seguì un altro della stessa modalità il quale contribuì a far affluire ancora più liquido all’antecedente ferita, poi un micidiale destro si abbatté sul suo stomaco mentre alcune gocce di saliva miste alla rosea linfa vitale scivolarono dal mento diafano fino a raggiungere la pelle d’ambra dell’avambraccio del giovane combattente, il cui pugno era ancora incastonato tra le pieghe della nivea veste dell’altro.
    -Non sei capace di alzare un dito su di me, per caso? Ora non sei più tu a detenere le redini del gioco e questo ti ferisce in maniera molto maggiore delle mie offensive, vero?- gli sussurrò il biondo avvicinandosi al pressoché invisibile volto dell’essere.
    -Pensi forse di intimorirmi, sciocco? Debbo purtroppo ammetterlo e sì, mi fa parecchio male il fatto che questa idilliaca situazione stia sfuggendo al controllo dei miei elaborati calcoli. Ma dì la verità…ti stavi riferendo a codesto fenomeno, precedentemente?- domandò il rosso trattenendo a stento dei gemiti di dolore causati dalle dure nocche dell’avversario che premevano sempre più a fondo sul suo addome.
    Last edited by Lynd; 01 March 2009, 23:35.
    "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

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    • -Esattamente! Probabilmente tu non potrai mai carpire il senso di gentile benessere che invade lo spirito ogni qualvolta che prendi coscienza che la via migliore e dolce per la vittoria è tanto semplice e affatto irta di spinosi rovi, così facile da scorgere come un’enorme lussureggiante isola fra le acque tranquille del mare su cui si sta navigando da appena poche ore. Noi umani tendiamo a rendere spesso le cose molto più complicate di quanto lo siano in realtà, perciò ci lasciamo battere dalle nostre paure e di fronte alle difficoltà alcuni fuggono, altri le affrontano con modo impavido, mentre i più saggi avanzano tra le intemperie e le tenebre tenendo fra le dita una lanterna dalla chiara luce. Essa è la Fede! Questo è il Faith Light!- un’esplosione quasi similare a quelle che avvengono agli astri dell’universo seguì il discorso del viaggiatore poeta e tutto parve scomparire davvero per eterni minuti, il più assoluto silenzio assediò l’ambiente nel quale iniziava ad alzare la temperatura che fino ad allora aveva raggiunto svariati gradi centigradi sotto lo zero. Soltanto un tonfo sordo si udì riecheggiare come l’eco proprio di un’ampia caverna, un respiro ansimante accompagnato dopo da alcuni strani mormorii riempì per un po’ lo spazio intorno, lasciando che rade nuvolette di vapore si condensassero. L’uomo dalle iridi di un blu tanto freddo quanto profondo si rimise in piedi facendo leva sulle braccia e sulle ginocchia, indi si portò un’eterea mano all’altezza della pancia toccandola e digrignando lievemente i denti nel percepirla dolente. Con un gesto estremamente lento si scostò i tre ciuffi color mogano che dispettosi gli scendevano sul viso infastidendolo come mai era accaduto prima, infine estrasse dalla cintura di puro e pesante oro la sua inseparabile e pericolosamente brillante arma bianca. Come un grande predatore si prepara a portare a termine un agguato alla propria vittima, così anch’egli cominciò a far vagare il suo sguardo felino per ogni angolo della locazione cercando d’intravedere l’astuto avversario. Infatti vi erano ancora dei fasci lattei che impedivano una corretta visuale, dunque questi, con la tunica stracciata in più punti, avanzò ascoltando bene il battito accelerato di un cuore quando i muscoli e le membra sono sottoposti ad uno sforzo eccessivo. Nel giro di un secondo l’essere si voltò per sostenere con la sua lama serpeggiante l’assalto dell’altro che aveva provato a colpirlo con una ginocchiata in pieno torace, quindi impresse maggiore forza al kriss fino a sbilanciare e a far crollare il giovane avversario. Ei si sentì per una volta ancora perso e indifeso mentre deglutendo riusciva a scorgere un ghigno malvagio e quasi folle ch’era apparso sulle labbra insanguinate e tagliate del nemico, un brivido sembrò frustargli la schiena che adesso era schiacciata contro il pavimento. Ciò in cui aveva riposto tutte le speranze ormai pareva non ascoltarlo più, le sue pupille rimpicciolite e le sopracciglia aggrottate mostravano soltanto la morsa del gelo e dell’orrore che come catene gli stavano stritolando il cuore. Il tizio che lo fissava dall’alto si abbassò all’improvviso con la letale e aguzza punta del pugnale rivolta proprio verso il lato centro-sinistro del petto del ragazzo, però, un istante prima che esso arrivasse a perforare la sua carne e di conseguenza ad ucciderlo, due ki blast riuscirono a scagliare il rosso distante.
      -Presto…approfittane per eliminarlo…- Yamcha aveva ripreso miracolosamente conoscenza e con ostinazione e coraggio aveva salvato il novizio guerriero per l’ennesima volta, indi abbozzò un sorriso per poi abbandonarsi esausto alla fatica.
      -Grazie, questa volta non ti deluderò!- e spiccando un balzo Brando ritornò alla posizione eretta, con passo determinato s’incamminò in direzione dell’altro che nel frattempo si stava preparando nuovamente ad un assalto. Giuntogli poco lontano inspirò profondamente racchiudendo la gemma azzurra fra i suoi sensibili polpastrelli, poscia quest’ultima sembrò rianimarsi e un raggio incredibilmente accecante e caldo come il più bell’astro si abbatté su colui che stava dinanzi travolgendolo totalmente e forando persino il muro che divideva la sala dei vapori da quella della sauna. Polvere e detriti completarono il quadro degli effetti della portentosa tecnica scaturita dalla pietra che finalmente aveva portato alla sconfitta quello strano individuo dalle particolari caratteristiche, un’aria serena abbelliva il predone del deserto nonostante i molteplici squarci e gli angoli della bocca del vincitore erano piegati leggermente all’insù, mentre le sue iridi tornavano lentamente verdi e con espressione estasiata si lasciava cadere stancamente al suolo.
      Last edited by Lynd; 01 March 2009, 23:54.
      "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

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      • Mitica Lynd....... amo la tua FF... continua così.

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        • Bellissimo ep. Lynd! Anche se non posti da un pò non hai affatto perso la mano!
          Descrizioni eccelse per un combattimento molto originale e ben posto! Mi sono piaciuto gli scontri tra i 2 avversari! Brando è un eroe davvero! E potente! Poi parla con frasi davvero profonde e commoventi!
          Il cattivo è degno del suo ruolo e mi piace l'alone di mister che continua a circondarlo!
          Per ora pare tutto finito... ma credo che l'individuo luminoso non sia già fuori causa!

          Ottimo lavoro!
          sigpic
          La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
          Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042

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          • Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
            Bellissimo ep. Lynd! Anche se non posti da un pò non hai affatto perso la mano!
            Descrizioni eccelse per un combattimento molto originale e ben posto! Mi sono piaciuto gli scontri tra i 2 avversari! Brando è un eroe davvero! E potente! Poi parla con frasi davvero profonde e commoventi!
            Il cattivo è degno del suo ruolo e mi piace l'alone di mister che continua a circondarlo!
            Per ora pare tutto finito... ma credo che l'individuo luminoso non sia già fuori causa!

            Ottimo lavoro!
            Infinite grazie A_O ^_^!! Sono veramente felicissima che l'ep. ti sia piaciuto! Grazie ...un po' temevo effettivamente di essere fuori allenamento!
            Lietissima che il combattimento ti sia piaciuto ! Eh sì, Brando ce l'ha messa tutta per cercare di sconfiggere il nemico e per riportare a casa sana e salva la sua vita e pure quella di Yamcha ! Già, nonostante la sua potenza mantiene sempre la sua anima sensibile ^^! Questa è la parte che amo di più di lui!
            Ah, mi davvero piacere che il cattivo ti piaccia, poiché nel giudicare i cattivi sei il più attento! Quindi ti ringrazio tantissimo anche per questo!
            Ottima osservazione...nel prossimo ep. vedrai !

            Grazie mille anche a Blacksea, sono davvero lieta che la mia FF ti piaccia tanto ^^! Ti attendo al prox capitolo !
            Last edited by Lynd; 05 March 2009, 23:36.
            "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

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            • Quanto mi mancava leggere la tua ff Lynd....
              visto che nn l'ho finita di leggere tutta ,quando torno la finisco e commento per bene
              sigpic
              Il mio primo video adesso rimodernato.... "braccio destro di Dante™"
              Ed ecco il secondo OSCAR DBA 2007/2008 :"Miglior critico di ff"
              Mia LongShot con Gogeta_89

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              • Originariamente Scritto da GoTeo Visualizza Messaggio
                Quanto mi mancava leggere la tua ff Lynd....
                visto che nn l'ho finita di leggere tutta ,quando torno la finisco e commento per bene
                Ciao Teo!!! Che bello risentirti ^^! Sono molto lieta di sapere ciò ...
                Ok, leggi tranquillamente e poi mi dirai !! Ti aspetto!
                "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

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                • La battaglia tra bene e male nn poteva essere rappresentata meglio da questi 2 personaggi, li hai resi alla perfezzione
                  gli scontri sono descritti benissimo e grande Yamcha anche se mal ridotto è riuscito a dare una mano a Brando
                  quoto Alpha
                  Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
                  Bellissimo ep. Lynd! Anche se non posti da un pò non hai affatto perso la mano!
                  sempre grandissima Lynd
                  sigpic
                  Il mio primo video adesso rimodernato.... "braccio destro di Dante™"
                  Ed ecco il secondo OSCAR DBA 2007/2008 :"Miglior critico di ff"
                  Mia LongShot con Gogeta_89

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                  • Bellissimo Lynd! Sempre più intrigante e misteriosa la tua storia! Non hai perso la mano nemmeno un pò!

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                    • grande lynd! sono tornato e trovo la tua ff bella come quando avevo abbandonato!!
                      sono nuovamente momentaneamente in lutto per la vittoria dell'inter

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                      • Salve ragazzi miei ^^! Perdonate il ritardo, anche se adesso è divenuto una costante, ma non posso proprio scrivere e postare con regolarità a causa della scuola e di altri impegni...
                        Ringrazio vivamente Teo, Final e Prince che con i commenti mi allietano sempre e mi danno una spinta in più a dare il meglio di me (pure se non riesco sempre...), così come tutti gli altri fantastici lettori !
                        Comunque, vi auguro una buona lettura sperando che vi piaccia e non vi appaia troppo noioso o pesante!

                        Capitolo 56. Visita inaspettata
                        Finalmente il lungo ed estenuante scontro svoltosi in un campo di battaglia decisamente obsoleto, nella sala di una beauty farm, era giunto ad un’apparente conclusione con il netto trionfo delle forze benigne sostenute da una misteriosa e stupefacente potenza scaturita da una semplice e antica gemma. Due giovani stavano distesi su quel pavimento che, se prima era totalmente ricoperto da uno spesso ed incorruttibile strato di puro e splendente ghiaccio, adesso s’iniziavano ad intravedere nuovamente le belle e pregiate mattonelle che lo costituivano. Anche il gelo che avvolgeva le quattro mura bianche e gravemente lesionate e forate in svariati punti stava sciogliendosi lentamente, lasciando il posto a sbuffi improvvisi e intermittenti di vapore caldo, proprio come se fossero dei geyser. Il silenzio saturo di terrore e sgomento che fino a qualche istante precedente aveva troneggiato incontrastato in quell’ambiente che poteva facilmente essere paragonato alle dimenticate segrete di un castello, ora era stato scacciato da un crescente vociare di persone che nelle vicine saune tentavano in ogni modo di fuggire e di abbandonare il più in fretta possibile la camera. Tutto d’un tratto infatti si era verificato qualcosa ch’essi mai si sarebbero aspettati, poiché con un boato la loro parete riscaldata e decorata da pannelli di buon legno finemente decorati, era esplosa e un personaggio decisamente inquietante aveva fatto la sua comparsa rotolando sul suolo di marmo. Questi indossava una tunica color della neve, sgualcita e con gli orli strappati mentre intatta era l’importante cintura d’oro che con arcaica eleganza cingeva la sua vita e una piccola parte dell’addome longilineo, la chioma lievemente arruffata ma pur sempre dall’ammirevole bellezza attorniava infine un volto diafano recando un’immagine pressoché irreale e fantastica. Una donna dalle abbondanti forme, che dapprima era corsa via impaurita per imboccare la porta ed uscire da quel luogo maledetto, aveva fatto ritorno sui suoi passi e si era accostata alla figura che pareva essere caduta in uno stato di semi-incoscienza. Deglutendo ella si piegò sulle ginocchia allungando una mano verso la guancia dell’individuo che a suo parere non doveva avere più di venticinque o trent’anni al massimo, ma non fece in tempo a sfiorargliela giacché quest’ultimo spalancò completamente gli occhi fissando con scintillio furente colei che gli stava innanzi.
                        -Oh…mi scusi tanto! Credevo che si fosse sentito male…sa, con il colpo che ha preso traforando il muro! Posso comunque aiutarla, seppur nel mio piccolo?- chiese la signora ritraendosi leggermente e cominciando a rabbrividire vedendo che il tizio si stava rimettendo in piedi da solo, come se nulla fosse accaduto. Egli inspirò profondamente guardandosi la veste non più nelle migliori condizioni, poi rivolse la sua attenzione all’altra che nel frattempo cercava di stringere l’immacolato accappatoio sul suo fisico prosperoso.
                        -No, non importa assolutamente, andate piuttosto lontano da qui…ho ancora qualcosa che non deve essere lasciato in sospeso- sentenziò l’essere dopo alcuni istanti nei quali nessuno aveva osato favellare, dunque si apprestò a tornare dagli avversari quando un pensiero lo arrestò facendogli apparire un ghigno sinistro sulle labbra sottili e dalle tonalità grigiastre.
                        -Perdonate la mia terribile scortesia nei vostri confronti, cara dama. Ho riflettuto e sono giunto alla conclusione che sarebbe molto utile accettare il vostro prezioso ed indispensabile aiuto!- enunciò con accezioni addolorate e sentite nella suadente voce.
                        -E..mi dica…cosa posso fare…per lei?- balbettò lei percependo un brivido scenderle lungo la schiena.
                        -Nulla di così complicato e temerario, credetemi! Vedete quel ragazzo biondo, disteso su quel suolo? E ammirate ciò che porta al collo: un gioiello tanto grazioso e puro che soltanto un’anima gentile potrebbe indossarlo! Fareste il grande piacere di prenderlo per me?- e con una spinta accennata indicò l’oggetto dei propri desideri alla donna che, come ipnotizzata da quelle parole pronunziate con cotanta dolcezza, annuì dirigendosi verso l’obiettivo. Con passo cadenzato scavalcò le macerie che rendevano piuttosto difficoltoso il passaggio da una stanza all’altra, raggiunse Brando che ancora con le palpebre chiuse respirava a pieni polmoni cercando di riprendersi da ciò che era improvvisamente successo, quindi si chinò su di lui afferrandogli direttamente il ciondolo della collana. Ei però reagì immediatamente tentando di liberarsi dall’invadente presa della nuova venuta tirando a sua volta la catenella nella sua direzione, anche se presto comprese che sarebbe stata un’impresa quasi impossibile, visto che il suo fisico era stato fortemente debilitato dal precedente scontro e dai poteri che il minerale aveva dimostrato di possedere.
                        -Insomma! Non arrivo neppure a sconfiggere un folle che vuole rubare ciò che mi appartiene, che immediatamente ne sopraggiunge un altro! Per di più donna! Dannato postaccio della malora, non avrei mai dovuto mettere piede qui! Lei intanto prenda questo!- urlò l’amante dei viaggi assestando un poderoso calcio alla gamba della malcapitata che scotendo il capo lasciò subito il lucente ciondolo color dello zaffiro, indi senza dire una sola parola si allontanò con un’espressione stravolta sul viso.
                        -Che diamine! Adesso ne ho proprio abbastanza degli abitanti di questa cittadina, uno più strambo dell’altro! Però non posso lasciare questo buon uomo qui, ora che tutto è tornato alla quiete iniziale e la temperatura è fortunatamente ritornata piacevolmente tiepida- e rialzandosi faticosamente si rasciugò una minuscola goccia di sudore che gli solcava la fronte dalla pelle bronzea, felice come mai di sentirla scendere lungo la tempia dopo un’eternità di gelo. Con una rinnovata forza di volontà e determinazione che rilucevano nelle sue magnifiche iridi smeraldine, si issò lentamente cercando di reprimere gli spasmi dolorosi delle sue masse muscolari che evidentemente dovevano davvero essere esauste. Barcollando riuscì finalmente ad alzarsi del tutto e sostenendosi con un palmo della mano ancora tremante poggiata sulla parete, camminò in direzione del moro sconosciuto che intanto aveva mosso impercettibilmente il capo schiudendo un po’ gli occhi lievemente annebbiati.
                        -Coraggio compagno d’armi, usciamo da questa valle di lacrime…- mormorò il biondo afferrando l’altro e cingendogli la vita sanguinante con un braccio, mentre il gemello lo teneva ritto pigiandogli leggermente il petto che seguiva il ritmo di un respiro affannoso ed irregolare. Così ambedue si trascinarono fino alla porta semi distrutta del locale, ondeggiando come se avessero precedentemente abusato di sostanze alcoliche, dato che i loro piedi minacciavano imperterriti di farli inciampare da un momento all’altro.
                        "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

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                        • Giunti che furono alla desiderata meta, non fecero in tempo ad abbassare la maniglia tuttavia lucida e dalla superficie perfettamente levigata, che alcuni agenti di polizia muniti delle ultime innovazioni tecnologiche nella sfera delle armi irruppero nella stanza sfondando il pregiato legno con dei calci e atterrando per l’ennesima volta i due uomini.
                          -Ah, giungete come sempre alla buon’ora! Noi, e specialmente il sottoscritto, potevamo benissimo morire sotto l’attacco di quel pazzo squilibrato e sottospecie di monaco! Guardate, adesso potete tornarvene da donde siete venuti, ormai quegli sarà fuggito da un pezzo!- esclamò visibilmente adirato Brando, alzando il pugno e aggrottando le sopracciglia.
                          -Ciò di cui ci stai vilmente accusando non è corretto, giovanotto impertinente! Dalla chiamata al nostro reparto a questa destinazione abbiamo impiegato non più di sei o sette minuti. Piuttosto, constatato che il tuo compare è momentaneamente incapace di intendere e volere, saresti così gentile da descriverci l’assalitore? Purtroppo i miei colleghi non l’hanno rintracciato da nessuna parte, anzi non riusciamo a capire come possa essere fuggito, dal momento che l’intera beauty farm è stata circondata immediatamente…- e colui che doveva essere la guida della spedizione fece cenno ai sottoposti di soccorrere gli attendibili ma sconvolti testimoni oculari, togliendosi poi il berretto e passandosi perplesso una mano sul mento ruvido di barbetta brizzolata.
                          Nel frattempo il misterioso essere dall’incantevole figura angelica ma che aveva rivelato un animo oscuro e malvagio più probabilmente di un demone stesso, si era effettivamente dileguato dopo avere osservato il misero fallimento della donna alla quale aveva affidato una missione semplicissima, ovvero quella di strappare un ciondolo ad un ferito. Silenzioso e magnifico com’era entrato, così si era smaterializzato nello scarso tempo di un solo istante, mentre un’espressione un po’ delusa ma sicuramente non rassegnata aveva fatto capolino sul volto pregno di una beltà tenebrosa e che forse nessun essere vivente possedeva. Nel giro di un attimo indi egli si ritrovò in un luogo desolato e semibuio, dove inquietanti ombre saettavano da una superficie all’altra di quello che pareva essere un edificio costituito totalmente da ghiaccio, che rifrangeva la fioca e spettrale luce azzurrina emanata da quattro grandi torce poste innanzi all’arco dell’ingresso dell’insolita dimora. I passi del proprietario creavano un lieve rimbombo quando i pesanti stivali d’oro calpestavano il pavimento splendido e duro come una lastra di vetro, attraversando velocemente un corridoio di cui non si poteva vederne facilmente la fine e rischiarando il percorso solamente con l’immortale bagliore che non abbandonava mai la sua regale e longilinea persona. I lembi sgualciti del suo abito svolazzavano leggiadri e rassomigliavano alle ali di una meravigliosa farfalla che posata su di un fiore si prepara per innalzarsi nuovamente in volo, le pallide mani erano chiuse a pugno e tese lungo i suoi fianchi e lo sguardo ferino mirava dritto ad un esatto punto dinanzi a sé. Un massiccio portone di nobile ed antica fattura si presentò infatti ai suoi occhi, dopo ch’aveva camminato molto e sentiva le sue membra esortarlo a fermarsi almeno per brevi istanti prima di riprendere un’azione ch’egli amava e soleva ripetere ormai da tempo immemore: ricercare, leggere e studiare la moltitudine delle sue pergamene, alcune redatte con una calligrafia quasi impossibile da decifrare e probabilmente neppure di derivazione umana. Con un gesto secco e deciso afferrò l’elaborata maniglia color fumo che ricordava in parte il severo stile medioevale, dunque l’aprì garantendosi il passaggio dal triste e terribile corridoio cui il fondo era stato inghiottito del tutto da una coltre dalle tinte d’onice, ad un’enorme stanza come poche se ne erano mai viste. Le pareti morbidamente ovali erano rivestite da librerie tanto ampie e alte che raggiungevano bene e combaciavano col soffitto intarsiato, ricolme di testi e volumi davvero ingombranti che rappresentavano un mero tesoro dell’umanità e che sarebbero stati ammirati volentieri e sfogliati dagli amanti della lettura e della sapienza. Al centro preciso della figura geometrica vi era invece un tavolo ellittico dalla struttura semplice ed efficace, sul quale trovavano appoggio ordinatamente dei papiri e altre carte arrotolate di materiali diversi che si mostravano nella loro complessiva bellezza e purezza. Il padrone di quella fortezza solitaria e perfettamente adatta alla misteriosa condotta di questi, avanzò senza esitazione verso uno dei tantissimi ripiani della libreria dirimpetto al tavolo prendendo delicatamente e con modi carezzevoli un libricino cui le rade pagine erano ingiallite e rese fragili dal tempo, quindi si accomodò elegantemente su una sedia che poteva paragonarsi alla riproduzione di un trono, poiché presentava uno schienale alto e inciso sulla sommità con simboli particolari e il sedile era imbottito e vestito di un panno sanguigno con profili immacolati. Subito egli s’immerse in una lettura appassionata e con dedizione analizzò ogni parola che con caratteri sfarzosi riempiva quella carta lievemente ruvida al tatto e spessa quasi come la propria rilegatura dalla cromatura ocra, le dita affusolate ne sfioravano costantemente e con moti meccanici gli angoli un po’ aguzzi ma sapientemente arrotondati, mentre le labbra non smettevano di pronunziare silenziosamente le frasi che donavano un significato al semplice libro materiale. Poscia ch’ebbe letto rapidamente quattro pagine senza che l’ombra di un’emozione trasparisse dal viso marmoreo, incominciò la quinta e già dalle prime righe la sua mente elaborò deduzioni che gli fecero comparire un accennato sorriso e trarre un profondo respiro, ma proprio quando stava giungendo al punto che evidentemente aveva per lui un interesse non indifferente, una sommessa e cristallina risata che nonostante ciò era capace di fare scorrere dei brividi lungo la schiena di chiunque riecheggiò nell’ambiente. Immediatamente il tizio si arrestò chiudendo lentamente e pesantemente le palpebre e lasciando che sulla sua fronte abbassata cadessero alcuni ciuffi ribelli, poi un’insolita fragranza di fior di loto si diffuse nell’aria circostante fino a renderla pressoché irrespirabile, tanto le invisibili scie di profumo si rivelarono essere dense e forti da stordire ed annebbiare i sensi.
                          -Carissimo, ho forse distolto la tua attenzione da qualcos’altro? Oppure non attendevi davvero una mia visita?- domandò una voce dai toni estremamente melliflui e fin troppo allusivi rivolgendosi a colui che presiedeva la camera.
                          -Siete deliziosa ed affabile come vi ricordavo…Kohòr! Quanto tempo è trascorso dal nostro ultimo incontro…speravo proprio che mi dimenticaste lasciandomi finalmente libero di concludere il mio fine più alto e celestiale!- rispose ei alzandosi e volgendo la sua attenzione alla figura femminile e deliziosa che aveva favellato con cotanta grazia. Un piccolo sorriso increspò le carnose labbra a forma di cuore e aventi il colore rosso acceso del sangue arterioso con le sfumature lievemente più scure e infuocate del tramonto, le sottili e rosee dita dell’indice, del medio e dell’anulare della mano destra si posarono maliziose tra il mento e la bocca appena dischiusa. I capelli setosi come i petali di una rosa e della medesima tinta della violetta con barlumi d’ametista erano morbidamente raccolti in una coda alta e le punte lunghe le sfioravano con tenerezza e freschezza la spalla e la schiena, incorniciando un volto un po’ ovale, dalle guance perennemente arrossate e facendo risaltare con abile maestria gli occhi languidi che, riprendendo le vaghe forme di una dolce mandorla, contenevano nelle iridi l’argento fuso e l’acciaio più tagliente ed affascinante. Il corpo minuto ma che non nascondeva affatto delle forme sinuose e curvilinee come le sommità delle verdi colline, era coperto con abiti che lasciavano ben poco all’immaginazione di chi osservava e da questo si poteva dedurre quanto la meravigliosa donzella fosse tutt’altro che pudica e timida: una fascia lillà con ricami in fili luminescenti e gemme di svariato intaglio che ne decoravano la stoffa donandole un tipico sapore arabeggiante, ne avvolgeva la parte superiore lasciando parte dell’addome scoperto, mentre dei pantaloncini di ugual fattura le rivestivano i fianchi e una minimale porzione delle cosce.
                          "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

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                          • Un velo ondeggiante rosato e dalle giocose trasparenze che dai fianchi scendeva molle lungo le gambe completava poi l’abbigliamento della nuova venuta, con la testa ripiegata su di un lato osservava con un misto di divertimento e desiderio l’austero padrone della dimora che senza batter ciglio la fissava a sua volta, privo di qualsivoglia emozione.
                            -Oh, noto con dispiacere che la mia presenza ti reca tedio…oppure aspetta: non è il fatto che io sia qui ad oscurare il tuo bel visetto, quanto probabilmente una breccia nella tua incrollabile e cieca fiducia sulle capacità e abilità delle quali tanto ti rallegri. Non sei cambiato affatto, sai? Ti conobbi quand’eri incosciente e assetato di vana sapienza, ed ecco che ti ritrovo esattamente come prima…se non peggio!- esordì lei con una vena d’ironia contenuta del discorso e avvicinandosi con movimenti felini all’altro.
                            -Anche voi non rinnegate la vostra natura spregevole che mitigate sotto le mentite spoglie di una creatura fantastica, nel cui sguardo puoi smarrire la ragione e il senno, e dai suoi baci ricevere in dono l’eterno veleno… Andate ora, ho diverse mansioni da svolgere e doveri che mi attendono- sentenziò egli voltandole le spalle e allontanandosi dalla giovinetta così simile a una dea.
                            -Uhm, non mi piace affatto la tua condotta! E soprattutto non sopporto che il mio obiettivo non mi dedichi uno stralcio della sua attenzione, così come invece merito! Suvvia, ti rivelerò ugualmente il motivo della mia inattesa visita…so cosa brami, intendo ciò che vuoi a tutti i costi realizzare. Non sei riuscito ad ottenere il gioiello dal biondo ragazzo dallo spirito puro e ingenuo, non hai ancora ben indagato il significato delle parole che con arcaico inchiostro brandiscono la pergamena isolana-
                            -Voi…come sapete ogni cosa che faccio o che leggo? Avete per caso acquisito altri doni a me occlusi e sconosciuti?- le chiese ei tornando indietro e raggiungendola, quasi arrivando a sfiorarla con gli orli della propria tunica.
                            -Può darsi… Comunque, vorresti ascoltare con mera solerzia ciò che ho da annunziarti e proporre?- ribatté con un nuovo quesito l’astuta fanciulla, alzando il braccio sinistro avvolto da un' appariscente spirale richiamante le forme di un serpente dagli occhi arzenti, e arrivando a percorrere la soda guancia dell’altro con i sensibili polpastrelli, indi lo spinse fino alle imponenti sedie facendo sì che si sedesse docilmente attendendo che la voce dai toni di miele della donna riempisse la grande ed imperiale sala.
                            Last edited by Lynd; 21 April 2009, 22:26.
                            "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

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                            • Bellissimo ep. Lynd! Mi mancavano i tuoi capolavori!

                              E cosi il misterioso figuro si da alla fuga, dopo aver mandato una poveretta a fare un ultimo tentanti! Ma dai...

                              Cmq eccelsse descrizioni come al solito! E devo dire davvero magnifica la dimora del tizio! Di certo ama leggere!
                              E adesso arriva costei! Che pare conoscere l'individuo e pare proporre un'alleanza! Chissà chi è...
                              Sono molto curioso!
                              sigpic
                              La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
                              Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042

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                              • Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
                                Bellissimo ep. Lynd! Mi mancavano i tuoi capolavori!

                                E cosi il misterioso figuro si da alla fuga, dopo aver mandato una poveretta a fare un ultimo tentanti! Ma dai...

                                Cmq eccelsse descrizioni come al solito! E devo dire davvero magnifica la dimora del tizio! Di certo ama leggere!
                                E adesso arriva costei! Che pare conoscere l'individuo e pare proporre un'alleanza! Chissà chi è...
                                Sono molto curioso!
                                Ti ringrazio di cuore A_O!! E a me mancavano i tuoi splendidi commenti ^^!

                                Già, ammetto che non ha fatto una scelta molto eroica ! Eh sì, sperava che l'ignara donna avesse un'animo puro così come Brando, purtroppo però si è sbagliato...

                                Sono felicissima che le descrizioni ti siano piaciute ! E mi fa veramente piacere che la dimora del tizio ti abbia affascinato! Forse è stata la parte in cui ho messo più cura per descriverla... Eh sì, pare che abbia la passione per la lettura!
                                Esattamente! Poi vedrai nel prox capitolo il tipo di alleanza che gli proporrà, e probabilmente saprai pure come i due si conoscono...
                                Lieta di avere destato la tua curiosità ^_^!!
                                Ti attendo al seguito!
                                "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

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