EPISODIO 127: PAI KU HAN CONTRO ANJA
“Beh, che dire? Rispetto alla zona precedente, questa che porta al terzo portale, è alquanto differente!” commentò Darbula innanzi al paesaggio che si presentava davanti ai loro occhi. Era stato l’unico della compagnia a proferire parola, in quanto gli altri erano rimasti a bocca aperta, incantati innanzi a quello spettacolo. L’oscurità della pietraia in cui Light/Shadow li aveva accolti era da considerarsi oramai solo un lontano ricordo. Innanzi a loro vi era una vasta distesa di tenera erbetta, uno sconfino di verde alternato a concentrazioni di fiori multicolori. In lontananza si poteva scorgere una vastissima distesa di conifere, e maestose montagne innevate. Inoltre, diversamente dal resto del Limbo, li il cielo era azzurro, attraversato pigramente da banchi di nuvole bianche sospinte da una brezza gentile. Nel mezzo della vallata si poteva scorgere un grande fiume d’acqua cristallina, e subito saltava all’occhio la grande costruzione che si ergeva su di esso, costruita come un ponte da una riva all’altra. Era un edificio completamente bianco, in pietra intagliata, simile ad un castello delle fiabe. Quel luogo era davvero un incanto, e poco aveva da invidiare come magnificenza agli angoli più belli del Paradiso. “Com’è bello questo posto!” commentò ad un certo punto Kaiohshin, con sguardo ammirato. “Già, ma stiamo attenti! Potrebbe essere una trappola! Ricordatevi cosa ha detto Light! A dispetto delle apparenze, questa è la dimora di una potente guerriera, che nessuno è mai riuscito a battere!” disse Pai Ku Han, guardandosi intorno. “Al momento non percepisco alcuna concentrazione di forza malvagia nei dintorni… ammesso che non mi stia sbagliando, e sarebbe la prima volta nel campo delle percezioni, direi che non siamo immediatamente in pericolo.” disse poi Zeneyu. Ad un tratto, la stessa creatura divina si voltò in direzione della costruzione e disse “Ecco… percepisco adesso una grandissima forza combattiva dentro quell’edificio! Non sembra malvagia, ma è comunque immensa!”. “Si, ora la avverto pure io! Malgrado io sia il Re dei demoni, e in questi anni mi sia allenato moltissimo, non posso che restare colpito innanzi a un’aura tanto grande! Non posso garantire che se mi battessi con lei riuscirei a vincere!” constatò Darbula. “Di questo non ti devi preoccupare, Darbula! Come abbiamo già stabilito, il suo avversario sarò io!” affermò Pai Ku Han. “Bene! Proseguiamo allora!” disse Kaiohshin. Il gruppetto raggiunse in breve tempo l’edificio e attraversò il piccolo ponte in pietra che vi conduceva. Malgrado fosse un luogo chiuso, la sua struttura ad archi consentiva alla luce di entrare in abbondanza, e quindi lo spazio interno risultava molto illuminato. Dopo aver attraversato alcuni corridoi si trovarono in quello che aveva tutta l’aria di essere un giardino interno, anch’esso totalmente circondato da archi e colonne. Al centro del giardino vi era una bellissima donna vestita di bianco, che dava le spalle ai nuovi venuti. Era di corporatura piuttosto minuta, e palesava un fisico normale, non particolarmente robusto ne troppo snello, ma con le curve al posto giusto, in carne quanto poteva bastare. Portava i capelli, di colore castano. La donna si voltò improvvisamente, fissando con stupore i nuovi venuti con i suoi occhi di un acceso color ambra, per poi sorridere. “Ben arrivati! Il mio nome e Anja, e sono la guardiana di questo portale! Sono venuta a conoscenza di quanto da voi fatto precedentemente! Vi ringrazio per aver liberato Light dalla sua maledizione! “ disse la donna per poi incrociare le braccia assumendo un’aria un po’ più contrariata “Anche se non mi è piaciuto che abbiate malmenato il mio Daimasko! Tuttavia, direi che non avevate alternative! Pertanto penso che potrò soprassedere!”. Il gruppo dei presenti rimase allibito alle parole della ragazza. “Che cosa? Tu saresti quindi la compagna di Daimasko? Colei per il quale lui ha deciso di rinunciare al Paradiso?” chiese Kaiohshin incredulo. “Si e dunque? Daimasko è stato così buono! Lo adoro! C’è qualche problema?” chiese Anja sospettosa “No! No! Affatto! Sono totalmente d’accordo con la sua scelta! Hehehe!” disse Kaiohshin protendendo le mani in avanti. “Ha fatto più che bene! Dove altro la trova una ragazza tanto graziosa un energumeno come quello?” commentò sottovoce Darbula all’orecchio di Pai Ku Han, il quale annuì. “Bene! Suppongo che siate qui per combattere… “ disse Anja. “Si, esatto! Ma prima avrei una curiosità! Come mai questo posto è molto più bello e incantevole rispetto al resto del Limbo?” chiese Zeneyu incuriosito da quello strano fatto. “Ti piace? L’ho reso io così grazie ai miei poteri!” rispose Anja sorridendo. “E’ dunque in grado di fare una cosa del genere? Non c’è dubbio! I poteri di questa donna sono immensi! Del resto il fatto che sia stata posta in un portale successivo rispetto a quello controllato da Light, è indice del fatto che sia in grado di batterlo! Dunque ha una mente così allenata da non risentire delle sue illusioni! Mentre io sono stato annientato con una facilità disarmante dalle medesime! Eh si… devo farne ancora molta di strada prima di diventare un guerriero all’altezza di questi!” pensò Kaiohshin colpito e sconsolato allo stesso tempo. “Comunque, tenendoci pure io a mantenere tale questo ridente paesaggio, vi chiedo di non combattere qui! Ma nell’arena da me appositamente allestita!” chiese Anja. “Certo! Ci mancherebbe! Vedo che fai le cose in grande!” constatò Pai Ku Han. “Certo! Non siamo di certo qui per fare una guerra! E’ semplicemente una prova! Non provo il desiderio di farvi del male… se mi batterete potrete passare senza che io abbia nulla da obbiettare! Eseguo solo il mio dovere!” rispose la donna. “E lo fai bene direi… ho sentito dire che nessuno è mai riuscito a superare il tuo portale” commentò Darbula. “Vedo che la mia fama mi precede! Del resto, essere leale non comporta essere anche deboli… hehehe!” ridacchiò Anja. “Incontestabile…” asserì Pai Ku Han. Il quartetto segui Anja giù per una scalinata che conduceva in una zona interrata del palazzo. Presto giunsero ad un’arena che ricordava molto quella in cui la Sibilla Baba faceva scontrare contro i primi due suoi guerrieri coloro che andavano a chiedere i propri servigi. Si trattava, infatti, di un’arena circolare completamente circondata d’acqua, in quanto il palazzo era costruito su un fiume. Era un’arena di notevole dimensioni, completamente al chiuso, illuminata da delle fiaccole di fuoco azzurro attaccate alle pareti. “Bene! Da chi cominciamo?” chiese Anja, la quale iniziò a togliersi le parti più ingombranti del vestiario rimanendo di fatto con un corpetto bianco a pezzo unico che ne lasciava scoperte braccia e gambe. “Sarò io il tuo avversario!” esclamò Pai Ku Han raggiungendo Anja su quel suggestivo ring. Il guerriero del Paradiso era determinato ed entusiasta. “Per me è una sfida importantissima… finalmente posso mettere al servizio il frutto dei miei allenamenti per un obbiettivo concreto! Ho avuto poche occasioni, per farlo… e quelle volte non combinai nulla di buono. Latan, Janenba e Majin Bu originale mi hanno tutti sconfitto agevolmente… ma ora basta! E’ giunto il momento di dimostrare che Arier ed Elore non sono gli unici guerrieri valorosi del Paradiso!” pensò tra se e se il pupillo di Re Kaioh dell’Ovest, mettendosi in posizione di guardia. “Bene! Possiamo cominciare allora!” disse Anja. Così dicendo sparì con la super velocità sferrando un potente destro a Pai Ku Han, il quale riuscì prontamente a parlarlo, sebbene con una certa difficoltà. “E’ sicuramente potente e veloce! Un avversario temibile, come mi aspettavo!” pensò Pai Ku Han per poi contrattaccare con un calcio rotante che però Anja riuscì ad evitare abbassandosi. La donna quindi attaccò prontamente con un montante, che il guerriero del Paradiso scansò allontanandosi. Sapendo di essere scoperta in quella posizione, Anja balzò verso l’alto, giusto in tempo per vedere delle sfere di energia scagliate dall’avversario dirigersi verso di lei, che prontamente le deviò con dei colpi di taglio della mano. Quello fu, tuttavia, solo un diversivo, dal momento che Pai Ku Han ne aveva approfittato per portarsi alle spalle dell’avversaria, la quale aveva però intuito tutto e tentò di colpire l’avversario con una gomitata in rotazione. Preso alla sprovvista Pai Ku Han dovette parare alla disperata, venendo però sbilanciato dalla potenza del colpo. Malgrado la posizione sbilanciata, egli riuscì comunque a trovare la coordinazione tentando di colpire Anja con un calcio in piroetta all’indietro, che però la donna, che nel frattempo si era voltata evitò semplicemente inarcando il busto all’indietro. Entrambi i contendenti quindi atterrarono nelle posizioni di partenza.
“Beh, che dire? Rispetto alla zona precedente, questa che porta al terzo portale, è alquanto differente!” commentò Darbula innanzi al paesaggio che si presentava davanti ai loro occhi. Era stato l’unico della compagnia a proferire parola, in quanto gli altri erano rimasti a bocca aperta, incantati innanzi a quello spettacolo. L’oscurità della pietraia in cui Light/Shadow li aveva accolti era da considerarsi oramai solo un lontano ricordo. Innanzi a loro vi era una vasta distesa di tenera erbetta, uno sconfino di verde alternato a concentrazioni di fiori multicolori. In lontananza si poteva scorgere una vastissima distesa di conifere, e maestose montagne innevate. Inoltre, diversamente dal resto del Limbo, li il cielo era azzurro, attraversato pigramente da banchi di nuvole bianche sospinte da una brezza gentile. Nel mezzo della vallata si poteva scorgere un grande fiume d’acqua cristallina, e subito saltava all’occhio la grande costruzione che si ergeva su di esso, costruita come un ponte da una riva all’altra. Era un edificio completamente bianco, in pietra intagliata, simile ad un castello delle fiabe. Quel luogo era davvero un incanto, e poco aveva da invidiare come magnificenza agli angoli più belli del Paradiso. “Com’è bello questo posto!” commentò ad un certo punto Kaiohshin, con sguardo ammirato. “Già, ma stiamo attenti! Potrebbe essere una trappola! Ricordatevi cosa ha detto Light! A dispetto delle apparenze, questa è la dimora di una potente guerriera, che nessuno è mai riuscito a battere!” disse Pai Ku Han, guardandosi intorno. “Al momento non percepisco alcuna concentrazione di forza malvagia nei dintorni… ammesso che non mi stia sbagliando, e sarebbe la prima volta nel campo delle percezioni, direi che non siamo immediatamente in pericolo.” disse poi Zeneyu. Ad un tratto, la stessa creatura divina si voltò in direzione della costruzione e disse “Ecco… percepisco adesso una grandissima forza combattiva dentro quell’edificio! Non sembra malvagia, ma è comunque immensa!”. “Si, ora la avverto pure io! Malgrado io sia il Re dei demoni, e in questi anni mi sia allenato moltissimo, non posso che restare colpito innanzi a un’aura tanto grande! Non posso garantire che se mi battessi con lei riuscirei a vincere!” constatò Darbula. “Di questo non ti devi preoccupare, Darbula! Come abbiamo già stabilito, il suo avversario sarò io!” affermò Pai Ku Han. “Bene! Proseguiamo allora!” disse Kaiohshin. Il gruppetto raggiunse in breve tempo l’edificio e attraversò il piccolo ponte in pietra che vi conduceva. Malgrado fosse un luogo chiuso, la sua struttura ad archi consentiva alla luce di entrare in abbondanza, e quindi lo spazio interno risultava molto illuminato. Dopo aver attraversato alcuni corridoi si trovarono in quello che aveva tutta l’aria di essere un giardino interno, anch’esso totalmente circondato da archi e colonne. Al centro del giardino vi era una bellissima donna vestita di bianco, che dava le spalle ai nuovi venuti. Era di corporatura piuttosto minuta, e palesava un fisico normale, non particolarmente robusto ne troppo snello, ma con le curve al posto giusto, in carne quanto poteva bastare. Portava i capelli, di colore castano. La donna si voltò improvvisamente, fissando con stupore i nuovi venuti con i suoi occhi di un acceso color ambra, per poi sorridere. “Ben arrivati! Il mio nome e Anja, e sono la guardiana di questo portale! Sono venuta a conoscenza di quanto da voi fatto precedentemente! Vi ringrazio per aver liberato Light dalla sua maledizione! “ disse la donna per poi incrociare le braccia assumendo un’aria un po’ più contrariata “Anche se non mi è piaciuto che abbiate malmenato il mio Daimasko! Tuttavia, direi che non avevate alternative! Pertanto penso che potrò soprassedere!”. Il gruppo dei presenti rimase allibito alle parole della ragazza. “Che cosa? Tu saresti quindi la compagna di Daimasko? Colei per il quale lui ha deciso di rinunciare al Paradiso?” chiese Kaiohshin incredulo. “Si e dunque? Daimasko è stato così buono! Lo adoro! C’è qualche problema?” chiese Anja sospettosa “No! No! Affatto! Sono totalmente d’accordo con la sua scelta! Hehehe!” disse Kaiohshin protendendo le mani in avanti. “Ha fatto più che bene! Dove altro la trova una ragazza tanto graziosa un energumeno come quello?” commentò sottovoce Darbula all’orecchio di Pai Ku Han, il quale annuì. “Bene! Suppongo che siate qui per combattere… “ disse Anja. “Si, esatto! Ma prima avrei una curiosità! Come mai questo posto è molto più bello e incantevole rispetto al resto del Limbo?” chiese Zeneyu incuriosito da quello strano fatto. “Ti piace? L’ho reso io così grazie ai miei poteri!” rispose Anja sorridendo. “E’ dunque in grado di fare una cosa del genere? Non c’è dubbio! I poteri di questa donna sono immensi! Del resto il fatto che sia stata posta in un portale successivo rispetto a quello controllato da Light, è indice del fatto che sia in grado di batterlo! Dunque ha una mente così allenata da non risentire delle sue illusioni! Mentre io sono stato annientato con una facilità disarmante dalle medesime! Eh si… devo farne ancora molta di strada prima di diventare un guerriero all’altezza di questi!” pensò Kaiohshin colpito e sconsolato allo stesso tempo. “Comunque, tenendoci pure io a mantenere tale questo ridente paesaggio, vi chiedo di non combattere qui! Ma nell’arena da me appositamente allestita!” chiese Anja. “Certo! Ci mancherebbe! Vedo che fai le cose in grande!” constatò Pai Ku Han. “Certo! Non siamo di certo qui per fare una guerra! E’ semplicemente una prova! Non provo il desiderio di farvi del male… se mi batterete potrete passare senza che io abbia nulla da obbiettare! Eseguo solo il mio dovere!” rispose la donna. “E lo fai bene direi… ho sentito dire che nessuno è mai riuscito a superare il tuo portale” commentò Darbula. “Vedo che la mia fama mi precede! Del resto, essere leale non comporta essere anche deboli… hehehe!” ridacchiò Anja. “Incontestabile…” asserì Pai Ku Han. Il quartetto segui Anja giù per una scalinata che conduceva in una zona interrata del palazzo. Presto giunsero ad un’arena che ricordava molto quella in cui la Sibilla Baba faceva scontrare contro i primi due suoi guerrieri coloro che andavano a chiedere i propri servigi. Si trattava, infatti, di un’arena circolare completamente circondata d’acqua, in quanto il palazzo era costruito su un fiume. Era un’arena di notevole dimensioni, completamente al chiuso, illuminata da delle fiaccole di fuoco azzurro attaccate alle pareti. “Bene! Da chi cominciamo?” chiese Anja, la quale iniziò a togliersi le parti più ingombranti del vestiario rimanendo di fatto con un corpetto bianco a pezzo unico che ne lasciava scoperte braccia e gambe. “Sarò io il tuo avversario!” esclamò Pai Ku Han raggiungendo Anja su quel suggestivo ring. Il guerriero del Paradiso era determinato ed entusiasta. “Per me è una sfida importantissima… finalmente posso mettere al servizio il frutto dei miei allenamenti per un obbiettivo concreto! Ho avuto poche occasioni, per farlo… e quelle volte non combinai nulla di buono. Latan, Janenba e Majin Bu originale mi hanno tutti sconfitto agevolmente… ma ora basta! E’ giunto il momento di dimostrare che Arier ed Elore non sono gli unici guerrieri valorosi del Paradiso!” pensò tra se e se il pupillo di Re Kaioh dell’Ovest, mettendosi in posizione di guardia. “Bene! Possiamo cominciare allora!” disse Anja. Così dicendo sparì con la super velocità sferrando un potente destro a Pai Ku Han, il quale riuscì prontamente a parlarlo, sebbene con una certa difficoltà. “E’ sicuramente potente e veloce! Un avversario temibile, come mi aspettavo!” pensò Pai Ku Han per poi contrattaccare con un calcio rotante che però Anja riuscì ad evitare abbassandosi. La donna quindi attaccò prontamente con un montante, che il guerriero del Paradiso scansò allontanandosi. Sapendo di essere scoperta in quella posizione, Anja balzò verso l’alto, giusto in tempo per vedere delle sfere di energia scagliate dall’avversario dirigersi verso di lei, che prontamente le deviò con dei colpi di taglio della mano. Quello fu, tuttavia, solo un diversivo, dal momento che Pai Ku Han ne aveva approfittato per portarsi alle spalle dell’avversaria, la quale aveva però intuito tutto e tentò di colpire l’avversario con una gomitata in rotazione. Preso alla sprovvista Pai Ku Han dovette parare alla disperata, venendo però sbilanciato dalla potenza del colpo. Malgrado la posizione sbilanciata, egli riuscì comunque a trovare la coordinazione tentando di colpire Anja con un calcio in piroetta all’indietro, che però la donna, che nel frattempo si era voltata evitò semplicemente inarcando il busto all’indietro. Entrambi i contendenti quindi atterrarono nelle posizioni di partenza.
Comment