Oh,inizia finalmente la battaglia per le sfere del drago!Ne sono più che felice!(crillin si ricorda di zaina?Lei c'entra mica con ghiller o con i guerrieri di alzeryot??)
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Dragon Ball Adventure! Nuovi Episodi!
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Bel episodio, anche sulla terra iniziano a muoversi le acque, sono molto curioso di vedere quanto é realmente forte la misteriosa Zaina.
Non sarà facile per i nostri eroi aver ragione di questi avversari che sembrano molto forti ed esperti.
Chissà come se la passano gli altri difensori della terra?
alla prossima!
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Ottimo, adesso assisteremo all gesta dei terrestri accompagnati da Goten e Zangya ! Il secondogenito di Goku è troppo forte con le sue lamentele sull'alta temperatura del deserto! Eh, anzi Crilin ha cercato di rendere più leggero il cammino...a cui ha contribuito anche il piccolo dibattito tra lui e Ten !
Mmh, Zaina sembra essere molto forte ma piuttosto attenta nelle sue scelte, al contrario dei saiyan che sono sempre pronti a combattere! Bene, sono curiosa di scoprire le abilità della donna!"L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!
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apettavo con ansia le prima mosse sulla terra e a quanto pare i saiyan sono partiti subito all'attacco. ma chi sarà questa zaina così sicura di sè e ricorda qualcosa a crilin il povero crilin ferito nell'anime da Toma
molto divertente la chiacchierata iniziale mi ha fatto fare quattro risate"Dici che chi è più debole dovrebbe lasciare che il più forte si prenda la sua vita? E allora... non dire un'altra parola e muori in silenzio!" Dragon Ball Adventure Ep. 90
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Originariamente Scritto da Final Goku II Visualizza Messaggio“Vuoi vedere i cactus da vicino, Crilin?”
Aah, Crilin non ti smentirai mai. Specie per la figura che hai fatto con Bardack!
Credeva davvero che l'ex amico della scimmia da compagnia di Ananke (anche detto Bardack) fosse così poco preparato?
Uhm, Zaria. Massì, mi sa che ho capito chi è, leggendo bene la descrizione si può intuire...
Spoiler:...Una parente di Zarbon, vero? Comunque è della stessa specie, lo sento...
Molto interessante ;D Però Dottor Final, lei sa bene cosa attendo con impazienza, non è vero? Che un certo indovino da strapazzo si presenti...eh eh eh eh!
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Ecco il prossimo capitolo! Un pò lunghetto stavolta, ma non ce la facevo a dividerlo in due!
EPISODIO 153: LA NASCITA DI UN LEGAME
“Secondo il radar la sfera del drago dovrebbe trovarsi nei paraggi!” annunciò Turble, arrestando il proprio volo, imitato dal resto del gruppetto. “Ne sei certo? Qui intorno non vedo che acqua!” disse Abo, guardandosi attorno. La ricerca della preziosa reliquia aveva condotto il gruppo di guerrieri in mare aperto, e mai come in quell’occasione, la loro capacità di volare si era rivelata incommensurabilmente utile. “Bulma sostiene che le sfere del drago si disperdono per il pianeta in maniera del tutto casuale! Dunque non c’è da stupirsi se una di esse è finita in mare!” asserì Turble, fugando le perplessità dell’alieno dalla pelle blu. “Le sfere del drago… è incredibile che possano esistere degli oggetti capaci di esaudire desideri della portata di riportare in vita delle persone!” commentò Lezick, per poi rivolgersi al saiyan “Senti, lo so che hai voglia di affrontare personalmente quell’alieno malvagio di nome Baby, tuttavia non pensi che potremmo utilizzare quelle sfere per distruggerlo, nel malaugurato caso in cui le cose si mettessero male?” chiese l’ex guardia del corpo di Don Kir. Prima che il fratello di Vegeta potesse rispondere, fu Kado ad anticiparlo. “Sarebbe comodo in effetti! Purtroppo non è possibile, dal momento che il drago evocato con le sfere non è in grado di eliminare qualcuno più potente del proprio creatore!” disse il tarchiato essere dalla pelle rossa. Turble sembrò sorpreso nel constatare come l’alieno fosse al corrente della cosa. “Dunque lo sai!? Strano! Bulma mi ha informato di questo dettaglio soltanto ieri!” disse il saiyan. “Hehe… è una cosa di cui siamo consci da parecchi anni! Quando siamo stati sul pianeta Namek!” rivelò l’alieno. “Siete stati su Namek?” chiese sorpreso il fratello di Vegeta. L’alieno rosso annuì “Si, prima ancora che vi giungesse Freezer! Fortuna voleva che in quel momento fossimo impegnati in una missione di conquista non molto distante da lì!”. “Eravamo riusciti a creare all’insaputa di Freezer un canale di comunicazione ausiliario che ci consentiva di intercettare tutte le informazioni che giungevano alla sede centrale… volevamo essere sempre a conoscenza dei movimenti di Freezer!” spiegò Kado. “E così siete andati su Namek… ma perché?” chiese il saiyan. “C’è bisogno di chiederlo?” sogghignò maligno l’alieno dalla pelle blu. “Volevamo utilizzare quelle sfere per distruggere Freezer! Ci eravamo stancati già da parecchio tempo di stare alle dipendenze di quel tiranno! Volevamo agire per nostro conto! Tuttavia, non appena abbiamo realizzato l’inutilità di una ricerca che peraltro si presentava complicata dal fatto che non avessimo idea di dove le sfere si trovasseroo, abbiamo preferito sparire senza lasciare alcuna traccia, temendo una rappresaglia da parte di Freezer!” concluse Kado. “Capisco… certo che eravate proprio dei bei farabutti un tempo! Tramare di uccidere il vostro capo!” commentò Turble. “Beh… penso che ci fossero molte persone nel suo esercito a desiderare la sua morte visto come egli trattava i suoi sottoposti!” commentò Abo. “Beh dai… sapere che l’idea di ricorrere ad un espediente per battere quell’alieno era venuta pure ad un saiyan mi mette un po’ più in pace con la mia coscienza! Lungi da me passare per codardo!” commentò Lezick, per poi alzare lo sguardo verso Black Tiger, il quale era rimasto in silenzio per tutta la durata della conversazione. “Del resto noi non ci tiriamo certo indietro quando si tratta di battersi! Vero Tiger?” chiese l’alieno. Ma il terrestre non lo stava ascoltando, in quanto tutti i suoi pensieri erano rivolti a quanto era accaduto la sera prima, quando c’era stato il congedo e tutti si erano recati a dormire. Nella mente di Black Tiger tornavano continuamente nitide come le stesse vivendo in quel momento le immagini di quegli eventi.
“Kuro! Dove stai andando? Curioso di un gatto! Non puoi gironzolare dove ti pare! Non è mica casa tua!” disse sottovoce Black Tiger quella sera nel suo rincorrere il proprio gatto, che sfrecciava come una saetta per i corridoi. Un gatto tuttavia, per quanto potesse essere un amico, non era un animale che si lasciasse comandare con tanta facilità, e Kuro era pure più ribelle e indipendente rispetto alla media dei gatti. Come se non fosse stato sufficiente questa sua caratteristica a renderlo un animale complicato da gestire, non andavano scordate la sua velocità portentosa e i suoi particolari poteri, che lo rendevano senza ombra di dubbio “il gatto più potente dell’universo”. Sentendosi messo alle strette dal proprio amico e padrone, ed essendo ben deciso a sfuggirgli, il felino passò letteralmente attraverso una delle porte chiuse, al di là della quale stava con tutta probabilità riposando qualcuno. “No! Kuro! Non in camera delle persone! Santo cielo!” imprecò sommessamente Black Tiger. Quindi sospirò e, furtivo, imitò il proprio amico felino riuscendo ad entrare nella stanza senza fare il minimo rumore. All’interno della stanza era buio pesto, tuttavia la sua vista felina gli consentiva di vedere senza problemi, come fosse pieno giorno. “Kuro! Hai due secondi per venire qui altriment…” bisbigliò Black Tiger nel proprio guardarsi attorno alla ricerca del proprio animale, quando la vista di qualcosa per un momento lo distolse dalla propria ricerca. Sul letto giaceva una giovane donna bionda. Il caldo di quella base sotterranea spingeva l’occupante della stanza a dormire senza il lenzuolo, permettendo al giovane uomo dai capelli neri di vedere per intero le fattezze di lei. Indossava dei corti calzoncini bianchi che lasciavano scoperte le piacenti gambe sulle quali lo sguardo di Black Tiger indugiò senza che questi nemmeno sapesse spiegarsi il perché. Era la prima volta che vedeva una donna in vesti tanto succinte, era qualcosa che non aveva mai cercato, in quanto aveva trascorso gran parte della propria esistenza senza mia incontrare alcuna forma di vita femminile, dapprima in quanto lobotomizzato totalmente dalla Neo Genesis, e successivamente in quanto allenato da Heizel in una condizione di totale isolamento. Non si era tuttavia mai verificato un qualcosa che potesse averlo condotto ad una chiusura nei confronti delle donne, e dunque, complice anche il suo carattere esuberante, egli non poteva certo restare indifferente innanzi a tanta grazia divina, sebbene egli non fosse esattamente conscio del perché fosse così istintivamente attratto da quelle graziose forme. Come se non fossero state già abbastanza attraenti le gambe della donna, man mano che lo sguardo di Black Tiger saliva verso l’alto, il resto del corpo di lei non tradiva le aspettative in termini di bellezza. La parte superiore del suo corpo era coperta, se così si poteva dire, da una leggera canotta rosa che non celava in alcun modo la forma del suo seno, messo ulteriormente in risalto dal profondo respiro di lei, totalmente immersa in un sonno profondo. “Non sono convinto che sia educato spiarla mentre dorme, però… perdonami Marron, ma non riesco a farne a meno! Sei così bella!” pensò tra se e se Black Tiger, il cui volto si arrossò leggermente. “Come mai sento così caldo? Che mi stia ammalando? No, è assurdo, è da quando ero un ragazzino che non mi ammalo!” pensò poi tra se e se il giovane uomo, palesando tutta la propria ignoranza in merito al desiderio sessuale. I pensieri di Black Tiger vennero interrotti da un tonfo sordo, che fece voltare di scatto il terrestre in direzione del proprio gatto, che inavvertitamente aveva fatto cadere una sedia nel proprio curiosare per la stanza. “Kuro!!!” imprecò disperato l’uomo venuto dallo spazio, sperando in cuor suo che il rumore non avesse svegliato Marron, speranza disillusa dall’accendersi della luce.Last edited by Final Goku II; 07 July 2009, 13:27.
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“Mmm… che succede?” brontolò la figlia di Crilin stropicciandosi gli occhi. Black Tiger era visibilmente imbarazzato, dal momento che non aveva idea di come quella donna che aveva conosciuto per la prima volta pochi minuti prima avrebbe preso quell’introduzione non autorizzata nelle proprie stanze. L’entrata della stanza, nei pressi della quale sostava l’uomo era laterale rispetto al letto, e in virtù di questo Marron non notò subito la presenza di Black Tiger, in quanto la propria attenzione era stata catalizzata da Kuro, che invece le stava di fronte. “Ehi ciao bel micio! Dai Kuro! Vieni qui!” fece Marron, la quale aveva riconosciuto il gatto e, complice anche il proprio amore per quel tipo di animali, provava il desiderio di accarezzarlo. Il gatto non si fece pregare, e balzò sul letto della donna, facendo le fusa mentre la figlia di C-18 lo accarezzava. “Ruffiano…” pensò tra se e se Black Tiger osservando il proprio gatto, senza riuscire a trattenere un sorriso. Non passarono però che pochi istanti prima che Marron si sentisse osservata, e si voltasse in direzione di Black Tiger, il quale, imbarazzato, fece un passo all’indietro. Normalmente la bionda avrebbe provato a sua volta un certo imbarazzo per il fatto che un uomo si fosse introdotto nella sua stanza, il che l’avrebbe portata a reagire violentemente, cacciandolo in malo modo, tuttavia sin dalla prima volta in cui aveva visto quell’uomo lo aveva trovato una persona gradevole, dall’animo cristallino e non meno puro e innocente del gatto che lo accompagnava. Dopo alcuni istanti passati a fissarsi in totale silenzio, fu Marron a prendere la parola “Ciao!”. “Ehm… ciao Marron! Scusami per l’intrusione, ma stavo seguendo il mio gatto e…” si giustificò Black Tiger, il quale però venne immediatamente tranquillizzato dalla donna. “Non ti preoccupare!” disse lei con un sorriso. “Com’è dolce…” pensò tra se e se l’uomo per poi, con una mossa repentina arraffare Kuro. “Preso! Adesso io e te facciamo i conti!” disse Black Tiger puntando il dito contro il felino. “Dai! Non sgridarlo! In fondo avevo voglia di un po’ di compagnia! Che dici… ti va di restare con me stanotte? Sempre che tu non debba andare a dormire!” disse Marron. Black Tiger fu spiazzato dalla richiesta, ma sentì una grande gioia, prendendo coscienza di come ciò non fosse altro che ciò aveva desiderato sin dall’inizio. “Hehe! No, no… tranquilla! Io non devo dormire! Sono sempre in parte un felino, dunque preferisco stare sveglio la notte e dormire di giorno piuttosto! Inoltre ho dormito a sufficienza durante il viaggio per venire qui! Tu, piuttosto, non hai sonno?” chiese premuroso l’uomo. “No, stai tranquillo! Anche io spesso riposo durante il giorno! Sai… non ho molto da fare nel mio starmene sempre qui rintanata mentre mio padre e gli altri combattono!” spiegò Marron, per poi alzarsi dal letto e dirigersi verso l’angolo cucina della propria stanza, dicendo “Io mi faccio una camomilla! Tu vuoi qualcosa?”. “Del latte se ce l’hai…” annuì Black Tiger. Kuro miagolò, con l’intenzione di attirare l’attenzione del proprio compagno, il quale sospirò e disse “E se non è di troppo disturbo magari potresti metterne un po’ in un piattino anche per Kuro, anche se non se lo meriterebbe…”. Marron sorrise ed annuì per poi aggiungere “Dai! Non essere severo con quel gatto! Io gli sono grata! Perché ti ha portato qui!”. Black Tiger ebbe un sussulto nell’udire questa affermazione. Dunque quello che Marron voleva non era semplicemente la compagnia di qualcuno, bensì proprio la sua compagnia. Anche la figlia di Crilin si rese conto con imbarazzo di essersi tradita, manifestando sin troppo esplicitamente il proprio interesse per quell’uomo, che l’aveva affascinata sin da subito, con il suo modo di fare dolce ma al contempo vivace, per quanto la situazione di imbarazzo che accomunava entrambi non desse modo a questa caratteristica di Black Tiger di trapelare particolarmente. Avendo colto come anche Marron fosse un pochino nervosa, l’uomo venuto dallo spazio decise di adoperarsi per metterla a proprio agio, come del resto ella aveva fatto con lui in precedenza. “Beh… che posso dire? La mia storia bene o male l’hai sentita! Al contrario io di te non so nulla! Ti va di raccontarmi qualcosa?” chiese con tono dolce l’uomo, facendo collimare l’appagamento della propria curiosità nei confronti di quella ragazza con un opportuno cambio di argomento che potesse farla uscire da quello stato di tensione. Marron accettò di buon grado, iniziando a raccontargli la sua storia. Black Tiger rimase sorpreso nel constatare come anche lei fosse una persona abbastanza fuori dal comune. Marron era l’assistente di una delle scienziate più geniali del pianeta Terra, e anche lei a sua volta poteva definirsi un autentico genio della scienza, sebbene questo suo lato fosse rimasto celato alla stessa Marron per buona parte della sua esistenza, in cui era stata straviziata dai propri genitori, almeno fino a quando sua madre non l’aveva trascinata letteralmente di peso da Bulma convincendola a prenderla come apprendista. Come se non bastasse i genitori di Marron erano rispettivamente uno degli esseri umani più forti dell’universo e una cyborg. L’uomo ascoltò rapito i racconti della bionda, che gli parlò di come i suoi genitori si fossero conosciuti, e delle incredibili avventure che la sua famiglia aveva vissuto fino a quel momento, sino a giungere alla creazione dei chip di potenziamento per sua madre e per suo zio C-17 e dei cyber cloth per i terrestri, che l’avevano portata a prendere parte attiva nella lotta alle forze del male. “Che donna straordinaria sei!” commentò Black Tiger. Marron ebbe un sussulto. Non era la prima volta che qualcuno si complimentava con lei, ma il fatto che l’apprezzamento venisse da quell’uomo dava alla cosa una valenza particolare, e meravigliosa. La bionda prese la mano di Black Tiger, i cui capelli si drizzarono comicamente, proprio come il pelo di un gatto. I due si fissarono negli occhi, ognuno perso nello sguardo dell’altro in un torpore estasiante.
“Tiger! Sei ancora tra noi?” chiese Turble cercando di ricondurre alla realtà il proprio leader. “Uh? Ah si! Scusatemi! Hehehe! Ero leggermente sovrapensiero!” confessò Black Tiger. “Vedo… comunque sia, direi che uno di noi debba immergersi per cercare di recuperare la sfera!” disse il fratello di Vegeta. Black Tiger annuì “Infatti… comunque vorrei evitare di farlo io, sapete che detesto l’acqua!” disse l’uomo. “Da buon felino…” commentò Lezick, per poi aggiungere “Ci andrò io! Io al contrario del nostro Tiger mi sento particolarmente a mio agio in acqua!”. Detto questo, con il consenso dei propri compagni, l’ex guardia del corpo di Don Kir si immerse, recuperando il prezioso oggetto dopo pochi minuti di ricerca. “L’ho trovata!” annunciò l’alieno. Il gruppo, tuttavia, non ebbe nemmeno il tempo di felicitarsi che una voce estranea reclamò la loro attenzione. “Vi ringrazio! Ci avete risparmiato il disturbo di cercarla!” a parlare era stato un individuo con i lunghi capelli bianchi, che indossava una giacca senza maniche gialla sopra il torso nudo, e portava un berretto dello stesso colore. Ai suoi fianchi vi erano un energumeno dalla pelle grigio chiaro, quasi bianco, con i capelli raccolti in una treccia, e un buffo e minuto essere vestito di colori sgargianti, dalla pelle viola intenso e che portava un enorme cappello verde. “Non mi sono nemmeno accorto del loro arrivo! A quanto pare non hanno aura!” commentò Turble. “Siete degli androidi?” chiese poi il fratello di Vegeta. L’uomo al centro annuì “Esatto! Io mi chiamo C-13… e questi sono C-14 e C-15!” disse questi. Non si trattava degli androidi originali distrutti da Goku, Trunks e Vegeta molti anni prima, ma degli androidi completamente nuovi, costruiti a loro perfetta immagine e somiglianza. “Aspetta… hai detto C-13, C-14 e C-15? Avete dunque qualcosa a che fare con l’armata Red Ribbon?” chiese Black Tiger. “Hahaha! Ci sorprende che tu ci conosca, umano!” commentò l’androide. “Dunque voi… siete in combutta con coloro che hanno rovinato la vita alla madre della mia amica Marron!” constatò il leader del gruppo giunto dallo spazio. “Marron? Oh si… in base ai dati che abbiamo dovrebbe essere figlia di quella traditrice di C-18! Sai? Al nostro creatore non va molto a genio l’esistenza di una figlia di C-18 e di quell’essere umano di nome Crilin! Dunque non soltanto non proviamo alcun pentimento per aver rovinato la vita a quella traditrice, ma non ci penseremmo due volte a fare fuori anche la tua cara amica! Hahaha! La cosa non ti va a genio, umano?” fece provocatorio C-13. Black Tiger strinse i pugni, e mormorò “Non avresti dovuto minacciarla… è stato un errore!”. C-13 non si fece intimidire dalle parole dell’uomo e rispose “Un errore dici? E cosa vorresti far…”. L’androide non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che sentì il braccio di qualcuno trapassarlo alle spalle da parte a parte. Gli occhi dell’androide erano sgranati in un’espressione di incredulità. Black Tiger era stato talmente rapido da giungergli alle spalle senza che l’androide nemmeno se ne accorgesse, per poi infliggerli un colpo mortale prima ancora che egli potesse finire di parlare. “Renderti preda… ucciderti come un felino uccide la sua vittima, con un attacco improvviso! La cosa non ti va a genio, androide?” disse provocatorio Black Tiger, scimmiottando l’ultima frase pronunciata da C-13. Quindi con un calcio scagliò lontano l’androide, facendo uscire il proprio braccio da esso, quindi protese le braccia in avanti scagliando una colossale sfera di energia azzurra, che travolse un ancora disorientato C-13, disintegrandolo all’istante in una fragorosa esplosione sotto lo sguardo incredulo di C-14 e C-15. Il potente androide era stato disintegrato in pochi attimi con un’offensiva devastante. Turble sospirò e disse “Ecco… Tiger si è arrabbiato! Temo che stavolta noi non dovremo fare altro che stare a guardare…”.
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Ohohohoh! E questa chi se l'aspettava? Black Tiger e Marron! Un'accoppiata interessante!
Ecco dunque che i nostri recuperano una sfera, ma si trovano difronte ai 3 terribili androidi! Ma pare proprio che la collera di Tiger non gli lascerà scampo (poverini), ma C19 che fine ha fatto?
Hm... visto che in giro ci sono anche Junior e Pan, non fatico a immaginare chi potrebbero incontrare!sigpic
La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042
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Bello l'episodio!Come immaginavo dark tiger ha una potenza devastante da infuriato ha sistemato subito il povero C-13!(così però non si potrà trasformarsi!XC)comunque quella sfera per i nostri è ormai assicurata con quella furia innamorata!XDLa mia prima FF!http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=89182
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Un episodio magnifico, avvincente e anche romantico ! Sì, Marron e Black Tiger li vedo bene insieme, entrambi un po' timidi, dolci ma grintosi! Che carino Kuro, è indipendente ma tenero in fondo ^^!
Ed ecco che Lezick ha recuperato una delle sfere del drago, soltanto che l'arrivo dei tre cyborg ha un tantino interrotto la gioia del recupero del magico oggetto! L'attacco fulmineo di Tiger è stato a dir poco incredibile, ha disintegrato C13 con una velocità impressionante!
Bravissimo Final ^_^!!"L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!
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Originariamente Scritto da Final Goku II Visualizza MessaggioEcco il prossimo capitolo! Un pò lunghetto stavolta, ma non ce la facevo a dividerlo in due!
interessante questo capitolo. e chi se l' aspettava quest'accoppiata marron-tiger, però ti sei fermato sul più bello. galeotto fù il gatto
a quanto pare gli androidi non saranno un problema ma è ancora presto per cantar vittoria
una curiosità. se mi è dato saperlo i nuovi androidi 13,14 e 15 li ha ricostruiti gero prima di morire per mano di crilin o sono opera di ghilly?"Dici che chi è più debole dovrebbe lasciare che il più forte si prenda la sua vita? E allora... non dire un'altra parola e muori in silenzio!" Dragon Ball Adventure Ep. 90
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Originariamente Scritto da goku super sayan III Visualizza Messaggiouna curiosità. se mi è dato saperlo i nuovi androidi 13,14 e 15 li ha ricostruiti gero prima di morire per mano di crilin o sono opera di ghilly?
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EPISODIO 154: QUATTRO SUPERPOTENZE
La ricerca della sfera del drago aveva, nel frattempo, condotto Pan e Piccolo in una tetra vallata, dominata da un grande castello diroccato che troneggiava in cima ad una rupe. In quel luogo, molto distante dalla base da cui la ragazza e il namekiano erano partiti era oramai prossimo il tramonto e il rosso del cielo, in parte ammantato da plumbee nuvole violacee, conferiva al paesaggio un aspetto piuttosto sinistro. La cosa non poteva certo spaventare due guerrieri di quel livello, ma sembrava essere un presagio non propriamente positivo in merito agli incontri che avrebbero potuto fare nella caccia alla sfera, che i due sapevano essere loro contesa da un misterioso nemico. Come inconsciamente consapevoli che ben presto avrebbero dovuto battersi, i due proseguivano silenziosi, non spaventati ma concentrati nel percepire ogni minima presenza che potesse manifestarsi. L’unico rumore a rappresentare una variazione al lontano gracchiare dei corvi e al sibilare del vento era l’intermittente “bip” emesso dal radar che Pan stringeva nella mano destra. “La sfera è nel castello!” annunciò la ragazza dai capelli corvini. Piccolo annuì, e seguì la figlia di Gohan all’interno dell’edificio in sfacelo probabilmente da parecchi anni. I due vagarono per alcuni minuti lungo i corridoi, guidati dal radar, fintanto che non giunsero in quella che doveva essere la stanza del trono. Proprio sul trono, in velluto rosso consumato, stava la sfera del drago. Un sorriso illuminò il volto dei due, ma Piccolo ebbe a malapena il tempo di muovere un passo in quella direzione, che il suo udito da namekiano percepì un rumore ritmico che aumentava di intensità con il trascorrere del tempo. Si trattava di passi. “Pan! A quanto pare abbiamo compagnia!” annunciò il guerriero dalla pelle verde. La nipote di Goku arrestò il proprio passo e si voltò nella stessa direzione in cui stava guardando Piccolo. Sul volto della ragazza, ad un certo punto, apparve un’espressione sorpresa “Eh? Com’è possibile! Questa è l’aura del nonno! E c’è anche quella di Vegeta! Eppure non possono essere qui! Sento anche la presenza di Freezer…” disse la ragazza, per poi voltarsi verso Piccolo “…e anche la tua!”. La ragazza era molto confusa, mentre Piccolo aveva già capito di chi si potesse trattare, e aveva reagito alla cosa assumendo un’espressione contrariata. “Dannazione! Proprio lui dovevamo incontrare? Per noi sarà un grosso problema!” commentò il maestro di Gohan. “Lui chi?” chiese Pan, cogliendo la preoccupazione sul volto di Piccolo. Prima però che il namekiano potesse rispondere, i passi del nuovo venuto divennero udibili anche all’udito umano di Pan, la quale si voltò nuovamente verso una delle porte laterali della stanza. “Oh… ma tu guarda chi abbiamo qui! Il più potente guerriero namekiano della storia! Il grande mago Piccolo!” disse la voce del nuovo venuto, il quale compì i pochi passi che mancavano affinché la sua figura emergesse dalla penombra e fosse rivelata ai due difensori della Terra. “Cell! Maledetto mostro! Anche tu stai cercando le sfere del drago?” chiese Piccolo con tono aggressivo. “Dunque è lui Cell…” constatò Pan, fissando con i propri neri occhi la figura dell’essere perfetto. Si trovava di fronte a uno dei nemici più micidiali che la Terra avesse mai avuto, e che era stato sconfitto proprio da suo padre, Son Gohan, dopo un drammatico combattimento che aveva messo più volte a repentaglio l’esistenza stessa del pianeta. “Diciamo di si! Personalmente non sono interessato, ma quando si stipulano delle alleanze a volte è necessario farsi carico di compiti supplementari, e contribuire alla raccolta delle sfere è una di queste cose!” rispose Cell, per poi divaricare le gambe e stringere i pugni innanzi a se, aggiungendo “Tuttavia l’averti incontrato potrebbe rappresentare un gradito fuoriprogramma! Sei stato abile nella lotta contro Borjack, tuttavia contro di me non sarà altrettanto facile!”. Detto questo Cell espanse la propria aura spaventosa, che polverizzò le mura del castello come fossero state di sabbia. Della costruzione che dominava la vallata non era rimasto nulla, e i tre guerrieri si sarebbero trovati nuovamente a combattere all’aperto. Piccolo sudò freddo. “Ha un’aura enorme! Superiore alla mia! Anche con Borjack ero in svantaggio, ma stavolta ho soltanto Pan ad aiutarmi! Come se non bastasse Cell magari sarà leggermente inferiore a Borjack potenziato da Babidy… ma malgrado questo la varietà delle sue tecniche e la sua astuzia lo rendono persino più pericoloso di quel demonio!” pensò tra se e se il namekiano. Se fino a quel momento la situazione sembrava preoccupante, le cose degenerarono quando Pan avvertì un’altra presenza in cielo, voltandosi in quella direzione. “Freezer? No, non è lui…” commentò la ragazza. “Cell! Che esibizionista! Era proprio necessario distruggere tutto? Ci toccherà cercare la sfera tra le macerie!” disse Ice con tono scherzosamente provocatorio. Cell sorrise sarcastico e rispose “Come se fosse un problema con una telecinesi potente come la tua!”. “Che cosa??? E tu chi diavolo sei? E’ chiaro che tu non sei Freezer!” chiese Piccolo, rivolgendosi alla nuova arrivata. “Certo che no… gli somiglio molto, ma sono sua sorella: Ice!” disse la figlia di Re Cold. “Questa famiglia è una vera persecuzione! Ce ne libereremo mai?” si chiese Piccolo, fissando la changeling sospesa in aria con le braccia conserte. La presenza della changeling complicava ulteriormente le cose, dal momento che, a quel punto, Piccolo e Pan non avrebbero più potuto contare sul vantaggio numerico. Malgrado questo, però, la ragazza sembrò non essere preoccupata, al contrario del namekiano, e asserì qualcosa che lasciò tutti sorpresi “Io mi occuperò di Cell!”. “Che cosa?” sussultò Piccolo. La ragazza si frappose tra il namekiano è l’essere perfetto, fermamente decisa a sfidare il nemico. “Oh! Che buffo! La figlia di Gohan osa sfidarmi! Hai una minima idea di con chi hai a che fare, piccola?” chiese Cell, divertito dal fatto che quella ragazza si ritenesse in grado di batterlo. “Pan! Che ti sei messa in testa? E’ vero che nella stanza dello spirito e del tempo sei riuscita a superare il limite del super saiyan e a raggiungere il secondo livello, ma ciò non basta nemmeno ad eguagliare la mia forza! E Cell è persino più forte di me!” disse Piccolo, cercando di far desistere la nipote di Goku dal compiere quella che aveva tutti i connotati di un’azione suicida. Pan tuttavia sorrise e chiuse gli occhi, compiaciuta del fatto che Piccolo si fosse per l’ennesima volta premuroso e protettivo nei suoi confronti, ma al contempo divertita dal constatare quanto errata fosse la visione della situazione da parte del namekiano. “Piccolo… è giunto il momento di farti una sorpresa!” disse la nipote di Goku.
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E così dicendo Pan espanse la propria aura, trasformandosi in Super saiyan, per poi superare il limite e diventare un Super saiyan II, ma la forza della figlia di Gohan, che già in quello stadio superava quella di suo zio Goten, non smetteva di salire. “No… non ci credo!” biascicò Piccolo, iniziando a rendersi conto di quale fosse la sorpresa annunciata da Pan. I capelli della ragazza iniziarono ad allungarsi, sino a raggiungere le giunture delle sue gambe, la sua aura dorata aveva oramai saturato di luce l’intero ambiente circostante, e i lampi di energia crepitavano senza soluzione di continuità attorno al suo corpo. Sotto gli occhi increduli dei presenti Pan si presentava ora nella sua più potente forma: quella di Super saiyan III. “Non avrei mai immaginato che Pan potesse raggiungere il terzo livello! Però, ora che ci penso non dovrei essere sorpreso della cosa! Dopotutto suo padre Gohan entrò nella stanza dello spirito e del tempo senza nemmeno sapersi trasformare, riuscendo ad ottenere la capacità in quell’arco di tempo di raggiungere il secondo livello! Pan rispetto a lui vi è entrata con già la capacità di trasformarsi in Super saiyan, dunque se davvero ha un potenziale paragonabile a quello del padre, non c’è di che stupirsi che sia riuscita in così poco tempo a superare il limite del Super saiyan per ben due volte!” pensò tra se e se Piccolo. Pan si voltò verso il namekiano e con un sorriso chiese “Allora? Pensi ancora che io non sia forte quanto te?”. “Hehe… devo ammettere che stavolta sei proprio riuscita a spiazzarmi!” confessò il namekiano. “Quella ragazza è un portento! Non penso che ce la farei se mi battessi con lei! Vorrà dire che me la vedrò con il muso verde!” pensò tra se e se Ice. Cell, invece, superato lo shock iniziale, assunse un’espressione compiaciuta. In quella sua reazione vi era tutta la propria genia saiyan, che lo portava ad esaltarsi di fronte ad un avversario forte. “Hahaha!!! A quanto pare lo scontro sarà molto meno noioso di quanto mi potessi aspettare! Contro un’avversaria come te potrò utilizzare tutta la mia potenza!” affermò l’essere perfetto. “Vale lo stesso anche per me! Non pensavo di dover ricorrere così presto al terzo livello, tuttavia ne sono felice! Potrò valutare al cento per cento i risultati dei miei allenamenti!” rispose Pan. Senza alcun preavviso poi i due scomparvero con la super velocità, ricomparendo in cielo, per poi iniziare a scambiarsi una serie di colpi in rapida successione, illuminando a giorno il cielo oramai crepuscolare con una serie di esplosioni dell’intensità stessa del sole. Piccolo rimase attonito nel fissarli combattere, quando ad attirare la sua attenzione fu il sibilo di qualcuno che stava sopraggiungendogli alle spalle in volo. Il namekiano si voltò e vide Ice atterrare poco distante da lui. “A quanto pare dovremo vedercela noi due!” constatò la changeling. Piccolo sorrise e disse “ A vederti non mi sembri una sprovveduta! E’ ovvio che con quel livello tu non possa sperare di sconfiggermi! Dunque non prendiamoci in giro e mostrami subito la tua forza reale!” disse Piccolo. Ice assunse un’espressione sorpresa, ma poi apparve più divertita che altro. “Sei un tipo perspicace! Hai capito subito che questo non è il mio livello reale! Cell, non se ne è mai reso conto!” rispose la sorella di Freezer. “Non era difficile intuirlo! Dalle parole di Cell egli dimostrava di essere a conoscenza del fatto che mi ero battuto con Borjack, e di conseguenza poteva avere un’idea del mio livello di combattimento, ed essendo voi due alleati direi che lo stesso discorso possa essere esteso a te! Se davvero pensi di potermi sfidare, certamente non lo farai con un livello come questo!” disse il namekiano. Ice annuì, assumendo un’espressione volutamente accentuata di sorpresa, battendo lentamente le mani “Ottima deduzione… il premio per un’analisi tanto brillante sarà assistere alla trasformazione finale della più forte guerriera changeling di tutti i tempi!” disse Ice, per poi espandere la propria aura purpurea. “Impressionante!” pensò tra se e se Piccolo. “Ascolta! Devi sapere che c’è una differenza fondamentale tra me e i miei fratelli! E cioè che io mi alleno! Mi alleno da sempre! Non sono di certo come quegli stupidi presuntuosi che si ritengono inarrivabili solo per aver ottenuto un potere immenso per grazia ricevuta! Dunque non ti stupire se mi troverai particolarmente potente rispetto ai guerrieri della mia razza!” disse la changeling. “Hai continuato ad allenarti anche da morta?” chiese Piccolo. “Si, perché sapevo che un giorno sarei tornata a nuova vita! Questo strano evento non ha fatto altro che anticipare i tempi!” rispose la sorella di Cooler. “Cosa vuoi dire?” chiese il namekiano. “Non sono affari tuoi… diciamo solo che ho fatto un patto con qualcuno di molto potente! Comunque, lascia che ti dia un assaggio del mio potere! Questa è la trasformazione suprema e definitiva di un changeling!” disse Ice. Le protuberanze dorate ubicate sul capo e sulle giunture si espansero, avviluppandone totalmente il corpo formando una vera e propria armatura. La nuova potenza sprigionata da Ice attirò anche l’attenzione di Pan e Cell, che interruppero il loro scontro, voltandosi in direzione della changeling. “Hehehe! E così è questo il tuo vero potere, Ice? Non pensavo che una changeling potesse egaugliare il mio livello!” commentò divertito l’essere perfetto. “Anche lei è molto forte… neppure per Piccolo sarà facile a quanto pare!” pensò Pan. Un violentissimo scontro tra quattro veri e propri titani stava per entrare nel vivo, e l’esisto si preannunciava estremamente incerto.Last edited by Final Goku II; 08 July 2009, 12:50.
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