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Dragon Ball Adventure! Nuovi Episodi!

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  • Volevo esserlo io ç_ç
    sigpic
    La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
    Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042

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    • troppo buono

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      • Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
        Volevo esserlo io ç_ç
        Dai povero Pappa! Non ha nemmeno personaggi dedicati! (Glieli ho proposti ma ormai non faccio più in tempo a ficcarli dentro)! Lasciamogli sto titolo almeno!

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        • Ok, penso cmq di non essere alla sua altezza, ha fatto notare anche i miei errori
          sigpic
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          • Diciamo che i livelli mi affascinano da sempre, grazie per l' "elezione"

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            • Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
              Volevo esserlo io ç_ç
              anche io
              vuol dire che farò il vice
              "Dici che chi è più debole dovrebbe lasciare che il più forte si prenda la sua vita? E allora... non dire un'altra parola e muori in silenzio!" Dragon Ball Adventure Ep. 90

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              • Commento dopo anni la tua fanfic Final che ,per dirla breve, resta una delle migliori in assoluto!XD
                La mia prima FF!http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=89182

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                • EPISODIO 187: LA MUSICA DELLE TENEBRE

                  Deiyana materializzò una cetra tra le proprie mani, quindi, con un atteggiamento più consono ad una virtuosa che si accinge ad eseguire un brano musicale piuttosto che a una guerriera che si appresta a combattere ella iniziò a sfiorarne leggermente le corde. Non emetteva suoni, giocherellando con le dita, in parte per far prendere familiarità coi propri polpastrelli con lo strumento prima dell’esecuzione, che ella avrebbe preteso perfetta sin dall’inizio, ma nondimeno per provocare e innervosire il proprio avversario. “Il concerto sta per avere inizio…” disse la sorella di Baldaar e Ilian con tono serafico e con un mezzo sorriso. Detto questo ella iniziò a suonare. Eseguì una sinfonia di sublime bellezza, ma al contempo colma di una profonda tristezza capace di ghermire lo spirito della vittima prima ancora del corpo. Zeneyu si rese conto di come la musica di Deiyana stesse inibendo le sue difese, gettando l’animo del guerriero in uno stato di angoscioso torpore, facendogli perdere ogni volontà di difendersi mentre il suo corpo veniva devastato da una forza misteriosa e sconosciuta. Sembrava quasi che quella melodia fosse capace di indurre nelle membra della vittima il desiderio di distruggersi di propria volontà, nell’incapacità di sopportare tanta tristezza. “Non sei stato capace di opporre alcuna resistenza al mio potere! Temo di averti sopravvalutato illudendomi che la tua resistenza potesse protrarsi oltre il primo atto del mio concerto del dolore! In realtà hai dimostrato di non essere così audace e di essere in grado di avere gioco solo di una bambina come Ilian” commentò con sdegno Deiyana. Zeneyu non ribatté, stringendo i denti e chiudendo gli occhi, pervaso da una profonda sofferenza. “Dopo avermi arrecato tanta delusione il minimo che potresti degnarti di fare è allietarmi con le tue urla!” disse la figlia di Darbula per poi aumentare il ritmo della sua sonata pizzicando le corde della propria cetra con una maestria sconosciuta al più virtuoso dei musici. Malgrado questo, Zeneyu resistette, non emettendo un gemito, malgrado il dolore che stava pervadendo il suo corpo fosse immenso. “Come osi farmi questo, mentecatto? La mia opera non può ritenersi compiuta se non si accompagna alle urla di dolore della mia vittima! Grida! Non insultare la mia arte e grida! Maledetto!” disse Deiyana sorpresa e al contempo profondamente offesa dal rifiuto di Zeneyu di allietarla con le sue urla di dolore. “Sei resistente… o forse sei soltanto troppo stupido per comprendere fino in fondo la grandezza dei miei componimenti! Il tuo animo è dunque così superficiale e insensibile da non provare il desiderio di lasciarsi andare al sublime torpore della più dolce delle morti? Mi disgusti oltremodo! Tuttavia non pensare che mi rassegnerò! La cetra non è certo l’unica delle mie armi!” e così dicendo la fece svanire materializzando al suo posto un violino. Quando iniziò a suonarlo, Zeneyu provò un dolore dieci volte superiore a quello arrecatogli dalla cetra. Era come se l’archetto, fosse una lama e le corde il suo corpo. Provò una sofferenza tale che gli fece sembrare che le sue carni venissero continuamente mutilate, e per quanto il suo animo fosse forte la tristezza che lo pervase fu tale da far sgorgare dai suoi occhi amare lacrime di dolore. Quindi egli dischiuse le labbra, cosa che fece sussultare Deiyana in un’espressione di trionfo. Stava per urlare e tributare il giusto riconoscimento della somma arte musicale della sorella di Baldaar. Non un urlò uscì però dalla bocca di Zeneyu, bensì un canto tenue, in una lingua sconosciuta, che Deiyana non comprese, ma che ella sentì essere carica di un significato troppo elevato per essere descritto a parole. Una dolcezza e un desiderio di quiete che si protrasse per tutta la microdimensione man mano che il canto aumentò di tonalità e convinzione. “Non è possibile…” commentò Deiyana. Zeneyu riprese padronanza del suo corpo, senza cessare il proprio canto, come se le proprie note contrastassero quelle del violino della donna demone. Ad un certo punto Deiyana smise di suonare, rimanendo ad ascoltare rapita quel canto sublime, celestiale. Non appena il guerriero divino concluse il proprio canto, la demone domandò “Che significa? Come può esistere qualcuno con delle qualità e una maestria superiori alle mie? E come hai osato prendermi in giro in tale maniera! Lasciandomi illudere di averti in pugno per poi umiliarmi in questo modo?”. Zeneyu scosse la testa “Ti sbagli! Io non ti ho giocata! La tua musica ha realmente pervaso il mio animo, e ho colto appieno la tristezza del tuo componimento! Tuttavia questo non mi ha portato a desiderare di lasciare un mondo tanto colmo di angoscia morendo e lasciando che il dolore interiore mi soprafacesse! Le mie lacrime non manifestavano una resa, ma una volontà di farmi carico della tristezza di questo universo! E’ stata questa determinazione a permettermi di resistere! E la profonda comprensione della tua arte a permettermi di contrastarti con il mio canto! Se non avessi compreso appieno il triste senso del tuo componimento non sarei mai stato in grado di controbattere!”. “Dunque eri pronto… ti eri preparato alla mia arte e l’hai volutamente sfidata!” realizzò Deiyana per poi sorridere e far dissolvere il proprio violino. “Hai davvero un animo nobile… probabilmente sei l’entità più pura dell’universo! Tuttavia…” fece la donna demone per poi espandere la propria aura scarlatta in modo furente e minaccioso. “L’idea di farsi carico della tristezza dell’universo è una folle illusione! E non posso permettere che un dissennato come te possa aver superato la mia arte! Pertanto ti farò scomparire per sempre!!!” urlò la sorella di Baldaar. “La sua aura… è spaventosa!” constatò Zeneyu, profondamente turbato. “Sei sorpreso? Non avrai pensato che la mia forza si basasse unicamente sulla musica? Quella è soltanto la mia più grande passione! Tuttavia pensare che i miei poteri siano circoscritti a quello è stato un errore di valutazione alquanto grossolano!” disse Deiyana per poi scagliare dalla bocca una fiammata, identica a quelle che era capace di emettere suo padre Darbula. “Virtù guerriera! Coscienza!” rispose prontamente Zeneyu circondandosi di una barriera sferica di luce bianca per difendersi dal colpo. La difesa del guerriero divino, tuttavia, non riuscì a reggere la potenza dell’offensiva di Deiyana e il suo corpo venne avvolto dalle scarlatte fiamme demoniache. “Ha superato la mia barriera! Nemmeno Ananke ci era riuscito!” constatò Zeneyu, maturando ulteriormente la consapevolezza di quanto potente fosse la sua avversaria. “Ti ucciderò, maledetto!” disse una furente Deiyana per poi scagliare contro il corpo del guerriero divino un globo di energia oscura. Ella era fermamente intenzionata ad annientare colui che aveva avuto l’ardire di non inchinarsi alla propria arte sublime, facendolo a pezzi con le sue mani. “Provo sdegno a combattere in maniera tanto brutale! Ma con te mi ci vedo costretta!” commentò poi la figlia di Darbula e Lilith. Poco prima di venire colpito, Zeneyu si divise in cinque, dissolvendo le fiamme e evitando il globo energetico di Deiyana. “Virtù guerriera: Generosità!” fece il guerriero divino per poi scagliarsi contro la donna demone e circondarla con i suoi cinque corpi. “Mpf…” fece stizzita lei per poi sollevare le braccia e compiere un elegante rotazione sul proprio tronco scagliando delle letali lame rotanti che i cinque Zeneyu riuscirono ad evitare, ma non completamente, riportando delle ferite superficiali. Così facendo Deiyana era comunque riuscita a fermare l’attacco del guerriero divino e librarsi in aria per poi bombardarlo con una pioggia di globi di energia oscura che devastarono l’arena colpendo ripetutamente i cinque corpi di Zeneyu, che tornarono ad essere un unico corpo riverso a terra. “E’ decisamente più forte di me! Devo fare qualcosa o sarò sconfitto!” pensò il guerriero divino.

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                  • “Se potessi ucciderti sarebbe tutto molto più facile! Tuttavia non mi sfuggirai, Kaiohshin!” disse Modasia, la leader dei demoni simil-uomini, fissando la divinità con determinazione e odio. “Leggo un profondo risentimento nei suoi occhi! Un rancore profondo! Non combatte contro di me solo perché le è stato ordinato! Se dipendesse da lei mi ucciderebbe senza pietà! Non ho mai letto tanto odio nemmeno negli occhi di Darbula! Non è la naturale ostilità esistente tra kaiohshin e demoni! C’è qualcosa di più dietro…” constatò confuso Kaiohshin. “Si può sapere perché mi odi fino a questo punto? Voglio saperlo!” disse il dio. “Tsk! Dunque i tuoi predecessori hanno ben pensato di lasciare che le loro malefatte venissero dimenticate tra i meandri della storia! Noi demoni simil-uomini odiamo i Kaiohshin in misura maggiore rispetto alle altre stirpi demoniache! Tu sei il discendente di coloro che si macchiarono di un orribile crimine nei confronti dei miei antenati!” rispose Modasia. “Un orribile crimine?” ripeté Kaiohshin. “Esattamente! Ti metterò di fronte alle colpe che ricadono su di te in quanto discendente di quelle divinità infami!” annunciò Modasia per poi dichiarare “Voi Kaiohshin avete annientato completamente la razza da cui noi demoni simil-uomini discendiamo… ovvero gli esseri umani!”. Kaiohshin trasalì “Ciò che dici non ha senso! Io stesso sono stato partecipe della creazione della razza umana!”. Modasia parve sorpresa “E così avete ripristinato la razza umana! Sembra che dopotutto il tempo abbia migliorato anche voi…”. “Ripristinato?” ripeté nuovamente la divinità, la quale ci stava capendo sempre meno. “Esatto!” annuì la donna demone, con un atteggiamento maggiormente accomodante. La rivelazione che gli ultimi kaiohshin avevano ricreato la sua razza l’aveva portata a considerarlo non equiparabile alle ingiuste divinità artefici del massacro dei suoi progenitori. “Devi sapere che gli esseri umani esistevano nell’universo molto tempo prima che voi li creaste!” rivelò Modasia. “Ecco spiegata l’esistenza di Ananke… dunque egli non era semplicemente un terrestre! Era proprio un essere umano… finalmente tutti i tasselli iniziano a combaciare! Come ho potuto esistere nella totale ignoranza delle azioni dei miei predecessori?” pensò Kaiohshin che poi chiese “E per quale motivo i kaiohshin hanno sterminato gli umani?”. “Non ne ho idea… so soltanto che tutti gli esseri umani che non subirono il processo di purificazione dell’anima reincarnandosi in altre entità vennero esiliate in questa dimensione! E noi demoni simil-uomini discendiamo proprio da quegli umani!” rispose la donna demone. “Ora la mia razza rischia nuovamente di essere annientata! E per impedirlo ho solo una possibilità, ovvero consegnarti a Baldaar, il signore dei demoni!” disse la donna demone. “Capisco… beh, in questo caso ti seguirò!” asserì Kaiohshin. “Che cosa?” sussultò Modasia. “Sarà un modo per espiare alle colpe dei miei antenati! Oltretutto avrei comunque dovuto incontrare Baldaar visto che mi stavo dirigendo verso il suo palazzo! Dunque conducimi pure da lui!” acconsentì la divinità. “Ti ringrazio! Sono molto colpita da questo gesto, e mi dispiace di averti superficialmente accostato ai tuoi predecessori!” disse Modasia per poi accompagnare Kaiohshin verso il palazzo del re dei demoni. “Darbula, Zeneyu… so che avete fatto tanto per evitare che cadessi nelle mani di Baldaar, tuttavia questa è una questione che mi riguarda in prima persona in quanto kaiohshin… non potevo agire diversamente! Non posso ipocritamente tirarmi indietro innanzi alle mie responsabilità! Questo vuole essere un cammino di crescita, e se l’epilogo dovesse giungere per mano di Baldaar vorrà dire che non ero destinato a diventare una divinità migliore! In ogni caso farò tutto ciò che mi sarà possibile per far si che veniate salvati!” pensò la divinità.

                    ZENEYU VS DEIYANA (Prima parte)

                    Zeneyu 3.000.000.000
                    Deiyana 3.500.000.000

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                    • finalmente! ero in crsi d'astinenza da capitolo

                      Dunque siamo ritornati nella dimensione demoniaca, e come previsto Deiyana si è rivelata anche più forte di Zeneyu, Mentre Kaiohshin si appresta ad andare a palazzo. Mi chiedo come ne usciranno?


                      Caro Final visto che siamo nel periodo natalizio, perchè non ci regali un capitolo al giorno fino all epifania?


                      scherzo.. me ne bastano 2 a settimana. ma se preferivi la prima proposta basta dirlo
                      "Dici che chi è più debole dovrebbe lasciare che il più forte si prenda la sua vita? E allora... non dire un'altra parola e muori in silenzio!" Dragon Ball Adventure Ep. 90

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                      • Kaiohshin si è rilevato molto più figo in questo capitolo!XD Ma voglio proprio vedere come ne uscirà! Invece Zeneyu non ha avuto la sua stessa fortuna visto che Deiyana è più forte di quanto pensavo!
                        La mia prima FF!http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=89182

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                        • Grazie a tutti

                          X Goku Super Saiyan III: Ma io vi farei anche 3 capitoli al giorno se fossi sempre ispirato, il punto è che sono schiavo dell'ispirazione!

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                          • mm.. non l'avevo considerato

                            bhe allora goditi le vacanze e segui la tua ispirazione non vogliamo una storia scadente a causa della mia ingordigia
                            "Dici che chi è più debole dovrebbe lasciare che il più forte si prenda la sua vita? E allora... non dire un'altra parola e muori in silenzio!" Dragon Ball Adventure Ep. 90

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                            • Ohohoh! Zeneyu è nei guai Però è stato bravo a reggere al talento musicale, ora ci domandiamo solo cosa potrà fare contro qualcuno che riesce a destreggiarsi cosi bene anche nella lotta

                              Ah questo spiega come facciano ad esistere demoni di tale natura ed è curiosa questa cosa della nuova razza umana, che mi fa intuire diverse cose...
                              Come, si può ipotizzare che uno dei motivi di tale scelta sia stata il timore del potere degli umani, dopotutto di Ananke ce ne sarà stato solo uno (tranne... ), ma gli altri se erano numerosi e cmq potenti dovevano costituire un bel grattacapo
                              Umani: "Altro che seghe-saiyan U_U"
                              sigpic
                              La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
                              Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042

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                              • EPISODIO 188: ANTICHI RIVALI

                                “Prima di cominciare vorrei farti una domanda, Ryumac” disse Darbula mettendosi in posizione di guardia. “Parla liberamente” lo esortò il maggiore esponente del casato dei demoni d’acqua facendo altrettanto. “Chi o cosa ha causato la fine di Rivul?” chiese l’ex braccio destro di Babidy. Nell’udire tale domanda Ryumac sorrise amaro “Dunque hai sentito di cosa è stato della mia patria” constatò il demone. “Non l’ho udito, l’ho visto con i miei occhi” lo contraddette Darbula. “Capisco! Beh, quanto sto per dirti con tutta probabilità inorgoglirebbe il vecchio Darbula, mentre non so che effetto farà ad un demone che ostenta un’improbabile alleanza con un Kaiohshin…” fece Ryumac per poi rivelare “Il solo e unico responsabile di tutto è tuo figlio, Baldaar!”. “Tu stai mentendo! O sei stato vittima di un illusione! Nessun demone nella storia ha mai posseduto un potere tale da riuscire in un’impresa come quella di cui stai cercando di convincermi!” trasalì Darbula. “Credi forse che non ne sia cosciente io stesso? Eppure in questi miei stessi occhi è impressa la visione del potere di cui è depositario tuo figlio! La sua forza è cresciuta oltre ogni limite razionale della normale evoluzione di un demone! Io e gli altri leader dei casati, ad eccezione di quello dei demoni di fuoco a cui Baldaar appartiene e i demoni oscuri loro alleati in quanto accoliti di Lilith, lo abbiamo affrontato congiungendo le nostre forze, ma siamo stati annichiliti dalla sua potenza! E’ indubbiamente l’entità più potente che mai sia mai apparsa in questo mondo!” spiegò Ryumac. “E’ incredibile… non avrei mai immaginato che mio figlio sarebbe potuto diventare così potente!” mormorò Darbula. “Intendi ancora incontrarlo?” chiese il demone d’acqua. “Certo! E’ pur sempre mio figlio! E se ti ha mandato fin qui per catturarmi significa che anche lui mi vuole incontrare! Ma non verrò trascinato in quello che fu il mio palazzo come un prigioniero! Io varcherò l’ingresso di mia volontà, dalla porta principale!” asserì il demone di fuoco. “Proposito lodevole, ma inconciliabile con il mio! Solo sconfiggendoti potrò salvare il mio casato!” commentò Ryumac. “Non rinnegherò il mio proposito per salvarvi! Voi demoni d’acqua siete sempre stati miei nemici! Una costante spina nel fianco! Non mi arrenderò affinché voi veniate risparmiati!” disse Darbula, nel quale tornò a brillare negli occhi la luce malefica dalla quale traspariva il suo animo ancora demoniaco. Il suo ritrovarsi di fronte ad un nemico da lui tanto odiato aveva risvegliato la sua natura feroce e spietata, mai totalmente sopita. “Non avrei mai accettato un simile atto di pietà! Anche io ho un mio orgoglio! Dunque sarà questo scontro che sancirà chi di noi due otterrà ciò per cui lotta!” concluse Ryumac per poi scagliarsi contro Darbula cercando di colpirlo con un calcio all’addome. L’ex sovrano parò prontamente il colpo bloccando la gambe del rivale, quindi si spinse in avanti colpendolo con una violenta testata. Approfittando dello stordimento di Ryumac, Darbula lo colpì ripetutamente con violenti pugni fino a farlo stramazzare a terra, quindi si scagliò nuovamente contro di lui. Il demone d’acqua si mise a sedere di scatto e colpì l’avversario agli occhi con un potente getto d’acqua emesso dalla bocca e resero maggiormente efficace dall’uso del Ki demoniaco. Ryumac quindi scattò in piedi e colpì Darbula con dei colpi a mano aperta all’altezza del petto. L’ex sovrano stramazzò al suolo e vomitò copiosamente sangue, saliva e altri liquidi corporei. Si sentiva davvero male. “Sei davvero forte! I tuoi pugni erano tremendi! Ma vedo che hai ancora una certa difficoltà contro la mia tecnica!” commentò il demone d’acqua. “Sono stato incauto a rendermi vulnerabile ai suoi attacchi… la sua tecnica è formidabile in quanto agisce direttamente sul liquido presente nel corpo di ogni essere vivente per arrecargli terribili danni interni! Se permetto che questo scontro si protragga in un corpo a corpo costante sarò sconfitto, esattamente come accadde l’ultima volta che ci siamo affrontati! Devo cercare di tenerlo a distanza!” pensò Darbula per poi balzare in piedi e seguitare a bombardare Ryumac con globi di energia oscura. “So a che gioco stai giocando! Tuttavia non ti permetterò di sfuggirmi!” fece il demone d’acqua per poi scagliare un altro potente getto d’acqua contro Darbula, stavolta di dimensioni molto maggiori, e capaci di tramortire l’ex sovrano dei demoni. La potenza dell’acqua intrisa di Ki fu tale da travolgere ogni cosa, compresi i globi di energia che Darbula stava scagliando contro di lui. Ad un tratto, tuttavia, l’acqua terminò il suo incedere rimanendo come bloccata in aria. “Che succede?” sussultò Ryumac che ad un tratto vide il suo getto d’acqua pietrificarsi. Darbula aveva fermato l’attacco dell’avversario con uno sputo tramutando il suo attacco in un colossale ammasso di roccia. “Maledizione” imprecò il demone d’acqua. Prima che l’avversario potesse reagire, Darbula colpì con dei potenti pugni la roccia frantumandola e scagliandone pezzi a velocità siderale contro Ryumac, colpendolo ripetutamente in varie parti del corpo provocandogli lividi e ferite. “Adesso basta! Maremoto demoniaco!” urlò ad un certo punto il demone d’acqua scagliando il suo attacco acqueo più potente. In risposta Darbula scagliò una potente fiammata dalla bocca. Il colpo del demone di fuoco compensò con una maggiore potenza, dovuta al fatto che l’attacco di Ryumac era stato attutito dalle rocce, allo svantaggio di elemento, e quindi i due colpi si annullarono a vicenda. Entrambi i demoni atterrarono al suolo, l’uno di fronte all’altro. “Sembra che replicare la mia vittoria di molti anni fa non sarà cosa facile” commentò Ryumac. “Infatti! Farai meglio a togliertelo dalla testa, perché stavolta sarò io a vincere!” rispose Darbula.

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