“Come puoi propormi una cosa del genere? Io ti amo! Come potrei ucciderti? Peraltro sei già morto! Quindi morendo qui e adesso tu svaniresti per sempre!” urlò Elore, in preda all’emotività. Quanto era ironica la sorte, da un certo punto di vista Latan aveva perfettamente ragione nell’affermare che i sentimenti potevano giocare dei brutti scherzi. In preda all’angoscia alla prospettiva di perdere per sempre il proprio amore, la zefiriana non aveva saputo moderare il tono della voce, e le sue parole disperate erano giunte all’orecchio attento dell’angelo caduto. “Ma non capisci? Questo è l’unico modo per fermare Latan! Anche a me piange il cuore all’idea di non rivedere mai tu il tuo dolce viso e non poter più ascoltare il suono della tua voce meravigliosa ma… non voglio nemmeno essere lo strumento con cui quel mostro soggiogherà l’universo!” rispose Arier, le cui parole vennero però seguite da una risata sardonica. “Hahahaha! Arier! Sei uno stupido! Pensi che anche morendo risolveresti qualcosa? Troverei un altro modo per attingere all’energia di cui ho bisogno… magari stanando Kaiohshin! Dovunque egli sia finito!” lo derise Latan. “Maledetto…” ringhiò debolmente Arier. “Comunque sia, è una seccatura che mi eviterei volentieri! Dopo tutta la fatica che ho fatto a picchiarti senza ucciderti non mi va di certo che vada tutto a monte! Pertanto, per evitare che vi vengano in mente strane idee… eliminerò subito quella donna! Il fatto che un essere tanto debole sia ancora vivo sul campo di battaglia inizia ad alterarmi!” disse Latan. “Non te lo permetterò!” urlò Goku scagliandosi contro Latan, il quale però evitò l’attacco del saiyan per poi schiantarlo al suolo con un calcio volante in rotazione. “Di te mi occuperò più tardi! Anche se ormai la tua fine è segnata! Ormai sei solo l’ombra del combattente che mi ha messo in difficoltà sino a pochi minuti fa!” esclamò l’angelo caduto, che quindi rivolse la sua attenzione a Elore. Con il teletrasporto Latan apparve alle spalle della zefiriana, afferrandola per i capelli e puntando il palmo della mano al volto di lei. “Sparisci!” disse l’angelo caduto. Elore chiuse gli occhi, certa della sua fine.
“Hyper Tornado!!!”. L’angelo caduto venne schiantato al suolo, e l’inerzia del colpo lo sbalzò all’indietro di centinaia di metri. L’attacco giunto a sorpresa lo aveva preso in pieno. Un attacco di cui, sentendone il nome, tutti i presenti riconobbero l’attore. “Pai Ku Han! Tu qui?” chiese Elore rivolgendosi al nuovo arrivato. “Hehe! Sapete… non mi andava che una leggenda come Latan mi ricordasse soltanto come un imbecille che si è fatto sconfiggere da lui con un solo colpo! Che figura ci facevo?” disse con un sorriso ironico il guerriero dell’Ovest. “Hehe! Hanno fatto in fretta a curarti, eh Pai Ku Han? Sono contento che tu sia qui! Ti ringrazio per aver salvato la mia amica Elore” disse Goku ripresosi e raggiungendo l’amico. “ E tu chi saresti?” chiese perplesso Pai Ku Han. “Urka, è vero! Non sono molto riconoscibile in questo stato! Sono sempre io! Goku! Solo che sono trasformato in Super saiyan di terzo livello!” rispose il saiyan. “Un altro Super saiyan? Ma non ti fermi mai tu?” chiese Pai Ku Han con tono scherzoso. “Hehe! Purtroppo però ho esaurito le mie energie! Questa trasformazione consuma un sacco di forza spirituale!” spiegò il padre di Gohan. “Una mezza ciofeca insomma…” affermo Pai Ku Han leggermente contrariato. “Una mezza ciofeca? Guarda un po’ come e ridotto Latan e considera che non si è ancora rialzato dopo il tuo colpo… beh, è stata proprio quella mezza ciofeca a ridurlo così!” si inalberò Goku incrociando le braccia. “Ora che ci faccio caso… lo hai ridotto piuttosto male! Oramai penso che neppure a lui siano rimaste molte energie… tuttavia, temo che anche in questo momento lui sia comunque in vantaggio! E’ triste dirlo, ma anche in quelle condizioni, mi può massacrare senza particolari problemi!”. “Non è detto che perderemo! Mi serve solo qualche minuto per ricaricarmi di energia!” affermò Goku, nell’esatto preciso in cui Latan stava per rialzarsi. “Farò il possibile, ma non garantisco! Anche perché presumo sarà molto arrabbiato una volta alzatosi!” disse Pai Ku Han. “Ti darò la mia energia… non ti consentirà di batterlo, certo… però un po’ di vantaggio te lo garantirà!” propose Elore. “Buona idea! Grazie Elore!” disse Pai Ku Han. “Grazie a voi tutti, ragazzi!” sorrise Goku, iniziando a concentrarsi per accumulare energia.
“Ancora tu… sottospecie di ramarro…” constatò Latan riconoscendo la figura del guerriero del paradiso. “Ora sarò io il tuo avversario! Preparati, Latan!” disse il combattente dell’Ovest, pronto a fronteggiare l’angelo caduto con l’energia donatagli da Elore, determinato a resistete tutto il tempo che sarebbe occorso a Goku per ottenere la forza necessaria a porre fine per sempre all’incubo. Pai Ku Han decise che per tenerlo occupato la cosa migliore da fare era incalzarlo con un’offensiva decisa, in modo da distogliere la sua attenzione da quanto stava facendo Goku. Come Pai Ku Han aveva previsto, lo scontro fu senza storia, con l’angelo caduto che, seppur ridotto male, teneva in pugno lo scontro senza alcuna difficoltà. Con una piroetta, Pai Ku Han balzò all’indietro ed iniziò a caricare il suo colpo migliore. “Fire Flaaaaaaash!!!!!!” urlò il guerriero del Paradiso scagliando una colossale fiammata contro Latan. L’angelo caduto, tuttavia, uscì illeso dall’attacco. “Beh… non avrai pensato di sconfiggermi con un attacco del genere!?” lo derise egli. Pai Ku Han sorrise e le sue parole suonarono come una condanna “In un certo senso…si”. Prima ancora che Latan potesse prendere coscienza del significato delle parole del guerriero dell’Ovest, questi balzò verso l’alto, rivelando alle proprie spalle la presenza di Goku, nuovamente carico di energia nell’atto di scagliare contro l’angelo caduto una Kamehameha di dimensioni titaniche, con cui disintegrarlo definitivamente. Gli occhi di Latan si spalancarono in un’espressione di terrore. “No…no…” mormorò Latan muovendo nei passi all’indietro. “Chou Kaaaameeeehaaaaameeeeehaaaaaaaaaa !!!!!!!!!!!!!!” urlò Goku scagliando il colpo contro Latan. “Noooooo!!!! Non è possibileeeeee!!!! Come ho potuto essere sconfitto da un mortaleeeeee!!!! Nooo!!!! Nooooo!!!!!” urlò disperato Latan, prima di essere travolto e completamente disintegrato dall’onda energetica di Goku. Non appena la luce azzurra dell’attacco di Goku si fu diradata, dell’angelo caduto non era rimasta nessuna traccia. L’incubo era finito. Goku tornò normale e si accasciò al suolo, esausto. “Ce l’ho fatta! Urka! Che faticaccia! In confronto quella con Freezer è stata una scampagnata!” commentò il saiyan. “Sei il migliore, Goku!!!” urlò Elore saltandogli addosso ed abbracciandolo. Pai Ku Han ed Arier lo fissarono con occhi piedi di gioia per quanto espressa in moda decisamente più austera e composta rispetto alla vivace zefiriana. “L’hai proprio disintegrato, Goku! Guarda! Di lui è rimasta solo quella maledetta spada, conficcata nel terreno!” osservò Pai Ku Han. “Ebonrule…” disse con un brivido Arier, ripensando a come avesse rischiato di essere rinchiuso in quell’arma demoniaca. “Che ne facciamo?” chiese Elore. “Non so… i Re Kaioh sono ancora li dentro, tuttavia non penso sia una buona idea toccarla!” commentò Arier. “Propongo di parlarne con Re Enma, forse lui saprà cosa farne!” propose Elore. “Mi sembra la soluzione migliore!” annuì Arier.
“Io non sono d’accordo, sapete?” disse una voce che fece sussultare tutti dal terrore. “Latan??? Impossibile!!!” urlarono i quattro. Era impossibile che si fosse salvato. Era stato disintegrato in ogni sua parte, eppure la voce era inconfondibilmente quella dell’angelo caduto. Da Ebonrule si innalzò una colonna di luce violacea e, così come era accaduto la prima volta quanto era tornato dalle profondità infernali Latan riapparve innanzi ai quattro terrorizzati presenti, ma non com’era prima di subire la Kamehameha di Goku, bensì in condizioni perfette, totalmente rigenerato, come se mai avesse combattuto. “Come può essere? Non ha un graffio! E la sua potenza è pari a quella che aveva all’inizio dello scontro!” esclamò Goku, incapace di capacitarsene. “Io non parlo a vanvera Goku… quando ho detto che nessuno è in grado di battermi, le mie non erano parole al vento! Avresti dovuto dare maggior peso al verbo di un essere superiore quale io sono” disse Latan. I quattro rimasero ammutoliti, incapaci di proferire verbo. “Nondimeno, ti sei rivelato un avversario molto più valido del previsto… tuttavia, hai mai fatto caso al fatto che non ho mai utilizzato Ebonrule in battaglia?” chiese l’angelo caduto con tono provocatorio e inquietante. Goku non rispose, colto da un sussulto. Cosa avrebbe comportato un eventuale utilizzo della spada da parte di Latan? “Sai… non pensavo di utilizzare Ebonrule per estirpare della feccia mortale quale voi siete… tanto che ho testato la mia forza contro Arier proprio in funzione di non doverne mai fare uso! Ma voi mi avete davvero stancato! Ora vedrete il mio vero potere! Sentitevene onorati!” disse il guerriero dalle nuovamente splendenti ali nere, innalzando in volo ed espandendo la propria aura, stavolta con Ebonrule in pugno. Goku fu colto dalla disperazione “Non è possibile vincerlo… come se non bastasse il fatto che è immortale ora sfodera il suo vero potere che è… infinito!”. Infinito… quale altra termine avrebbe potuto utilizzare Goku, ancora incapace di fare una comparazione di tal genere in quanto non aveva ancora incontrato i soggetti in questione, innanzi a qualcuno dotato di un potere tale che nemmeno il più forte tra i Majin Bu, quello che avrebbe assorbito Mystic Gohan… anzi, nemmeno Super Vegeth, avrebbe potuto farcela? Dalla bocca di Latan, contorta in un ghigno malefico, una sola parola uscì “Vittoria!”.
“Hyper Tornado!!!”. L’angelo caduto venne schiantato al suolo, e l’inerzia del colpo lo sbalzò all’indietro di centinaia di metri. L’attacco giunto a sorpresa lo aveva preso in pieno. Un attacco di cui, sentendone il nome, tutti i presenti riconobbero l’attore. “Pai Ku Han! Tu qui?” chiese Elore rivolgendosi al nuovo arrivato. “Hehe! Sapete… non mi andava che una leggenda come Latan mi ricordasse soltanto come un imbecille che si è fatto sconfiggere da lui con un solo colpo! Che figura ci facevo?” disse con un sorriso ironico il guerriero dell’Ovest. “Hehe! Hanno fatto in fretta a curarti, eh Pai Ku Han? Sono contento che tu sia qui! Ti ringrazio per aver salvato la mia amica Elore” disse Goku ripresosi e raggiungendo l’amico. “ E tu chi saresti?” chiese perplesso Pai Ku Han. “Urka, è vero! Non sono molto riconoscibile in questo stato! Sono sempre io! Goku! Solo che sono trasformato in Super saiyan di terzo livello!” rispose il saiyan. “Un altro Super saiyan? Ma non ti fermi mai tu?” chiese Pai Ku Han con tono scherzoso. “Hehe! Purtroppo però ho esaurito le mie energie! Questa trasformazione consuma un sacco di forza spirituale!” spiegò il padre di Gohan. “Una mezza ciofeca insomma…” affermo Pai Ku Han leggermente contrariato. “Una mezza ciofeca? Guarda un po’ come e ridotto Latan e considera che non si è ancora rialzato dopo il tuo colpo… beh, è stata proprio quella mezza ciofeca a ridurlo così!” si inalberò Goku incrociando le braccia. “Ora che ci faccio caso… lo hai ridotto piuttosto male! Oramai penso che neppure a lui siano rimaste molte energie… tuttavia, temo che anche in questo momento lui sia comunque in vantaggio! E’ triste dirlo, ma anche in quelle condizioni, mi può massacrare senza particolari problemi!”. “Non è detto che perderemo! Mi serve solo qualche minuto per ricaricarmi di energia!” affermò Goku, nell’esatto preciso in cui Latan stava per rialzarsi. “Farò il possibile, ma non garantisco! Anche perché presumo sarà molto arrabbiato una volta alzatosi!” disse Pai Ku Han. “Ti darò la mia energia… non ti consentirà di batterlo, certo… però un po’ di vantaggio te lo garantirà!” propose Elore. “Buona idea! Grazie Elore!” disse Pai Ku Han. “Grazie a voi tutti, ragazzi!” sorrise Goku, iniziando a concentrarsi per accumulare energia.
“Ancora tu… sottospecie di ramarro…” constatò Latan riconoscendo la figura del guerriero del paradiso. “Ora sarò io il tuo avversario! Preparati, Latan!” disse il combattente dell’Ovest, pronto a fronteggiare l’angelo caduto con l’energia donatagli da Elore, determinato a resistete tutto il tempo che sarebbe occorso a Goku per ottenere la forza necessaria a porre fine per sempre all’incubo. Pai Ku Han decise che per tenerlo occupato la cosa migliore da fare era incalzarlo con un’offensiva decisa, in modo da distogliere la sua attenzione da quanto stava facendo Goku. Come Pai Ku Han aveva previsto, lo scontro fu senza storia, con l’angelo caduto che, seppur ridotto male, teneva in pugno lo scontro senza alcuna difficoltà. Con una piroetta, Pai Ku Han balzò all’indietro ed iniziò a caricare il suo colpo migliore. “Fire Flaaaaaaash!!!!!!” urlò il guerriero del Paradiso scagliando una colossale fiammata contro Latan. L’angelo caduto, tuttavia, uscì illeso dall’attacco. “Beh… non avrai pensato di sconfiggermi con un attacco del genere!?” lo derise egli. Pai Ku Han sorrise e le sue parole suonarono come una condanna “In un certo senso…si”. Prima ancora che Latan potesse prendere coscienza del significato delle parole del guerriero dell’Ovest, questi balzò verso l’alto, rivelando alle proprie spalle la presenza di Goku, nuovamente carico di energia nell’atto di scagliare contro l’angelo caduto una Kamehameha di dimensioni titaniche, con cui disintegrarlo definitivamente. Gli occhi di Latan si spalancarono in un’espressione di terrore. “No…no…” mormorò Latan muovendo nei passi all’indietro. “Chou Kaaaameeeehaaaaameeeeehaaaaaaaaaa !!!!!!!!!!!!!!” urlò Goku scagliando il colpo contro Latan. “Noooooo!!!! Non è possibileeeeee!!!! Come ho potuto essere sconfitto da un mortaleeeeee!!!! Nooo!!!! Nooooo!!!!!” urlò disperato Latan, prima di essere travolto e completamente disintegrato dall’onda energetica di Goku. Non appena la luce azzurra dell’attacco di Goku si fu diradata, dell’angelo caduto non era rimasta nessuna traccia. L’incubo era finito. Goku tornò normale e si accasciò al suolo, esausto. “Ce l’ho fatta! Urka! Che faticaccia! In confronto quella con Freezer è stata una scampagnata!” commentò il saiyan. “Sei il migliore, Goku!!!” urlò Elore saltandogli addosso ed abbracciandolo. Pai Ku Han ed Arier lo fissarono con occhi piedi di gioia per quanto espressa in moda decisamente più austera e composta rispetto alla vivace zefiriana. “L’hai proprio disintegrato, Goku! Guarda! Di lui è rimasta solo quella maledetta spada, conficcata nel terreno!” osservò Pai Ku Han. “Ebonrule…” disse con un brivido Arier, ripensando a come avesse rischiato di essere rinchiuso in quell’arma demoniaca. “Che ne facciamo?” chiese Elore. “Non so… i Re Kaioh sono ancora li dentro, tuttavia non penso sia una buona idea toccarla!” commentò Arier. “Propongo di parlarne con Re Enma, forse lui saprà cosa farne!” propose Elore. “Mi sembra la soluzione migliore!” annuì Arier.
“Io non sono d’accordo, sapete?” disse una voce che fece sussultare tutti dal terrore. “Latan??? Impossibile!!!” urlarono i quattro. Era impossibile che si fosse salvato. Era stato disintegrato in ogni sua parte, eppure la voce era inconfondibilmente quella dell’angelo caduto. Da Ebonrule si innalzò una colonna di luce violacea e, così come era accaduto la prima volta quanto era tornato dalle profondità infernali Latan riapparve innanzi ai quattro terrorizzati presenti, ma non com’era prima di subire la Kamehameha di Goku, bensì in condizioni perfette, totalmente rigenerato, come se mai avesse combattuto. “Come può essere? Non ha un graffio! E la sua potenza è pari a quella che aveva all’inizio dello scontro!” esclamò Goku, incapace di capacitarsene. “Io non parlo a vanvera Goku… quando ho detto che nessuno è in grado di battermi, le mie non erano parole al vento! Avresti dovuto dare maggior peso al verbo di un essere superiore quale io sono” disse Latan. I quattro rimasero ammutoliti, incapaci di proferire verbo. “Nondimeno, ti sei rivelato un avversario molto più valido del previsto… tuttavia, hai mai fatto caso al fatto che non ho mai utilizzato Ebonrule in battaglia?” chiese l’angelo caduto con tono provocatorio e inquietante. Goku non rispose, colto da un sussulto. Cosa avrebbe comportato un eventuale utilizzo della spada da parte di Latan? “Sai… non pensavo di utilizzare Ebonrule per estirpare della feccia mortale quale voi siete… tanto che ho testato la mia forza contro Arier proprio in funzione di non doverne mai fare uso! Ma voi mi avete davvero stancato! Ora vedrete il mio vero potere! Sentitevene onorati!” disse il guerriero dalle nuovamente splendenti ali nere, innalzando in volo ed espandendo la propria aura, stavolta con Ebonrule in pugno. Goku fu colto dalla disperazione “Non è possibile vincerlo… come se non bastasse il fatto che è immortale ora sfodera il suo vero potere che è… infinito!”. Infinito… quale altra termine avrebbe potuto utilizzare Goku, ancora incapace di fare una comparazione di tal genere in quanto non aveva ancora incontrato i soggetti in questione, innanzi a qualcuno dotato di un potere tale che nemmeno il più forte tra i Majin Bu, quello che avrebbe assorbito Mystic Gohan… anzi, nemmeno Super Vegeth, avrebbe potuto farcela? Dalla bocca di Latan, contorta in un ghigno malefico, una sola parola uscì “Vittoria!”.
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