«Certo che sei proprio un gran cafone, per essere un principe! Cretino!» fu tutto ciò che la ragazza riuscì a sputare con voce aspra e stridula, trattenendo a stento le urla liberatorie che avrebbe voluto vomitare, i ceffoni che avrebbe voluto mollare a quel… come definirlo?? Sembrava che, di tutti gli aspetti insopportabili e addirittura vergognosi che le venivano in mente su Vegeta, al momento le dava maggior fastidio quel suo comportarsi da maschio.
Dietrofront e ritirata. Quel dialogo era l'ennesima dimostrazione che non c’era verso di discutere in maniera amichevole con lui; era il classico compagno di scuola antipatico che tutti abbiamo dovuto sopportare a stento. Non era solo fiato sprecato, parlare con lui; era anche e soprattutto snervante, così come era preferibile evitare qualsiasi approccio, dato che ogni tentativo di dialogo si traduceva puntualmente in un principio di esaurimento nervoso! Non era solo fiato sprecato, no… magari lo fosse!
Bulma si girò con furia e se ne andò; le porte altamente tecnologiche a scorrimento automatico non le offrivano nemmeno la soddisfazione di poterle sbattere. Vegeta, divertito dalla chiacchierata, rimase a guardare quelle chiappette sode che uscivano dalla stanza, dal momento che il dietrofront gli impediva di gustare la visione di quell’appetitoso seno… “Ma che pensieri assurdi per un Saiyan! Il maiale di casa mi starà contagiando...!” e con questa esclamazione pronunciata fra sé, Vegeta decise di raccogliere il cibo che aveva ammucchiato sul banco della cucina e tornarsene finalmente nella sua sala da allenamento.
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L'ANGOLO DELL'AUTORE
Su questo capitolo non c'è molto da dire.
Da un lato ho voluto "legittimare" la scuola di Ten e Jiaozi tramite il pentimento e la benedizione del loro vecchio maestro. Nel manga non vengono più citati dopo la sconfitta al Torneo Tenkaichi, nell'anime ricompare solo Taobaibai nella saga di Cell; quindi mi sono inventato di sana pianta i fatti qui raccontati.
Da un altro punto di vista, ho cominciato a porre le premesse necessarie per il rapporto Yamcha/Bulma/Vegeta. Qua ammetto io stesso di non essere tanto bravo, ma che devo dirvi... bisogna pur raccontarlo, no...?
Forse alcuni punti del dialogo (chiappette, battere chiodo...) Bulma/Vegeta sembrano cose un po' fuori luogo: ho pensato a come potessero affrontare questi argomenti un po' osè, punzecchiandosi e sbeffeggiandosi, due giovani sui trent'anni - cercando di restare nei loro personaggi.
E adesso, sotto il tasto spoiler, troverete un disegno in cui ho rappresentato i maestri con gli allievi principali delle due Scuole di arti marziali: l'unica precisazione è che il ragazzo biondo con la divisa verde non è ancora comparso nella storia, ma lo ritroveremo più avanti.
Dietrofront e ritirata. Quel dialogo era l'ennesima dimostrazione che non c’era verso di discutere in maniera amichevole con lui; era il classico compagno di scuola antipatico che tutti abbiamo dovuto sopportare a stento. Non era solo fiato sprecato, parlare con lui; era anche e soprattutto snervante, così come era preferibile evitare qualsiasi approccio, dato che ogni tentativo di dialogo si traduceva puntualmente in un principio di esaurimento nervoso! Non era solo fiato sprecato, no… magari lo fosse!
Bulma si girò con furia e se ne andò; le porte altamente tecnologiche a scorrimento automatico non le offrivano nemmeno la soddisfazione di poterle sbattere. Vegeta, divertito dalla chiacchierata, rimase a guardare quelle chiappette sode che uscivano dalla stanza, dal momento che il dietrofront gli impediva di gustare la visione di quell’appetitoso seno… “Ma che pensieri assurdi per un Saiyan! Il maiale di casa mi starà contagiando...!” e con questa esclamazione pronunciata fra sé, Vegeta decise di raccogliere il cibo che aveva ammucchiato sul banco della cucina e tornarsene finalmente nella sua sala da allenamento.
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L'ANGOLO DELL'AUTORE
Su questo capitolo non c'è molto da dire.
Da un lato ho voluto "legittimare" la scuola di Ten e Jiaozi tramite il pentimento e la benedizione del loro vecchio maestro. Nel manga non vengono più citati dopo la sconfitta al Torneo Tenkaichi, nell'anime ricompare solo Taobaibai nella saga di Cell; quindi mi sono inventato di sana pianta i fatti qui raccontati.
Da un altro punto di vista, ho cominciato a porre le premesse necessarie per il rapporto Yamcha/Bulma/Vegeta. Qua ammetto io stesso di non essere tanto bravo, ma che devo dirvi... bisogna pur raccontarlo, no...?
Forse alcuni punti del dialogo (chiappette, battere chiodo...) Bulma/Vegeta sembrano cose un po' fuori luogo: ho pensato a come potessero affrontare questi argomenti un po' osè, punzecchiandosi e sbeffeggiandosi, due giovani sui trent'anni - cercando di restare nei loro personaggi.
E adesso, sotto il tasto spoiler, troverete un disegno in cui ho rappresentato i maestri con gli allievi principali delle due Scuole di arti marziali: l'unica precisazione è che il ragazzo biondo con la divisa verde non è ancora comparso nella storia, ma lo ritroveremo più avanti.
Spoiler:
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