La Supernova sfiorò le palme guantate delle mani di Vegeta, poi al contatto bruciò i guanti. Il Principe oppose resistenza piantando i piedi al suolo. Lo sguardo fieramente determinato, i denti serrati, il Super Saiyan a piena potenza riuscì ad arrestare l’avanzata della sfera dall’ingente potere, muovendo tenacemente qualche faticoso passo in avanti.
“Maledetta scimmia!” imprecò il mostro. “È persino capace di respingere la mia Supernova, dannata sia la sua anima! Come diavolo ci riesce?” Per prevenire ogni rischio Cooler si avvicinò e si preparò a tenere testa all’ostinata reazione del Saiyan, concentrando i suoi sforzi nella mano destra, che puntò in avanti in direzione della Sfera e in contrapposizione a Vegeta. Iniziò un agguerrito testa a testa con il quale Cooler si oppose a Vegeta, ed ognuno dei due mirava a far sì che il nemico venisse travolto dal colpo. Per una manciata di istanti, Cooler prese il sopravvento, strinse i denti con maggior tenacia convinto di aver sopraffatto l’avversario: illusione. Infatti, il Principe aveva finto di abbassare la guardia mentre caricava la sua massima potenza, lasciando che il fratello di Freezer si cullasse nella convinzione della propria superiorità. Raggiunta la forza massima, iniziò a resistere con maggior vigore: avanzò divorando in avanti il terreno sotto i suoi piedi, metro dopo metro, facendo indietreggiare la Supernova. Cooler si contrappose ma, non avendo previsto che Vegeta fosse in grado di resistere, non aveva calcolato che lo sforzo per creare quella gigantesca sfera lo aveva consumato notevolmente, portando Vegeta in posizione di vantaggio nei suoi confronti. Il Super Saiyan intuì che l’unico modo per respingere quel formidabile attacco era quello di usare una dose di energie non indifferente per respingerlo immediatamente. Quindi iniziò ad accelerare i propri passi, quando Cooler si accorse che la propria energia calava, suo malgrado; accettò malvolentieri di scansarsi e risollevarsi verso l’alto. Vegeta, percependo la posizione del nemico, rilasciò di colpo tutta la sua energia spirituale dando alla Sfera lo slancio perché questa si spingesse verso l’alto. Poi, con un calcio preciso e calibrato, la grande massa di energia si diresse a velocità forsennata verso Cooler. Fu incredibile: il tiranno fu colpito in pieno e trascinato dall’attacco per alcuni metri, sempre più in su, negli strati elevati dell’atmosfera, laddove esplose in un gigantesco fragore che sconquassò la regione ripercuotendosi per varie decine di chilometri.
«Evviva!» esultò Crilin. «Vegeta ha messo a segno un attacco decisivo!»
«È come se Cooler si fosse danneggiato con le sue stesse mani… chi poteva ferirlo così gravemente, se non sé stesso??» chiese Yamcha.
«Quella specie di mostri è più resistente dell’acciaio… aspettiamo a cantar vittoria…!» ringhiò Piccolo, pes-simisticamente realista.
Vegeta si fermò, contemplando il risultato della sua ultima azione. Ansimò pesantemente, poi inspirò una profonda boccata d’ossigeno. Lo sforzo lo aveva sfiancato, tanto che decise di abbandonare momentaneamente lo stadio dorato e tornare alle sue sembianze naturali, per recuperare le forze. Quali erano le attuali condizioni di Cooler, massacrato dal suo stesso attacco?
«Goku, Vegeta è in vantaggio! Benché Cooler disponesse di una trasformazione ancor più efficace del suo defunto fratello, Vegeta è migliorato al punto tale da superarlo! Non di molto, è vero, ma se la sta giocando molto bene!» fu il commento entusiasta di re Kaioh, mentre Bubbles saltellava assecondando lo stato d’animo del padrone.
«Vai! Fantastico!» si rallegrò il Saiyan, per poi aggiungere corrucciato, a braccia conserte: «Che invidia pe-rò… Il fratello migliore se lo è beccato lui…»
“I Saiyan sono una razza incredibile…” rifletté la divinità. “Negli ultimi anni non li avevo tenuti nella dovuta considerazione perché il loro livello era tenuto relativamente basso, ma da quando conosco Goku la mia visione è cambiata! Lui e Vegeta non smettono mai di migliorare, e anche il piccolo Gohan è in ascesa continua! Sfido io che la famiglia di Freezer e Cooler li abbia sempre temuti…” Poi affermò: «Non è tutto rose e fiori, figliolo… Vegeta comincia ad accusare la stanchezza, ma sicuramente non accetterà l’aiuto degli altri ragazzi!»
«Guardi il lato positivo… Vegeta può vincere anche da solo!»
«Forse hai ragione… ma non prendere tutto con troppa leggerezza! Il nemico è un essere irriducibile al quale non conviene mostrare il fianco…»
Dopo nemmeno un minuto, ecco ricadere dalle altitudini atmosferiche il corpo di Cooler: pesante, massic-cio, i muscoli contratti dallo stordimento, la mostruosa creatura sbatté sul terreno, sollevando pietrisco e sbuffi di polvere. Vegeta si avvicinò a passo tranquillo al nemico, notando che quest’ultimo che aveva riportato seri danni fisici. Le coperture ossee sul petto e sulla punta della coda erano scheggiate, quando non incrinate da spaccature. Le punte delle corna e degli avambracci erano spaccate, come anche la maschera facciale; la sua aura era azzerata… ma, come Vegeta ben sapeva, era consigliabile diffidare di questo ultimo indizio. «Sei vivo o morto, Cooler? Vedi di alzarti, altrimenti comincio a prepararti una bella lapide!»
«Dovrai prepararla per te stesso, schifoso morto di fame. Grazia alla mia corazza inscalfibile, sono ancora vivo e in grado di ammazzarti…» sibilò con sprezzante voce rauca il Re delle galassie rimettendosi in piedi. Spiccavano nel suo volto adombrato gli occhi rossi, ancora terrificanti nonostante tutto.
Con altrettanto disprezzo, Vegeta gli fece eco: «Ma guardati! Sei ridotto in uno stato pietoso, e ancora hai la pretesa di sputare sentenze!»
«Il Re dell’universo non sarà mai sconfitto! MAI!» dichiarò il mostruoso alieno, tendendo i muscoli degli arti e ripartendo all’attacco. Fu sul punto di tirare un pugno al volto di Vegeta, che con pronti riflessi si ritrasformò in Super Saiyan e gli afferrò il polso. Cooler afferrò l’altro polso del Saiyan. Faccia a faccia, i due acerrimi nemici tentarono reciprocamente di spezzarsi i polsi; un turbine di energia interiore li avvolse e scavò un fossato attorno ai contendenti. L’azione relativa alla Supernova aveva determinato un calo di energia per entrambi: per Cooler che l’aveva subita, e per Vegeta che con grande sforzo l’aveva respinta. Il calo progressivo era bilanciato, ma la situazione continuava a pendere ancora a favore di Vegeta, il quale con un secco movimento ruotò l’avambraccio del nemico, fratturandoglielo in modo netto. Mollò la presa del braccio del nemico che, urlante per il dolore, lasciò a sua volta il braccio di Vegeta.
“Il fisico di questi esseri ha una robustezza innaturale…” rifletté Vegeta. “Non a caso, Freezer era sopravvissuto nonostante fosse stato tagliato a metà e successivamente gli fosse esploso addosso un intero pianeta…” Andare avanti a furia di bombe energetiche sarebbe divenuto controproducente: ad ogni indebolimento di Cooler, anche Vegeta si indeboliva sempre più, e che allora valutò: “Dunque… ho preso la mia decisione.”
«Cooler… la tua vita volge al termine.» affermò il Principe con un tono che riempì il fratello di Freezer di terrore: negli occhi di Vegeta era leggibile a chiare lettere la sicurezza dei propri mezzi. Che avrebbe dovuto fare Cooler? Tremava… doveva forse supplicare perdono? Arrendersi e tornare nel suo mondo dove la sua dignità regia sarebbe stata infangata dall’inenarrabile ed inaccettabile indecenza di una sconfitta ancora più clamorosa di quella ricevuta dal progenitore Chilled? Significava riaffermare una volta di più che la sua famiglia non sarebbe mai più stata “la più potente dell’universo”. Oppure cercare di salvare la pelle con un qualsiasi gioco d’astuzia, anche subdolo? No, tutto ciò era fuori discussione: Cooler non era Freezer. Si assomigliavano come si somigliano due fratelli, così simili ma così diversi; il vanto di Cooler non era solo la sua forza superiore, ma anche il suo contegno regale, che ignorava gli attacchi alle spalle e l’inginocchiarsi a raccogliere l’umiliazione davanti al nemico. «No… Noo NOOOOO!» cominciò a strepitare Cooler con voce aspra e cavernosa. «Un vero Re non può essere sconfitto da un pezzent…»
“Maledetta scimmia!” imprecò il mostro. “È persino capace di respingere la mia Supernova, dannata sia la sua anima! Come diavolo ci riesce?” Per prevenire ogni rischio Cooler si avvicinò e si preparò a tenere testa all’ostinata reazione del Saiyan, concentrando i suoi sforzi nella mano destra, che puntò in avanti in direzione della Sfera e in contrapposizione a Vegeta. Iniziò un agguerrito testa a testa con il quale Cooler si oppose a Vegeta, ed ognuno dei due mirava a far sì che il nemico venisse travolto dal colpo. Per una manciata di istanti, Cooler prese il sopravvento, strinse i denti con maggior tenacia convinto di aver sopraffatto l’avversario: illusione. Infatti, il Principe aveva finto di abbassare la guardia mentre caricava la sua massima potenza, lasciando che il fratello di Freezer si cullasse nella convinzione della propria superiorità. Raggiunta la forza massima, iniziò a resistere con maggior vigore: avanzò divorando in avanti il terreno sotto i suoi piedi, metro dopo metro, facendo indietreggiare la Supernova. Cooler si contrappose ma, non avendo previsto che Vegeta fosse in grado di resistere, non aveva calcolato che lo sforzo per creare quella gigantesca sfera lo aveva consumato notevolmente, portando Vegeta in posizione di vantaggio nei suoi confronti. Il Super Saiyan intuì che l’unico modo per respingere quel formidabile attacco era quello di usare una dose di energie non indifferente per respingerlo immediatamente. Quindi iniziò ad accelerare i propri passi, quando Cooler si accorse che la propria energia calava, suo malgrado; accettò malvolentieri di scansarsi e risollevarsi verso l’alto. Vegeta, percependo la posizione del nemico, rilasciò di colpo tutta la sua energia spirituale dando alla Sfera lo slancio perché questa si spingesse verso l’alto. Poi, con un calcio preciso e calibrato, la grande massa di energia si diresse a velocità forsennata verso Cooler. Fu incredibile: il tiranno fu colpito in pieno e trascinato dall’attacco per alcuni metri, sempre più in su, negli strati elevati dell’atmosfera, laddove esplose in un gigantesco fragore che sconquassò la regione ripercuotendosi per varie decine di chilometri.
«Evviva!» esultò Crilin. «Vegeta ha messo a segno un attacco decisivo!»
«È come se Cooler si fosse danneggiato con le sue stesse mani… chi poteva ferirlo così gravemente, se non sé stesso??» chiese Yamcha.
«Quella specie di mostri è più resistente dell’acciaio… aspettiamo a cantar vittoria…!» ringhiò Piccolo, pes-simisticamente realista.
Vegeta si fermò, contemplando il risultato della sua ultima azione. Ansimò pesantemente, poi inspirò una profonda boccata d’ossigeno. Lo sforzo lo aveva sfiancato, tanto che decise di abbandonare momentaneamente lo stadio dorato e tornare alle sue sembianze naturali, per recuperare le forze. Quali erano le attuali condizioni di Cooler, massacrato dal suo stesso attacco?
«Goku, Vegeta è in vantaggio! Benché Cooler disponesse di una trasformazione ancor più efficace del suo defunto fratello, Vegeta è migliorato al punto tale da superarlo! Non di molto, è vero, ma se la sta giocando molto bene!» fu il commento entusiasta di re Kaioh, mentre Bubbles saltellava assecondando lo stato d’animo del padrone.
«Vai! Fantastico!» si rallegrò il Saiyan, per poi aggiungere corrucciato, a braccia conserte: «Che invidia pe-rò… Il fratello migliore se lo è beccato lui…»
“I Saiyan sono una razza incredibile…” rifletté la divinità. “Negli ultimi anni non li avevo tenuti nella dovuta considerazione perché il loro livello era tenuto relativamente basso, ma da quando conosco Goku la mia visione è cambiata! Lui e Vegeta non smettono mai di migliorare, e anche il piccolo Gohan è in ascesa continua! Sfido io che la famiglia di Freezer e Cooler li abbia sempre temuti…” Poi affermò: «Non è tutto rose e fiori, figliolo… Vegeta comincia ad accusare la stanchezza, ma sicuramente non accetterà l’aiuto degli altri ragazzi!»
«Guardi il lato positivo… Vegeta può vincere anche da solo!»
«Forse hai ragione… ma non prendere tutto con troppa leggerezza! Il nemico è un essere irriducibile al quale non conviene mostrare il fianco…»
Dopo nemmeno un minuto, ecco ricadere dalle altitudini atmosferiche il corpo di Cooler: pesante, massic-cio, i muscoli contratti dallo stordimento, la mostruosa creatura sbatté sul terreno, sollevando pietrisco e sbuffi di polvere. Vegeta si avvicinò a passo tranquillo al nemico, notando che quest’ultimo che aveva riportato seri danni fisici. Le coperture ossee sul petto e sulla punta della coda erano scheggiate, quando non incrinate da spaccature. Le punte delle corna e degli avambracci erano spaccate, come anche la maschera facciale; la sua aura era azzerata… ma, come Vegeta ben sapeva, era consigliabile diffidare di questo ultimo indizio. «Sei vivo o morto, Cooler? Vedi di alzarti, altrimenti comincio a prepararti una bella lapide!»
«Dovrai prepararla per te stesso, schifoso morto di fame. Grazia alla mia corazza inscalfibile, sono ancora vivo e in grado di ammazzarti…» sibilò con sprezzante voce rauca il Re delle galassie rimettendosi in piedi. Spiccavano nel suo volto adombrato gli occhi rossi, ancora terrificanti nonostante tutto.
Con altrettanto disprezzo, Vegeta gli fece eco: «Ma guardati! Sei ridotto in uno stato pietoso, e ancora hai la pretesa di sputare sentenze!»
«Il Re dell’universo non sarà mai sconfitto! MAI!» dichiarò il mostruoso alieno, tendendo i muscoli degli arti e ripartendo all’attacco. Fu sul punto di tirare un pugno al volto di Vegeta, che con pronti riflessi si ritrasformò in Super Saiyan e gli afferrò il polso. Cooler afferrò l’altro polso del Saiyan. Faccia a faccia, i due acerrimi nemici tentarono reciprocamente di spezzarsi i polsi; un turbine di energia interiore li avvolse e scavò un fossato attorno ai contendenti. L’azione relativa alla Supernova aveva determinato un calo di energia per entrambi: per Cooler che l’aveva subita, e per Vegeta che con grande sforzo l’aveva respinta. Il calo progressivo era bilanciato, ma la situazione continuava a pendere ancora a favore di Vegeta, il quale con un secco movimento ruotò l’avambraccio del nemico, fratturandoglielo in modo netto. Mollò la presa del braccio del nemico che, urlante per il dolore, lasciò a sua volta il braccio di Vegeta.
“Il fisico di questi esseri ha una robustezza innaturale…” rifletté Vegeta. “Non a caso, Freezer era sopravvissuto nonostante fosse stato tagliato a metà e successivamente gli fosse esploso addosso un intero pianeta…” Andare avanti a furia di bombe energetiche sarebbe divenuto controproducente: ad ogni indebolimento di Cooler, anche Vegeta si indeboliva sempre più, e che allora valutò: “Dunque… ho preso la mia decisione.”
«Cooler… la tua vita volge al termine.» affermò il Principe con un tono che riempì il fratello di Freezer di terrore: negli occhi di Vegeta era leggibile a chiare lettere la sicurezza dei propri mezzi. Che avrebbe dovuto fare Cooler? Tremava… doveva forse supplicare perdono? Arrendersi e tornare nel suo mondo dove la sua dignità regia sarebbe stata infangata dall’inenarrabile ed inaccettabile indecenza di una sconfitta ancora più clamorosa di quella ricevuta dal progenitore Chilled? Significava riaffermare una volta di più che la sua famiglia non sarebbe mai più stata “la più potente dell’universo”. Oppure cercare di salvare la pelle con un qualsiasi gioco d’astuzia, anche subdolo? No, tutto ciò era fuori discussione: Cooler non era Freezer. Si assomigliavano come si somigliano due fratelli, così simili ma così diversi; il vanto di Cooler non era solo la sua forza superiore, ma anche il suo contegno regale, che ignorava gli attacchi alle spalle e l’inginocchiarsi a raccogliere l’umiliazione davanti al nemico. «No… Noo NOOOOO!» cominciò a strepitare Cooler con voce aspra e cavernosa. «Un vero Re non può essere sconfitto da un pezzent…»
Comment