c'è qualcosa dopo la morte?

[TURBO PIZZA!!!!!!!!!!!!!!]

come sappiamo cessando di vivere perdiamo ogni facoltà percettiva e vitale ma,se questo statutus di non-vita permettesse all'uomo di arrivare ad un livello superiore?sarà pure un'ipotesi ma potrebbe anche essere che la realtà non esista e che è solo frutto della nostra immaginazione,o meglio l'uomo non sfrutta le sue vere potenzialità perchè è intrappolato in un concetto che lui chiama realtà,vivendo una vita schematica in realtà non facendo nulla.azioni fine a se stesse che portano al continuo del ciclo.
comunque sotto terra il nostro materiale organico può essere usato come concime,forse non si smette mai realmente di vivere ma semplicemente si passa ad un nuovo livelllo del ciclo,vale a dire che se avrò un figlio i miei geni sopravviveranno in lui.dal mio materiale organico si può ricavare concime.
in fondo è sempre questo il meccanico ciclo della natura che si ripete per tutto,e così continuerà ad essere in eterno,ogni cosa si ripeterà all'infinito fino alla fine dei tempi.
chissà,la realtà può essere un sogno potrebbe essere un illusione ma una cosa è certa:
il ciclo si ripete.

[Gogeta_89]

mmhh interessante, molto, la tua teoria. Sinceramente me lo sono chiesto spesso cosa ci sia dopo la morte. Ovviamente, temo che possa davvero esistere un inferno dove soffrire per l'eternità. La prospettiva non mi alletta, ma nemmeno ci credo più di tanto.
Più che altro, è bella la prima parte della tua teoria ; come se fossimo tutti degli essere superiori intrappolati da quella che sarebbe una sorta di autoimmaginazione...strano, ma potrebbe anche essere. Mmhh.. ora sto troppo con la testa sulla geografia astronomica per risponderti XD a dopo

[Nefarious]

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
De l'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminato
Spazio di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e 'l suon di lei. Così tra questa
Infinità s'annega il pensier mio:
E 'l naufragar m'è dolce in questo mare...

Giacomo leopardi - L'infinito.

[Sanji]

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
De l'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminato
Spazio di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e 'l suon di lei. Così tra questa
Infinità s'annega il pensier mio:
E 'l naufragar m'è dolce in questo mare...

Giacomo leopardi - L'infinito.

Lo Quoto.
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[Lord Ianon]

No. Dopo la morte semplicemente non esistiamo più.

[Nefarious]

No. Dopo la morte semplicemente non esistiamo più.

Chi lo dice? Tu lo dici? Allora sei una reincarnazione.

[sssebi]

No. Dopo la morte semplicemente non esistiamo più.

Non lo sappiamo cosa c'è e finchè saremo vivi non lo sapremo mai, possiamo solo sperare che ci sia qualcosa, purtroppo siamo costretti a morire senza sapere dove andremo a finire!

[pasalvo]

vale a dire che se avrò un figlio i miei geni sopravviveranno in lui.

Su questo sono concordo. Una parte di me vivrà sempre nei miei discedenti.

[Swen]

Rispondo alla domanda del topic: Niente.

[Pino Scotto]

C'è il paradiso.

[sentinel]

possiamo solo sperare che ci sia qualcosa

Io invece, spero che non ci sia niente. La prospettiva di vivere in eterno, anche dopo la morte, mi dà i brividi.

[Davyl]

Io invece, spero che non ci sia niente. La prospettiva di vivere in eterno, anche dopo la morte, mi dà i brividi.

Tutt'altro. Riuscirei nella piena autorealizzazione.

Come corpo attuale affermo l'esistenza del nulla in seguito alla morte biologica; come spirito attuale (o passato, chiss&#224 affermo l'esistenza della non morte: per speranza, più che altro.

[Kladion]

Viaggiare in astrale in eterno.

[Garrincha]

Bisogna dire che il tema dell'immortalità è piuttosto controverso. In ogni caso, un ente immortale non sperimenta assolutamente angoscia per la sua condizione, perché è "al di là". Anzi, se ammettiamo l'esistenza di qualcosa al di là della materia, l'anima non sarebbe neanche soggetta al concetto di "tempo", quindi non sarebbe né mortale né immortale.

[Davyl]

Bisogna dire che il tema dell'immortalità è piuttosto controverso. In ogni caso, un ente immortale non sperimenta assolutamente angoscia per la sua condizione, perché è "al di là". Anzi, se ammettiamo l'esistenza di qualcosa al di là della materia, l'anima non sarebbe neanche soggetta al concetto di "tempo", quindi non sarebbe né mortale né immortale.

Se s'intende il tempo nei termini di "forza che conduce ogni entità biologica alla propria fine", è logico che l'anima, che - come già detto da te - trascende le categorie logiche di spazio e tempo, sia acronica e, dunque, immortale.