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c'è qualcosa dopo la morte?

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  • #76
    Originariamente Scritto da Rama Visualizza Messaggio
    1. Chi lo dice che non esistono, tu?
    2. Io credo in Dio però non credo ci sia qualcosa dopo la morte, punti di vista.
    1.Che la religione fa credere in cose che non esistono è risaputo.Per esempio fa credere nella bibbia,e come ben sai la bibbia dice un sacco di cose false (ad esempio la teoria sulle origini della specie)
    2.Se tu credi in dio ma non credi ci sia niente dopo la morte di sicuro non sei cristiano.e comunque mi sembra un po' difficile credere in dio e non nel paradiso.se dio esiste e non è nel paradiso dov'è?e perchè non puoi andare anche tu dopo la morte nel posto in cui è dio?mi sembra un po' un controsenso credere che non ci sia niente dopo la morte ma credere in dio...
    p.s.l'avevo scritto meglio sto post,ma poi il computer si è spento di colpo e ho dovuto riiscrivere tutto in maniera peggiore,ho tralasciato alcune cose che non ricordo più...



    Originariamente Scritto da TURBO PIZZA!!!!!!!!!!!!!! Visualizza Messaggio
    l'uomo continua ad esistere su questo mondo,divent materiale organico e la sua morte aiuta l'ecosistema.i suoi atomi continueranno ad esistere,l'unica cosa che si perde è la coscienza...
    comunque è provato che al momento della morte si perono 21kg di peso,portebbe anche esistere una consapevolezza (anima) formata da filamenti di dna che si liberi ed in qualche modo raggiunga uno stato di perfezione mentale che la induca a trovare una dimensione in cui vengano sodisatte le sue condizioni di vita...
    naa,quando l'uomo muore non aiuta l'ecosistema...E non è affatto vero che si perde solo la coscienza,si perde ogni attività vitale...poi non credo proprio che un uomo quando muore perde 21 kg di peso a priscindere...un uomo di 160 kg rispetto a un uomo di 60 kg perderà sicuramente più peso...ci sarà una proporzione immagino (sempre che sia vero quello che dici,cosa che dubito)...e non tirare fuori che l'anima è formata da filamenti di dna perchè 1.mi sembra un'enorme cazzata 2.meglio lasciare separata la religione dalla scienza,non mi sembra proprio il caso di unirle adesso come adesso...
    Last edited by Ajeje.; 02 July 2008, 15:51.

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    • #77
      Perdonate l'intervento scarno, ma già trovo avventato dare per certo il peso dell'anima che lascia il corpo. Affermare poi che morendo dimagriamo di 21 chilogrammi mi pare esagerato. Se non sbaglio la leggenda metropolitana parla di grammi. Poi se avete visto un cadavere divenire anoressico, mi rimetto alla vostra conoscenza.

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      • #78
        c'è qualcosa dopo la morte?
        La più vecchia domanda del mondo,anche se la domanda di Fred Flinstone "Wilma dov'è la mia clava?" potrebbe essere più vecchia ,tornando seri:

        Dopo la morte che c'è?,boh,nessuno lo sa,c'è chi crede in favole come il Paradiso,la Riencarnazione,i Campi Elisi;oppure c'è chi crede nei Fantasmi per avere la conferma della "Vita" dopo la morte e simili.
        Ma tutte hanno una sola origine "La paura della Morte" ,possiamo distruggere,uccidere,sconfiggere qualsiasi altro avversario,ma la "Morte" no,possiamo ritardarla,ma alla fine sarà sempre lei a vincere e a menochè non moriamo non sapremo mai cosa si nasconde dietro a questo grande avversario

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        • #79
          Originariamente Scritto da Garrincha Visualizza Messaggio
          Non diciamo assurdità La reincarnazione non ha motivo di essere (questo non la esclude), ma il nostro io non è costituito dalla memoria. Hai parlato infatti di consapevolezza di sé: cos'è la consapevolezza di sé? Quella cosa che effettivamente non risiede in un luogo preciso del cervello? Reincarnarsi sarebbe semplicemente come risvegliarsi improvvisamente con un'amnesia.
          Utilizzando i termini "memoria", "coscienza" e "consapevolezza" intendo la medesima proprietà, sebbene il ricordo di sè sia essenziale nella costituzione dell'io: se rinasco e non ho modo di ricordarmi di me stesso, se non ho modo di mantenere le contingenze che costituivano la mia essenza, che è restato di me? Un bel nulla, ve lo dico io.
          Se reincarnarsi significa svegliarsi improvvisamente con un'amnesia, ciò vuol dire essere qualcun altro, e se anche non bastasse questa banalissima asserzione, sarebbe sufficiente ricorrere - come spesso accade- al rasoio di Ockam.


          Originariamente Scritto da Garrincha Visualizza Messaggio
          La morte di fatto non esiste. Tutto ciò che definisce qualcosa in negativo non esiste: il non essere non esiste, altrimenti non sarebbe non essere. Quindi Davyl, per una volta, ha perfettamente ragione.
          Non c'è modo di accorgersi della morte, tuttavia una cosa esiste eccome: lo status di defunto. Ed anche se non lo proviamo sulla nostra pelle, sussiste.
          Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
          Mhh! Invero! Ma... chi dice che suddeda coscienza di sé cessi!? Ritengo più probabile che qualcuno sia + cosciente del suo reale se stesso da morto che da vivo...
          Alt, che vai dicendo? Da morto come potresti essere cosciente di qualcosa?
          Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
          La coscienza intesa semplicemente con: io sono tizio tal dei tali, vivo in..., ecc... non è la reale consapevolezza di chi si è, ma solo la conoscenza di ciò che si è in quel periodo di tempo determinato (che noi chiamiamo vita).
          Tuttavia l'esistenza va ben oltre tale lasso di tempo...
          L'esistenza sì, ma non il nostro io: quest'ulimo non può prescindere dal ricordo e dalla coscienza di sè, con tutte le contingenze annesse, sarebbe stupido contraddirmi su questo punto.
          Originariamente Scritto da Davyl Visualizza Messaggio
          Dal tuo punto di vista, tu non morirai mai: quando ci sarai, la morte non ci sarà; quando ci sarà la morte, sarai tu a non esserci.

          Per una volta Garrincha ha ragione, dato che mi ha dato ragione.
          Dal mio punto di vista io morirò eccome, solo non me ne accorgerò: ed il fatto che non me ne accorga, perchè mai dovrebbe inficiare l'esistenza della morte?
          L'orrore del reale è nulla contro l'idea dell'orrore. I miei pensieri, solo virtuali omicidi, scuotono la mia natura d'uomo; funzione e immaginazione si mescolano; e nulla è, se non ciò che non è.

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          • #80
            cmq, ripeterò sempre, che nessuno di noi ha i mezzi, per dare una risposta a questa domanda irrisolvibile
            Yo.

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            • #81
              Te lo spiegherò in modo più chiaro: io ho lucidissimi ricordi di quando avevo 8 mesi e francamente, anche se non avevo una personalità sviluppata, ero ME e non un altro. Se la coscienza risiedesse nelle esperienze, nella memoria e nei ricordi, un qualsiasi computer potrebbe essere me e potrebbero esistere infiniti me nell'universo in grado di coesistere. Se mi svegliassi da un'amnesia continuerei ad essere ME, non sarebbe un'altra persona ad essere cosciente, non sarei morto con i miei ricordi.
              Una corda scese sinuosa. La afferrai fra gli spruzzi e dal ponte si levò un grido di incoraggiamento, sguaiato e scellerato, il cui fetore era un affronto al cielo.

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              • #82
                Originariamente Scritto da Rou Dai Kaiohshin Visualizza Messaggio
                Dal mio punto di vista io morirò eccome, solo non me ne accorgerò: ed il fatto che non me ne accorga, perchè mai dovrebbe inficiare l'esistenza della morte?
                Te lo spiegherò in modo più chiaro: non potrai mai dire di aver incontrato la morte, perchè qui si parla dal punto di vista personale. Dunque, per te, la morte non avverrà mai.

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                • #83
                  Originariamente Scritto da Davyl Visualizza Messaggio
                  Te lo spiegherò in modo più chiaro: non potrai mai dire di aver incontrato la morte, perchè qui si parla dal punto di vista personale. Dunque, per te, la morte non avverrà mai.
                  Siamo sempre lì: non me ne accorgerò mai, ma avverrà.
                  Allo stesso modo, poniamo che mi facciano l'anestesia totale per un'operazione: non mi accorgo dell'operazione, dunque non sono stato operato?

                  Originariamente Scritto da Garrincha Visualizza Messaggio
                  Te lo spiegherò in modo più chiaro: io ho lucidissimi ricordi di quando avevo 8 mesi e francamente, anche se non avevo una personalità sviluppata, ero ME e non un altro. Se la coscienza risiedesse nelle esperienze, nella memoria e nei ricordi, un qualsiasi computer potrebbe essere me e potrebbero esistere infiniti me nell'universo in grado di coesistere. Se mi svegliassi da un'amnesia continuerei ad essere ME, non sarebbe un'altra persona ad essere cosciente, non sarei morto con i miei ricordi.
                  Perchè mai potrebbero esserci infiniti Me nell'universo? Non sequitur, non segue la protasi che hai premesso. Ricapitolo:
                  - La coscienza risiede nell'esperienza e nella memoria
                  - dunque, sostieni, possono esserci infiniti Me nell'universo.

                  Ho capito male io o c'è un'evidente insensatezza?

                  E poi, se non è il ricordo di sè a determinare l'io, quale altro elemento mi consentirebbe di rimanere me stesso una volta svegliato dall'ipotetica amnesia?
                  L'orrore del reale è nulla contro l'idea dell'orrore. I miei pensieri, solo virtuali omicidi, scuotono la mia natura d'uomo; funzione e immaginazione si mescolano; e nulla è, se non ciò che non è.

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                  • #84
                    Originariamente Scritto da Rou Dai Kaiohshin Visualizza Messaggio
                    Siamo sempre lì: non me ne accorgerò mai, ma avverrà.
                    Allo stesso modo, poniamo che mi facciano l'anestesia totale per un'operazione: non mi accorgo dell'operazione, dunque non sono stato operato?
                    Al risveglio dall'anestesia ti trovi solo nella struttura ospedaliera*, e l'intervento non ha lasciato cicatrici. Sicuro di aver subito quell'intervento?

                    *solitudine = punto di vista proprio e non soggetto alle influenze altrui

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                    • #85
                      Originariamente Scritto da Davyl Visualizza Messaggio
                      Al risveglio dall'anestesia ti trovi solo nella struttura ospedaliera*, e l'intervento non ha lasciato cicatrici. Sicuro di aver subito quell'intervento?

                      *solitudine = punto di vista proprio e non soggetto alle influenze altrui
                      Potrei esserne certo solo se mi accorgo di essere guarito, ma questo discorso finisce per non riguardare più la questione principale.
                      Ad ogni modo posso capire il vostro punto di vista, anche se non lo ritengo ragionevole, dal momento che non mi si fornisce un altro elemento costitutivo dell'io (a parte la memoria) che permanga dopo il risveglio e l'amnesia.
                      Ed inoltre, non ritengo molto rilevante - nel caso in cui conveniate che il concetto di reincarnazione non sta in piedi- discutere se la morte esista o meno, dacché non ci tange minimamente.
                      L'orrore del reale è nulla contro l'idea dell'orrore. I miei pensieri, solo virtuali omicidi, scuotono la mia natura d'uomo; funzione e immaginazione si mescolano; e nulla è, se non ciò che non è.

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