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Assolutamente favorevole.
Non ha senso negarlo in assoluto, visto che esistono situazioni -già precedentemente citate- in cui deve poter essere una scelta legittima. (sia dell'uomo che della donna, non credo che si tratti di una questione di proprietà del corpo).
Spesso in questi casi si tende a voler pensare anche per gli altri, ma non siamo tutti uguali, è diritto di ciascuno scegliere della propria esistenza.
Questo non vuol dire che sia corretto usarlo come anticoncezionale d'emergenza, beninteso... ma è un problema che riguarda unicamente la coscienza di chi ne abusa.
L'unico dubbio che mi è sorto ultimamente riguarda l'estrema facilità con la quale al giorno d'oggi una donna può abortire. L'atto in se -ingoiare una pillola- è talmente insignificante che rischia di rendere insignificante qualcosa che ha invece un enorme valore, a prescindere dalla scelta finale.
Considerando che non lo portiamo in grembo 9 mesi, non subiamo sbalzi ormonali e non stiamo 3 ore al giorno a vomitare dove capita, direi di no, non sono cazzi nostri.
Considerando che non lo portiamo in grembo 9 mesi, non subiamo sbalzi ormonali e non stiamo 3 ore al giorno a vomitare dove capita, direi di, non sono cazzi nostri.
Se la metti in questo senso hai profondamente ragione.
E' da paese incivile non legalizzare l'aborto, privando il cittadino di una sua libertà. Ma in fondo è un divieto che ben si confà ad uno Stato che è liberale solo a parole.
Considerando che non lo portiamo in grembo 9 mesi, non subiamo sbalzi ormonali e non stiamo 3 ore al giorno a vomitare dove capita, direi di no, non sono cazzi nostri.
Ecco, intendevo questo.
Inoltre dobbiamo ricordare che molte persone subiscono violenze psicologiche da parte della chiesa cattolica che tenta di fare il lavaggio del cervello a molti credenti. Molte volte ci riesce, e me ne rendo conto quando discuto con loro, e gli sento dire: "Chi siamo noi per decidere sulla vita degli altri" (frase sentita il giorno prima in piazza san pietro), anche quando si parla di una bambina di 6-7 anni violentata e rimasta incinta. In questi casi non vale neanche la pena rispondere.
Mettiamo che il bambino abbia un'orribile malattia che gli portrà a vivere al massimo 20 anni di sofferenza per sè stesso e per la famiglia. Certo, che bella vita è così, eh?
No, assolutamente favorevole, in tutti i casi, pure se il bambino è frutto di un errore, in qualsiasi caso sono favorevole all'aborto. Cacchio, ora ci manca pure provare pena per un ammasso di cellule.
Favorevole.
Mi sembra di aver letto nel post di qualcuno che dovrebbe decidere solo la madre,per me assolutamente sbagliato.
La scelta deve essere condivisa sia dal padre che dalla madre.
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