Rispecchia la mia opinione.
C'è quella maschera consistente di azione, di buoni sentimenti, di frasi d’amore ben curate, d’ideali romantici, di splendidi duelli a cavallo e mille altri orpelli, questo film non vale niente. Se c’è solo la facciata la casa non ci può essere, e questa mi sembra la sintesi perfetta per descrivere questo film. Tutto è ben curato, dalla pre-produzione alla post-produzione, ma quello che manca è il film. Per realizzare qualcosa che sia degno di entrare nella grande storia del cinema, non basta prendere il biondino della situazione (peraltro affetto da paresi-stupido facciale!(pace al anima sua)) mettergli un’armatura addosso, fargli prendere il posto del suo padrone-cavaliere morto, fargli vincere tutti i tornei grazie alla sua forza di volontà, accoppiarlo con la bella di turno che lo ama perché è “diverso” (certo che è diverso, non riesce né a piangere né a ridere!), farlo graziare dal giovane re ribelle che apprezza il suo coraggio, farlo diventare campione del mondo (e finalmente in questa scena parte la canzone di Robbie Williams! Strano peraltro che non ci sia anche lui nel film, tanto peggio di così…) far commuovere il povero padre impagliatore oramai cieco che si ritrova il figlio cavaliere, umiliare il cattivone di turno che regolarmente sembra invincibile ma diventa un imbranato nell’ultima scena ecc…
Sa veramente di già visto e visto anche in luce migliore.
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