Lost è una serie che ha fatto "epoca" perchè è stato il passaggio definitivo ad una serialità più matura, ed ha imposto il drama come principale genere narrativo seriale americano, sostituendo la sit-comedy dopo il finale di Friends e il declino dei Simpsons. Sicuramente non è stata la miglior serie passata fino a quel momento, tutt'altro, ma ha imposto definitivamente il drama all'attenzione del pubblico mainstream (facendolo diventare argomento di conversazione, come mai prima, per via dei continui ed infiniti misteri). Per farlo ha portato ad un nuovo modo a cui guardare le serie, costruendo e ampliando la propria continuity a livelli mai visti prima in TV, cavalcando i più elementari meccanismi dello storytelling, e sfruttando come nessun'altra prima un nuovo media come Internet. Per questo, credo, è stata una delle serie più influenti dell'ultimo decennio, al di là dell'effettiva qualità e al di là dell'annosa (quasi quanto sterile) questione della costruzione della storia da parte degli sceneggiatori.
Poi appunto la qualità: alla fine Lost era una serie aveva come principale obiettivo tenere incollati gli spettatori alla TV, poco da dire a proposito. Ora, io non ho ancora fatto un completo rewatch, ma per come me la ricordo:
- il vero nucleo di Lost erano i personaggi, ma molti di loro non erano davvero niente di che, tanto che molti sono stati oggetto di parodia per quanto erano involontariamente esilaranti (vedi i vari tormentoni come i "Waaaaaalt", le catchphrases pompose e mal riuscite stile Jerry Mcguire, recitazione in media così così, vedere le ormai celebri Jackfaces, tra le altre prove attoriali) e alla fine persino Ben e Locke, gli unici due personaggi memorabili della serie, sembravano stantii e noiosi per quanto erano diventati triti e ritriti.
- la storia... va beh, Damon Lindelof, in pratica fumo negli occhi e quando si vede un po' di luce... altro fumo negli occhi. E saltare alcuni episodi significa non capirci niente. Poi, dovrei riguardare la quarta stagione, ma nella quinta e soprattutto nella sesta ci mancava solo il colonnello dei Monty Python ad interrompere tutto per eccesso di idiozia, a volte.
- i mindfuck.... la parte peggiore, è vero che solo pochi non sono stati spiegati in maniera vagamente adeguata, ma va da sè che non puoi farci 6 stagioni, tanto che infatti oltre la qualità anche l'audience calava continuamente dalla terza stagione in poi.
- e poi i temi, banalità buttate ciclicamente in faccia allo spettatore, e con il solo scopo di far blaterare qualche sciocchezza ai personaggi e per mostrare quanto la serie fosse impegnata. Questa è la cosa che, alla fine, non ho davvero sopportato di Lost, molto più dell'ormai ozioso discorso sul quanto gli autori avessero in mente la serie nel complesso (e comunque no, chiaramente non sapevano neanche loro dove la serie dovesse finire).
Riassumendo, Lost oggi è da vedere (ammesso che l'utente che l'ho chiesto abbia ancora curiosità )? È una serie che avrà fatto storia ma che secondo me è invecchiata piuttosto male, forse troppo frustrante e comunque non più in grado di soddisfare i palati più fini. Oggi sembrerà nel suo complesso un po' troppo kitsch (sì, la serie se lo porta dietro fin dal primo episodio, prima che diventi strabordante nelle ultime stagioni) e arruffata ai palati fini, ma è troppo incasinata per essere seguita a cervello spento (cosa che farebbe apprezzare i personaggi e i vari cliffhanger).
Diciamo che servirebbe un approccio a metà, aspettative non tanto elevate e tanta pazienza, secondo me.
Poi appunto la qualità: alla fine Lost era una serie aveva come principale obiettivo tenere incollati gli spettatori alla TV, poco da dire a proposito. Ora, io non ho ancora fatto un completo rewatch, ma per come me la ricordo:
- il vero nucleo di Lost erano i personaggi, ma molti di loro non erano davvero niente di che, tanto che molti sono stati oggetto di parodia per quanto erano involontariamente esilaranti (vedi i vari tormentoni come i "Waaaaaalt", le catchphrases pompose e mal riuscite stile Jerry Mcguire, recitazione in media così così, vedere le ormai celebri Jackfaces, tra le altre prove attoriali) e alla fine persino Ben e Locke, gli unici due personaggi memorabili della serie, sembravano stantii e noiosi per quanto erano diventati triti e ritriti.
- la storia... va beh, Damon Lindelof, in pratica fumo negli occhi e quando si vede un po' di luce... altro fumo negli occhi. E saltare alcuni episodi significa non capirci niente. Poi, dovrei riguardare la quarta stagione, ma nella quinta e soprattutto nella sesta ci mancava solo il colonnello dei Monty Python ad interrompere tutto per eccesso di idiozia, a volte.
- i mindfuck.... la parte peggiore, è vero che solo pochi non sono stati spiegati in maniera vagamente adeguata, ma va da sè che non puoi farci 6 stagioni, tanto che infatti oltre la qualità anche l'audience calava continuamente dalla terza stagione in poi.
- e poi i temi, banalità buttate ciclicamente in faccia allo spettatore, e con il solo scopo di far blaterare qualche sciocchezza ai personaggi e per mostrare quanto la serie fosse impegnata. Questa è la cosa che, alla fine, non ho davvero sopportato di Lost, molto più dell'ormai ozioso discorso sul quanto gli autori avessero in mente la serie nel complesso (e comunque no, chiaramente non sapevano neanche loro dove la serie dovesse finire).
Riassumendo, Lost oggi è da vedere (ammesso che l'utente che l'ho chiesto abbia ancora curiosità )? È una serie che avrà fatto storia ma che secondo me è invecchiata piuttosto male, forse troppo frustrante e comunque non più in grado di soddisfare i palati più fini. Oggi sembrerà nel suo complesso un po' troppo kitsch (sì, la serie se lo porta dietro fin dal primo episodio, prima che diventi strabordante nelle ultime stagioni) e arruffata ai palati fini, ma è troppo incasinata per essere seguita a cervello spento (cosa che farebbe apprezzare i personaggi e i vari cliffhanger).
Diciamo che servirebbe un approccio a metà, aspettative non tanto elevate e tanta pazienza, secondo me.
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