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Forme di Governo

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  • #31
    Originariamente Scritto da Jarod
    Lord Axl sarà eccessivo, ma ha ragione!
    Quoto!
    Due le cose. 1) Hai sbagliato quote 2) Hai sbagliato persona
    E poi, perchè sarei eccessivo? Non mi sembra nemmeno di aver detto chissà che..

    Ad ogni modo...non so...forse ora sarò eccessivo....ma mi sembra che mi sembra sia di nuovo salito sul piedistallo e che stia dando lezioni basate su....cosa? Non un esempio pratico, non un qualcosa che vada al di là di un pensiero. Servirebbe anche un pò di costrutto, no? Hai idee differenti? Perfetto, esponile in modo educato, spiega con esempi pratici quello che vuoi dire e la discussione decolla. Invece cosa fai? Insulti, dici che la gente non capisce un cazzo di niente oppure che sono troppo piccoli per capire (manco si sa che età hai tu, tanto per dire) e stop. Non so....lo spessore di queste affermazioni è prossimo allo zero e ti invito, se hai veramente interesse a prender parte a queste discussioni di avere innanzitutto rispetto per gli altri, anche quando le loro idee sono sbagliate. Soprattutto, non sarebbe neanche male se finalmente riuscissimo ad imparare qualcosa da te, dal momento che a quanto pare "ne sai a pacchi", altrimenti sembra una "curtura" fatta su miocuggino.com. Suvvia...
    Tiscali ADSL Gaming 20/1

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    • #32
      Originariamente Scritto da Lord Axl
      Due le cose. 1) Hai sbagliato quote 2) Hai sbagliato persona
      E poi, perchè sarei eccessivo? Non mi sembra nemmeno di aver detto chissà che..
      No no Lord nn ho sbagliato a quotare XD
      Io do ragione a Mi Sembra per quella frase
      Certo magari sarà anche dura/eccessiva ( la frase di mi sembra), ma trabocca di verità!

      Non do opinioni sul tuo operato ci mancherebbe
      Last edited by Jarod; 30 May 2006, 17:21.
      I don't think about things, but I respect who does!*

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      • #33
        Non volevo intervenire perchè trovo che sia un topic insensato che parte da una domanda insensata. Mi scuso con Will, non voglio dire che lui sia insensato o altro (anzi riflettere su certi argomenti fa bene e io a mio tempo lo feci), però per la mia visione delle idee e della loro genesi quella su quale sia la forma di governo migliore la trovo una domanda sbagliata.
        Provo a riformulare questa domanda alla luce di mie considerazioni.
        L'oggetto e il soggetto sono troppo mischiati, l'uno determina l'altro e l'altro influisce sull'uno: è una cane che si morde la coda ed è difficile capire quale sia la coda e quale sia la testa. Provate a seguirmi.
        In termini marxisti direi che la struttura influenza la sovrastruttura e quest'ultima agisce sulle coscienze le quali a loro volta modificano la struttura e provano a pensare meglio la sovrastruttura.
        Noi viviamo in un mondo economicamente, socialmente e politicamente modellato su dei concetti che traggono la loro giustificazione e la loro forza dal mondo stesso che li partorisce, contemporaneamente anche le nostre convinzioni si modellano e si calcificano in base alla realtà oggettiva con cui ci troviamo ad avere a che fare quotidianamente. Questa realtà oggettiva determina la nostra opinione in merito alla struttura economica, sociale e politica della realtà. Chiedersi quale forma di governo si preferisce non può che portare a risposte estremamente relative. Il mondo odierno è modellato per esser retto da delle democrazie largamente partecipative, l'unica risposta può essere questa poichè se fosse un altra questa sarebbe inadeguata a poter aderire alla realtà attuale. Sarà banale, sarà tautologico(ripetitivo)ma la forma di governo migliore è quella che è migliore per l'epoca storica in cui si vive. E' inutile chiedersi se dal 22 al 43 la miglior forma di governo era il fascismo poichè se vi era quella forma di governo significa che era quella la migliore per quel LUOGO e per quel TEMPO in cui si sviluppò. Significa che era la migliore ma non l'unica possibile, poteva cambiare se e quando le risposte che essa dava alla società che la aveva generata non fossero più adatte a quella società stessa e quindi si necessitasse un nuovo modo di governare.
        In soldoni:
        io ragazzo vivo in una realtà in cui vi è una forma di governo che si presenta come giusta e ottima(quale sistema di governo si presenta come sbagliato?); questo sistema di governo è nato da delle modifiche delle strutture sociali ed economiche della realtà e contemporaneamente esso modifica queste strutture adeguandole a se ed adeguandosi a loro.Il feudalesimo non era più adatto alla civiltà nuova che si stava creando, il ceto mercantile era dinamico, propositivo in continua crescita e l'accellerazione che questa crescita esigeva era fortemente rallentata dalle strutture feudali e dalla concezione aristocratica della vita. Serviva un nuovo modello economico-sociale-politico, un modello che permettesse ai più meritevoli(i più produttivi)di eccellere, un modello fortemente meritocratico che permettesse a TUTTI di raggiungere gli obiettivi desiderati, che desse la possibilità a CHIUNQUE di poter fare una scalata sociale e di poter essere artefice del destino del mondo in cui vive: serviva la democrazia, l'apertura delle classi, bisognava dare a tutti la possibilità di partecipare alla vita dello Stato(suffragio universale). Così nasce la democrazia e tutto ciò che ne consegue. Bisogna pensare questa forma di governo come un qualcosa di dinamico e bisogna pensare anche alle nostre convinzioni come ad un qualcosa di dinamico e "figlio del suo tempo". Se si potesse tornare indietro nel tempo e ci si ritrovasse nel medioevo, sfido a chiunque a non esser preso per pazzo pretendendo la democrazia o anche solo pensando che la democrazia possa essere la forma migliore di governo per quel tempo. Così come è da matti andare in Medio Oriente e pretendere che la democrazia sia la miglior forma di governo. La realtà in cui viviamo influenza le nostre idee ma non è detto che le nostre idee si adattino alla perfezione a qualsiasi tempo e a qualsiasi luogo, soprattutto considerando che le nostre idee sono relative, soggettive, nate dalle nostre personalissime esperienze: quindi non assolute.
        Spero di aver spiegato in modo chiaro, sono concetti di difficile esposizione e di ancor più difficile comprensione ma sono concetti che se compresi rendono chiaro come sia sbagliato che misembra! parli di cazzate riferendosi alle opinioni "non-democratiche" di Will e di altri e come dall'altro lato Will(mi sembra che tu affermassi così, magari ricordo male)si sbaglia quando dice che è giusto aver portato la democrazia in Iraq.
        La democrazia NON è un dogma, non è per forza giusta, non è soprattutto un idea assoluta che sovrasta le altre: è un idea come tutte le altre, è figlia di determinate circostanze religiose-economiche-sociali-culturali. Soprattutto le nostre idee riguardo ad essa sono confuse dal fatto che siamo chiamati a predicare su qualcosa che ci modifica.

        La domanda vera quale è(e fidatevi che non è puntigliosità la mia): Quale è la migliore forma di governo per l'Italia(o al massimo l'Europa)attuale?

        A questa domanda rispondo.
        Forse meraviglierò molti di voi ma penso che la miglior forma di governo non sia la democrazia, almeno non la democrazia così come essa è attualmente attuata e strutturata. Quello che dice Will (dispotismo illuminato) non è una sciocchezza e neanche uno "stendardo del passato" che ci si ostina a sventolare.
        Riflettiamo su cosa è oggi la democrazia in Italia e nell'occidente in generale.
        Da noi abbiamo una confusione totale e siamo arrivati al punto in cui i cittadini esprimono le proprie opinioni senza avere opinioni! Ovvero senza avere la possibilità di comprendere effettivamente le conseguenze delle proprie scelte politiche.
        Senza andare a tirare in ballo elezioni passate, vi faccio una domanda cui(almeno dentro di voi)dovete rispondere sinceramente: tra un mese c'è un referendum costituzionale, sapete dire cosa determinerà l'eventuale vittoria del fronte del si? Come verrà cambiata la Costituzione e perchè verrà cambiata così?
        Sinceramente (e guardate che mi ci son messo d'impegno)non ho ancora capito cosa succederà se vincono i si e cosa se vincono i no. E, senza falsa modestia, credo di non esser poi così ignorante e stupido da non capire le cose.
        Ancora.
        L'anno scorso c'erano dei referendum su fecondazione assistita ed altre cose.
        Siete davvero convinti di sapere esattamente cosa era meglio votare in base alle vostre convinzioni?
        La realtà è che il mondo in cui viviamo è talmente complesso che per deliberare su certi argomenti serve avere una conoscenza specializzata dell'argomento stesso, bisognerebbe avere una competenza tecnica che non tutti possono avere. Cosa facciamo allora? Ascoltiamo o qualche slogan oppure stiamo a sentire la voce del nostro partito di riferimento ed in base a quello decidiamo. Non sto a dibattere su come e perchè sia praticamente impossibile avere un livello di istruzione tale da farci formare opinioni valide e coscienti sui vari aspetti su cui siamo chiamati a votare o a proporre, così come non voglio dibattere su come siamo giunti in Italia(paese di letterati)a non esser più capaci di leggere un giornale. Semplicemente la democrazia sta lentamente cedendo il passo, si dimostra sempre più insufficiente a rispondere ai quesiti che la società gli propone. Non so se il dispotismo illuminato di cui parla Will sia la forma di governo migliore per questa realtà, ma so che mi sentirei più sicuro se a decidere sul referendum costituzionale non fossero ANCHE dei leghisti convinti che "al Sud non pagano le tasse"; ma sarei più sicuro se a farlo fossero dei costituzionalisti che sanno cosa è meglio e cosa non è meglio. Così come starei più tranquillo se a votare sulla fecondazione assistita o sul trattamento delle cellule staminali non fossero ANCHE i bigotti seguaci di Ruini, ma magari fosse un pool di medici e tecnici esperti nel settore.
        Non è dispotismo illuminato, è magari democrazia illuminata tecnocratica o repubblica tecnocratica. E' esser coscienti che è pericolosissimo dare il potere al popolo in un mondo in cui una persona può controllare e modificare le opinioni del popolo. E' esser coscienti che viviamo in un mondo altamente specializzato e per comprendere certi fenomeni bisogna esser per forza tecnici specializzati(di qualsiasi ramo). Insomma un cenacolo di dotti (indipendenti) che governa uno Stato non è per me molto peggiore di uno Stato governato da una massa malleabile e facilmente indirizzabile.
        Ovviamente si sollevano altri problemi.
        Magari ne parlo un altra volta.
        Concludo con W. Churchill:"la democrazia è la peggior forma di governo possibile, fatta eccezzione per tutte le altre che abbiamo avuto".
        A torme, di terra passarono in terra,
        Cantando giulive canzoni di guerra,
        Ma i dolci castelli pensando nel cor;
        Per valli petrose, per balzi dirotti,
        Vegliaron nell’arme le gelide notti,
        Membrando i fidati colloqui d’amor.

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        • #34
          Originariamente Scritto da Naoto
          Noi viviamo in un mondo economicamente, socialmente e politicamente modellato su dei concetti che traggono la loro giustificazione e la loro forza dal mondo stesso che li partorisce, contemporaneamente anche le nostre convinzioni si modellano e si calcificano in base alla realtà oggettiva con cui ci troviamo ad avere a che fare quotidianamente. Questa realtà oggettiva determina la nostra opinione in merito alla struttura economica, sociale e politica della realtà. Chiedersi quale forma di governo si preferisce non può che portare a risposte estremamente relative. Il mondo odierno è modellato per esser retto da delle democrazie largamente partecipative, l'unica risposta può essere questa poichè se fosse un altra questa sarebbe inadeguata a poter aderire alla realtà attuale. Sarà banale, sarà tautologico(ripetitivo)ma la forma di governo migliore è quella che è migliore per l'epoca storica in cui si vive. E' inutile chiedersi se dal 22 al 43 la miglior forma di governo era il fascismo poichè se vi era quella forma di governo significa che era quella la migliore per quel LUOGO e per quel TEMPO in cui si sviluppò. Significa che era la migliore ma non l'unica possibile, poteva cambiare se e quando le risposte che essa dava alla società che la aveva generata non fossero più adatte a quella società stessa e quindi si necessitasse un nuovo modo di governare.
          In soldoni:
          io ragazzo vivo in una realtà in cui vi è una forma di governo che si presenta come giusta e ottima(quale sistema di governo si presenta come sbagliato?); questo sistema di governo è nato da delle modifiche delle strutture sociali ed economiche della realtà e contemporaneamente esso modifica queste strutture adeguandole a se ed adeguandosi a loro.Il feudalesimo non era più adatto alla civiltà nuova che si stava creando, il ceto mercantile era dinamico, propositivo in continua crescita e l'accellerazione che questa crescita esigeva era fortemente rallentata dalle strutture feudali e dalla concezione aristocratica della vita. Serviva un nuovo modello economico-sociale-politico, un modello che permettesse ai più meritevoli(i più produttivi)di eccellere, un modello fortemente meritocratico che permettesse a TUTTI di raggiungere gli obiettivi desiderati, che desse la possibilità a CHIUNQUE di poter fare una scalata sociale e di poter essere artefice del destino del mondo in cui vive: serviva la democrazia, l'apertura delle classi, bisognava dare a tutti la possibilità di partecipare alla vita dello Stato(suffragio universale). Così nasce la democrazia e tutto ciò che ne consegue. Bisogna pensare questa forma di governo come un qualcosa di dinamico e bisogna pensare anche alle nostre convinzioni come ad un qualcosa di dinamico e "figlio del suo tempo". Se si potesse tornare indietro nel tempo e ci si ritrovasse nel medioevo, sfido a chiunque a non esser preso per pazzo pretendendo la democrazia o anche solo pensando che la democrazia possa essere la forma migliore di governo per quel tempo. Così come è da matti andare in Medio Oriente e pretendere che la democrazia sia la miglior forma di governo. La realtà in cui viviamo influenza le nostre idee ma non è detto che le nostre idee si adattino alla perfezione a qualsiasi tempo e a qualsiasi luogo, soprattutto considerando che le nostre idee sono relative, soggettive, nate dalle nostre personalissime esperienze: quindi non assolute.

          La democrazia NON è un dogma, non è per forza giusta, non è soprattutto un idea assoluta che sovrasta le altre: è un idea come tutte le altre, è figlia di determinate circostanze religiose-economiche-sociali-culturali. Soprattutto le nostre idee riguardo ad essa sono confuse dal fatto che siamo chiamati a predicare su qualcosa che ci modifica.

          Riflettiamo su cosa è oggi la democrazia in Italia e nell'occidente in generale.
          Da noi abbiamo una confusione totale e siamo arrivati al punto in cui i cittadini esprimono le proprie opinioni senza avere opinioni! Ovvero senza avere la possibilità di comprendere effettivamente le conseguenze delle proprie scelte politiche.

          Cosa facciamo allora? Ascoltiamo o qualche slogan oppure stiamo a sentire la voce del nostro partito di riferimento ed in base a quello decidiamo. Non sto a dibattere su come e perchè sia praticamente impossibile avere un livello di istruzione tale da farci formare opinioni valide e coscienti sui vari aspetti su cui siamo chiamati a votare o a proporre, così come non voglio dibattere su come siamo giunti in Italia(paese di letterati)a non esser più capaci di leggere un giornale. Semplicemente la democrazia sta lentamente cedendo il passo, si dimostra sempre più insufficiente a rispondere ai quesiti che la società gli propone.

          E' esser coscienti che è pericolosissimo dare il potere al popolo in un mondo in cui una persona può controllare e modificare le opinioni del popolo. E' esser coscienti che viviamo in un mondo altamente specializzato e per comprendere certi fenomeni bisogna esser per forza tecnici specializzati(di qualsiasi ramo). Insomma un cenacolo di dotti (indipendenti) che governa uno Stato non è per me molto peggiore di uno Stato governato da una massa malleabile e facilmente indirizzabile.
          Ovviamente si sollevano altri problemi.
          Magari ne parlo un altra volta.
          Concludo con W. Churchill:"la democrazia è la peggior forma di governo possibile, fatta eccezzione per tutte le altre che abbiamo avuto".

          Ti quoto perchè hai espresso magnificamente alcuni pensieri che condivido pienamente.

          La mia opinione? Ci vuole un governo globale comunista basato su un comunismo non puramente teorico, ma che funzioni in pratica, che garantisca libertà, giustizia, risorse e benessere a tutti rispettando in modo sano i principi della competitività.

          Ora è un sogno, un giorno magari chissà...


          ------------

          La democrazia in cui viviamo ora è un gran schifo, ma credete davvero che scegliere tra due governi corrotti sia il comando del popolo?

          A me Prodi e Berlusconi fanno schifo entrambi...
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          • #35
            Ho capito il tuo discorso ma credo qualcosa si possa fare in termini di istruzione... certo tu hai ragione dicendo che bisogna essere specializzati per decidere determinate cose.. ma per citare te " se adesso noi siamo una repubblica, vuol dire che il contesto storico-sociale in cui ci troviamo permette solamente una repubblica", se poi cambieremo nn lo so, ed io sinceramente nn me lo auguro xché come Churchill disse :"la democrazia è la peggior forma di governo possibile, fatta eccezzione per tutte le altre che abbiamo avuto". Vuol dire che di "meglio" nn c'éal momento.. o meglio nn c'é forma di governo migliore "per noi", in sostanza nn credo che accetteremmo altre forme di governo.. o almeno la maggior parte di noi.
            Originariamente Scritto da Naoto
            Questa realtà oggettiva determina la nostra opinione in merito alla struttura economica, sociale e politica della realtà. Chiedersi quale forma di governo si preferisce non può che portare a risposte estremamente relative. Il mondo odierno è modellato per esser retto da delle democrazie largamente partecipative, l'unica risposta può essere questa poichè se fosse un altra questa sarebbe inadeguata a poter aderire alla realtà attuale. Sarà banale, sarà tautologico(ripetitivo)ma la forma di governo migliore è quella che è migliore per l'epoca storica in cui si vive. E' inutile chiedersi se dal 22 al 43 la miglior forma di governo era il fascismo poichè se vi era quella forma di governo significa che era quella la migliore per quel LUOGO e per quel TEMPO in cui si sviluppò. Significa che era la migliore ma non l'unica possibile, poteva cambiare se e quando le risposte che essa dava alla società che la aveva generata non fossero più adatte a quella società stessa e quindi si necessitasse un nuovo modo di governare
            Quoto, comprendo il ragionamento e te ne do atto ma ti chiedo.. in futuro cosa sarà?
            I don't think about things, but I respect who does!*

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            • #36
              Originariamente Scritto da Jarod
              " se adesso noi siamo una repubblica, vuol dire che il contesto storico-sociale in cui ci troviamo permette solamente una repubblica", se poi cambieremo nn lo so, ed io sinceramente nn me lo auguro xché come Churchill disse :"la democrazia è la peggior forma di governo possibile, fatta eccezzione per tutte le altre che abbiamo avuto". Vuol dire che di "meglio" nn c'éal momento.. o meglio nn c'é forma di governo migliore "per noi", in sostanza nn credo che accetteremmo altre forme di governo.. o almeno la maggior parte di noi.
              Hai compreso la parte "statica" di come intendo l'evoluzione storica(che poi sono di formazione marxista quindi praticamente sto parlando di materialismo storico). Ora passa alla fase "dinamica". Quella società governata dalla repubblica(e con società intendo un insieme di relazoni sociali-politiche-economiche)inizierà a modificarsi e modificandosi modificherà anche la forma di governo da cui è governata(scusa il gioco di parole).
              Esempio scemo e frettoloso(perchè sto scappando): peso 70kili e chiamo un sarto per cucirmi l'abito; il mio corpo è l'insieme di relazioni politico-sociali-economiche, l'abito è la legge che governa le relazioni di cui sopra. Fin qui tutto chiaro: il sarto mi cucirà addosso un abito perfetto per il mio corpo. Ma questo corpo ingrasserà o dimagrirà e quindi quell'abito sarà largo o stretto ed allora il sarto gradatamente cambierà parti di abito per adattarlo al mio nuovo corpo(metodi politici riformisti), sostituirà tutto l'abito nel caso il corpo sia troppo cambiato per adattarvi l'abito vecchio(rivoluzioni). L'esempio è scemo ma penso abbastanza intuitivo, il sarto è l'evoluzione storica stessa, non è ne Dio ne lo spirito hegeliano(almeno per me).
              Scappo.
              A torme, di terra passarono in terra,
              Cantando giulive canzoni di guerra,
              Ma i dolci castelli pensando nel cor;
              Per valli petrose, per balzi dirotti,
              Vegliaron nell’arme le gelide notti,
              Membrando i fidati colloqui d’amor.

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              • #37
                Originariamente Scritto da Naoto
                Hai compreso la parte "statica" di come intendo l'evoluzione storica(che poi sono di formazione marxista quindi praticamente sto parlando di materialismo storico). Ora passa alla fase "dinamica". Quella società governata dalla repubblica(e con società intendo un insieme di relazoni sociali-politiche-economiche)inizierà a modificarsi e modificandosi modificherà anche la forma di governo da cui è governata(scusa il gioco di parole).
                Esempio scemo e frettoloso(perchè sto scappando): peso 70kili e chiamo un sarto per cucirmi l'abito; il mio corpo è l'insieme di relazioni politico-sociali-economiche, l'abito è la legge che governa le relazioni di cui sopra. Fin qui tutto chiaro: il sarto mi cucirà addosso un abito perfetto per il mio corpo. Ma questo corpo ingrasserà o dimagrirà e quindi quell'abito sarà largo o stretto ed allora il sarto gradatamente cambierà parti di abito per adattarlo al mio nuovo corpo(metodi politici riformisti), sostituirà tutto l'abito nel caso il corpo sia troppo cambiato per adattarvi l'abito vecchio(rivoluzioni). L'esempio è scemo ma penso abbastanza intuitivo, il sarto è l'evoluzione storica stessa, non è ne Dio ne lo spirito hegeliano(almeno per me).
                Scappo.
                Ho capito questo, ma allora se tutto scorre.. se tutto é in continua evoluzione cosa diventerà? E qu mi riallaccio alla domanda di prima: Diventerà un'altr forma di governo mai sperimentata prima o si ritorneré ai vecchi schemi?
                In fin dei conti a me basta che un sistema di governo faccia le veci di tutto il popolo e aiuti il popolo.. che sia repubblica o altro poco conta ma credo che la repubblica (attualmente) tra questi sia quella che ne garantisce meglio i diritti dei deboli
                I don't think about things, but I respect who does!*

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                • #38
                  Raga mettetevi il cuore in pace........la forma di governo perfetta è solo un utopia perchè c'è sempre quello che porta avanti solo i suoi interessi fregandosene di tutti gli altri individui.....Cmq tra tutte la migliore è la repubblica,dove tutti possono esprimere il loro pensiero tramite voto....Non condivido forme di governo in cui a governare vi è una ristretta schiera di persone, poichè ciò porta sempre ad una semiforma di dittatura.

                  sigpic
                  Max Pezzali Mania
                  ---> http://www.maxpezzalimania.it

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                  • #39
                    Originariamente Scritto da Darkito
                    Raga mettetevi il cuore in pace........la forma di governo perfetta è solo un utopia perchè c'è sempre quello che porta avanti solo i suoi interessi fregandosene di tutti gli altri individui.....Cmq tra tutte la migliore è la repubblica,dove tutti possono esprimere il loro pensiero tramite voto....Non condivido forme di governo in cui a governare vi è una ristretta schiera di persone, poichè ciò porta sempre ad una semiforma di dittatura.
                    Non posso fare a meno di dire che un po hai ragione.
                    sigpic <- Questo è un GENIO!!

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                    • #40
                      Originariamente Scritto da Jarod
                      Ho capito questo, ma allora se tutto scorre.. se tutto é in continua evoluzione cosa diventerà? E qu mi riallaccio alla domanda di prima: Diventerà un'altr forma di governo mai sperimentata prima o si ritorneré ai vecchi schemi?
                      In fin dei conti a me basta che un sistema di governo faccia le veci di tutto il popolo e aiuti il popolo.. che sia repubblica o altro poco conta ma credo che la repubblica (attualmente) tra questi sia quella che ne garantisce meglio i diritti dei deboli
                      Son troppo pessimista per darti una buona risposta.
                      Penso solo che il modello educativo proposto dall'Illuminismo ha retto 2 secoli ma è destinato a tramontare e quel modello educativo sta alla base della democrazia a larga partecipazione.
                      Cosa posso dirti del futuro? Il mio timore\certezza?
                      Una tecnocrazia: governo e decisioni in mano ai tecnici, popolo sempre meno partecipativo perchè sempre meno Cittadino, scuole che forgiano lavoratori ma non allevano Cittadini, elitè di dotti che decide in vece di una massa incolta ma capace di usare tutte le tecnologie di ultimissima generazione.
                      Non so....la vedo brutta....
                      A torme, di terra passarono in terra,
                      Cantando giulive canzoni di guerra,
                      Ma i dolci castelli pensando nel cor;
                      Per valli petrose, per balzi dirotti,
                      Vegliaron nell’arme le gelide notti,
                      Membrando i fidati colloqui d’amor.

                      Comment


                      • #41
                        Originariamente Scritto da Naoto
                        Son troppo pessimista per darti una buona risposta.
                        Penso solo che il modello educativo proposto dall'Illuminismo ha retto 2 secoli ma è destinato a tramontare e quel modello educativo sta alla base della democrazia a larga partecipazione.
                        Cosa posso dirti del futuro? Il mio timore\certezza?
                        Una tecnocrazia: governo e decisioni in mano ai tecnici, popolo sempre meno partecipativo perchè sempre meno Cittadino, scuole che forgiano lavoratori ma non allevano Cittadini, elitè di dotti che decide in vece di una massa incolta ma capace di usare tutte le tecnologie di ultimissima generazione.
                        Non so....la vedo brutta....
                        Anche io la vedo così purtroppo
                        sigpic
                        "Nella magia del solstizio d'inverno giace un angelo nella neve, la figura ghiacciata attraversata da tracce di lupi...melodiose arpe di elfi nella foresta della driade. (Nightwish)"

                        Comment


                        • #42
                          Originariamente Scritto da Warrior Princess
                          Cosa posso dirti del futuro? Il mio timore\certezza?
                          Una tecnocrazia: governo e decisioni in mano ai tecnici, popolo sempre meno partecipativo perchè sempre meno Cittadino, scuole che forgiano lavoratori ma non allevano Cittadini, elitè di dotti che decide in vece di una massa incolta ma capace di usare tutte le tecnologie di ultimissima generazione.
                          Non so....la vedo brutta....
                          Originariamente Scritto da Warrior Princess
                          Anche io la vedo così purtroppo
                          Io non la penso così.Secondo me i tecnici non hanno e non hanno e non avranno mai una formazione politico economica tale da permettergli di governare, anche se il mondo del futuro sprigioni tecnologia da tutti i pori. Per quanto riguarda l'elite di dotti al governo....tanto meglio(purchè eletti dal popolo) perchè di ignoranti al governo ce ne sono stati e ce ne saranno a migliaia.
                          Più che altro credo nella nascita di un ministro della tecnologia o comunque qualcosa di simile visto l'importanza sempre crescendo delle nuove scienze.

                          sigpic
                          Max Pezzali Mania
                          ---> http://www.maxpezzalimania.it

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                          • #43
                            Originariamente Scritto da Darkito
                            Io non la penso così.Secondo me i tecnici non hanno e non hanno e non avranno mai una formazione politico economica tale da permettergli di governare, anche se il mondo del futuro sprigioni tecnologia da tutti i pori.
                            Non hai ben chiaro il significato di "tecnico".
                            Quando parliamo di governo tecnico non stiamo significando un governo fatto da scienziati o ingegneri. Un governo tecnico è un governo slegato da ideologie precise, slegato da programmi politici in senso lato e che persegue unicamente obbiettivi pragmatici e privi di un etica ben precisa.
                            I governi tecnici sono già esistiti (in Italia ne abbiamo avuti moltissimi) e nell'attuale governo c'è ad esempio il Ministro Padoa-Schioppa che è un tecnico, chiamato e voluto proprio in quanto tecnico.
                            Con il crollo delle ideologie, la secolarizzazione e il tecnicismo sempre più diffuso(in tutti i settori anche in quelli che non penseremo mai siano tecnici)
                            le tecnocrazie sono molto più che un lontano incubo.
                            A torme, di terra passarono in terra,
                            Cantando giulive canzoni di guerra,
                            Ma i dolci castelli pensando nel cor;
                            Per valli petrose, per balzi dirotti,
                            Vegliaron nell’arme le gelide notti,
                            Membrando i fidati colloqui d’amor.

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                            • #44
                              Più che non averlo chiaro non l'avevo affatto

                              sigpic
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                              • #45
                                democratica

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