E' stato calcolato che ogni persona sia potenzialmente portatrice di 20 mutazioni cosiddette autosomiche recessive, ossia mutazioni genetiche che per manifestarsi come malattie genetiche hanno bisogno di essere presenti in coppia, due copie uguali della stessa mutazione su ciascun cromosoma (tenete presente che noi abbiamo 23 coppie di cromosomi, ogni coppia è formata da un cromosoma di origine materna e da uno di origine paterna). Ebbene, due consanguinei che hanno una certa quota di patrimonio genetico identico e probabilmente posseggono le stesse mutazioni, se decidono di fare un figlio, hanno una possibilità maggiore di trasmettere la stessa mutazione recessiva al DNA del figlio con il conseguente manifestarsi della malattia genetica. Al contrario, è vermante poco probabile incontrare un partner non consanguineo che condivida le nostre stesse mutazioni.
Ovviamente il rischio è tanto più alto quanto più è forte il legame di sangue, il massimo del rischio si ha fra fratelli, poi in ordine decrescente di rischio: genitore-figlio, zio-nipote, cugino-cugino.
Ovviamente il rischio è tanto più alto quanto più è forte il legame di sangue, il massimo del rischio si ha fra fratelli, poi in ordine decrescente di rischio: genitore-figlio, zio-nipote, cugino-cugino.
Comment