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Mia nonna è morta il 28 giugno e l'unica cosa che mi dispiace è il fatto che lei mi abbia detto per tutta la vita di non aver paura di morire ma, dopo aver passato 7 mesi di sofferenze,impossibilitata a muovesi,a parlare e a autogestirsi da sola a causa di varie ischemie, l'unica cosa di cui ho veramente paura è la sofferenza,che purtroppo ho visto troppo da vicino
Cavolo, mi è venuta una tristezza
Mi spiace veramente tanto.
Non è una cosa bellissima, e neanche normalissima da dire, ma, in un certo senso, ti invidio. Tutti i miei parenti e cari sono morti quando ero molto piccolo, quindi sono cresciuto con quei 3 o 4 parenti rimasti. Negli anni in cui ho cominciato ad essere cosciente (per intenderci, dai 13 in su, prima si è tutti bimbiminkia), non ho mai capito e compreso come si sentissero le persone a cui magari è morto qualcuno da poco, essendomi morti, appunti, quasi tutti i parenti in tenera età, quando non si da il giusto peso alle cose. Anche se brutta, vorrei provare l'esperienza, dato che non l'ho mai provata.
Posso sembrare tetro, o forse uno che se le va a cercare, o addirittura arrogante, ma, non so cosa dirvi, a me piace provare tutto nella vita.
E' normalissima la cosa che dici,tutti sperano che i propri cari vivano all'infinito. Io ho reagito a questa esperienza in modo strano penserete,non ho pianto quando è morta mia nonna,non perchè non le volessi bene,ma perchè ella è morta per me il giorno in cui è stata colpita dall'ischemia che l'ha resa impossibilitata ad autogestirsi autonomamente,lo shock è stato talmente forte che mi sono emozionato solo in quel momento.I mesi successivi che lei ha passato li ho vissuti nel modo più sereno possibile,anche se non è stato semplice.Sono quelle esperienze nella vita che ti fanno rendere conto di essere sulla Terra...
Visto l'argomento, guardate un po cosa si sta sviluppando :
I ricercatori più ottimisti ritengono che l'immortalità fisica sarà raggiunta entro i prossimi 50 anni, e che già entro i prossimi 20 saranno disponibili farmaci capaci di rallentare sensibilmente il processo di invecchiamento. [1] Arrestare e invertire l'invecchiamento sarà possibile grazie alla nanotecnologia, ma sottoporsi ad una terapia di ringiovanimento e poi ad una di mantenimento richiederà un'enorme disponibilità finanziaria.
* Aubrey de Grey, un biogerontologo dell'Università di Cambridge, ha dato vita al progetto SENS (Strategies for Engineered Negligible Senescence [2] ), che si propone di arrivare a mettere a punto terapie in grado di curare l'invecchiamento. La convinzione di base è che l'invecchiamento sia dovuto all'accumularsi, a livello molecolare e cellulare, di effetti collaterali prodotti dal metabolismo e che il metabolismo stesso non è in grado di eliminare. L'accumulo di tale "spazzatura" fa progressivamente diminuire l'efficienza dell'organismo, finché esso diventa incapace di difendersi dalle malattie o di mantenere in funzione gli organi vitali. Tutto questo probabilmente perché la natura si è preoccupata della sopravvivenza della specie e non di quella dei singoli individui, per cui, se da una parte ha progettato un sistema molto efficiente per la riproduzione, dall'altra non ha progettato un metabolismo capace di ripararsi integralmente e così conservarsi indefinitamente una volta raggiunto il completo sviluppo.
Le cause note dell'invecchiamento sono sette e da oltre 20 anni non se ne scoprono altre, nonostante le continue ricerche e il netto miglioramento delle tecniche usate:
1. rifiuti extracellulari (anno della scoperta: 1907)
2. cellule morte che non vengono rimpiazzate (1955)
3. mutazioni nei cromosomi (1959)
4. rifiuti intracellulari (1959)
5. accumulo di cellule dannose (1965)
6. mutazioni dei mitocondri (1972)
7. legami reciproci extracellulari tra proteine (1981)
* De Grey ritiene che la strada vincente non sia quella di rallentare o impedire l'accumulo di tali danni (il che è l'approccio della gerontologia), perché ciò significa dover intervenire sul funzionamento del metabolismo e quindi di dover arrivare prima alla comprensione di processi biologici molto complessi. Secondo lui è molto più facile accettare il fatto che tali danni si accumulino e mettere a punto una terapia in grado di riparare ognuno di essi prima che raggiungano un livello patologico. In tal modo chi si sottoponesse periodicamente a tale terapia vivrebbe a tempo indefinito, alternando periodi di invecchiamento a periodi di ringiovanimento, e non si dovrebbe più preoccupare di morire di vecchiaia.
Il SENS ha già teorizzato almeno una possibile soluzione per ognuna di esse. La rivista scientifica Technology Review ha persino sfidato gli scettici a dimostrarne l'infondatezza, promettendo 20.000 dollari a chi dovesse riuscirci [3], ma finora nessuno ci è riuscito. L'augurio è che per arrivare a metterle a punto sia solo una questione di tempo, dipendente esclusivamente dalla quantità di investimenti e di ricercatori che si impegneranno nel progetto. Secondo de Grey le prime terapie dovrebbero divenir disponibili entro una trentina d'anni (in pratica verso il 2035) e sarebbero in grado, ad esempio, di restituire ad un sessantenne un fisico da trentenne. Sempre secondo de Grey, verso il 2050 tali tecniche saranno sviluppate a tal punto da permettere un ringiovanimento anche di 50 anni.
De Grey ha ideato anche il concorso "Topo Matusalemme" [4] : ai gruppi di ricerca che dimostreranno di aver rallentato l'invecchiamento o di aver ringiovanito un topo di laboratorio verrà assegnato un incentivo economico.
Tuttavia è bene precisare la differenza tra il risultato raggiunto da queste conquiste e il concetto di immortalità espresso dalla religione: in quest'ultimo caso l'immortalità è intesa come invulnerabilità, e la semplice soppressione dell'invecchiamento non la potrà garantire: non si morirà più di vecchiaia[5] ma si potrà sempre e comunque restare vittime di incidenti, omicidi, malattie non ancora curabili, e di qualunque altro fattore che interferisca mortalmente con l'integrità dell'organismo.
Wikipedia
Spero di esserci per questi trattamenti.
last.fm myanimelist A prayer Is something overflowing with the good news of the future
sigpic
E' normalissima la cosa che dici,tutti sperano che i propri cari vivano all'infinito. Io ho reagito a questa esperienza in modo strano penserete,non ho pianto quando è morta mia nonna,non perchè non le volessi bene,ma perchè ella è morta per me il giorno in cui è stata colpita dall'ischemia che l'ha resa impossibilitata ad autogestirsi autonomamente,lo shock è stato talmente forte che mi sono emozionato solo in quel momento.I mesi successivi che lei ha passato li ho vissuti nel modo più sereno possibile,anche se non è stato semplice.Sono quelle esperienze nella vita che ti fanno rendere conto di essere sulla Terra...
... ma perchè si deve piangere? Non parlo solo di morti, ma in generale. Qual'è l'utilità? Cosa si risolve? Personalmente io non piango quasi mai, se lo faccio, lo faccio solo per il dolore fisico, che è una sorta di mia fobia.
... ma perchè si deve piangere? Non parlo solo di morti, ma in generale. Qual'è l'utilità? Cosa si risolve? Personalmente io non piango quasi mai, se lo faccio, lo faccio solo per il dolore fisico, che è una sorta di mia fobia.
Oggi ho sbattuto il naso, mi sono scese involontariamente le lacrime, ma io non stavo urlacchiando come una bambinetta.
La sofferenza è odiosa.
Oggi ho sbattuto il naso, mi sono scese involontariamente le lacrime, ma io non stavo urlacchiando come una bambinetta.
La sofferenza è odiosa.
Ecco, è proprio quello che voglio dire. Quando senti dolore, è una cosa naturale che scendano le lacrime (sempre se il dolore è notevole, a meno che non sia piuttosto sensibile fisicamente). A volte però il dolore è così forte che un urlo liberatorio ci sta. Quando mi hanno messo i punti alla gamba senza anestesia, la bambinetta che è in me è uscita fuori.
Ecco, è proprio quello che voglio dire. Quando senti dolore, è una cosa naturale che scendano le lacrime (sempre se il dolore è notevole, a meno che non sia piuttosto sensibile fisicamente). A volte però il dolore è così forte che un urlo liberatorio ci sta. Quando mi hanno messo i punti alla gamba senza anestesia, la bambinetta che è in me è uscita fuori.
Quando mi hanno investito pensavo di avere le lacrime che scendevano, invece era il sangue che cadeva da un buco
La vecchiaia è solo la causa remota di patologie scatenantesi in età senile.
In pratica non si svilupperebbero le normali defezioni degli organi, da quanto ho capito.
La vecchiaia è solo la causa remota di patologie scatenantesi in età senile.
In pratica non si svilupperebbero le normali defezioni degli organi, da quanto ho capito.
Come è spiegato nell intervento, la Vecchiaia non è altro che l'accumularsi di scarti che il nostro organismo non riesce ad eliminare.
Questo provoca a lungo andare ad un malfunzionamento degli organi, portando con se tutti gli acciacchi che una persona anziana può avere.
Ma io non voglio vivere per sempre, sinceramente. Cioè, a lungo mi piacerebbe, ma non in eterno.
Quoto! Un conto è vivere in una favola, un conto vivere in eterno, nella realtà! Sarebbe noioso! Ma poi, se fossimo tutti immortali, nel senso di prolungare la vita ma di non essere esenti da malattie o incidenti, saremmo sempre di più, in questo mondo e ci mangeremmo l'uno con l'altro, come i cannibali, non credete? Quindi, si deduce che la morte è necessaria quanto la vita stessa...l'una complementa l'altra!
QUANDO QUESTO GOVERNO DI TOSSICI CADRA' LE SARDINE SPARIRANNO!
Carissima Jenny!
Io son pienamente in accordo con questo argomento che tu avevi iniziato qualche mese fà!!!
Sinceramente io penso che la morte è solo la fine del ciclo naturale di un individuo...Mi spiego meglio.
Secondo me e per come la penso io la morte non è una cosa della quale avere paura e magari starci troppo a rimuginare sopra! Ovvio qui si parla della propria morte, quindi in merito a ciò penso questo...Se e quando si tratta della morte di persone a noi care e/o amate sinceramente fà male ed è una delle cose più brutte che possa accadere nella vita di ognuno di noi...Ma anche quelli sono eventi (che uno si augura avvengano il più tardi possibile), che vuoi o non vuoi fan parte del ciclo naturale della VITA!!!
Rispondendo in fine al tuo quesito, nonchè dubbio...Io credo e ne son quasi certo che per quanto riguarda la mia morte (quando arriverà) non ho timore e non me ne faccio una malattia di vita...
P.S. Chi se la cerca (la morte), spreca uno dei doni più belli che i genitori gli han donato!!!
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