Può regredire l'intelligenza?

[Lorenzo GOV]

Tutto giusto quanto detto da Naoto, tuttavia ciò non toglie che ci sia certa poesia non propriamente metrica che tuttavia rimane opera di grande livello. Non so, penso a Montale, a Quasimodo, a Ungaretti.
Poi non pensate che la forma sia un puro esercizio di virtuosismo, che sotto, come contenuto, non cela alcunchè: anzi basta leggere un idillio leopardiano, per rendersi conto che lì ce n'è eccome di "ispirazione folgorante".

@Andrew: TI VI BI =)

[ghonnen]

Il test del qi non vale una cippa, l'ho fatto qualche volta per gioco e oscillo tra 110 e 122, ma un tizio, non ricordo chi, mi ha spiegato che i veri test del qi li fanno gli psichiatri attraverso batterie (così le definì) precise e confrontandole poi con dati statistici in base al luogo i provenienza e ad altri fattori.
Quelli in internet valutano solo se te la cavi nei quitz^^

Mmmm...no.
Diciamo che quando parlo del test del QI, ovviamente mi riferisco a quello reale, non ai vari quiz-giochino che trovi su Internet, anche perchè i veri test sono abbastanza mirati e possono delle volte calcolare la tua capacità intellettiva in vari campi, cosa che uno stupido giochino non fa.
Tra l' altro ha diverse utilità, non solo quella di ''discriminare'' i candidati ad un qualche lavoro.
Ho detto che non ci darei tanto conto, ossia che non bisognerebbe fossilizzarsi ad una mera cifra, ma diciamo che è alquanto reale, ossia che mostra le capacità logiche e di osservazione di una persona.
Il test poi te lo puoi far fare da un normalissimo psicologo, non c'è da andare a ricercare una qualche malattia mentale per farlo.

Insomma, é come per un bambino che studia pianofortoe 4 ore al giorno da 5 anni, é chiaro che se non molla diventerà un grandissimo pianista,secondo me l'intelligenza di base é uguale a tutti, poi ognuno coltiva solo determinate parti funzionali, per esempio uno che ama disegnare educherà di più la sua mente a calcolare le profondità, i contrasti, la prospettiva, l'abilità con la mano, ecc.

E lo sai vero che anche tra ''grandi pianisti'' c'è chi è più ''grande'' di altri grandi?
Esiste una cosa chiamata il talento, e non importa quanto tu possa impegnarti ma se non ce l' hai, non sarai mai al livello di una persona che ce l' ha.
Ed è un discorso alquanto scomodo perchè molte persone amano fare un qualcosa ma indipendentemente dalla loro passione ed impegno non saranno mai ''intelligenti'' in quella materia.
Mi viene in mente Amadeus, il film, che per quanto inventato e stupido, lo trovo un bel esempio per questo discorso, ossia la crudeltà della natura nel distribuire capacità senza tener conto della passione di una persona.
Per questo non siamo tutti uguali, nemmeno appena nati.
Ma questo discorso ha ben poco a che vedere con l' intelligenza.

cmq la risposta al mio topic é si, ho letto che effettivamente con l'avanzare degli anni molti collegamenti neurologici decadono in modo costante, quindi più si invecchia più si diventa stupidi.

Vallo a dire alla Montalcini.

[GiovanniAuditore]

La Montalcini era sicuramente più sveglia quando aveva 20 anni

[Lies]

@ Sweet Lies: guarda sono stato due mesi a studiare un solo canto, il secondo dell'Inferno. E' meraviglioso come Dante riesca a costruire frasi che hanno TANTI significati: politici, religiosi, semplicemente poetici. Tutto con un'eccezionale padronanza della lingua e delle regole

Sono d'accordissimo, e trovo sconvolgente come sia riuscito a farlo non per uno ma per cento canti, è stupefacente.

Comunque, magari le nostre definizioni di intelligenza differiscono, ma se c'è una cosa che ho sempre dato per scontato è che l'intelligenza non si misura coi risultati accademici.

Questo è ovvio, anche perchè per ogni essere umano ce ne vorrebbero dieci che riuscissero a trovare la sua reale forma d'espressione e indirizzarlo nel giusto percorso didattico, il sistema scolastico attuale (non solo quello italiano) è per forza di cose completamente errato. Quanti sono gli studenti che pensano che la scuola sia un piacere? Che sia utile? Quanti si sentono soddisfatti e realizzati? Quanto la scuola riflette i desideri dei ragazzi? Per forza di cose iviamo in un mondo che punta all'omologazione, dove solo pochi fortunati riescono ad esprimersi completamente e a raggiungere i propri scopi, ma non ne faccio una colpa a qualcuno, semplicemente non siamo in grado di realizzare un sistema utopisticamente migliore.



EDIT: Porca trota ma che diavolo succede agli orari del forum oggi?!?!?!?

[sentinel]

Senza metrica la poesia non esiste. Magari può deludere che una delle cose più belle prodotte dall'ingegno umano sia basata su distici, pentametri, endecasillabi, ma le regole servono al fruitore per comprendere al meglio la poesia. Per apprezzare una poesia, bisogna leggerla ad alta voce, conoscere il tipo di verso usato, e solo così si può sentire la musicalità del verso.

@ Sweet Lies: guarda sono stato due mesi a studiare un solo canto, il secondo dell'Inferno. E' meraviglioso come Dante riesca a costruire frasi che hanno TANTI significati: politici, religiosi, semplicemente poetici. Tutto con un'eccezionale padronanza della lingua e delle regole

Comunque, magari le nostre definizioni di intelligenza differiscono, ma se c'è una cosa che ho sempre dato per scontato è che l'intelligenza non si misura coi risultati accademici.

[Lies]

La Montalcini era sicuramente più sveglia quando aveva 20 anni

E l'esperienza non matura l'intelligenza? Di solito quando un anziano perde colpi è riconducibile ad una patologia, quindi non rientra nei casi da te enunciati

[cattivocervello]

Il costrutto di "intelligenza" è irrimediabilmente permeato di senso comune: la conseguenza più diretta di ciò è che gli specialisti e i comuni mortali usano la stessa etichetta per parlare di costrutti diversi. E' un discorso molto ampio, rognoso e interessante. Provo a dare un contributo, che sarà estremamente limitato quanto a raggio d'azione dal momento che in ambito di biologia e chimica et similia sono da sempre irrimediabilmente ignorante come una capra.
Mi pare che si sia già passati dal parlare di "test di misurazione del QI" a "batterie di test": non esiste un unico strumento di valutazione, ne esistono diversi: le batterie più raffinate arrivano a calcolare il punteggio grezzo considerandolo come la somma dei risultati parziali ottenuti rispondendo agli item divisi per settori: fluenza linguistica, problem-solving, abilità costruttive e una marea ulteriore. Ad ogni modo, se tu hai 101 e io 99 non significa che tu sei un genio e io un pirla, esiste un contesto da cui non è possibile nè scientifico prescindere.
Non esiste accordo nemmeno sulla definizione stessa del costrutto, perchè chi segue il paradigma biochimico, ad esempio, sosterrà che l'intelligenza sia figlia dell'incontro di reazioni chimiche intraencefaliche; viceversa i comportamentisti considerano l'intelligenza come la capacità dell'organismo di stabilire una relazione con gli input provenienti dall'ambiente esterno e di modificarsi in base ai risultati di tali interazioni. Provando a fornire una risposta alla domanda che dà il titolo a questo thread, direi che le capacità intellettive di un individuo sono sicuramente soggette a deperimento per cause che, a parer mio, sono decisamente più estrinseche che intrinseche. Il che comunque significa che il deperimento arriva con l'età. Certo, da un punto di vista comportamentista l'ambiente ha un ruolo centrale, quindi l'instaurare continue relazioni e in generale vivere attivamente nel mondo è importante quanto mantenere il cervello allenato facendo rebus e cruciverba.

[enzo680]

è importante mantenere il cervello allenato facendo rebus e cruciverba.

E'quello che faceva (ora non c'è pi&#249 mia nonna,che acquistava sempre la settimana enigmistica,prima che una doppia anestesia le mandasse il cervello in pappa,manco mi riconosceva più!

[Lies]

E'quello che faceva (ora non c'è più) mia nonna,che aqcuistava sempre la settimana enigmistica,prima che una doppia anestesia le mandasse il cervello in pappa,manco mi riconosceva più!

Che tatto..

[enzo680]

Che tatto..

non sarò stato delicato,ma non penserai mica che volevo essere offensivo nei confronti di MIA nonna?
per chi mi hai preso? che vuoi dire?
non sai il dolore che ho provato,nel non essere riconosciuto più!
edit
tanto per la cronaca,così giusto per non passare da bestia,dopo quel post mi sono commosso a ripensarla,ma attraverso un pc non riesco a far passare i miei sentimenti!
ma pensa te!
letto sweet lies ,bene così l'importante è capirsi!

[Lies]

non sarò stato delicato,ma non penserai mica che volevo essere offensivo nei confronti di MIA nonna?
per chi mi hai preso?
non sai il dolore che ho provato,nel non essere riconosciuto più!

No certo, però c'è modo e modo, è un po' indelicato, visto che so cosa vuol dire. Mio nonno mi ha scambiato con una decina di persone da quando avevo 14 anni, "allora alla fine lo hai fatto il mutuo alla banca di roma per la casa?" ".......... no ho preferito prendere in affitto per ora". Anche a dirgli chi ero la volta dopo ero già qualcun altro.

[GiovanniAuditore]

E l'esperienza non matura l'intelligenza? Di solito quando un anziano perde colpi è riconducibile ad una patologia, quindi non rientra nei casi da te enunciati

Nono regredisce proprio naturalmente, ora non ricordo l'articolo che ho letto ma lo trovi facilmente.
Diceva che dalla nascita ai 3 anni c'é uno sbalzo nella produzione di materia grigia e collegamenti sinapsici pari a 10 o perfino 30 volte di più, poi però durante la crescita i collegamenti cominciano a degenerare in modo discontinuo fino a stabilizzarsi, da li verso i 20 anni cominciano a degenerare lentamente in modo continuo.
Studiare e tenere la mente attiva riesce a contenere questa degenerazione ma comunque le cellule continuano a morire fino alla morte.
Un ventenne ha più collegamenti di una persona anziana.
Nell'articolo c'era scritto che ne perdiamo in continuazione, anche in questo momento.

[Buddha94]

Perdonatemi l'OT, ma non ho resistito.

Parlando di intelligenza dovete ricordarvi che Lord Axl è talmente intelligente che non ha un quoziente intellettivo. Ne ha due [cit.]