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  • Nel 2011, dopo aver perso per l'ennesima volta una partita tirata in uno Slam (contro Djokovic agli Us Open), Federer decise di dare il tutto per tutto, pur di ritornare numero uno: decise di sfruttare gli interstizi del calendario e la stagione indoor per fare più punti possibili, perdendo solo una partita in 6 mesi. Poi la vittoria sulla patetica terra blu, infine la vittoria di Wimbledon, stentando non poco e con Nadal e Djokovic male come non si vedevano da anni (il primo era addirittura infortunato) ed ecco che Federer ritorna numero 1 (il peggior regno dai tempi di Roddick, tra l'altro).

    Da lì Federer (escluso Cincinnati) non ne ha azzeccata mezza: fuori ai quarti agli Us Open (dopo 8 anni in cui arrivava minimo in semifinale), neanche un torneo vinto nella a lui favorevolissima stagione indoor, agli Aus Open va in semifinale ma perde contro Murray (sempre battuto negli slam prima di allora) senza mai vedere la possibilità di vincere contro il "fucking Scot", cemento in primavera e stagione sulla terra disastrose, al Roland Garros eliminato da Tsonga in straight sets (!!!) e adesso questa disfatta.

    Ora, due sono le cose: o è davvero finita per lo svizzero e la folle rincorsa alle 300 settimane da numero 1 (perchè in quel periodo giocava meglio che quando aveva 3-4 anni in meno, cosa assurda per un tennista che basa sulla brillantezza buona parte del suo tennis, e il cui declino psico-fisico era stato lento e costante sino a quel momento) ha prosciugato tutto quello che poteva dare nelle fasi finali della carriera, oppure è infortunato. Sì, perchè ok che sui campi principali l'aderenza della superficie sembra ridicola, ma nel match contro l'ucraino si muoveva come se avesse un copertone attaccato alla vita. Spero solo una cosa: non vorrei che abbia dei problemi fisici ma non lo dice perchè lui è Roger Federer, sarebbe veramente l'apoteosi, tra tutto quello che in peggio accompagna da sempre lo svizzero.

    Comunque sia, è una sconfitta epocale. Non tanto perchè si è chiusa un'era (l'era Federer si era già conclusa tre anni fa), ma perchè Federer è stato dato frettolosamente per finito un sacco di volte (non da me, che pure non mi aspettavo di rivederlo numero 1), mentre ora, come mai prima, la sensazione netta è che Federer a certi livelli non si rivedrà mai più.
    Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

    "It's spreading, tho".

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    • Originariamente Scritto da Grifis Visualizza Messaggio
      Prima di confrontarci e commentare del puro agonismo, apro una breve parentesi sul progressivo rallentamento del fondo di Wimbledon.

      http://www.tennisbest.com/wildcard/?p=6

      http://www.tennisbest.com/wildcard/?p=5

      http://www.tennisbest.com/wildcard/?...nnial-ryegrass
      A parte che è un articolo del 2007, la nozione di "progressivo rallentamento" aveva poco senso già all'epoca in quanto non c'era più molto da rallentare, altrimenti si aveva solo il cemento. Ancora meno ne ha adesso, visto che ci sono state edizioni quasi a livello del cemento (2008, con Schuettler e Clement che giocano oltre 5 ore per andare in semifinale) e quella all'altezza dei tempi andati (come quella del 2009, con un obbobrio tennistico come Karlovic ai quarti e Roddick in finale, finale in cui ci furono la miseria di 3 break in 75 games giocati, per non parlare di quella del 2010 con l'infinita sfida tra Isner e Mahut). La stessa cosa, negli ultimi 6 anni, si può dire degli altri slam: nel 2009 si ebbe anche un'edizione molto veloce del Roland Garros, nel 2012 un'edizione lentissima degli Australian Open. Insomma, le condizioni cambiano in qualcosa ogni anno.

      C'è da dire anche che sulle superfici si è detto tutto e il contrario di tutto (alcuni continuano ad insistere che la terra di una volta fosse più veloce, una palese oscenit&#224 e che le condizioni variano anche in base al tempo atmosferico, alle palle, alla forma dei giocatori e così via. Per questo, un articolo che ha dei passaggi come questo [CODE]la chiave del delitto è un veleno. Nel Vangelo la zizzania, che si mescola alle erbe buone per avvelenarla, non è altro che una varietà della comunissima graminacea conosciuta come loglio
      [/CODE] già si espone al rischio del solito luogo comune.
      Tra l'altro viene omessa la cosa più importante, cioè che sull'erba di una volta si assisteva a match noiosissimi in cui non si scambiava quasi per niente (le famose gare del "tiro al piccione" tra Sampras e Ivanisevic), e che da lì in poi i big servers avrebbero avuto sempre più vantaggio per ovvi motivi tecnici, con match che sarebbero stati più noiosi (del resto, che oggi si serva meglio che in passato è palese e confermato dai dati). In pratica, l'erba classica era una superficie finita già 15 anni fa, il tutto mentre gli specialisti dell'erba e il sopravvalutatissimo serve and volley stavano comunque scomparendo. Per non dire che ormai l'erba era una superficie in declino già da 25 anni, tanto che gli Us Open (che si giocavano su erba a Newport, dove oggi si gioca solo un 250 per gli accattoni dell'ATP) decisero di passare alla terra, perchè ormai con il tennis degli anni '70 era diventato troppo costoso mantenere i campi (e parliamo di 40 anni fa!).

      Ma forse il fatto che un organizzazione che per rispetto alla tradizione arriva ad insistere su stupidaggini come il colore bianco comminando multe al limite del ridicolo, ma che d'altra sta comunque cercando questi cambiamenti in maniera così ossessiva (con il tetto, con il rallentamento di superfici e palle, con la richiesta di mettere una settimana in più in calendario tra Roland Garros e Wimbledon), la dice lunga: anche loro sapevano che come 15 anni fa non si poteva più andare avanti.

      Per il resto l'inchiesta dice cose che si sanno ormai da 10 anni: hanno rallentato l'erba nel 2002, come ho detto svariate volte, facendo poi qualche ritocco negli anni successivi, ma insomma, basti guardarsi gli highlights delle edizioni di Wimbledon tra il 2002 e il 2006 su Youtube per capire che non c'è tutta questa differenza. Dunque non c'è bisogno di testimonianze di tennisti che per la maggior parte facevano un altro sport per ribadire che di "progressivo" c'è poco, oggi niente. Del resto, che sia un articolo che mira ad un pubblico ben definito, senza avere troppa voglia di fare inchiesta lo si capisce da questo passaggio

      "Perché un giocatore come Juan Carlos Ferrero s’è messo a vincere partite sull’erba quando da numero uno al mondo rischiava ogni anno di farsele suonare da uno Stoltenberg, da un Godwin, o peggio perdeva da Jeff Morrison? Perché i campioni del Roland Garros di dieci anni fa e dintorni come Kuerten e Kafelnikov, gente col talento, non riusciva a giocare con efficacia dalla linea di fondo a Wimbledon mentre oggidì Rafa Nadal scambia tranquillamente di rimbalzo e senza mai aver giocato mezza partita sull’erba si procura due finali consecutive? Perché nessuno osa più il serve&volley, neanche un Panda come Henman (che contro Moya quest’anno è andato a rete poco in più del 40% dei punti al servizio!) e perché all’incauto autore di questo articolo nel 2006 Jonas Bjorkman, alla domanda “come mai non segui più il servizio a rete?” rispose “provaci tu su questi campi”? Perché Roger Federer è passato, in meno di una decade dei frequentazione dell’All England Club, da una misura dell’ottanta percento di servizio-volée a meno del venti percento?"
      "Perchè"? Ma cos'è, una domanda retorica, o un mezzuccio per darsi ragione approfittando del ruolo? No, perchè sono tutte domande con risposte facili:
      - Ferrero da giovane puntava TUTTO sul Roland Garros e sulla stagione sulla terra, logico che arrivasse scarico a Wimbledon, su una superficie ostica, poi.
      - Kuerten stessa cosa di Ferrero (e se il double RG-Wimbledon viene considerato terribilmente ostico da tutti gli addetti ai lavori ci sarà un perch&#232, Kafelnikov poi nel 2001 perdeva da CANAS a Wimbledon, citare il russo dovrebbe anche contare qualcosa?
      - Nadal va beh, già parlato, tra l'altro parliamo di uno che aveva fatto 3° turno a 17 ANNI a Wimbledon (il più giovane dopo Becker), altro che "non ha fatto mezza partita". 6 mesi dopo sta roba, lo spagnolo vincerà pure al Queen's, torneo che si gioca ancora oggi sull'erba classica.
      - Con Henman basta dire che già anni prima era ormai diventato un giocatore a tutto campo, che riusciva a fare spesso vincenti da fondocampo (tanto da fare semi anche al Roland Garros e agli Us Open in quegli anni)
      - Con Federer siamo al ridicolo, visto che qualsiasi suo fan di prima tornata ti può dire che semplicemente all'epoca era troppo falloso col rovescio, e quindi sui prati andava a fare s&v. Tant'è che nel 2006-2007 ormai aveva completato la trasformazione in attaccante da fondocampo, logico che a rete dietro al servizio ci andasse sempre meno.
      Peccato, perchè Ferrero lo considero abbastanza gradevole come telecronista, mentre come giornalista è solo il "gemello diverso" di Scanzi.

      Ah, tanto per concludere: i dati dicono CHIARAMENTE che Wimbledon è ancora lo slam in cui si fanno più ace, si vincono più punti ai turni di servizio da parte del battitore e si fanno meno break. Nonostante il rallentamento della superficie. Ed è SEMPRE stato così.
      Last edited by Red; 28 June 2013, 16:41.
      Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

      "It's spreading, tho".

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      • "Sì, la superficie è stata rallentata, ma non accosterei unicamente a questo fenomeno l'improvvisa evoluzione delle prestazioni di alcuni tennisti che, fino ad allora, avevano sempre avuto un rapporto piuttosto ostico con il torneo londinese"

        La sintetizziamo così?
        sigpic

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        • Intanto siamo arrivati al 4° turno dei Championships.
          Nel primo quarto del tabellone maschile abbiamo Djokovic, che ha mostrato un ottimo tennis contro un Chardy inguardabile, contro Haas. Il tedesco ha già battuto il serbo in passato su questi campi, e al turno precedente ha battuto Lopez, che su questi campi ha fatto sempre ottime cose, come del resto ieri (benchè sia ormai un tennista in declino). Dovrebbe vincere Djokovic, ma sicuramente sarà una partita da seguire, essendo almeno sulla carta relativamente incerta, e offrendo un confronto di stili e un ottimo test per Djokovic.
          Nell'altro confronto si affrontano Tomic e Berdych. Il ceco è favorito, anche se l'australiano gioca davvero bene a Wimbledon (due anni fa, a 18 anni, fece quarti partendo dalle qualificazioni). Match comunque incerto: Berdych nel match con Anderson è andato a corrente alternata e ha dovuto farsi massaggiare la spalla destra, Tomic ha battuto Gasquet giocando meglio "solo" sui punti più importanti. Potrebbe scapparci la sorpresa, in ogni caso difficile che il vincente di questa partita andrà lontano, visto il tennis che stanno facendo vedere entrambi.

          Nel secondo quarto del tabellone abbiamo Ferrer-Dodig e Seppi-Del Potro. Per Ferrer sarebbe una formalità persino su questi campi, se non fosse che è tutto il torneo che soffre più del consentito. Contro Dolgopolov è dovuto andare al 5°, giocando a larghi tratti peggio di un avversario che ha avuto una tenuta mentale di appena 2 ore e mezza. Inoltre l'intruso tra i Fab Four ha anche chiesto un MTO per un problema ad un alluce... ad ogni modo difficile che Dodig costituisca un problema, il croato ha approfittato di due ritiri per arrivare a questo punto e l'unico colpo decente che ha su erba è il servizio.
          Unico italiano nel tabellone maschile, Seppi ha battuto Nishikori in un match in cui sembrava di guardare CPU1 vs. CPU2 in un videogioco di tennis. Alla fine il giapponese è crollato, in un match deciso dai suoi alti e bassi. Per Seppi sarebbe molto difficile battere un giocatore come DelPo, ma l'argentino, in un Wimbledon che sembra sempre più un lazzaretto, nel match contro Zemljia (match che ha avuto equilibrio solo per due set prima che lo sloveno scoppiasse) è scivolato per prendere un dropshot: iperestensione del ginocchio e leggera distorsione alla caviglia con cui è scivolato. Insomma, dipende tutto dalle condizioni dell'argentino, se sta bene Seppi ha veramente poche possibilità, altrimenti potrebbe anche batterlo. Vedendo come sta giocando Ferrer, se DelPo sta bene puo' aggiudicarsi anche questo quarto di tabellone.

          Il terzo quarto è agghiacciante, dopo l'uscita di Nadal e Federer. Kubot-Mannarino è roba da qualificazioni, Melzer-Janowicz dovrebbe essere più interessante. Melzer ha infinitamente più gioco su questa superficie e cervello (in assoluto) del polacco, che però ha dalla sua un servizio bomba e l'età (9 anni in meno). Match difficile da pronosticare, anche perchè non ho seguito molto questa parte di tabellone, poi se penso che Fognini ha avuto la chance di battere Melzer al primo turno (nei primi 3 set è stato avanti di un break, per poi perderne 2 e perdere al 4°) sprecandola totalmente, a sto punto penso che puo' succedere di tutto in questo quarto.

          Ultimo quarto, poco da dire: Verdasco ha già battuto nomi molto migliori di De Schepper (anche se Malisse è una panza con un tennista in chiaro declino intorno) e quindi è nettamente favorito, Murray dovrebbe vincere senza troppi problemi contro Youzhny, anche se il russo si è ormai riciclato come specialista sull'erba e difende i quarti dell'anno scorso. Quarto che dovrebbe essere tranquillamente di Murray.

          Non sarebbe male poter discutere di qualcuno di questi match, io cercherò di guardarne il più possibile. Ovviamente maschili, nel femminile c'è al massimo da guardare le tenniste italiane, le big sono uscite quasi tutte, delle nostre domani forse sopravviverà giusto la Vinci (che tra l'altro ha l'avversaria peggiore delle tre).


          Originariamente Scritto da Grifis Visualizza Messaggio
          "Sì, la superficie è stata rallentata, ma non accosterei unicamente a questo fenomeno l'improvvisa evoluzione delle prestazioni di alcuni tennisti che, fino ad allora, avevano sempre avuto un rapporto piuttosto ostico con il torneo londinese"

          La sintetizziamo così?
          Sì, se mi dici almeno due nomi di tennisti che non ottenevano risultati sull'erba neanche dopo aver raggiunto la piena maturazione, per poi ottenerne dal 2002 in poi quando è stata rallentata la superficie. Se ci sono, sono tennisti che si sono già ritirati, ma tant'è, siamo sul pezzo più del solito...
          Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

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          • Vabbè, diciamo anche che uno come Nalbandian raggiunse l'unica finale Slam della sua carriera proprio nel Wimbledon 2002, a 20 anni e da quasi signor nessuno, per poi non ripetersi più (anche se va detto che negli anni successivi il livello si alzò esponenzialmente).

            Ergo, a basarsi solo sui numeri e statistiche IMHO si corre il rischio di non cogliere appieno una tendenza che difficilmente credo non possa influenzare il gioco (lasciando perdere l'estratto di Bjorkman - che comunque non può essere confutato da "esterni" come noi - lo stesso cambiamento di Henman è stato consequenziale e successivo al rallentamento del fondo inglese, e a dimostrarlo non sono soltanto i suoi risultati targati 2004, soprattutto al Roland Garros, dove si arrese a Coria, uno che l'anno successivo a Roma costrinse Nadal ad una maratona di oltre cinque ore, ma soprattutto gli avversari delle sue quattro semifinali, Sampras, Ivanisevic e Hewitt, a prescindere, ovviamente, dalla grandezza globale di questi tennisti).

            Ad esempio, l'australiano (che, sì, trionfo al Queen's, un torneo che nel suo albo d'oro vede sia Edberg che Ferreira ) avrebbe potuto vincere prima della data fatidica?
            sigpic

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            • Beh certo, con le statistiche di uno sport in cui testa e continuità sono tutto non cogliamo a pieno, quindi continuiamo a basarci sulla rondine che fa primavera. Che poi è vero: le statistiche da sole non bastano (del resto l'ho anche scritto prima). Peccato che le eccezioni non vogliano dire proprio niente, perchè di eccezioni si tratta.

              Nel 2002 basta guardare il tabellone per rendersi conto che fu un edizione anomala in tutto e per tutto, con Federer fatto fuori immediatamente, Sampras e Agassi eliminati al secondo turno, Ivanisevic e Rafter che neanche giocarono... tra l'altro Krajicek, ormai praticamente finito, rischiò lo stesso di arrivare in semifinale. Nalbandian va beh, Lapentti nei quarti e Malisse in semifinale con la tachicardia tra l'altro poco più di un anno dopo avrebbe fatto finale agli Us Open se non gliel'avessero praticamente rubata. Che poi va beh, 20 anni e signor nessuno messi insieme fa ridere i polli, oltretutto menzionando uno con il talento e la carriera dell'argentino.
              Hewitt battè Henman e vince Wimbledon? E che vuol dire, l'australiano ha battuto la speranza britannica di 10 anni fa 9 volte su 10, di cui 4 al Queen's (Henman poi che manifestatamente non ne poteva più di avere la pressione di un'intera nazione sulle sue spalle, dovrebbe averlo pure dichiarato, nel 2004 infatti perderà da Ancic che faceva più serve&volley di lui). Per non dire che proprio Hewitt gioca benissimo sull'erba, del resto non sta scritto da nessuna parte che un baseliner non possa giocare benissimo sull'erba, vedi Agassi che tra il 99 e il 2001 aveva finale-semi-semi e aveva già vinto Wimbledon. E l'australiano con quel tabellone avrebbe vinto pure sul ghiaccio.
              Insomma, che rimane? Bjorkman si lamenta che fa poco serve&volley (perchè NIENTE come suggerisce Ferrero nel suo esercizio di stile, è ridicolo anche solo pensarlo, per uno che in quel periodo era pure un doppista), e quindi? Ho detto che il rallentamento non penalizza chi segue il servizio a rete? No (anche perchè non me ne frega niente).

              Vabbè, visto che non ho ricevuto i nomi, sintetizziamo: il rallentamento dell'erba a Wimbledon ha bilanciato i valori penalizzando sopratutto chi aveva un servizio pesante, e favorendo di più chi sa colpire la palla in tutte le zone del campo, il tutto mantenendo comunque l'erba la superficie più veloce del circuito. Non si poteva fare altrimenti che questo. Del resto è il tennis, uno sport in cui la sostanza è sempre venuta prima dello stile.
              Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

              "It's spreading, tho".

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              • Originariamente Scritto da Red Visualizza Messaggio
                Beh certo, con le statistiche di uno sport in cui testa e continuità sono tutto non cogliamo a pieno, quindi continuiamo a basarci sulla rondine che fa primavera. Che poi è vero: le statistiche da sole non bastano (del resto l'ho anche scritto prima). Peccato che le eccezioni non vogliano dire proprio niente, perchè di eccezioni si tratta.

                Nel 2002 basta guardare il tabellone per rendersi conto che fu un edizione anomala in tutto e per tutto, con Federer fatto fuori immediatamente, Sampras e Agassi eliminati al secondo turno, Ivanisevic e Rafter che neanche giocarono... tra l'altro Krajicek, ormai praticamente finito, rischiò lo stesso di arrivare in semifinale. Nalbandian va beh, Lapentti nei quarti e Malisse in semifinale con la tachicardia tra l'altro poco più di un anno dopo avrebbe fatto finale agli Us Open se non gliel'avessero praticamente rubata. Che poi va beh, 20 anni e signor nessuno messi insieme fa ridere i polli, oltretutto menzionando uno con il talento e la carriera dell'argentino.
                Hewitt battè Henman e vince Wimbledon? E che vuol dire, l'australiano ha battuto la speranza britannica di 10 anni fa 9 volte su 10, di cui 4 al Queen's (Henman poi che manifestatamente non ne poteva più di avere la pressione di un'intera nazione sulle sue spalle, dovrebbe averlo pure dichiarato, nel 2004 infatti perderà da Ancic che faceva più serve&volley di lui). Per non dire che proprio Hewitt gioca benissimo sull'erba, del resto non sta scritto da nessuna parte che un baseliner non possa giocare benissimo sull'erba, vedi Agassi che tra il 99 e il 2001 aveva finale-semi-semi e aveva già vinto Wimbledon. E l'australiano con quel tabellone avrebbe vinto pure sul ghiaccio.
                Insomma, che rimane? Bjorkman si lamenta che fa poco serve&volley (perchè NIENTE come suggerisce Ferrero nel suo esercizio di stile, è ridicolo anche solo pensarlo, per uno che in quel periodo era pure un doppista), e quindi? Ho detto che il rallentamento non penalizza chi segue il servizio a rete? No (anche perchè non me ne frega niente).

                Vabbè, visto che non ho ricevuto i nomi, sintetizziamo: il rallentamento dell'erba a Wimbledon ha bilanciato i valori penalizzando sopratutto chi aveva un servizio pesante, e favorendo di più chi sa colpire la palla in tutte le zone del campo, il tutto mantenendo comunque l'erba la superficie più veloce del circuito. Non si poteva fare altrimenti che questo. Del resto è il tennis, uno sport in cui la sostanza è sempre venuta prima dello stile.
                Non mi tirar fuori Andreino Agassi, che mi piglia la nostalgia a manetta. Ho adorato Federer, le rivalità con Nadal, si è visto ottimo tennis in quest'ultimo decennio, ma cribbio pagherei oro per rivedere Andreino a martellare con i suoi anticipi e con i suoi abitini da arlecchino.

                Fra l'altro il Wimbledon che vinse mi costò quasi l'infarto....

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                • Big Monday senza troppi scossoni, a parte l'eliminazione di Serena Williams nel singolare femminile. Nessuna sorpresa in quello maschile, nè per quanto riguarda il sempre patetico tennis italiano.
                  Sì, perchè il record di italiani a Wimbledon nella seconda settimana è tra le cose più effimere esaltate dagli addetti ai lavori nelle cronache del tennis nostrano. Mi aspettavo poco dai 4 italiani sopravvissuti, è andata addirittura peggio. Pennetta e Knapp hanno dimostrato di essere arrivate per caso a questo punto (la prima tanto per cambiare ha sprecato l'ennesima occasione ed è sembrata scarica mentalmente, la seconda semplicemente ha trovato una giocatrice degna della situazione e infatti ha fatto solo 5 game), Seppi ha fatto poca partita con Del Potro (del resto quando hai una seconda di servizio così tenera e giochi contro uno che picchia così forte...), e la Vinci è l'emblema della pochezza del tennis italiano e di chi ne scrive: gioca bene, specie su erba, ma soffre spesso le giocatrici più potenti di lei (come del resto la Errani, con cui fra l'altro domina il doppio... due nanerottole che dominano il doppio, a dimostrazione dell'infima qualità di questa specialità contro la Li la Vinci era chiaramente frastornata, il suo slice (il suo colpo migliore, che ha invogliato qualcuno dei nostri a paragonarla a Federer ) non faceva NIENTE alla Li, che poteva comodamente fare un vincente dietro l'altro dopo aver comodamente spedito la Vinci sempre più verso i tabelloni. Anche io pensavo vincesse più di due game, ma io il tennis femminile non lo guardo più come si deve, mentre questi altri sono pure pagati per farlo.
                  Insomma, quando il gioco si fa duro, i tennisti italiani vengono eliminati, senza vincere manco un set in 4 partite. Siamo ai livelli della promozione in Davis e del passaggio di un turno nella stessa: cose che al massimo sono discrete fatte passare come eccezionali.

                  Parlando di sport come si deve, il secondo quarto sarà Ferrer-Del Potro. L'argentino, a parte il problema al ginocchio, sembra che stia ritrovando fiducia e condizione, Ferrer (che non ho visto oggi) continua a perdere set per strada. L'intruso ha un ottimo record contro Delpo e l'anno scorso lo battè seccamente su questi campi, ma quest'anno Ferrer mi sembra molto più in difficoltà dell'anno scorso. Spero di risparmiarmi la visione di Ferrer in semifinale a Wimbledon, già c'è un'atrocità da sopportare nel terzo quarto.

                  Terzo quarto in cui si aspettava Nadal-Federer, avremo Janowicz-Kubot, un derby polacco. Basti dire che Kubot (un tennista talmente finito che partecipa a questo slam da numero 130 del mondo), ha eliminato Andreev (ancora più finito di lui), Darcis (che non è neppure sceso in campo per infortunio), Paire (che si conferma un cretino) e Mannarino (pallettaro informe, oltreche fuori dai primi 100), insomma una roba da 250, e pure di infimo livello; Janowicz invece ha eliminato Edmund (una wild card), Stepanek (altro tennista finito, e pure per ritiro), Almagro (classico terraiolo a disagio sull'erba), e oggi Melzer, che ha letteralmente regalato un set fondamentale al tiebreak (il 2&#176 facendo un errore dietro l'altro, nonostante avesse dominato quel set. Un quarto talmente scontato che Kubot puo' anche fare a meno di scendere in campo.

                  Come ultimo quarto avremo Murray-Verdasco. Poco da dire visto che Verdasco ha vinto facilmente e che l'altro match è stato combattuto solo quando Murray ad un certo punto del 2° set era in modalità "uffa, che noia, ma perchè devo giocare sti match, era meglio se me ne stavo in camera a giocare a CoD online... cos'è sto dolore alla schiena? Aspè, ma sto set lo sto perdendo? Va beh, adesso facciamo sul serio" mentre Youzhny era in modalità "che male la spalla, sto servendo di merda, ma devo assolutamente difendere i quarti dell'anno scorso così mi faccio un altro anno al sole. Dai che posso servire per il set e faccio la sorpresa in barba a sti under 30". Murray a quel punto infila un parziale di 11 giochi a 2 per lui e vince la partita. Murray, problemi alla schiena permettendo, dovrebbe vincere il suo quarto senza penare.

                  Il quarto Djokovic- Berdych non saprei proprio come andrà a finire, non avendo ancora visto i match di 4° turno dei due, se qualcuno li ha visti può darmi le sue impressioni, prima che li veda io.

                  Originariamente Scritto da foppa21 Visualizza Messaggio
                  Non mi tirar fuori Andreino Agassi, che mi piglia la nostalgia a manetta. Ho adorato Federer, le rivalità con Nadal, si è visto ottimo tennis in quest'ultimo decennio, ma cribbio pagherei oro per rivedere Andreino a martellare con i suoi anticipi e con i suoi abitini da arlecchino.

                  Fra l'altro il Wimbledon che vinse mi costò quasi l'infarto....
                  Ah beh, ci starò attento allora tra l'altro mi sarebbe anche piaciuto poter seguire meglio la carriera di Agassi.
                  Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

                  "It's spreading, tho".

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                  • Non hai capito.

                    Il mio era un ragionamento "inverso", fondato sul fatto che uno che di certo non può essere annoverato tra gli adepti del serve&volley, come Nalbandian, proprio nel 2002 (anno nel quale l'argentino era poco più di uno sconosciuto, avendo all'attivo la sola vittoria sulla terra dell'Estoril e la sconfitta della stagione precedente a Palermo da Mantilla sulla medesima superficie) ottenne il suo miglior risultato sull'erba inglese, performance che non riuscì poi successivamente a migliorare e nemmeno a ripetere, nonostante gli ovvi passi in avanti del suo tennis (che lo portarono negli anni a raggiungere le semifinali degli altri tre Slam e la terza posizione del ranking ATP).

                    Ma volendo si può andare ancora più indietro, citando il finalista dell'edizione '96, Malivai Washington, uno che vinse quattro tornei in carriera (redistribuiti tra terra e cemento) e che sull'erba ha sempre combinato pochissimo. Non sarebbe forse questo il periodo in cui la sostanza era ancora subordinata allo stile (il solo pensare al contrario mi fa rabbrividire, non perché non sia vero, beninteso; ad oggi negarlo è un'idiozia. Parimenti, il constatare che la tecnica ed il talento siano stati ineluttabilmente obnubilati dalla superiore efficacia di una contrazione muscolare e dal conseguente sprigionamento di un'energia cinetica maggiore, IMHO non può non rivelarsi amaro)?

                    Tanto per chiarire, la mia posizione NON è analoga a quella di Ferrero; sto cercando semplicemente di cogliere una pseudo tendenza...
                    Last edited by Grifis; 02 July 2013, 13:36.
                    sigpic

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                    • Originariamente Scritto da Red Visualizza Messaggio
                      Ah beh, ci starò attento allora tra l'altro mi sarebbe anche piaciuto poter seguire meglio la carriera di Agassi.
                      Come mai non l'hai vissuta tutta? Motivi anagrafici o semplicemente non seguivi ancora il tennis?

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                      • Originariamente Scritto da foppa21 Visualizza Messaggio
                        Come mai non l'hai vissuta tutta? Motivi anagrafici o semplicemente non seguivi ancora il tennis?
                        Entrambi. Quando ho cominciato a seguire più sport Agassi era fuori per infortunio e gli Slam ormai erano appannaggio di Tele + (che ho preso dal 2000, se non ricordo male), o erano ad orari per me improbi all'epoca (tanto che mi rimaneva solo il Roland Garros da guardare). Insomma, alla fine di Agassi ho visto veramente poco, e quello che ho visto (come i due match lottati contro Federer agli Us Open, in cui ormai era oltre i 34) mi ha lasciato l'amaro in bocca, non solo per il tennista, ma anche sapendo che Agassi si è confrontato con tennisti che vanno da Connors a Nadal...
                        Originariamente Scritto da Grifis Visualizza Messaggio
                        Non hai capito.

                        Il mio era un ragionamento "inverso", fondato sul fatto che uno che di certo non può essere annoverato tra gli adepti del serve&volley, come Nalbandian, proprio nel 2002 (anno nel quale l'argentino era poco più di uno sconosciuto, avendo all'attivo la sola vittoria sulla terra dell'Estoril e la sconfitta della stagione precedente a Palermo da Mantilla sulla medesima superficie) ottenne il suo miglior risultato sull'erba inglese, performance che non riuscì poi successivamente a migliorare e nemmeno a ripetere, nonostante gli ovvi passi in avanti del suo tennis (che lo portarono negli anni a raggiungere le semifinali degli altri tre Slam e la terza posizione del ranking ATP).
                        No guarda, per me sei tu che non hai capito, anzi forse non hai neanche letto quello che ho scritto. Perchè io più che dire chiaramente che COMUNQUE quella fu un edizione TOTALMENTE anomala, quindi fin troppo per essere presa in considerazione per qualsivoglia "analisi" (del resto, citavi pure Hewitt), non posso fare. Poi se la panacea di ogni analisi sono i finalisti o giù di lì, tralasciando "appena" altri 124 tennisti, non ci siamo neanche adesso, visto che nel 2003, con Henman che si lamentava ancora di più dei campi "troppo lenti", 3 dei 4 semifinalisti furono Federer, Philippoussis e Roddick, cioè ancora 3 attaccanti dietro al servizio (agli ultimi due poi bastava solo il servizio).
                        Quindi, perchè parlarmi ancora di Nalbandian e del suo 2002?

                        Originariamente Scritto da Grifis Visualizza Messaggio
                        Ma volendo si può andare ancora più indietro
                        ovviamente

                        Originariamente Scritto da Grifis Visualizza Messaggio
                        citando il finalista dell'edizione '96, Malivai Washington, uno che vinse quattro tornei in carriera (redistribuiti tra terra e cemento) e che sull'erba ha sempre combinato pochissimo. Non sarebbe forse questo il periodo in cui la sostanza era ancora subordinata allo stile (il solo pensare al contrario mi fa rabbrividire, non perché non sia vero, beninteso; ad oggi negarlo è un'idiozia. Parimenti, il constatare che la tecnica ed il talento siano stati ineluttabilmente obnubilati dalla superiore efficacia di una contrazione muscolare e dal conseguente sprigionamento di un'energia cinetica maggiore, IMHO non può non rivelarsi amaro)?

                        Tanto per chiarire, la mia posizione NON è analoga a quella di Ferrero; sto cercando semplicemente di cogliere una pseudo tendenza...
                        Va beh, eravamo partiti dal progressivo rallentamento dell'erba, adesso siamo arrivati finalmente all'eccezione che diventa la regola e all'ennesimo luogo comune (i muscoli che prendono il sopravvento sul talento, una roba che a sto giro ovviamente è ritornata non appena Federer ha cominciato a calare). Del resto tennisti come Edberg e McEnroe una volta erano la norma, negli anni '80 vincevano tutto tanto per andare ancora più indietro
                        Last edited by Red; 02 July 2013, 15:50.
                        Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

                        "It's spreading, tho".

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                        • Originariamente Scritto da Red Visualizza Messaggio
                          Entrambi. Quando ho cominciato a seguire più sport Agassi era fuori per infortunio e gli Slam ormai erano appannaggio di Tele + (che ho preso dal 2000, se non ricordo male), o erano ad orari per me improbi all'epoca (tanto che mi rimaneva solo il Roland Garros da guardare). Insomma, alla fine di Agassi ho visto veramente poco, e quello che ho visto (come i due match lottati contro Federer agli Us Open, in cui ormai era oltre i 34) mi ha lasciato l'amaro in bocca, non solo per il tennista, ma anche sapendo che Agassi si è confrontato con tennisti che vanno da Connors a Nadal...
                          Avrei voluto vedere Agassi al top contro Federer e Nadal al top. Credo che se la sarebbe giocata. Quando Federer ha cominciato l'asscesa sconfiggeva Agassi perchè Andreino al quarto e quinto set scioppava. Odiavo Federer per questo, lo vivevo come un qualcosa di ingiusto, ma così non è. Il tempo passa, e bisogna anche sapersi rassegnare.

                          Se Agassi non avesse avuto quel periodo di crisi con cui praticamente ha buttato nel cesso 3 anni e mezzo di carriera, avrebbe numeri ancor più da paura, anche se devo ammettere che vederlo ri-emergere dall'inferno e tornare grande è stata una delle più grandi soddisfazioni sportive che ho vissuto da tifoso.

                          Pensa che 7-8 anni fa ho avuto la fortuna e l'onore di andare all'Accademia di N.Bollettieri in USA con il mio gruppo e maestro di tennis (non per me, eh ), c'erano due ragazzi che hanno avuto (e floppato) la chance di fare il "salto"...e nick raccontava un'aneddoto curioso: quando Andre Agassi si allenava, lui lo obbligava a rispondere all'avversario mettendosi non da fondocampo, ma all'altezza della linea del rettangolo di servizio. E lui rispondeva bene 8 volte su 10

                          ho provato a farlo io e tutti i compagni del gruppo, impossibile per noi umani. Non ti rendi conto di quanto fosse mostruoso, se non provi.

                          Scusa per la lungaggine, quando parlo di tennis sproloquio....è che sono un'appassionatofino al midollo.

                          PS: mi sono perso nei vostri post lunghini...state cercando di stabilire la veridicità o meno della leggenda per cui ai primi anni 2000 l'erba di wimbledon fosse molto più lenta di oggi o del passato? Ho perso il filo...

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                          • Originariamente Scritto da foppa21 Visualizza Messaggio
                            Avrei voluto vedere Agassi al top contro Federer e Nadal al top. Credo che se la sarebbe giocata. Quando Federer ha cominciato l'asscesa sconfiggeva Agassi perchè Andreino al quarto e quinto set scioppava. Odiavo Federer per questo, lo vivevo come un qualcosa di ingiusto, ma così non è. Il tempo passa, e bisogna anche sapersi rassegnare.

                            Se Agassi non avesse avuto quel periodo di crisi con cui praticamente ha buttato nel cesso 3 anni e mezzo di carriera, avrebbe numeri ancor più da paura, anche se devo ammettere che vederlo ri-emergere dall'inferno e tornare grande è stata una delle più grandi soddisfazioni sportive che ho vissuto da tifoso.

                            Pensa che 7-8 anni fa ho avuto la fortuna e l'onore di andare all'Accademia di N.Bollettieri in USA con il mio gruppo e maestro di tennis (non per me, eh ), c'erano due ragazzi che hanno avuto (e floppato) la chance di fare il "salto"...e nick raccontava un'aneddoto curioso: quando Andre Agassi si allenava, lui lo obbligava a rispondere all'avversario mettendosi non da fondocampo, ma all'altezza della linea del rettangolo di servizio. E lui rispondeva bene 8 volte su 10

                            ho provato a farlo io e tutti i compagni del gruppo, impossibile per noi umani. Non ti rendi conto di quanto fosse mostruoso, se non provi.

                            Scusa per la lungaggine, quando parlo di tennis sproloquio....è che sono un'appassionatofino al midollo.
                            Pensa che per me Agassi avrebbe ancora potuto vincere uno Slam nel 2006, all'Australian Open, un edizione che era tranquillamente alla sua portata, anche se forse ormai non ne aveva più (si sarebbe ritirato quell'anno stesso, giocando pochissimi tornei). Forse, se avessi potuto seguire con più continuità sarebbe stato anche tra i miei favoriti.
                            Comunque figurati, se dovrei scusarti per la lunghezza del post, io per i miei sarei da fustigazione allora tanto più che mi è difficile farlo con chi ha avuto l'opportunità di parlare con Bollettieri

                            Originariamente Scritto da foppa21 Visualizza Messaggio
                            PS: mi sono perso nei vostri post lunghini...state cercando di stabilire la veridicità o meno della leggenda per cui ai primi anni 2000 l'erba di wimbledon fosse molto più lenta di oggi o del passato? Ho perso il filo...
                            No, che nel 2002 l'erba fosse stata rallentata è confermato da un'abbondante letteratura, si stava discutendo su quanto fosse stato penalizzato il serve and volley dal rallentamento... ma è un discorso che lascia il tempo che trova avendo un significato storico piuttosto limitato, visto che anche uno come Clerici ti dice che gli ultimi rappresentanti ad alti livelli di questo stile di gioco (tra l'altro l'ultimo a comparire e il primo ad andarsene) si stavano comunque ritirando in quegli anni... insomma un discorso su cui si può sorvolare, se frequentavi i circoli immagino che l'avrai già sentito decine di volte.
                            Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

                            "It's spreading, tho".

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                            • Allora,
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                              Il polacco coi suoi 20 aces a partita ci dice che l'erba tutto sommato resta erba,ed è giusto così,mica voglio vedere una finale di wimbledon tra un costa e un suo simile,,ad ognuno il suo,ah,ah!
                              Meglio Borg o Mac,MEGLIO agassi o sampras,io preferisco i mac,ma sempre di cioccolata si parla,dipende dai gusti,e ci si diverte solo se in campo ci sono tennisti con stili diversi.
                              Io mi sono avvicinato al tennis grazie al mio vecchio che guardava il mitico Adriano.
                              Comunque st'anno qui Wimbledon è un pò penoso,spero vinca il buon Delpo,al max stò polacco (NON SIMPATICISSIMO,EH) giusto per vedere facce nuove.
                              Ah,Borg non mi piaceva,ma era un ASSOLUTO FENOMENO,il più forte che io abbia visto,d'altronde i numeri parlano chiaro,25 slam giocati e 11 vittore,più non ricordo quante finali
                              buon tennis a tutti
                              ps
                              ogni tanto torno solo per il tennis,mio sport preferito.
                              Last edited by enzo680; 04 July 2013, 10:11.
                              "Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
                              cit M.L.KING

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                              • Originariamente Scritto da Red Visualizza Messaggio
                                No, che nel 2002 l'erba fosse stata rallentata è confermato da un'abbondante letteratura, si stava discutendo su quanto fosse stato penalizzato il serve and volley dal rallentamento... ma è un discorso che lascia il tempo che trova avendo un significato storico piuttosto limitato, visto che anche uno come Clerici ti dice che gli ultimi rappresentanti ad alti livelli di questo stile di gioco (tra l'altro l'ultimo a comparire e il primo ad andarsene) si stavano comunque ritirando in quegli anni... insomma un discorso su cui si può sorvolare, se frequentavi i circoli immagino che l'avrai già sentito decine di volte.
                                tutto chiaro ora. Mah, io sul serve and volley ho un'amore viscerale nel vederlo, lo trovo uno stile di gioco veramente divertente da vedere, ma non sono mai stato così bravo a rete. O meglio, quando avevo 12 anni avevo un'impostazione "scendi a rete almeno 2-3 volte a gioco", ma non necessariamente al servizio. Poi con l'ascesa di Agassi mi sono talmente scimmiato per lui che ho copiato il suo stile di gioco. Rovescio bimane, diventato il mio colpo forte, e ricerca ossessiva di angoli stretti seppur con rischi di errore elevati.

                                Devo ammettere che l'unico vero serve and volley che ho "vissuto" è stato quello di Stefan Edberg, elegante ma efficace. Purtroppo nella maggior parte dei casi la bellezza del gesto non è mai corrisposta all'efficacia. Esempio lampante Henry Leconte, tipico stiloso fine a se stesso.

                                Però mi manca nel circuito un bel serve and volley vecchio stampo, anche se con i ritmi odierni lo vedo piuttosto utopico.

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