Cuore di metallo

[SEBI]

Ti faccio ank'io i miei complimenti

[Dyana]

Grazie infinite a tt e 2

[Smartie #17]

wow! bella questa ff! C-17 è caratterizzato benissimo! (anche gli altri ovviamente...) ^^

[Dyana]

Grazie smartie. Benvenuta Benvenutissima

[Smartie #17]

grazie mille...kmq sono una ragazza XD

[Dyana]

Scusami........

[Smartie #17]

ma va', figurati, dal mio nick non si capisce... kmq ribadisco: davvero bella come ff!

[Uomo Tigre]

Ho letto solo i primi due episodi e se avrò il tempo leggerò anche gli altri.
Non male come scrivi ma cerca di evitare di mettere 1 per dire 1 volta capito cosa intendo???
Per il resto tutto ok

[Dyana]

Ok, è ke ormai mi sono abituata a scrivere in linguaggio smiles e quindi mi risulta un po' difficile scrivere normale.........

[Dyana]

Capitolo 10,si incrina un'amicizia:
- E’ stato gentile da parte tua invitarci per stanotte- disse Reika a Trunks mentre volavano verso la casa del saiyan, mentre calava la sera.
- Oh, dovere. Io ho quasi ammazzato 17, mio padre ti ha ridotta a uno straccio, ho pensato che fosse il minimo per farci perdonare- rispose il ragazzo.
- Potevi limitarti a pensarlo- borbottò Vegeta che volava poco davanti a loro.
C-17 chudeva la fila, volando alto e non perdeva di vista Trunks e Reika che avevano iniziato a chiacchierare. Il Cyborg era di un umore ancora più scuro dei suoi capelli e lanciava al saiyan dai capelli lilla tutte le maledizioni che conosceva, volando a zig-zag, frustrato. Quando giunsero alla Capsule Corporacion, trovarono Bulma sulla porta, che correva loro incontro.
- Vi pare questa l’ora di rientrare? Mi avete fatto stare in pensiero- disse la donna al marito e al figlio quando atterrarono. Ma la voce le morì in gola quando toccare terra furono i due Cyborg, con un’espressione di ghiaccio in volto.
- Cosa ci fanno loro qui? Chiese o meglio urlò Bulma iniziando a tremare.
- Tranquilla mamma, sono con noi. Si fermano qui per stanotte, domani ripartiranno- rispose tranquillamente Trunks entrando in casa, seguito dai Cyborg e dal padre.
- Da quella parte ci sono delle stanze libere che potete utilizzare, vi verrò a chiamare quando la cena è pronta- disse Trunks ai suoi ospiti indicando la scala che conduceva al piano di sopra.
- Non credo che scenderò a mangiare, non disturbarti a chiamarmi- disse 17 avviandosi verso le scale, seguito da Reika.
- Io vengo a cena, dopo. Dovete solo chiamarmi- disse lei avviandosi su per le scale.
"Strano, fino a un attimo fa erano sereni e tranquilli, almeno Reika. Cosa sarà successo?
- Un po’ taciturni o è una mia impressione? Chiese Bulma a Vegeta.
- Hanno rischiato la vita tutti e due oggi, non mi sorprende- rispose il marito, che poi si chiuse nella camera gravitazionale, iniziando ad allenarsi.
- Se vuoi ti spiego io- disse Trunks sedendosi sul divano, poi iniziò a raccontare, mentre la madre preparava la cena.
17 richiuse dolcemente la porta alle sue spalle. La stanza era ben arredata, in modo un po’ esagerato, ma tutto sommato confortevole. Appoggiò la schiena alla porta e si lasciò scivolare lentamente, mentre lottava contro le lacrime. Reika aveva baciato un altro. Solo al pensiero sentiva un peso tremendo nel petto, insieme ad una rabbia violenta. Doveva assolutamente sfogarsi, prima di iniziare a distruggere tutta la stanza. Così scribacchiò qualche parola su un foglio appoggiato sulla scrivania, aprì piano la finestra e volò via.
Intanto Reika era sotto un getto d’acqua calda, nella stanza accanto a quella di 17 e ascoltava le urla di Bulma che discuteva animatamente con Vegeta per aver promesso in caso di sconfitta una casa intera, mentre lui si giustificava dicendo che Reika non avrebbe accettato di mettere a repentaglio la vita se non con qualcosa di molto prezioso. E lei? Perché aveva cercato in tutti i modi di vincere. Dopotutto, della sua vita non gliene importava granchè, non era stato altro che scappare, nascondersi e agire nell’ombra. E allora perché? Perché si era impegnata così tanto per sconfiggere Vegeta? Non era solo per il suo orgoglio, quello l'aveva perso ormai da tempo. Intanto aveva finito di fare la doccia ed era tornata nella stanza da letto, dove erano sistemati sul letto degli abiti puliti: una maglietta scura, con un’ampia scollatura sulla schiena, con un’allacciatura sul collo, un paio di ampi pantaloni rosa decorati da una cintura bianca borchiata d'argento. Poi si raccolse i capelli in una treccia e uscì nel corridorio. Aveva tanta voglia di parlare con C-17 e magari scusarsi per aver messo a repentaglio la sua vita, quel pomeriggio. Bussò un paio di volte sulla porta, ma non ottenendo risposta decise di entrare. La finestra era spalancata, di 17 non c’era traccia. Reika si avvicinò alla scrivania, dove il foglietto viola aveva attirato la sua attenzione.

Ciao Reika, io vado ad allenarmi a “casa”. Se mi cerchi, io sono là.

“La grafia è di sicuro quella di 17, per casa avrà di sicuro inteso il laboratorio” pensò la Cyborg pronta ad uscire dalla finestra per poterlo raggiungere. In quel momento sentì Trunks che la chiamava per la cena e decise di andare a mangiare. Dopotutto, non poteva succedergli niente di male, era solo andato ad allenarsi. Così tornò nella sua stanza passando per la finestra e, aperta la porta, lo seguì per le scale.
Intanto C-17 stava sfogandosi sulle rocce che c’erano lì intorno e si chiedeva quando Reika sarebbe arrivata. Lui era sicuro che sarebbe venuta, non appena avesse letto il messaggio. Ma in quel momento lei pensava a tutt’altro, godendosi la cena preparata da Bulma. Alla fine, il Cyborg si sedette per terra, grondante di sudore. Era la prima volta che si allenava da solo. Erano sempre in due o in tre. Decise di rientrare alla Capsule Corporation, ma lo attendeva un’amara sorpresa. C-17 era convinto che Reika non fosse andata da lui perché non aveva trovato il biglietto, ma quando tornò nella sua stanza, dopo aver fatto una doccia fredda, vide che il suo biglietto non c’era più. Entrò allora nella stanza della Cyborg, che non aveva chiuso a chiave la porta. La vide dormire nel suo letto e quando scorse sulla sua scrivania il bigliettino viola, ebbe la sensazione che minuscole lame di ghiaccio lo avessero passato da parte a parte. Si sentiva tradito e frustrato, così uscì di corsa dalla stanza e si rifugiò nella sua, sperando che il sonno lo distraesse dall’incubo dov’era precipitato. L'incubo della gelosia

[sofy-94]

bellissima dyana..6 molto brava!!soprattuto a descrivere le sensazioni di 17!!

[Dyana]

Grazie, Sofy-94

[Rowelence]

Bell'episodio (come al solito!), descritto molto bene e scorrevole. Il triangolo che si è formato tra Trunks, Reika e C-17 sta iniziando a diventare sempre più interessante

[Dyana]

Eheheh, solo x qualcuno

[Il Nicco]

bellissimo episodio, tra i miei preferiti almomento, mi piace lanuova versione di Vegeta, ma ancora di più 17