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Dragon Ball Adventure! Nuovi Episodi!

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  • Final, invece di farti i soliti complimenti, ti pongo un quesito: nella tua fanfiction, come spieghi/interpreti/rielabori il mondo ultraterreno e il destino delle anime dei morti made in TOEI? Ossia, mi spiego meglio. Secondo la TOEI:
    - i buoni in paradiso senza corpo,
    - i cattivi normali si reincarnano dopo la purificazione (come nel film di Janenba);
    - i supercattivi più pericolosi dell'universo vengono mantenuti e conservati all'Inferno con tutto il corpo - controllati non si capisce come e da chi, visto che sono loro i più forti dell'universo, e re Enma e i suoi impiegati non possono fare nulla per tenerli a cuccia.

    Come hai scelto di spiegarla, questa cosa (che nel manga non c'è, perchè manca la conservazione post-mortem dei supercattivi)?

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    • Sinceramente è una cosa che rimane ambigua e che in soldoni ho scelto di mantenere tale in questa fanfiction. Potrei creare ora una teoria in merito, ma rischierei di creare contraddizione con eventi secondari avvenuti nei capitoli precedenti. Dunque la lascio come una cosa un pò "libera".
      Last edited by Final Goku II; 27 December 2012, 15:45.

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      • Veramente, all'inferno, i super-cattivi sono molto indeboliti! Lo si vede sia nella saga del torneo dell'aldilà che nel GT (non ci si lasci ingannare dalle affermazioni di Cell e Freezer, si riferiscono solo alla loro tecniche che è de facto virtualmente invincibile sui morti)

        Re Enma inoltre ha il controllo assoluto sul regno dei morti, quando Cell arriva da lui lo spedisce agli inferi in mezzo secondo! Sia nel film di Janemba sia nel GT sono forze esterne alla sua a impedirgli di fermare le evasioni di massa (l'energia negativa di Janemba, cioé virtualmente quella di un infinità di malvagi minori che messi assieme creano un essere dal potere non differente di quello delle forme più potenti di Bu; è la negatività delle sfere del drago, di cui il drago massimo è un essere talmente potente da minacciare l'intero universo [lui si per davvero] e persino un mondo superiore come quello dei Kaioshin, come afferma il sommo)
        In questa fiction idem, c'è un potere superiore (e di molte misure a quello di Janemba e Li Shenron) che vanifica re Enma e, difatti, intervengono anche i re Kaio per porre fine alla maledizione...

        E cmq, sbaglio o anche nel manga c'è l'affermazione di Re Enma su Radish a cui avrebbe dato una lezione... come avrebbe fatto s enon aveva corpo?
        Inoltre, su cosa regnebbe lo stesso re Enma?
        E aggiungo, nel mondo di Dr. Slump e Arale (che è condiviso con quello di DB) appare ancora re Enma (che è lo stesso, guarda un pò) e pure gli inferi, che sono esattamente quelli presenti nell'anime di DB


        Infine, piccola nota edul-culturale: va aggiunto che anche i cattivi "normali" si soffermano per un certo periodo negli inferi, diciamo a scontare un periodo di pena, prima di reincarnarsi! Anche se a dispetto degli altri non mantengono i corpi
        sigpic
        La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
        Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042

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        • Ahah, noto un po' di suscettibilità sul tema delle incoerenze dell'anime, ma non insozziamo il mitico topic del buon Final Goku con queste baruffe.

          Continua a sembrarmi una costruzione da cani l'idea che i cattivi normali perdano il corpo e si reincarnino, e i super cattivi mantengano il corpo e abbiano libertà di movimento, con tanto di megaschermo televisivo per seguire lo scontro con Majin Bu: Freezer e Cell hanno capitanato una rivolta e sono stati fermati solo perchè per fortuna c'erano due eroi morti al loro livello, i due scienziati pazzi si erano messi addirittura a costruire armi di distruzione di massa (nessuna critica per Final che, di per sè, è coerente a grandi linee con le direttrici dell'anime). Tanto è vero che nel GT si vede che, se non c'era Piccolo, le anime dell'Inferno avrebbero steso con molta facilità gli impiegati di Re Enma. L'unica spiegazione plausibile è che agli autori dell'anime è venuta la bellissima idea di conservare e riciclare i vecchi personaggi per le loro fantastiche puntate riempitive.

          La mia domanda era in topic, volevo sapere come Final intendeva spiegare quegli argomenti perché nella fanfiction più volte sono stati sfiorati ma mai spiegati, anche se avevo il dubbio di essermi perso qualche passaggio.
          Last edited by VirusImpazzito; 27 December 2012, 20:43.

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          • La discussione cmq è abbastanza in tema e vorrei rispondere se non è un problema Al massimo, si fa un topic separato!
            Nel GT si alleano numerosi cattivi per permettere a Gero e Mieu di realizzare il loro piano (ed è evidente che Gero lo organizza da anni, l'arrivo di Mieu gli ha solo permesso di perfezionarlo)...
            Senza l'arrivo di piccolo non sarebbe successo nulla, visto che i cattivi inquadrati erano appena ritornati e non si sa che sarebbe successo!
            Va da sé che i super-cattivi sono tanto indeboliti che bastano celle e catene per fermali!
            Più si sta negli inferi meno si costituisce una minaccia... nel caso di qualcuno di straordinariamente potente e che c'è appena arrivato intervengono gli eroi del paradiso! Più funzionale di cosi...E, di norma, non importa quanto sei potente di base, la dimensione infernale è abbastanza a prova di bomba! Occorre uno sconvolgimento cosmico per farne venire meno le difese...
            sigpic
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            • Sono tutte belle fan-teorie, sei abbastanza bravo come avvocato del diavolo (tanto per stare in tema).

              Però non capisco proprio il senso di regalare il corpo a gente che ha deliberatamente messo a repentaglio milioni o miliardi di vite innocue e innocenti.
              Partendo dal manga, si deduce che TUTTI coloro i quali muoiono perdono il corpo, infatti nelle poche volte che compare Re Enma si vede un ufficio in cui le uniche... anime vive sono provviste di corpo (Enma e i suoi impiegati), mentre le anime morte sono semplici nuvolette. I casi di Goku prima, e i suoi compagni poi, sono tutti eccezioni dettate peraltro dalla necessità di fronteggiare problemi imminenti. La seconda morte di Goku e la possibilità di tenere il corpo è espressamente definita come un premio per i grandi meriti acquisiti. Quindi mi può stare benissimo l'idea di qualche migliaio di eroi dei vari pianeti coi loro corpi, come premio per allenarsi in modo speciale o semplicemente per godere dei piaceri di un'esistenza fisica.
              Ma una cosa simile applicata a un Freezer o semplicemente a un Dodoria non la capisco se non nell'ottica delle puntate riempitive fatte apposta per allungare il brodo. Il privilegio di guardare la TV, dai...

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              • Considerando poi che addirittura ad uno come Vegeta, Piccolo chiarisce bene che morendo perderà il proprio corpo e la propria personalità essendo stato malvagio!

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                • Originariamente Scritto da VirusImpazzito Visualizza Messaggio
                  Sono tutte belle fan-teorie, sei abbastanza bravo come avvocato del diavolo (tanto per stare in tema).

                  Però non capisco proprio il senso di regalare il corpo a gente che ha deliberatamente messo a repentaglio milioni o miliardi di vite innocue e innocenti.
                  Partendo dal manga, si deduce che TUTTI coloro i quali muoiono perdono il corpo, infatti nelle poche volte che compare Re Enma si vede un ufficio in cui le uniche... anime vive sono provviste di corpo (Enma e i suoi impiegati), mentre le anime morte sono semplici nuvolette. I casi di Goku prima, e i suoi compagni poi, sono tutti eccezioni dettate peraltro dalla necessità di fronteggiare problemi imminenti. La seconda morte di Goku e la possibilità di tenere il corpo è espressamente definita come un premio per i grandi meriti acquisiti. Quindi mi può stare benissimo l'idea di qualche migliaio di eroi dei vari pianeti coi loro corpi, come premio per allenarsi in modo speciale o semplicemente per godere dei piaceri di un'esistenza fisica.
                  Ma una cosa simile applicata a un Freezer o semplicemente a un Dodoria non la capisco se non nell'ottica delle puntate riempitive fatte apposta per allungare il brodo. Il privilegio di guardare la TV, dai...
                  Ripeto la domanda: l'affermazione su Radish di Re Enma è o meno presente nel manga?
                  Se la risposta è affermativa, si tratta di retcon della saga di Bu (la più incongruente di tutte)

                  Xké lasciargli il corpo? Per farli soffrire è ovvio! Ricordati che anche se indistruttibili sono vulnerabili e "deboli" come tutti gl altri se non di più...
                  L'inferno serve a questo!

                  Non a caso Darbula, che viene da un mondo assimilabile all'inferno (sopratutto nell'immaginario occidentali i demoni stanno all'inferno) viene mandato in paradiso, xké per lui un posto come l'inferno sarebbe una goduria e non una tortura!

                  C'è una logica perfetta e il cerchio si chiude...
                  Originariamente Scritto da Sidius Visualizza Messaggio
                  Considerando poi che addirittura ad uno come Vegeta, Piccolo chiarisce bene che morendo perderà il proprio corpo e la propria personalità essendo stato malvagio!
                  Ahah...

                  Vegeta è un malvagio semi-redento! Anche se ora è ricaduto in tentazione! Per questo non merita completamente di restare a soffrire all'inferno e viene privato di corpo e purificato per reincarnarsi, in quanto non più "sufficientemente" malvagio
                  sigpic
                  La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
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                  • Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
                    Ripeto la domanda: l'affermazione su Radish di Re Enma è o meno presente nel manga?
                    Se la risposta è affermativa, si tratta di retcon della saga di Bu (la più incongruente di tutte)

                    Xké lasciargli il corpo? Per farli soffrire è ovvio! Ricordati che anche se indistruttibili sono vulnerabili e "deboli" come tutti gl altri se non di più...
                    L'inferno serve a questo!

                    Non a caso Darbula, che viene da un mondo assimilabile all'inferno (sopratutto nell'immaginario occidentali i demoni stanno all'inferno) viene mandato in paradiso, xké per lui un posto come l'inferno sarebbe una goduria e non una tortura!

                    C'è una logica perfetta e il cerchio si chiude...

                    Ahah...

                    Vegeta è un malvagio semi-redento! Anche se ora è ricaduto in tentazione! Per questo non merita completamente di restare a soffrire all'inferno e viene privato di corpo e purificato per reincarnarsi, in quanto non più "sufficientemente" malvagio
                    Ma se non + sufficientemente malvagio, non sarebbe dovuto semplicemente finire in paradiso? (considerando che non esiste nessun purgatorio o qualche cosa di simile)
                    Non con il suo corpo magari, ma cmq conservando la personalità!

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                    • Seh... adesso! vegeta ha cmq passato un buon 80% della sua vita a fare massacri!

                      Passi che molti di questi sono lavoro per Freezer, ma non è che fosse proprio riluttante e obbligato!

                      è un malvagio abbastanza! però a differenza di altra gentaglia si è redento! Quindi non è abbastanza buono da meritare il paradiso (mantenere un corpo poi è fuori questione, viene concesso solo se sei minimo un eroe planetario), non abbastanza malvagio da meritarsi una condanna eterna agli inferi, ma non ancora adatto a reincarnarsi subito!
                      Quindi va purificato e, eventualmente, trattenuto un pò nel "luna park infernale" come spirito errante (come lo si vede anche nel movie di Janemba) fino al momento giusto per mandarlo a reincarnasi!
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                      La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
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                      • Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
                        Ripeto la domanda: l'affermazione su Radish di Re Enma è o meno presente nel manga?
                        Se la risposta è affermativa, si tratta di retcon della saga di Bu (la più incongruente di tutte)

                        Xké lasciargli il corpo? Per farli soffrire è ovvio! Ricordati che anche se indistruttibili sono vulnerabili e "deboli" come tutti gl altri se non di più...
                        L'inferno serve a questo!

                        Non a caso Darbula, che viene da un mondo assimilabile all'inferno (sopratutto nell'immaginario occidentali i demoni stanno all'inferno) viene mandato in paradiso, xké per lui un posto come l'inferno sarebbe una goduria e non una tortura!
                        1) l'affermazione di Re Enma su Radish può benissimo essere intesa nel senso che Radish, appena morto, pura anima e niente corpo, era abbastanza ribelle e scatenato da richiedere un intervento immediato di Re Enma. Ovviamente Goku, reduce da un combattimento all'ultimo sangue, ed essendo ancora dotato di corpo, è andato a pensare che Re Enma abbia combattuto fisicamente con il fratello defunto e lo abbia vinto. Per me uno scontro fisico Radish vs Enma (che presupporrebbe il mantenimento del corpo per Radish) non è mai avvenuto, perchè i defunti non mantengono mai, se non per casi eccezionali, il loro corpo fisico.

                        2) quelli che nell'anime finiscono all'Inferno mantenendo il corpo sono gli stessi che all'Inferno fanno tutto, tranne che soffrire. Organizzano rivolte (vedi anche quel mostro alla fine del GT che aveva messo KO tutti i secondini prima che arrivasse Piccolo), costruiscono robot (non si capisce chi sia quello che gli dà i materiali), guardano la TV (ok, capisco che di questi tempi la TV sia un po' una tortura, però...)...

                        3) perfino Darbula va in paradiso solo con l'anima, non con il corpo (quello è il significato della codina bianca che si vede)!

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                        • Originariamente Scritto da VirusImpazzito Visualizza Messaggio
                          1) l'affermazione di Re Enma su Radish può benissimo essere intesa nel senso che Radish, appena morto, pura anima e niente corpo, era abbastanza ribelle e scatenato da richiedere un intervento immediato di Re Enma. Ovviamente Goku, reduce da un combattimento all'ultimo sangue, ed essendo ancora dotato di corpo, è andato a pensare che Re Enma abbia combattuto fisicamente con il fratello defunto e lo abbia vinto. Per me uno scontro fisico Radish vs Enma (che presupporrebbe il mantenimento del corpo per Radish) non è mai avvenuto, perchè i defunti non mantengono mai, se non per casi eccezionali, il loro corpo fisico.
                          Logico invece pensare che un anima immateriale possa sicuramente causare problematiche...
                          Poi che non ci sia stato uno scontro è sensato! In quanto Re Enma non ha bisogno di combattere per imporre la sua autorità sui defunti (vedi Cell e Darbula)
                          2) quelli che nell'anime finiscono all'Inferno mantenendo il corpo sono gli stessi che all'Inferno fanno tutto, tranne che soffrire. Organizzano rivolte (vedi anche quel mostro alla fine del GT che aveva messo KO tutti i secondini prima che arrivasse Piccolo), costruiscono robot (non si capisce chi sia quello che gli dà i materiali), guardano la TV (ok, capisco che di questi tempi la TV sia un po' una tortura, però...)...
                          Quale TV? è una sfera di cristallo!
                          Ed era un occasione sensazionale per via dello scontro tra Goku e Kid Bu in cui c'era in ballo il destino dell'universo! E a guardare vi erano appunto tutti gli ex-nemici di Goku
                          è anche fatto intendere dai dialoghi che sia una concessione straordinaria!
                          Organizzano rivolte? Si, una volta ogni tanto quando capita...
                          Di norma sono imprigionati! Ma può capitare che i più potenti e/o insidiosi riescano a ingannare la sorveglianza e fuggire! Poi cercano di liberare gli altri cosi da creare caos e confusione!
                          Ma è di norma in questi casi che intervengono gli eroi del paradiso (e suppongo che sia anche per questo che si allenino, visto che un allenamento eterno fino a sé stessi è abbastanza inutile) e difatti Pai Ku Han sembra essere solito ricevere tali incarichi!
                          3) perfino Darbula va in paradiso solo con l'anima, non con il corpo (quello è il significato della codina bianca che si vede)!
                          Infatti, viene privato del corpo che gli spetterebbe all'inferno e mandato in paradiso come spirito per essere li purificato!
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                          La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
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                          • Per puro caso, negli scorsi giorni mi sono imbattuto in questa vignetta del manga, che si trova nel volume 35 dell'edizione deluxe e fa parte della scena in cui Goku, sacrificatosi a causa di Cell, parla ai suoi amici dall'Aldilà.



                            "Mi hanno accordato un trattamento speciale perchè ho salvato il nostro pianeta. Di solito una persona normale o cattiva come Cell non può più avere il corpo e diventa uno spirito, ma a me hanno concesso di tenermi il mio corpo." Toriyama affronta di petto il tema dell'Aldilà e lo dice espressamente: una persona normale o cattiva come Cell non può tenersi il corpo (immagino che gente come Freezer o i suoi uomini rientrino nella categoria, no?), mentre il corpo lo può tenere chi ha meriti particolari, ossia casi eccezionali in positivo (non in negativo).

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                            • Dopo ben 3 mesi, ecco finalmente un nuovo capitolo!

                              EPISODIO 226: DONNE CARISMATICHE

                              Piccolo era comprensibilmente confuso. Tutto ciò che ricordava era che suo padre Katatsu lo aveva sconfitto scatenandogli contro l'oscuro potere dei draghi malvagi, per poi rinchiuderlo nell'albero del torpore. Ad un tratto egli si era ritrovato libero, ma incalzato da una sconosciuta che gli si era rivolta con un atteggiamento a dir poco aggressivo. In quel momento qualcosa di irrazionale spinse Piccolo a reagire di puro istinto. Non aveva prestato alcuna attenzione alle parole pronunciate da Seiya, in quanto non appena i suoi occhi si erano posati su di lei per alcuni istanti il namekiano aveva perso completamente la lucidità. Il maestro di Gohan non era certo un pavido, e lo aveva dimostrato in più occasioni, affrontando i più efferati e spaventosi mostri, ma nessuno di essi era stato capace di indurlo ad una reazione tanto simile a quella di un animale braccato. Normalmente Piccolo avrebbe mantenuto la calma pensando al modo migliore per uscire da quella situazione, tuttavia Seiya, per un motivo che nemmeno il namekiano avrebbe saputo spiegare, lo terrorizzava. Non poteva percepirne l'aura, e nel momento in cui ella aveva fatto sfoggio della propria incredibile potenza Piccolo era ancora privo di sensi, dunque il senso di panico che lo attanagliava sembrava del tutto privo di fondamento. Era una sensazione di profondo disagio, che lo turbava a livello interiore, viscerale, qualcosa di simile a ciò che aveva provato la prima volta in cui si era trovato al cospetto di Kaiohshin al torneo tenkaichi antecedente il risveglio di Majin Bu. L'alieno, tuttavia, capì subito che ciò che sentiva non era in alcun modo legato al suo status di ex divinità. Era qualcosa che lo sconvolgeva a livello inconscio, un'eredità genetica simile a quella che porta un animale a riconoscere istintivamente il proprio predatore naturale la prima volta che vi si trova al cospetto. Con una mossa repentina e fulminea Piccolo sferrò una ginocchiata all'addome di Seiya, ma si rese conto con orrore di come la sua offensiva non avesse sortito alcun effetto, dal momento che la donna dai capelli rossi aveva incassato il colpo senza battere ciglio. “Razza di stupido! Se hai intenzione di opporre resistenza ti ammorbidirò per bene a suon di pugni!” esclamò contrariata Seiya, apprestandosi a sferrare un violento destro al volto di Piccolo. “A...aspetta! Mi dispiace!” fece il namekiano, per poi deglutire nel constatare come la nocca di Seiya si fosse fermata a poco più di un centimetro dal suo naso. Dopo l'incontrollata reazione che aveva avuto, Piccolo aveva riacquistato la propria lucidità e razionalizzato la situazione in cui si trovava. Non poteva essere sicuro del fatto che colei che aveva di fronte fosse un nemica, del resto ella sembrava avercela più che altro con Katatsu, un sentimento che peraltro li accomunava. “Ti chiedo scusa per la mia reazione di prima... non so cosa mi sia preso!” disse il namekiano. Seiya abbassò la nocca ancora protesa in direzione del volto di Piccolo, quindi mollò la presa dal bavero del suo mantello lasciandolo libero. “Ammetto di essere stata anche io un po' brusca... anche se sinceramente non credevo che bastasse così poco a farti reagire in maniera isterica! A vederti sembri uno che sa il fatto suo!” commentò la misteriosa donna. “Ehi! Non farti idee sbagliate sul mio conto! Non sono un codardo!” si inalberò Piccolo. “Non mi devi dimostrare niente, anche perché per me non cambia nulla che tu sia il paladino dell'universo o lo zimbello dei buffoni! Da te voglio solo sapere tutto ciò che sai su Katatsu!” rispose Seiya. “Mi dispiace deluderti... ma di lui so ben poco! L'ho conosciuto oggi per la prima volta, malgrado si tratti di mio padre! Tutto quello che so è che è dotato di poteri enormi! Tra cui quello di evocare i draghi malvagi!” rispose Piccolo. “Mpf... draghi...” commentò Seiya con un'espressione che Piccolo non comprese se fosse indignata o divertita. Prima che potesse interrogarsene ulteriormente la donna dai capelli rossi gli si rivolse di nuovo. “Si, di questo era a conoscenza, se si esclude il vostro legame di parentela! E così tu saresti il figlio del mio bersaglio... bene, allora seguimi!” fece la donna. “Andiamo a cercare mio padre?” chiese Piccolo. “No, appena ti ho visto ho subito pensato che con le manine che ti ritrovi fossi la persona più indicata ad aiutarmi a sistemare la treccia!” disse Seiya. Non era necessario che l'interlocutore possedesse l'arguzia di Piccolo per cogliere il sarcasmo nella risposta della rossa. “Posso almeno sapere chi sei?” chiese il namekiano. “Sono colei che ti darà la possibilità di rivedere il tuo papino e rivolgergli tutte le rimostranze per il trattamento che ti ha riservato! Non vedo cos'altro potrebbe interessarti sapere! ” fece stizzita la donna. “Ad ogni modo mi sei decisamente più simpatico del drago che me lo ha chiesto prima...” aggiunse lei. “Sono ancora vivo, dunque lo intuivo!” rispose Piccolo. “Finalmente una buona risposta! Ti si è sciolta finalmente la lingua dunque!” sorrise la donna per poi proseguire “Il mio nome è Seiya... e sono una cacciatrice di taglie, tutto ciò che puoi voler sapere di me lo puoi intuire guardandomi, dal momento che io stessa non saprei dirti che cosa io esattamente sia... cioè a quale razza appartenga!”. Piccolo era un po' deluso da questa risposta. Sperava di poter in qualche modo intuire in base ad essa il motivo per cui si era spaventato così tanto nel trovarsi innanzi a quella misteriosa guerriera. “E' buffo lo sai? Anche io per gran parte della mia vita ho totalmente ignorato la razza a cui appartenevo...” raccontò il namekiano. “Ma che combinazione... allora deve essere proprio il destino ad averci fatto incontrare... vero? Se non fossi consapevole che la sessualità di voi namekiani è equiparabile a quella di una palma sospetterei che tu ci stia provando!” disse maliziosa Seiya. “Malgrado la cosa probabilmente ti deluderà, non è così!” rispose da par suo il namekiano con un sorriso ironico. Un tempo probabilmente una frase del genere avrebbe messo in imbarazzo il solitario e associale Piccolo privo di amici e refrattario a relazionarsi con chicchessia, ma facendo da molti anni parte di un gruppo composto tra gli altri da persone come Bulma, Yamcha e Crilin che erano per natura molto propensi alle insinuazioni provocatorie, per quanto quasi mai rivolte a lui direttamente, aveva imparato ad elaborare delle risposte adeguate. “Sopravviverò!” commentò la rossa sorridendo di rimando. Piccolo finalmente si sentiva a proprio agio con quella donna che in un primo momento lo aveva tanto spaventato. Nella natura di Seiya c'era ancora qualcosa di misterioso che continuava a inquietarlo inconsciamente, ma dal momento che neppure la rossa sembrava sapere molto delle proprie origini probabilmente ciò non la rendeva una malintenzionata. Esisteva anche la possibilità che la donna gli avesse mentito, ma Piccolo lo riteneva improbabile dal momento che questa non aveva alcun interesse a farlo. Il namekiano aveva capito che Seiya era molto più forte di lui, dunque se avesse voluto ottenere qualcosa da lui lo avrebbe tranquillamente potuto costringere con la forza. Al contrario sembrava che con quello scambio di battute la rossa avesse voluto mettere il proprio interlocutore a proprio agio e spingerlo ad entrare in confidenza. Probabilmente Seiya era in realtà molto meno scostante di quanto sembrasse. “Comunque il mio nome è Piccolo!” si presentò il maestro di Gohan. ”Mmmm... si, effettivamente non sembra un nome namekiano... è il nome che ti hanno dato sulla Terra?” chiese Seiya. “Si, e intendo mantenerlo... mio padre mi ha rivelato quello che mi ha dato lui, ma sinceramente non vedo per quale motivo dovrei tenere conto della sua volontà” rispose Piccolo. “Scelta condivisibile” annuì Seiya per poi voltarsi verso il proprio interlocutore. “Ora resta fermo dove sei...” disse la donna. Prima ancora che Piccolo avesse il tempo di chiederle la ragione per tale richiesta si ritrovò circondato da un involucro sferico di energia. Il namekiano realizzò di non avere alcun impedimento nel muoversi, e mentre si spostava l'involucro lo seguiva mantenendolo al proprio interno, come se fosse diventato una parte di lui. “E' una barriera isolante! Tu non sei in grado di muoverti liberamente nello spazio aperto... o sbaglio?” chiese Seiya. “Si, infatti! Dunque grazie a questa barriera potrò spostarmi nello spazio...” comprese il maestro di Gohan. Seiya annuì. “Io non utilizzo mezzi di trasporto in quanto per me viaggiare da un pianeta all'altro non è un problema, dunque ho ideato questa tecnica nel caso mi trovassi ad avere necessità di portare qualcuno con me” spiegò la donna. “Capisco! E per quanto riguarda la durata?” chiese Piccolo. “Non ti preoccupare! Durerà abbastanza a lungo da permetterti di coprire per dieci volte la distanza che ci separa dalla nostra destinazione! Non ho intenzione di farti correre rischi...” lo rassicurò Seiya. “Ti ringrazio! Dunque adesso raggiungeremo Katatsu?” chiese il namekiano. Seiya scosse la testa “No, purtroppo tuo padre è stato molto furbo e abile a far perdere le sue tracce, dunque al momento non so dove si trovi! La cosa migliore da fare è tornare dagli altri e pianificare il da farsi”. “Gli altri?” ripeté Piccolo. “Li conoscerai a tempo debito. Ora direi di muoverci! Abbiamo perso sin troppo tempo in chiacchere! Dal momento che ci siamo appena conosciuti mi sono sentita in dovere di dedicare del tempo alle spiegazioni, tuttavia non ho intenzione di passare tutto il tempo a spiegarti ogni singola cosa, dunque non ti ci abituare” disse Seiya per poi alzarsi in volo. Piccolo sorrise e la seguì.

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                              • Dalle cristalline acque del laghetto emerse una donna dai lunghi e lucenti capelli corvini. In contrasto con essi era il candore della sua pelle che, bagnata, splendeva quasi perlacea sotto la luce degli astri. Era alta circa un metro e settanta e la chioma le scendeva fino a metà della schiena. I seni e i glutei erano rotondi, in perfetta armonia con un fisico atletico, ma che non perdeva nulla della propria femminilità. Il suo corpo era, coerentemente alla circostanza, completamente nudo, se si escludeva una cintura in tinta argentea legata all'altezza della vita, che per qualche ragione la donna aveva deciso di non togliere nemmeno in occasione di un bagno rilassante. Una volta che fu emersa, lei aprì i suoi grandi occhi dalle iridi color ebano, contornati da delle ciglia sottili e aggraziate, quindi dischiuse le sue labbra rosee in un sorriso felice e radioso. Quindi prese a camminare verso la riva con passo calmo e, non appena il suo piede entrò in contatto con il suolo asciutto, attorno a questo si materializzò magicamente uno stivaletto in cuoio, o comunque di un analogo materiale alieno, di colore marrone scuro. Man mano che avanzava sulla terra ferma, passo dopo passo, i vestiti comparivano dal nulla, abbigliando la sua pelle, già asciugata tramite l'emanazione dell'aura, in quella che sembrava essere una versione perfezionata in fatto di efficacia della tecnica che utilizzava Piccolo per far comparire gli abiti. La donna dai capelli neri indossava una gonna corta rossa scura che scendeva sino all'altezza delle ginocchia, e dello stesso colore era il mantello che portava sulle spalle. Sulle mani inforcava dei guanti di colore grigio chiaro, che le giungevano sino alla metà dell'avambraccio nudo. Il corpetto color avorio che indossava per coprire il torace non aveva maniche, ed era leggermente scollato all'altezza del petto.
                                Con passo spedito la donna attraversò il giardino nella quale si trovava, percorrendo il vialetto alberato per dirigersi verso l'interno del palazzo per superare poi la volta ad arco che fungeva da ingresso. In quel momento una donna dal lungo vestito rosa e i lunghi capelli neri le si fece incontro e le disse “Cerisa, Antikar e gli altri sono appena arrivati!”. “Ti ringrazio per avermelo detto Lube! Ad ogni modo ne ero già al corrente. Non mi sarei rilassata fintanto che non li avessi saputi sani e salvi. Ero molto in pena per loro!” rispose Cerisa. “Il riaverli qui tra noi solleva molto anche il mio animo! Oltretutto sembra che siano riusciti a catturare ben tre eletti!” annunciò Lube. La donna assunse un'espressione colpita e felice “Tre? Due sono certamente Ghiller e Ice... mi domando chi possa essere il terzo! Beh, c'è un solo modo per scoprirlo, ovvero raggiungerli e verificarlo di persona!”. Cerisa proseguì dunque il proprio cammino per raggiungere la stanza dove i suoi alleati li stavano aspettando, ansiosi di mostrare alla loro leader le “prede” da essi catturate.

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