Sarebbe potuto sembrare un gesto stupido, o il finale di una favola triste. Non fu però quello a cambiare la situazione.
Il principe dei saiyan non piangere, semplicemente non può. Le sue lacrime non possono uscire da quegli occhi neri e ormai è la morte a portarlo con se.
Le lacrime di una fenice, lo si sa, hanno poteri curativi. Ed esse, rinascono più forti di prima dalle loro ceneri.
Dopo che si fu scostata da lui, si accorse di una luce azzurro blu intensa, che iniziò dal viso, fino a diffondersi intorno al corpo del saiyan, Una melodiosa musica cominciò a sentirsi nell’aria, mentre una luce dorata avvolgeva il saiyan annullando quella più tenue bluastra
Il principe viene sollevato dal suolo, la luce lo attornia e la magia lo fa ergere in piedi. La vita ricomincia a scorrere in lui e, anche se addormentato, inizia a cantare in una lingua sconosciuta, nell’idioma di una razza perduta come i saiyan. Una stupenda melodia, ma di una struggende malinconia.
Trunks vide realizzarsi il sogno di quelle ultime notti. Tutti erano in silenzio, ma non lo stesso colmo di disperazione di prima, semmai di sorpresa.
“Come è possibile?”chiese Bra felice, capendo che quello che si sta svolgendo sotto i loro occhi è un incanto che potrà restituirgli quello che hanno perso, ma allo stesso tempo è sconcertata.
“Non lo è”rispose Trunks con un gigantesco sorriso, prendendo la piccola mano di Vetrunks, che era passato dal pianto alla gioia.
La musica cessò dopo parecchi minuti.
Vegeta atterrò in piedi e la luce intorno a lui e il simbolo che era comparso sulla sua fronte si spensero.
Dopo un po’ il principe dei saiyan si risvegliò e riaprendo gli occhi, si guardò intorno spaesato. “Che diamine è successo è successo?! Come mai sono vivo?! Soprattutto perché cavolo mi state guardando in questo modo?!!!!!”urlò alterato. Una massa di gente, con Bulma per prima, lo abbracciano soffocandolo.
“Vi siete ammattiti?!!! Levatevi di dosso!!!!!!!!!!!”.
Gli ultimi giorni passano e così sono di nuovo tutti insieme. E’ la notte che aprirà un nuovo anno. “Speriamo che questo sia più tranquillo” Sono nella terrazza della loro grande casa, mentre sotto di loro in giardino si svolge la festa. Lontani dalla folla, stanno seduti a guardar le stelle luminose di quella notte. Fa freddo e perciò Bulma si abbraccia al caldo braccio dell’uomo che ama. “Io spero solo di poterlo passare insieme a te” dice Bulma abbracciandosi di più a Vegeta. Lui arrossisce, in uno dei pochi slanci di affettuosità, forse causato da quei giorni parecchio agitati. Non sa cosa rispondere e le prende dolcemente il viso, baciandola sulle labbra, lei contraccambia. Proprio in quel momento scocca la mezzanotte.
Il principe dei saiyan non piangere, semplicemente non può. Le sue lacrime non possono uscire da quegli occhi neri e ormai è la morte a portarlo con se.
Le lacrime di una fenice, lo si sa, hanno poteri curativi. Ed esse, rinascono più forti di prima dalle loro ceneri.
Dopo che si fu scostata da lui, si accorse di una luce azzurro blu intensa, che iniziò dal viso, fino a diffondersi intorno al corpo del saiyan, Una melodiosa musica cominciò a sentirsi nell’aria, mentre una luce dorata avvolgeva il saiyan annullando quella più tenue bluastra
Il principe viene sollevato dal suolo, la luce lo attornia e la magia lo fa ergere in piedi. La vita ricomincia a scorrere in lui e, anche se addormentato, inizia a cantare in una lingua sconosciuta, nell’idioma di una razza perduta come i saiyan. Una stupenda melodia, ma di una struggende malinconia.
Trunks vide realizzarsi il sogno di quelle ultime notti. Tutti erano in silenzio, ma non lo stesso colmo di disperazione di prima, semmai di sorpresa.
“Come è possibile?”chiese Bra felice, capendo che quello che si sta svolgendo sotto i loro occhi è un incanto che potrà restituirgli quello che hanno perso, ma allo stesso tempo è sconcertata.
“Non lo è”rispose Trunks con un gigantesco sorriso, prendendo la piccola mano di Vetrunks, che era passato dal pianto alla gioia.
La musica cessò dopo parecchi minuti.
Vegeta atterrò in piedi e la luce intorno a lui e il simbolo che era comparso sulla sua fronte si spensero.
Dopo un po’ il principe dei saiyan si risvegliò e riaprendo gli occhi, si guardò intorno spaesato. “Che diamine è successo è successo?! Come mai sono vivo?! Soprattutto perché cavolo mi state guardando in questo modo?!!!!!”urlò alterato. Una massa di gente, con Bulma per prima, lo abbracciano soffocandolo.
“Vi siete ammattiti?!!! Levatevi di dosso!!!!!!!!!!!”.
Gli ultimi giorni passano e così sono di nuovo tutti insieme. E’ la notte che aprirà un nuovo anno. “Speriamo che questo sia più tranquillo” Sono nella terrazza della loro grande casa, mentre sotto di loro in giardino si svolge la festa. Lontani dalla folla, stanno seduti a guardar le stelle luminose di quella notte. Fa freddo e perciò Bulma si abbraccia al caldo braccio dell’uomo che ama. “Io spero solo di poterlo passare insieme a te” dice Bulma abbracciandosi di più a Vegeta. Lui arrossisce, in uno dei pochi slanci di affettuosità, forse causato da quei giorni parecchio agitati. Non sa cosa rispondere e le prende dolcemente il viso, baciandola sulle labbra, lei contraccambia. Proprio in quel momento scocca la mezzanotte.
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