Fate/World Fusion
Terra, Universo Marvel
In un laboratorio segreto situato in una fortezza, un potente scienziato terminava la sua ultima creazione. Sfruttando un potente artefatto sottratto ad Odino in persona e dei progetti del suo arcirivale, Reed Richards, egli si apprestava a compiere un viaggio interdimensionale alla ricerca di un mistico oggetto che esaudisce ogni desiderio; le leggende lo chiamavano Santo Graal.
Era da molto tempo che tentava di localizzarlo, difatti già in passato aveva sfruttato ponti spaziotemporali per perlustrare le varie epoche canoniche o meno, tutto il necessario pur di arrivare al fine.
Victor Von Doom non si era limitato a localizzare la fonte del potere del Graal, ma grazie ai suoi mezzi all'avanguardia e al suo genio era stato perfino in grado di venire a conoscenza del modo per ottenerlo. Purtroppo per lui tutto ciò non bastava per impossessarsi del tanto ambito calice, era conscio del fatto che l'unico modo per mettere le mani su tale gioiello fosse quello di partecipare alla quinta guerra, nelle vesti di spirito eroico.
Attraverso maniacali calibrazioni e potenti interferenze, Doom riuscì a penetrare il sistema magico del Graal e a modificare in parte le regole del gioco, ottenendo così il privilegio di essere evocato come Servant.
Ciò che non aveva preventivato il Dottore è che questa breccia avrebbe destabilizzato l'intero sistema, creando così una catena di squilibri, paradossali legami tra dimensioni e realtà che apparentemente non erano destinate ad incrociarsi tra loro.
Fuyuki, mondo di Fate/Stay Night.
La guerra per il Santo Graal si apprestava ad iniziare, i servant venivano mano a mano evocati e stringevano un patto con i magi, un legame di lealtà e sostegno per arrivare al comune traguardo. Tuttavia, gli eroi destinati ad essere scelti erano stati modificati dal fato e le carte erano state completamente rimescolate dall'astuto piano di Doom, seppur non totalmente di sua volontà.
Residenza Emiya
<< Umpf, così non sai nulla riguardo al Graal, al guaio in cui sei finito e via dicendo, eh? >> disse il servant, spezzando il tedioso silenzio che arieggiava.
<< Io non capisco, sono piuttosto confuso, perché devo combattere? Per un oggetto che nemmeno desidero? E poi tutta questa storia dei magi, del santo graal, di voi eroi, è tutto così irreale... >>
<< Eeeh... la mia solita sfortuna, proprio lo sfigato di turno mi doveva capitare. >>
<< Ehi, ma come ti permetti? Io... >> Shirou non riuscì nemmeno a finire la frase che il suo servant era già caduto in uno stato di sonno profondo, quasi letargico. (Non so nemmeno il suo vero nome, dovrò chiamarlo Saber a quanto pare) rimuginava Emiya, ispirato dal fragoroso russare dell'eroe dai capelli verdi.
<< Mi chiamo Zoro comunque >> disse il belladdormentato svegliandosi di getto, per poi ricadere nel mondo dei sogni.
Residenza Tohsaka
(ma perché, PERCHÈ questo a me? Sono una magi della famiglia Tohsaka, ho studiato a fondo i rituali e le tempistiche, dovevo essere in grado di evocare il più forte degli spiriti eroici e invece mi ritrovo con LUI)
<< Riiiin, Rin Rin Rin, adoro questo nome, Rin Tin Tin, Rhino, Drin Drin, ya dawg we herd u liek a rin so we put...>> E fu così che il simpatico mercenario chiacchierone ricevette un vaso in testa.
Questo però non lo calmò e continuò a fare battute sul nome della povera ragazza per un quarto d'ora abbondante. << Ah sì, comunque mi chiamo Deapdool, adoro le serie tv americane e Star Wars, mi piacciono i cheeseburger e gli sparatutto, pensa che trovo gente online che mi dice “Lamer!!!111” solo perché uso il lanciagranate, ma insomma, se l'hanno messo nel gioco vuol dire che è legale no? Sono tutti delle sissy girl perché ho il rate kill più alto e... >>
<< Ma non chiudi mai la bocca? >> rispose sconsolata Rin.
<< Ehi bitch, are ya talking to me? I'm the merc with a mouth, ooooouh yeah jackpot babe >>
<< Mi chiedo solo una cosa, se sei impazzito da quando sei qui oppure se eri già fuori di testa prima... >>
<< Oh beh l'autore della shot ha pensato che fosse un'idea carina mettere come berserker uno già matto da legare, vallo a capire... >>
<< L'autore di che? >>
<< Niente. -.- >>
Dopo qualche ora di conversazione ininterrotta ed unilaterale, Rin decise di usare il suo primo command spell per far tacere Wade, imponendogli di parlarle solo se riguardasse la missione.
(sembra che siamo rimasti ancora io te da soli amico mio)
(che culo...)
Passarono quattro giorni dall'inizio del conflitto. La situazione era stranamente calma, rispetto al passato c'era una quasi totale assenza di combattimenti, quasi come se ognuno aspettasse che qualcuno facesse la prima mossa.
In realtà uno che si era già fatto avanti c'era, un misterioso guerriero incappucciato che intraprendeva scontri contro la maggior parte dei servant, senza però andare fino a fondo, quasi come per studiarne le capacità. Tutto ciò era piuttosto prevedibile per la maggior parte dei master, gli assassin tendono proprio ad aggirare gli spiriti eroici per attaccare direttamente loro, conoscere le capacità difensive di un partecipante è una condizione necessaria.
Ma c'era qualcuno che lo conosceva già, e aveva capito le sue intenzioni...
Residenza Einzbern
<< Conoscevi quel tizio, Archer? >> disse Ilyasviel, l'unica erede del famoso clan di magi.
<< Non è la prima volta che ci combatto contro. Il suo nome è Taskmaster, è un guerriero molto versatile, specializzato nell'uso di qualsiasi arma, bravo sia con la spada sia con l'arco. Ma la sua vera specialità sta nelle sue abilità di mimo. >>
<< Mimo? >>
<< Già, può assimilare la tecnica dell'avversario e ritorcergliela contro, oppure combinarne tante per creare uno stile di lotta innovativo. Conoscendolo starà analizzando ogni servant per ampliare il suo bagaglio tecnico. La sua vera arma è l'imprevidibilità. >>
<< Niente di cui tu non ti possa occupare, no? >>
<< Affermativo, e comunque t'ho già detto di non chiamarmi Archer. Di arcieri e cecchini ne esistono tanti, ma solo io sono Occhio di Falco. Puoi anche chiamarmi Clint se ti va. >>
<< Falco andrà bene. >> La bambina sorrise chinandosi e alzando leggermente la gonna, in segno di eleganza e rispetto.
<< Sei una brava bambina, tutto sommato fare il babysitter non è poi così male. >>
La ragazzina si infuriò e gli salto addosso cercando di morderlo, i due poi caddero sull'enorme giardino che circondava la villa e si misero a ridere. Era impensabile che fossero appena usciti indenni da un combattimento letale.
Hotel di Fuyuki
Una ragazza dai capelli viola era distesa sul suo letto, apparentemente addormentata, mentre il suo servant la sorvegliava in forma spirituale.
(Chissà perché proprio io... Non sono mai stato tra i gold saint più forti, sono sicuramente un elemento valido, ma non sono certamente il più adatto per questo compito. Non riesco nemmeno a mantenere il settimo senso, posso usarlo solo per piccole frazioni di secondo prima di cadere a terra stremato. Forse è dovuto alla lontananza della mia costellazione che fatica ad allinearsi con il mio cosmo, ma rimane frustrante. Ma soprattutto, questa ragazza è davvero Atena?)
Chiesa di Fuyuki
<< Da quanto sei tornato, Victor? >> disse Kirei, il prete della struttura.
<< Ho appena finito di piazzare parte delle rune magiche nei punti strategici della città. Presto potrò attuare il mio piano e spazzare via tutti gli avversari in una sola notte. Tu hai avuto qualche visita interessante questa sera? >>
<< Un master. Era piuttosto dubbioso sul suo ruolo in questa guerra e sembrava in procinto di mollare. Io gli ho dato delle buone ragioni per combattere. >>
<< E perché mai? >> disse stupito e quasi turbato Doom.
<< Perché è il figlio del mio acerrimo nemico, Emiya Kiritsugu. Quel bastardo mi sconfisse nella precedente guerra, mi tolse il piacere di distruggere questa patetica terra con le mie mani... e non ho mai avuto l'occasione di vendicarmi. Ma ora la musica cambierà, sarà una splendida sinfonia di morte e dolore. >> disse Kirei scoppiando a ridere.
<< Mossa molto azzardata, Kotomine. Mi auguro che non ci sarà da pentirsene. >>
<< Umpf, stai al tuo posto, e ricordati che io sono il tuo Master, appellati a me con tale nomea. >>
<< Io sono Victor Von Doom, considerati fortunato ad essere mio alleato. >>
Il parroco fu colpito nell'orgoglio, e decise di usare così il suo primo command spell per saziare il suo ego.
<< Non mancarmi mai più di rispetto, sono stato chiaro? >>
<< Come desidera mio Master. E comunque, può anche smettere di nascondermi il suo asso nella manica, non creda che non sappia percepire una simile presenza. >>
Improvvisamente il Master fu colto da un brivido, che cercò di mascherare con un tono di voce fermo e deciso.
<< Come fai a sapere di... >>
<< Non mi sottovaluti. >> Lo interruppe Caster. << Ed in ogni caso, nel mio piano avevo già incluso una partecipazione del re di Babilonia, quindi la esorto a presentarmelo al più presto. >>
Aveva ragione. Esisteva un ottavo servant, un sopravvissuto della precedente guerra, il potente Gilgamesh. Kotomine non capiva come Destino avesse potuto addirittura scoprirne l'identità, che nel frattempo levò i tacchi.
Comment