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  • Ajeje.
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    Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggio
    Eh figurati che mi frega a me di convincere un ragazzo che nemmeno conosco su un forum di videogiochi [...]
    È quello che ho detto io, cosa fai ripeti? E comunque hai poco da convincere, anche perché non puoi.

    All'università non ci sono nemmeno? Forse non ti è chiaro che il prossimo è il mio secondo anno di ingegneria, non il primo. Eppure dai post che ho fatto si capiva benissimo, mi sa che proprio non capisci nemmeno di cosa stia parlando. È meglio lasciare stare.

    Per te sono semplici entrambi? Li hai fatti tutti e due, che puoi giudicare? Secondo me non lo hai nemmeno fatto il liceo, se mi sbaglio mi scuso, ma l'impressione è questa.
    Last edited by Ajeje.; 19 agosto 2011, 02:54.

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  • Andrew Clemence
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    Originariamente Scritto da Ajeje. Visualizza Messaggio
    Il punto è che non è che lo penso... è così, e la conferma mi viene da più parti. Ma va beh, non ti voglio mica convincere, per quanto me ne frega...
    Eh figurati che mi frega a me di convincere un ragazzo che nemmeno conosco su un forum di videogiochi che all università ancora non c è nemmeno Pensala pure come vuoi. Io volevo solo darti dei consigli. Stà a te poi decidere se incapponirti o avere la maturità per valutarli serenamente.

    E comunque il liceo tanto semplice non è. La ragioneria invece salvo casi rari lo è già molto di più.
    Per me sono semplici entrambi.

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  • Ajeje.
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    Il punto è che non è che lo penso... è così, e la conferma mi viene da più parti. Ma va beh, non ti voglio mica convincere, per quanto me ne frega...
    E comunque il liceo tanto semplice non è. La ragioneria invece salvo casi rari lo è già molto di più.

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  • Andrew Clemence
    replied
    Originariamente Scritto da Ajeje. Visualizza Messaggio
    E allora torno al discorso di prima: quelle (fisica & co.) sono le facoltà più difficili. Difficili quanto vuoi quelle umanistiche ma per le altre, in teoria, basta studiare. Fisica, matematica, ingegneria... se non hai la testa puoi studiare quanto vuoi ma non arriverai mai da nessuna parte. Poi va beh, cambierà da ateneo a ateneo, ma in linea di massima è così.
    Sarà... l importante è che lo pensi tu... Questa convinzione ti aiuterà ad avere fiducia in te stesso se ci entri e ad avere tanti successi.

    Ma stavamo parlando di compiti di matematica e fisica del liceo. Per le materie del liceo sì, non ti serve imparare nessuna formula a memoria e puoi prendere voti alti anche su compiti difficilissimi. La mia era in risposta alla frase ''Beh però in questo caso vuol dire che non hai mai fatto compiti difficili''. Mai sentita frase più sbagliata, se parliamo di liceo. Non c'entra proprio un tubo quello che hai detto (statistica inferenziale? e cazz'entra col liceo?).
    Ah ok. Io parlavo di compiti in generale. Il liceo come anche le ragionerie è veramente semplice. Basta un pò di applicazione.

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  • Ajeje.
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    Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggio
    Naa ajeje, non c è bandiera mi spiace. Io ho esperienza in entrambi i campi, dipende dall ateneo. Da noi di prof di ingegneria folli ce ne sono. E per di piu è una facoltà mal organizzata, difficoltà a non finire.
    E allora torno al discorso di prima: quelle (fisica & co.) sono le facoltà più difficili. Difficili quanto vuoi quelle umanistiche ma per le altre, in teoria, basta studiare. Fisica, matematica, ingegneria... se non hai la testa puoi studiare quanto vuoi ma non arriverai mai da nessuna parte. Poi va beh, cambierà da ateneo a ateneo, ma in linea di massima è così. E lo so non solo perché già lo penso di mio, ma me lo hanno confermato più persone.
    Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggio

    Ma dove? Fatti la statistica inferenziale e vediamo se allo scritto riesci a cavartela studiandoti le basi. E i teoremi si fondono con la pratica. Ogni prof ha il suo metodo, e talvolta non sono affatto su misura di studente.
    Ma stavamo parlando di compiti di matematica e fisica del liceo. Per le materie del liceo sì, non ti serve imparare nessuna formula a memoria e puoi prendere voti alti anche su compiti difficilissimi. La mia era in risposta alla frase ''Beh però in questo caso vuol dire che non hai mai fatto compiti difficili''. Mai sentita frase più sbagliata, se parliamo di liceo. Non c'entra proprio un tubo quello che hai detto (statistica inferenziale? e cazz'entra col liceo?).
    Last edited by Ajeje.; 19 agosto 2011, 01:56.

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  • Andrew Clemence
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    Originariamente Scritto da John Fitzgerald Gianni Visualizza Messaggio
    Pensa che architettura deve sottostare agli orari di ingegneria, figurati come è messa
    Poco tempo fa ho letto su un giornale la classifica delle facoltà di architettura italiane. Cagliari era all ultimo posto come didattica, strutture e occupazione dei neolaureati. Se non erro era sul sole 24 ore. Peccato che non ricordo precisamente che giornale fosse però. C era scritto che a stento avete i gessetti e i laboratori tecnici. C è chi dice che l università è facilissima ed è per tutti. Io chi stà entrando ora non lo invidio affatto. Avrete molti grattacapi. è una merda oramai. Veramente una merda di paese siamo...In economia da noi oramai gli esami ci sono a febbraio a luglio e a settembre. Solo 3 chiamate l anno.. Pazzesco. E tra la triennale e la special, c è un esame di ammissione dove devi portare 5 materie.. Terribile...

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  • John Fitzgerald Gianni
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    Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggio
    E per di piu è una facoltà mal organizzata, difficoltà a non finire.
    Pensa che architettura deve sottostare agli orari di ingegneria, figurati come è messa

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  • Andrew Clemence
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    Originariamente Scritto da Ajeje. Visualizza Messaggio
    Sì sono d'accordo, ho sentito delle storie assurde per colpa di professori pazzi riguardo facoltà umanistiche. È anche per questo che non farei mai una facoltà del genere. Al contrario, almeno per ora e per quanto mi riguarda ingegneria è abbastanza meritocratica: se sai, un professore non può bocciarti, a meno che non sia un bastardo assurdo. Ma in genere i matematici/fisici non lo sono, anzi, è proprio il contrario.
    Naa ajeje, non c è bandiera mi spiace. Io ho esperienza in entrambi i campi, dipende dall ateneo. Da noi di prof di ingegneria folli ce ne sono. E per di piu è una facoltà mal organizzata, difficoltà a non finire.


    Veramente non è proprio così, è verissimo che ci sono decine e decine di teoremi in più all'università (che fanno però parte dell'orale) ma i compiti scritti sono circa gli stessi (sono più difficili ma le cose sono quelle).
    Ma dove? Fatti la statistica inferenziale e vediamo se allo scritto riesci a cavartela studiandoti le basi. E i teoremi si fondono con la pratica. Ogni prof ha il suo metodo, e talvolta non sono affatto su misura di studente.

    Io ho passato Analisi 1 senza problemi e come Cloud Strife non ho mai imparato una formula a memoria in tutto il liceo. Per l'orale è stato un altro discorso, ma d'altronde se ho preso 21 è solo per colpa appunto dell'orale.

    P.S. Sono abbastanza d'accordo col Nicco, solo una cosa: già sono post lunghissimi, almeno cercate di farli un po' più scorrevoli (non sono chiarissimi in alcuni punti). lol
    Eh io ho anche la laurea specialistica, e la mia esperienza è diversa

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  • Ajeje.
    replied
    Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggio
    Dipende dai vari atenei la difficoltà. Da noi ad esempio chimica non è difficile, e al contrario certi corsi umanistici che normalmente si passano lisci sono difficilissimi. Io ti consiglio (se puoi) di non considerare solo cosa studi, ma anche dove e con chi lo studi. Cavarsela da soli con professori talvolta pazzi non sempre è facilissimo, per quanto ferrato tu sia. I miei incubi sono costellati ancora di esami dove ho dovuto sudare 1000 camice, non per la difficoltà del corso, ma per il linciaggio all esame.
    Sì sono d'accordo, ho sentito delle storie assurde per colpa di professori pazzi riguardo facoltà umanistiche. È anche per questo che non farei mai una facoltà del genere. Al contrario, almeno per ora e per quanto mi riguarda ingegneria è abbastanza meritocratica: se sai, un professore non può bocciarti, a meno che non sia un bastardo assurdo. Ma in genere i matematici/fisici non lo sono, anzi, è proprio il contrario.
    Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggio
    Beh però in questo caso vuol dire che non hai mai fatto compiti difficili. Voglio vederti all università rielaborandoti i teoremi senza averli studiati. Quando farai un compito avrai una minima traccia e dovrai sviluppare tanto. Non basta certo unire i puntini...
    Veramente non è proprio così, è verissimo che ci sono decine e decine di teoremi in più all'università (che fanno però parte dell'orale) ma i compiti scritti sono circa gli stessi (sono più difficili ma le cose sono quelle). Io ho passato Analisi 1 senza problemi e come Cloud Strife non ho mai imparato una formula a memoria in tutto il liceo. Per l'orale è stato un altro discorso, ma d'altronde se ho preso 21 è solo per colpa appunto dell'orale.

    P.S. Sono abbastanza d'accordo col Nicco, solo una cosa: già sono post lunghissimi, almeno cercate di farli un po' più scorrevoli (non sono chiarissimi in alcuni punti). lol
    Last edited by Ajeje.; 19 agosto 2011, 01:24.

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  • Andrew Clemence
    replied
    Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza Messaggio
    Su questo ammetto che hai ragione, lo snobbismo di certi liceali è davvero divertente, ma le motivazioni sono anche e perlopiù storiche.

    Alla fine quella dell'utilità o inutilità dei vari indirizzi è un discorso banale e ormai divenuto sterile, un evergreen con cui certi individui cercano di supportare la propria scelta. Semplicemente ognuno sceglie secondo la propria sensibilità, e coloro che portano avanti motivazioni per la propria decisione come "che? il greco, lingua morta" oppure "vuoi mettere con l'utilità che ha una bella matematica che ti fa arrivare fino alle equazioni con quadrupla incognita?!" sono semplicemente i soggetti adatti a frequentare tali indirizzi (senza nessun mio disprezzo o ironia). Alla fine è pur sempre e solo una questione di predisposizione alla studio di certe discipline, almeno per coloro che intraprendono il classico non per la purtroppo diffusa motivazione (ridicola) "non mi piace la matematica".
    Parole sante caro lorenzo.. Parole sante...

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  • Lorenzo GOV
    replied
    Su questo ammetto che hai ragione, lo snobbismo di certi liceali è davvero divertente, ma le motivazioni sono anche e perlopiù storiche.

    Alla fine quella dell'utilità o inutilità dei vari indirizzi è un discorso banale e ormai divenuto sterile, un evergreen con cui certi individui cercano di supportare la propria scelta. Semplicemente ognuno sceglie secondo la propria sensibilità, e coloro che portano avanti motivazioni per la propria decisione come "che? il greco, lingua morta" oppure "vuoi mettere con l'utilità che ha una bella matematica che ti fa arrivare fino alle equazioni con quadrupla incognita?!" sono semplicemente i soggetti adatti a frequentare tali indirizzi (senza nessun mio disprezzo o ironia). Alla fine è pur sempre e solo una questione di predisposizione alla studio di certe discipline, almeno per coloro che intraprendono il classico non per la purtroppo diffusa motivazione (ridicola) "non mi piace la matematica".

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  • Andrew Clemence
    replied
    Originariamente Scritto da Cloud Strife Visualizza Messaggio

    Mai saputa una formula in vita mia, ed è anche il motivo per cui negli scritti ho sempre fatto meglio: mentre all'orale c'è il botta-risposta con l'insegnante, nello scritto puoi felicemente - partendo da certe basi ovviamente - ricavarti tutto ciò che ti serve, sia in matematica che in fisica.
    Già si nota una certa impostazione diversa, se dici che bisogna sapere a memoria le formule...
    Beh però in questo caso vuol dire che non hai mai fatto compiti difficili. Voglio vederti all università rielaborandoti i teoremi senza averli studiati. Quando farai un compito avrai una minima traccia e dovrai sviluppare tanto. Non basta certo unire i puntini...

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  • Andrew Clemence
    replied
    Originariamente Scritto da Ajeje. Visualizza Messaggio
    Ottimo matematica. Grazie a te completo la conoscenza di persone che fanno le facoltà più difficili (fisica, medicina, ingegneria, chimica e appunto matematica che mi mancava).
    Dipende dai vari atenei la difficoltà. Da noi ad esempio chimica non è difficile, e al contrario certi corsi umanistici che normalmente si passano lisci sono difficilissimi. Io ti consiglio (se puoi) di non considerare solo cosa studi, ma anche dove e con chi lo studi. Cavarsela da soli con professori talvolta pazzi non sempre è facilissimo, per quanto ferrato tu sia. I miei incubi sono costellati ancora di esami dove ho dovuto sudare 1000 camice, non per la difficoltà del corso, ma per il linciaggio all esame.

    @Lorenzo: Ho effettivamente il dente avvelenato contro gli ipocriti simili . Ovviamente anche sul mio versante (piu scientifico diciamo) le teste di cazzo non mancano.. Però solitamente mi ritrovo a parlare con persone meno irritanti e snob.

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  • Il Nicco
    replied
    Da ex-studente del classico che non è ancora riuscito a comprendere fino in fondo le motivazioni dei suoi ex-compagni (e non parlo solo di questo topic)

    Il classico in questo aiuta perché devi PER FORZA impararti le cose a memoria per tradurre latino e greco, crea un metodo mnemonico e ti obbliga a studiare.
    Mai avuto; per tradurre mi sempre affidato al senso apparente e, siccome il latino è più vicino all'italiano come termini (sebbene come costruzione sono tuttora convinto che il greco sia molto più simile), avevo 8 di latino e 6 di greco scritto. Ma immagino siano minuzie. E in tutte le altre materie non sono mai stato capace di studiare in maniera efficiente o di prendere appunti, cosa che mi ha portato a sviluppare la memoria per quanto riguarda le lezioni (infatti anche adesso prendere appunti mi deconcentra più che aiutare). Ma appunto, sarò strano io.

    Ma non significa che quelli che fanno il classico non sappiano niente matematica o chimica ( e RIPETO, c'è lo stesso numero di ore al classico e allo scientifico) o che chi vada al tecnico sia uno zotico che sa solo intrecciare fili
    Tuttavia è un fatto che buona parte dei miei compagni di liceo (anche di altre sezioni, e il mio è considerato il miglior liceo classico di Torino) non provassero minimamente a seguire le lezioni di matematica o fisica, siccome la mia professoressa non stava là a spiegarci le cose passo passo ma arrivata a metà del terzo anno (giunto al triennio avevo cambiato tutti i professori) aveva pensato di poter dare per scontato che sapessimo almeno le regole di base. Ma siccome "siamo al classico, non useremo mai la matematica" come si poteva tollerare un comportamento del genere? Sarò strano io (e quelle altre due o tre persone che avevano deciso di impegnarsi ugualmente). Ciò non toglie che io, un po' per pigrizia, un po' per distrazione nelle prove pratiche (segni che scompaiono e sballano tutti i calcoli e simili) alla fine avessi una media decisamente bassa. E senza neppure dimenticare che la classe di mio fratello, al terzo anno di liceo scientifico, trovandosi in una simile situazione (ma con un professore capellone e persone dai genitori più smaliziati), sia stata in grado di cacciare il professore in questione pur di non adattarsi ad un metodo più complesso e certo meno produttivo (in tempi brevi).

    Magari io farò più letteratura e critica rispetto a quanta ne hai fatta te, ma la grammatica è la stessa, e le basi sono identiche nel caso uno dei due volesse fare lingue antiche all'università.
    In realtà a qualunque indirizzo di lettere è richiesta una notevole capacità di traduzione dal latino. Di greco non se ne parla. Onestamente la trovo una cosa poco utile, a meno di essere orientati in ambito filologico.

    Non conosco persona brava in latino e greco che non sia brava in matematica.
    Io ne conosco davvero tante, invece.

    Ti insegna un ragionamento analitico che si può applicare benissimo a qualsiasi altra scienza che non sia la grammatica.
    Probabile, ma resta da vedere quanta gente ha semplicemente voglia di riempirsi la bocca con questo slogan senza poi metterlo in pratica. Per ora la maggior parte dei miei conoscenti (del classico come dello scientifico) ragiona per compartimenti stagni.

    La filosofia non capisco cosa c'entri visto che si tratta di studi eminentemente storici.
    Immagino che apprendere un lessico tecnico e un'elaborazione critica di modi del pensiero, anche se visti in un'ottica prettamente storica, sia tutto fuorchè scientifico. D'altronde, cosa può importarmente di conoscere la differenza tra "ontologia" e "metafisica"? (giusto per fare un esempio)

    Senza contare lo sforzo di studio che viene richiesto, abitua decisamente all'università.
    Decisamente opinable.

    Non per il greco, ma per la forma mentis che viene impartita con lo studio delle lingue classiche.
    Continuo a non averla mai trovata questa fantomatica forma mentis. Penso sempre più si tratti di un costrutto metafisico, un po' come la dialettica corpo-anima.

    Viene insegnato il rigore delle nozioni e l'importanza dell'enciclopedismo (non si improvvisa, le cose si sanno o non si sanno) in maniera quasi maniacale
    Non è questione di improvvisare o meno nozioni che non si sanno, ma di riuscire a recuperare i pezzi mancanti del tuo discorso collegando ambiti differenti, che esulano dall'enciclopedismo che ti insegnano generalmente al classico. Le mie conoscenze sono merito del mio liceo solo in minima parte. Ancor meno la mia forma mentis. Ma ero strano già al liceo, quindi di questo non mi preoccuperei. Anche se venire interrogato di italiano e latino senza i testi sotto gli occhi è certo servito, in questo senso. Come il non prendere appunti, del resto.

    Certo, non è una scuola simpatica da fare, ma ti fa sopportare ogni cosa che viene dopo.
    Non un corso su "Essere e Tempo" di Heidegger, te l'assicuro

    Questo molto indica che al classico non sempre si arriva agli integrali o ai solidi geometrici (a volte si arriva per un pelo alle derivate, anzi), che al classico si fa un programma ridotto di fisica (il libro che ha usato mia sorella per l'ultimo anno di classico per esempio copriva solamente parte del mio programma di quarta e di quinta). Non parlo per stereotipi: il PNI (scelto da mia sorella e a cui volevo andare prima di scegliere lo scientifico - altro che parlare per stereotipi, sentito dire e pregiudizi, parlo proprio dell'indirizzo più "scientifico" del classico) ha solo di facciata leggermente meno ore, in realtà si fa molta roba in meno (o comunque, sommariamente).
    Innegabile. Nel mio caso si è arrivati a sfiorare gli integrali ed eravamo la sezione più avanti del liceo, se non ricordo male.

    E io non l'ho detto nel post di prima? Però medicina non dà gli stessi sbocchi di lingue antiche, è innegabile (a meno che uno davvero non brilli nel campo).
    No, davvero, medicina e giurisprudenza offrono davvero tutti questi sbocchi lavorativi? Io ero convinto fosse un mito italiano.

    Io allo scientifico avevo 8-9 di matematica ed ero anche capace nei giochi matematici d'istituto. In latino prendevo 4.5 di versione (salvato prontamente dalla media con il 10 di domande), e con me molti altri (o viceversa, bravi in latino che in matematica prendevano 5 se non nelle cose meccaniche).
    Nulla di strano.

    Poi, ripeto, dipende anche dai casi: si può essere portato molto in entrambi i campi (come spesso succede), oppure nella mia scuola c'era gente bravissima di matematica, di latino nella media, ma avendo noi versioni scarsissime da tradurre riusciva a prendere voti altissimi anche lì (senza contare che arrivavano delle verifiche di matematica/fisica dalla seconda/terza liceo del classico a Spezia che erano veramente patetiche come difficoltà...).
    Concordo

    In ogni caso la questione della forma mentis è un luogo comune ripetuto spesso ma che altrettanto spesso si rivela infondato, visto che quelli del classico spesso si trovano a "convertire" l'impostazione classicista a quella scientifica in facoltà come ingegneria ecc.
    Mah, in generale quelli del classico che vanno in quel tipo di facoltà possedevano già una predilezione per un approccio più scientifico. Ma la cosa può funzionare anche al contrario come nel caso di alcuni miei colleghi di filosofia che vengono dallo scientifico. E in ogni caso una "conversione" totale non è mai possibile.

    La storia dell'enciclopedismo e il rigore delle nozioni potrebbe essere applicato anche allo scientifico in ogni caso, visto che da noi c'era gente che effettivamente si è imparata il programma a memoria per andare avanti con il suo 8-9.
    Resta da chiedersi come sia possibile avere una media del genere andando avanti con quel tipo di studio enciclopedico (ma poi che diamine vuol dire enciclopedico?)

    Mai saputa una formula in vita mia, ed è anche il motivo per cui negli scritti ho sempre fatto meglio: mentre all'orale c'è il botta-risposta con l'insegnante, nello scritto puoi felicemente - partendo da certe basi ovviamente - ricavarti tutto ciò che ti serve, sia in matematica che in fisica.
    L'intervento più sensato di tutta la discussione

    Già si nota una certa impostazione diversa, se dici che bisogna sapere a memoria le formule...
    Dev'essere per questo che mi sono sempre sentito strano al classico

    Si parla di sapere meno sulle discipline d'indirizzo.
    In effetti resta da capire perchè uno non cerchi di racimolare una conoscenza un minimo più vasta su ciò che andrà a studiare. Almeno, io per quanto riguarda filosofia ho approfondito per conto mio su alcuni argomenti (quelli che più mi interessavano, ovviamente) e senza che questo abbia mai inciso in qualche modo sul resto del mio studio.

    Scusate per il walltext, comunque
    Last edited by Il Nicco; 19 agosto 2011, 01:00.

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  • Lorenzo GOV
    replied
    Hai descritto il liceale classico medio, la testa di cazzo figlia di papà, che s'atteggia di fronte al ragioniere perchè sa a memoria le quattro dimostrazioni dell'esistenza di Dio di Sant'Anselmo, senza aver poi capito nemmeno un'acca di quello che comportano.

    @Aje: medicina si prova, se non altro per sboronarsi con i propri compagni che studiano corsi particolari di preparazione e falliscono clamorosamente l'accesso mentre tu senza aver aperto quasi libro sei entrato comodamente (sì, la cosa è autobiografica)
    Last edited by Lorenzo GOV; 19 agosto 2011, 00:55.

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