Il problema, quando si parla di "legge contro l'omofobia", è che in alcuni casi chi e cosa dovrebbe andare a colpire?
Anche nell'ultimo caso di ieri, non sembrano esserci stati delle vessazioni, delle prepotenze, degli insulti, del bullismo, delle violenze fisiche e/o verbali ai danni del ragazzo che si è tolto la vita.
A quanto sembra era un problema di disagio nel vivere la sua situazione in un contesto che lui percepiva come troppo omofobo.
In questa situazione, la "legge contro l'omofobia" cosa va a colpire, se non c'è nemmeno nessuno da colpire direttamente?
vi faccio un'esempio per spiegare la mia confusione al riguardo. Il fratello di mia moglie è disabile. Ha 30 anni, ma per via di problemi durante il parto ha una disabilità mentale tale per cui il suo cervello è rimasto al livello di quello di un bambino di 6 anni. Che sia disabile lo noti subito fisicamente, e quando andiamo insieme al mare, o in giro a fare shopping, o a fare un giro in bicicletta, ci sono sempre, e sottolineo SEMPRE, decine e decine di persone, adulte o no, che si rigirano, lo guardano male, fanno battutine stronze, lo indicano, eccetera.
Lui lo sa, pur essendo disabile capisce di essere preso in giro, e ne soffre moltissimo chiudendosi in sè ancora di più.
Domanda: vogliamo fare una "legge contro l'handiccapatofobia"? E cosa dovrebbe fare? Mettere in galera queste persone idiote del cazzo? Dovrebbero essere messi sulla pubblica piazza in ginocchio sui ceci? bisogna metterli in piedi alla lavagna col cappello "SOMARO" a far scrivere 100 volte "il ragazzo disabile non va preso per il culo perchè ha più cervello di voi idioti"?
E' questo che mi lascia dubbi. Si parla di leggi di qua e leggi di la contro l'omofobia, ma sono solo chiacchiere al vento in quanto soluzione impraticabile.
Anche nell'ultimo caso di ieri, non sembrano esserci stati delle vessazioni, delle prepotenze, degli insulti, del bullismo, delle violenze fisiche e/o verbali ai danni del ragazzo che si è tolto la vita.
A quanto sembra era un problema di disagio nel vivere la sua situazione in un contesto che lui percepiva come troppo omofobo.
In questa situazione, la "legge contro l'omofobia" cosa va a colpire, se non c'è nemmeno nessuno da colpire direttamente?
vi faccio un'esempio per spiegare la mia confusione al riguardo. Il fratello di mia moglie è disabile. Ha 30 anni, ma per via di problemi durante il parto ha una disabilità mentale tale per cui il suo cervello è rimasto al livello di quello di un bambino di 6 anni. Che sia disabile lo noti subito fisicamente, e quando andiamo insieme al mare, o in giro a fare shopping, o a fare un giro in bicicletta, ci sono sempre, e sottolineo SEMPRE, decine e decine di persone, adulte o no, che si rigirano, lo guardano male, fanno battutine stronze, lo indicano, eccetera.
Lui lo sa, pur essendo disabile capisce di essere preso in giro, e ne soffre moltissimo chiudendosi in sè ancora di più.
Domanda: vogliamo fare una "legge contro l'handiccapatofobia"? E cosa dovrebbe fare? Mettere in galera queste persone idiote del cazzo? Dovrebbero essere messi sulla pubblica piazza in ginocchio sui ceci? bisogna metterli in piedi alla lavagna col cappello "SOMARO" a far scrivere 100 volte "il ragazzo disabile non va preso per il culo perchè ha più cervello di voi idioti"?
E' questo che mi lascia dubbi. Si parla di leggi di qua e leggi di la contro l'omofobia, ma sono solo chiacchiere al vento in quanto soluzione impraticabile.
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