Cito solo alcuni degli ultimi ascolti:
Blackjazz degli Shining: credo sia uno dei titoli più azzeccati di sempre; come laoro è effettivamente un album di stampo jazz filtrato attraverso tutti i caratteri del black metal, a partire dalla qualità del suono che ho trovato terribilmente grezza (ma forse mi sbaglio). Consapevole della mia relativa ignoranza din materia (i gruppi black più brutali non mi sono mai interessati) lo classifico, con Nattens Madrigal, l'album più violento che mi sia finora capitato tra le mani; solo che Blackjazz è anche molto curato dal punto di vista compositivo. La batteria in particolare mi è piaivcuta moltissimo. Ottima anche la coer di 21 st Century Schizoid Man, riconoscibilissima ma adattata alla sensibilità del gruppo, una cover come si deve, una volta tanto. Senza dubbio un ottimo lavoro
It's Me God e Kollapse dei Breach: il primo mi ha colpito per la compattezza del suono e l'energia che trasmettevano i vari brani, violenti ma senza perdere un certo controllo della melodia del pezzo, ma trovo che pecchi di incisività dopo i primi brani; nel secondo il suono del gruppo si fa molto più variegato e più post-hardcore: la voce perde molto in energia, e lo stesso va detto per i brani più tipicamente hardcore, ma il tutto viene compensato da pezzi eccellenti come la title-track, che nella struttura più lunga, in una composizione più ricercata e una struttura più dilatata trovano una nuova forza; se in Kollapse i pezzi più rapidi e incazzati fossero stati sfruttati come in It's Me God sarebbe stato un lavoro cermtamente molto più interessante. Messi così entrambi hanno dei difetti abbastanza evidenti che tuttavia non ne intaccano troppo il valore; dovessi cìvalutarli, darei un 79 ad entrambi con un + 1 per entrambi i voti nel caso se ne preferica l'uno all'altro. Comunque la differenza non credo possa superare i due punti.
Outside the Dream Syndicate di Tony Conrad coi Faust: i minimalisti americani li trovo interessanti, e se si considera il calibro del gruppo che interviene in questo lavoro è evidente che debba uscirne un disco coi controcazzi; affascinante la struttura dei due brani in cui si articola l'album, praticamente una potenzialmente infinita vibrazione di fondo (violino) su cui si inserisce la batteria dei Faust in maniera perfetta. In realtà sono questi due strumenti da soli a tenere tutto il brano, tanto che per accorgersi della presenza di altri strumenti ci vuole molto tempo, sempre che tali strumenti siano effettivamente presenti, cosa di cui non sono del tutto sicuro. Comunque un lavoro eccellente, tra i migliori che abbi ascoltato negli ultimi tempi.
Blackjazz degli Shining: credo sia uno dei titoli più azzeccati di sempre; come laoro è effettivamente un album di stampo jazz filtrato attraverso tutti i caratteri del black metal, a partire dalla qualità del suono che ho trovato terribilmente grezza (ma forse mi sbaglio). Consapevole della mia relativa ignoranza din materia (i gruppi black più brutali non mi sono mai interessati) lo classifico, con Nattens Madrigal, l'album più violento che mi sia finora capitato tra le mani; solo che Blackjazz è anche molto curato dal punto di vista compositivo. La batteria in particolare mi è piaivcuta moltissimo. Ottima anche la coer di 21 st Century Schizoid Man, riconoscibilissima ma adattata alla sensibilità del gruppo, una cover come si deve, una volta tanto. Senza dubbio un ottimo lavoro
It's Me God e Kollapse dei Breach: il primo mi ha colpito per la compattezza del suono e l'energia che trasmettevano i vari brani, violenti ma senza perdere un certo controllo della melodia del pezzo, ma trovo che pecchi di incisività dopo i primi brani; nel secondo il suono del gruppo si fa molto più variegato e più post-hardcore: la voce perde molto in energia, e lo stesso va detto per i brani più tipicamente hardcore, ma il tutto viene compensato da pezzi eccellenti come la title-track, che nella struttura più lunga, in una composizione più ricercata e una struttura più dilatata trovano una nuova forza; se in Kollapse i pezzi più rapidi e incazzati fossero stati sfruttati come in It's Me God sarebbe stato un lavoro cermtamente molto più interessante. Messi così entrambi hanno dei difetti abbastanza evidenti che tuttavia non ne intaccano troppo il valore; dovessi cìvalutarli, darei un 79 ad entrambi con un + 1 per entrambi i voti nel caso se ne preferica l'uno all'altro. Comunque la differenza non credo possa superare i due punti.
Outside the Dream Syndicate di Tony Conrad coi Faust: i minimalisti americani li trovo interessanti, e se si considera il calibro del gruppo che interviene in questo lavoro è evidente che debba uscirne un disco coi controcazzi; affascinante la struttura dei due brani in cui si articola l'album, praticamente una potenzialmente infinita vibrazione di fondo (violino) su cui si inserisce la batteria dei Faust in maniera perfetta. In realtà sono questi due strumenti da soli a tenere tutto il brano, tanto che per accorgersi della presenza di altri strumenti ci vuole molto tempo, sempre che tali strumenti siano effettivamente presenti, cosa di cui non sono del tutto sicuro. Comunque un lavoro eccellente, tra i migliori che abbi ascoltato negli ultimi tempi.
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