28: Attraverso le generazioni (parte 1)
“Lascialo in pace, brutto bastardo!”, ordinò la voce arrabbiata di un ragazzino. Si era destato in modo tanto improvviso che nessuno si era mai aspettato questo suo intervento nella battaglia.
“Ma… cosa… cosa ci fai tu qua, Gohan?!”, scappò a Raddish quando se ne rese conto. Il giovane Saiyan fece un salto verso di lui osservando Piccolo e Sedri con aria diffidente. La loro sorpresa non era inferiore a quella del Saiyan, sopratutto Piccolo dovette sforzarsi di capire che questo giovane guerriero fosse davvero lo stesso bambino che é stato rapito più un anno e mezzo fa. Per Sedri invece era la prima volta che vide il suo piccolo cugino in carne e ossa.
“Ho scoperto i piani loschi di quello li… cosi vi ho seguito…”, spiegò Gohan brevemente
“Ma… come hai potuto raggiungerci…?”
Al posto di dare una risposta allo zio guardò verso Freezer che lo stava fissando alquanto sorpreso.
“Oh, sei ancora vivo allora… sei riuscito a scappare a Zarbon e Dodoria… sei fortunato…”
“Quei due? Li ho fatto fuori io…ma purtroppo é morto Kwaldarik… me la pagherai!”
“Cosa?! TU avresti eliminato Zarbon e Dodoria?!”, ripeté Freezer ancor più sorpreso e diffidente. “Ma è anche lui un Saiyan, se gli altri erano diventati talmente potenti, perché non anche lui…”, si ricordò. Ma la cosa più fastidiosa per il tiranno era un altro particolare: l’avvento del bambino aveva scacciato la disperazione dai visi degli altri infondendogli nova speranza. Per questo si stava arrabbiando nuovamente.
Raddish posò una mano sulla spalla di suo nipote e sorrise:
“Gohan… sei arrivanto giusto in tempo. Dobbiamo guadagnare tempo finche Sedri avrà dato un fagiolo magico a Kakaroth e Vegeta…s e si riprendono forse abbiamo ancora una possibilità…”
“Sedri…?”, fece Gohan sorpreso guardando verso la ragazza. “Allora é lei…?”
“Vi darò una mano io..!”, s’intromise anche Piccolo aggiungendosi agli due Saiyan. “Sei pugni sono migliori di quattro.”
“Va bene… alla carica!!!”
Oscurità. Nero pesto intorno a lui. No… piccoli puntini luminosi trafissero questa notte terribilmente oscura. Più che lui si concentrò su questi luccichi, si rese conto che stava guardando un cielo stellato. Ma non era quello terrestre, non poté riconoscere nessuna costellazione. Un cielo alieno… ma di quale parte della galassia?
“Kakaroth!”
Una voce interruppe questa oscurità con il suo silenzio totale, prima piano, poi sempre più forte.
“Kakaroth!!!”
“Che va la? Ehi, e per la tua informazione, mi chiamo Goku! È mai possibile???”, gridò Goku verso la fonte della voce.
Nuovamente silenzio.
Ad un tratto vide qualcosa a parte quel cielo stellato, una sfera lucente comparve sotto di lui brillando in una bellissima luce rossa. Una strana sensazione di nostalgia lo pervase vedendo questo pianeta per lui finora ignoto. Vide oceani color viola, terre e isole, ai poli una regione coperta da ghiacci eterni, di color bianco freddo. Ma purtroppo questa visone pacifica non durò a lungo, una sfera dorata si schiantò con il pianeta che sembrò di venir dilaniato da una energia infinita. Una luce accecante lo avvolse, cosi forte, che Goku per istinto alzò le braccia per difendersi. Ma niente avvenne, quando riaprì gli occhi, vide nuovamente il cielo buio e vuoto di prima. Il pianeta era scomparso senza lasciare traccia.
“Ma… ma cosa è successo…?”, si chiese stupefatto.
“Questi erano gli ultimi attimi del pianeta Vegeta… il tuo pianeta natio, Kakaroth.”, spiegò la stessa voce di prima.
“Il pianeta… Vegeta?”
“Esatto. È stato Freezer a distruggerlo… con tutti i suoi abitanti… i Saiyan. Tutti sono periti, cosi come anche noi.”
Goku si voltò verso quella voce che ora era molto vicino a lui. Cominciò a intravedere due figure, una era alto quasi come lui, portò un’uniforme Saiyan color verde, i suoi capelli avevano la sua stessa acconciatura caotica. Non solo, quella persona gli somigliò in modo impressionante! L’altra figura era una donna con lunghi capelli corvini che lo guardava con aria contenta.
“Ma voi chi siete?”
L’uomo si posizionò direttamente davanti a lui, solo ora Goku ebbe la conferma, anche lui era un Saiyan. Ma qualche parte quella faccia gli era famigliare, specialmente la cicatrice sulla sua guancia sinistra. Ad un tratto se ne ricordò.
“Ma… sei…!”
“Esatto. Io sono Bardack, tuo padre. Allora; cosa vuoi fare, Kakaroth?”
“Cosa vuoi dire?”
“Ti arrendi? Vuoi lasciarti uccidere da lui? Cosi come ha fatto con gli altri?
“Gli altri…?”, ripeté Goku, in quel momento un’altra terribile visione gli pervase guardando negli occhi di suo padre. Centinaia di visi, uomini e donne, adulti e bambini, tutti Saiyan come lui. Tutti morti in quella tremenda esplosione di prima.
“Freezer… perché? Perché ha fatto ciò?!”
“Aveva paura... paura della comparsa del guerriero leggendario. Il Super Saiyan. Quella era la ragione per cui eliminò tutti. Ma ha sbagliato i suoi calcoli…”, spiegò la donna. Goku la guardò curioso osservando il viso attraente della donna Saiyan che gli stava sorridendo. Subito ebbe la sensazione di conoscerla… era forse sua madre? Com’è che si chiamava? Cauli! Era vero! Era lei!
“Ehm… perché avrebbe sbagliato i suoi calcoli..? Stai parlando dello stesso Super Saiyan di Vegeta? Madre..?”
La donna continuò a sorridere, seppur ora con una certa fierezza negli occhi corvini. “Kakaroth! Tu lo hai in te! Dimostra cosa é capace di fare un Saiyan! Ti prego… tu ne sei in grado… Kakaroth… nostro figlio!”
Ad un tratto le figure dei due saiyan cominciarono a sfuocarsi, Goku si sentì, come se venisse trascinato via da una corrente potentissima. Sopra di lui vide una luce come attraverso una superficie d’acqua e sentì una voce famigliare che lo stava chiamando col suo nome terrestre.
“Goku! Svegliati! Goku! Ti prego…!”
Si svegliò di colpo e si sedette, tutte le sue ferite sul suo corpo erano spariti. Si guardò intorno scombussolato finche vide il viso sollevato di Sedri.
“Ma che…? Cos’é successo…?”
“Ti ho ricambiato il favore… che forza i Senzu! Ehi, tu figlio ti ha salvato la vita… senza il suo intervento sia Vegeta che tu avreste fatto una brutta fine… Forza, devo ancora soccorrere Vegeta…”
“Cosa… mio… mio figlio…? Gohan é qui?!”
“Lascialo in pace, brutto bastardo!”, ordinò la voce arrabbiata di un ragazzino. Si era destato in modo tanto improvviso che nessuno si era mai aspettato questo suo intervento nella battaglia.
“Ma… cosa… cosa ci fai tu qua, Gohan?!”, scappò a Raddish quando se ne rese conto. Il giovane Saiyan fece un salto verso di lui osservando Piccolo e Sedri con aria diffidente. La loro sorpresa non era inferiore a quella del Saiyan, sopratutto Piccolo dovette sforzarsi di capire che questo giovane guerriero fosse davvero lo stesso bambino che é stato rapito più un anno e mezzo fa. Per Sedri invece era la prima volta che vide il suo piccolo cugino in carne e ossa.
“Ho scoperto i piani loschi di quello li… cosi vi ho seguito…”, spiegò Gohan brevemente
“Ma… come hai potuto raggiungerci…?”
Al posto di dare una risposta allo zio guardò verso Freezer che lo stava fissando alquanto sorpreso.
“Oh, sei ancora vivo allora… sei riuscito a scappare a Zarbon e Dodoria… sei fortunato…”
“Quei due? Li ho fatto fuori io…ma purtroppo é morto Kwaldarik… me la pagherai!”
“Cosa?! TU avresti eliminato Zarbon e Dodoria?!”, ripeté Freezer ancor più sorpreso e diffidente. “Ma è anche lui un Saiyan, se gli altri erano diventati talmente potenti, perché non anche lui…”, si ricordò. Ma la cosa più fastidiosa per il tiranno era un altro particolare: l’avvento del bambino aveva scacciato la disperazione dai visi degli altri infondendogli nova speranza. Per questo si stava arrabbiando nuovamente.
Raddish posò una mano sulla spalla di suo nipote e sorrise:
“Gohan… sei arrivanto giusto in tempo. Dobbiamo guadagnare tempo finche Sedri avrà dato un fagiolo magico a Kakaroth e Vegeta…s e si riprendono forse abbiamo ancora una possibilità…”
“Sedri…?”, fece Gohan sorpreso guardando verso la ragazza. “Allora é lei…?”
“Vi darò una mano io..!”, s’intromise anche Piccolo aggiungendosi agli due Saiyan. “Sei pugni sono migliori di quattro.”
“Va bene… alla carica!!!”
Oscurità. Nero pesto intorno a lui. No… piccoli puntini luminosi trafissero questa notte terribilmente oscura. Più che lui si concentrò su questi luccichi, si rese conto che stava guardando un cielo stellato. Ma non era quello terrestre, non poté riconoscere nessuna costellazione. Un cielo alieno… ma di quale parte della galassia?
“Kakaroth!”
Una voce interruppe questa oscurità con il suo silenzio totale, prima piano, poi sempre più forte.
“Kakaroth!!!”
“Che va la? Ehi, e per la tua informazione, mi chiamo Goku! È mai possibile???”, gridò Goku verso la fonte della voce.
Nuovamente silenzio.
Ad un tratto vide qualcosa a parte quel cielo stellato, una sfera lucente comparve sotto di lui brillando in una bellissima luce rossa. Una strana sensazione di nostalgia lo pervase vedendo questo pianeta per lui finora ignoto. Vide oceani color viola, terre e isole, ai poli una regione coperta da ghiacci eterni, di color bianco freddo. Ma purtroppo questa visone pacifica non durò a lungo, una sfera dorata si schiantò con il pianeta che sembrò di venir dilaniato da una energia infinita. Una luce accecante lo avvolse, cosi forte, che Goku per istinto alzò le braccia per difendersi. Ma niente avvenne, quando riaprì gli occhi, vide nuovamente il cielo buio e vuoto di prima. Il pianeta era scomparso senza lasciare traccia.
“Ma… ma cosa è successo…?”, si chiese stupefatto.
“Questi erano gli ultimi attimi del pianeta Vegeta… il tuo pianeta natio, Kakaroth.”, spiegò la stessa voce di prima.
“Il pianeta… Vegeta?”
“Esatto. È stato Freezer a distruggerlo… con tutti i suoi abitanti… i Saiyan. Tutti sono periti, cosi come anche noi.”
Goku si voltò verso quella voce che ora era molto vicino a lui. Cominciò a intravedere due figure, una era alto quasi come lui, portò un’uniforme Saiyan color verde, i suoi capelli avevano la sua stessa acconciatura caotica. Non solo, quella persona gli somigliò in modo impressionante! L’altra figura era una donna con lunghi capelli corvini che lo guardava con aria contenta.
“Ma voi chi siete?”
L’uomo si posizionò direttamente davanti a lui, solo ora Goku ebbe la conferma, anche lui era un Saiyan. Ma qualche parte quella faccia gli era famigliare, specialmente la cicatrice sulla sua guancia sinistra. Ad un tratto se ne ricordò.
“Ma… sei…!”
“Esatto. Io sono Bardack, tuo padre. Allora; cosa vuoi fare, Kakaroth?”
“Cosa vuoi dire?”
“Ti arrendi? Vuoi lasciarti uccidere da lui? Cosi come ha fatto con gli altri?
“Gli altri…?”, ripeté Goku, in quel momento un’altra terribile visione gli pervase guardando negli occhi di suo padre. Centinaia di visi, uomini e donne, adulti e bambini, tutti Saiyan come lui. Tutti morti in quella tremenda esplosione di prima.
“Freezer… perché? Perché ha fatto ciò?!”
“Aveva paura... paura della comparsa del guerriero leggendario. Il Super Saiyan. Quella era la ragione per cui eliminò tutti. Ma ha sbagliato i suoi calcoli…”, spiegò la donna. Goku la guardò curioso osservando il viso attraente della donna Saiyan che gli stava sorridendo. Subito ebbe la sensazione di conoscerla… era forse sua madre? Com’è che si chiamava? Cauli! Era vero! Era lei!
“Ehm… perché avrebbe sbagliato i suoi calcoli..? Stai parlando dello stesso Super Saiyan di Vegeta? Madre..?”
La donna continuò a sorridere, seppur ora con una certa fierezza negli occhi corvini. “Kakaroth! Tu lo hai in te! Dimostra cosa é capace di fare un Saiyan! Ti prego… tu ne sei in grado… Kakaroth… nostro figlio!”
Ad un tratto le figure dei due saiyan cominciarono a sfuocarsi, Goku si sentì, come se venisse trascinato via da una corrente potentissima. Sopra di lui vide una luce come attraverso una superficie d’acqua e sentì una voce famigliare che lo stava chiamando col suo nome terrestre.
“Goku! Svegliati! Goku! Ti prego…!”
Si svegliò di colpo e si sedette, tutte le sue ferite sul suo corpo erano spariti. Si guardò intorno scombussolato finche vide il viso sollevato di Sedri.
“Ma che…? Cos’é successo…?”
“Ti ho ricambiato il favore… che forza i Senzu! Ehi, tu figlio ti ha salvato la vita… senza il suo intervento sia Vegeta che tu avreste fatto una brutta fine… Forza, devo ancora soccorrere Vegeta…”
“Cosa… mio… mio figlio…? Gohan é qui?!”
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