Com'è andato il primo giorno di scuola?

[Nefarious]

Se...buono..

[Garrincha]

E' stata un'esperienza elettrizzante; premetto che ho cominciato il triennio e, come vuole la logica, abbiamo cambiato tutti i professori, eccettuato il pallone aerostatico deambulante di origini orobiche, con la sua logorrea fastidiosa e la sua voce sgradevolmente squillante. Per nostra fortuna, la incontreremo soltanto giovedì e non avrò timore di farle presente la mia scelta di non seguire i suoi consigli per l'anno che sarebbe venuto (che consisteva nella lettura di una tragedia nell'old english che tanto ama).

Al di là della tristezza derivata dal pensiero di incontrare nuovamente il tricheco padano, ho cominciato la mattina accompagnatoo una sensazione come di centrifuga nel mio stomaco, reazione tipica delle persone esageratamente ansiose. Sta di fatto che, essendo vestito dei miei consueti abiti e avendo constatato tristemente che tra breve sarebbe trascorso un altro anno, con inevitabile avvicinamento alla fine di tutto, mi sono appropinquato alla metropolitana con fare discreto, bene attento ad evitare gli sguardi delle persone — alleviando le loro sofferenze —, maneggiando con facoltà da spadaccino il mio abbonamento annuale munito di scontrino allegato e recante una mia foto risalente a 4 anni fa, opportunamente riciclata.

Vi risparmio le riflessioni avvenute nel tragitto che conduceva al distinto e secolare edificio scolastico, passando direttamente alla descrizione del mio stato emozionale una volta di fronte alla mandria imbufalita anti-individualistica delle giovani leve: un vago senso di angoscia e di smarrimento, con contorno di nostalgia — il tutto condito dall'espressione del volto che non tradiva la minima emozione, come si addice ad un ometto.

D'un tratto, mentre agilmente ma flemmaticamente aggiravo la folta schiera degli schiavi del mondo, mi sento chiamare da un mio compagno di classe: è la distorsione più totale per un paio di minuti; distorsione poi rimpianta al momento di tornare alla realtà dei fatti. Vi risparmio i commenti circa l'affettuosità squisitamente e fastidiosamente muliebre, per passare direttamente alla descrizione dei miei nuovi docenti.

Facciamo la conoscenza del professore di filosofia, un uomo dalle fattezze misterbeaniane vestito con abiti larghi, come a rifiutare le mondane convenzioni: è amore a prima vista, il mio cuore palpita e la mia mano trema di fronte a quella patetica quanto volitiva figura. Noto con disapprovazione che è piuttosto imbarazzato: dopo un discorso introduttivo, interroga alcuni di noi circa la definizione di "filosofia"; gli risparmio i miei infiniti giri di parole e mi limito a correggere, sbadigliando, le imprecisioni dei miei compagni di classe, pur invidiando loro quella umiltà la cui mancanza segnerà la mia fine (in ogni caso, non è arroganza la mia: è timidezza impura, timore di parlare pubblicamente e gelosia delle proprie idee). Cominciamo un discorso a due su qualche filosofo, ma desisto presto giacché le mie conoscenze sono superficiali e dal momento che non intendo fornire un'idea alterata del sottoscritto.

Salutatolo, ci si para di fronte una donna di evidente esperienza, sbrigativa quant'altri mai, che fissa immediatamente qualsiasi compito in classe e nel suo delirio di onnipotenza tipico di qualsiasi vicepreside ci presenta l'orario definitivo, in barba a qualsiasi circolare precedentemente passata. Dichiara di avere 54 anni e si avvita in continue digressioni, mettendo in mostra alcuni suoi punti deboli che non tarderò a stimolare: il femminismo sfrenato (potrei offrirmi per Platone?) e una smodata passione per l'antichità, che si ripercuote inevitabilmente sul suo viso — scherzo, è una bella donna, a tratti eccitante.

Me ne torno a casa mestamente e apprendo, con somma tristezza, che le mie abilità di traduttore non si trovano a proprio agio con le nuove versioni, che richiedono una discreta dose di quella fantasia che ti lascia sempre sospeso tra il "paurosamente sbagliato" e il "genialmente artistico". Io non amo queste situazioni, perdio!

In seguito, mi risolvo di scrivere tutto ciò in questo topic, col preciso scopo di confrontarlo, negli anni futuri, con le mie sensazioni posteriori.

[Lu]

Mio piccolo piccino avevi la centrifufga nel pancino... *_* (meeooow)

Vedo che i prof di Filosofia hanno una procedura standard per il primo giorno del triennio

[mecha freezer]

IO inizio domani

[junior92]

mah nn bnss...avevo la febbre e mal di gola in + mi sono ritrovato in una classe di ragazzini

[*Videl90*]

Io comincerò domani! Non ne ho affatto voglia, queste vacanze sono volate!

[goku super sayan III]

io comincio lunedì

[mecha freezer]

Io comincerò domani! Non ne ho affatto voglia, queste vacanze sono volate!

Quoto, oggi sarò il giorno più lungo dell'estate.

[Shinichi™]

che giorno del cavolo!mi è andato malissimo il primo giorno di scuola ! :ueh:

[Gotely]

oggi è stato il primo giorno da liceale...che palle...

[vultur]

il secondo è stato anche peggio, avendo conosciuto il resto degli insegnanti...
comunque goku devi pagarmi i diritti per l'avatar, sà?

[Shinichi™]

io oggi mi sono annoiato da morire, poi ho già un sacco di compiti!

[XeaXiwer]

sono due giorni e io sono già stufa. -.-'

[Shinichi™]

sono due giorni e io sono già stufa. -.-'

io uno, figurati.

[_Devil_]

In classe mia siamo esattamente 10 femmine e 10 maschi, apparte qualche unità dal sesso confuso

E io ke pensavo di essere in classe cn te!... perchè nella mia classe ci sono 12maski e 8 femmine... Magari sono punti di vista diversi!!!...