Continuo ad affermare, in barba a queste tesi pseudo-teologiche, che il 95% delle persone che bestemmiano non hanno nemmeno minimamente la conoscenza di cosa sia la religione o Dio, ma lo fanno solo perché sono parole abbastanza forti per significato e fonetica da garantire lo scaricamento di una certa aggressività accumulata. Farlo in una bestemmia ogni tanto è certamente meno nocivo di produrlo direttamente sulle altre persone.
Tra l'altro al contrario di quanto pensi non è che tutto quello che ci viene di male è causato da noi stessi: se una persona che corre come una pazza in bicicletta e non guarda le persone intorno ti viene addosso mentre cammini sul marciapiede, se i tuoi coinquilini saltano i loro turni di pulizia e fanno sì che ti arrivi in casa un'infestazione di mosche, se ti viene l'influenza il giorno prima di dover partire in vacanza, per quanto tu possa fare il santone socratico hai decisamente il diritto di ritenere di non aver fatto assolutamente nulla per attirarsi queste sfighe, sono semplicemente accadute.
Peraltro quelli che sentono la necessità di moraleggiare sulle bestemmie hanno né più né meno il desiderio di "farsi fighi" che quelli che loro criticano, lo stesso bisogno di mostrarsi a tutti i costi, di affermarsi "eticamente corretti" contro gli "eticamente scorretti". Morale del ressentiment, oserei annotare.
Tra l'altro al contrario di quanto pensi non è che tutto quello che ci viene di male è causato da noi stessi: se una persona che corre come una pazza in bicicletta e non guarda le persone intorno ti viene addosso mentre cammini sul marciapiede, se i tuoi coinquilini saltano i loro turni di pulizia e fanno sì che ti arrivi in casa un'infestazione di mosche, se ti viene l'influenza il giorno prima di dover partire in vacanza, per quanto tu possa fare il santone socratico hai decisamente il diritto di ritenere di non aver fatto assolutamente nulla per attirarsi queste sfighe, sono semplicemente accadute.
Peraltro quelli che sentono la necessità di moraleggiare sulle bestemmie hanno né più né meno il desiderio di "farsi fighi" che quelli che loro criticano, lo stesso bisogno di mostrarsi a tutti i costi, di affermarsi "eticamente corretti" contro gli "eticamente scorretti". Morale del ressentiment, oserei annotare.
Non credo affatto che sia una questione di falsi moralismi o di presunte tesi pseudo-teologiche, ma bensì di sano buon senso
C'è chi la bestemmia la usa come un intercalare, e qui è un ovvio segno di inciviltà e mancato rispetto verso il prossimo; e chi invece la esterna per rabbia: in questo caso la vedo come un patetico tentativo di riversare la responsabilità di quanto accade a terze parti, un pò come il marito che insulta la propria moglie ritenendola l'unica causa dei propri problemi o fallimenti oppure come il ragazzino che per nervosismo picchia il cane perchè ha perso ai videogame...il concetto base è lo stesso, dare la colpa a ad altri
e mi fa ridere chi dice "bestemmio, tanto non credo in Dio", senza tener conto che imprecare verso qualcuno implica riconoscerne l'esistenza
Posso capire, malgrado non lo condivida, chi si ritrovia a bestemmiare dopo una grave disgrazia familiare o di una persona cara...in caso di morte o di un malato terminale si tende spesso a ritenere Dio responsabile
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