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Chi è per e chi è contro la pena di morte ???

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  • #46
    beh almeno si risolverebbero i problemi di sopraffollamento delle carceri
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    • #47
      Originariamente Scritto da _darkstalker_ Visualizza Messaggio
      beh almeno si risolverebbero i problemi di sopraffollamento delle carceri
      Spero che tu stia scherzando, perché altrimenti ciò che hai detto è disgustoso.
      Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

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      • #48
        Favorevole alla pena di morte.

        Tu uccidi? Bhè, verrai ucciso. Semplice no?
        sigpic

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        • #49
          Originariamente Scritto da Mystic Leon™ Visualizza Messaggio
          Favorevole alla pena di morte.

          Tu uccidi? Bhè, verrai ucciso. Semplice no?
          Direi proprio di no.

          1)Diventi anche tu un assassino, uccidendolo. E' inutile mascherarla come "giustizia", sempre assassinio rimane.
          2) La vita è sua, e tu non gliela puoi togliere
          3)Ripeto: Non siamo nel MedioEvo, dove si faceva "Occhio per occhio, dente per dente"
          4) Non la trovo accettabile dal punto di vista morale (ma questo è soggettivo)
          5) L'assassino deve avere la possibilità di redimersi e ripagare la comunità per quello che ha fatto.
          6)C'è sempre la possibilità che sia stato condannato a torto. Se si è commesso un errore di processo, il condannato non può essere riportato in vita.
          Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

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          • #50
            Originariamente Scritto da sentinel Visualizza Messaggio
            Direi proprio di no.

            1)Diventi anche tu un assassino, uccidendolo. E' inutile mascherarla come "giustizia", sempre assassinio rimane.
            2) La vita è sua, e tu non gliela puoi togliere
            3)Ripeto: Non siamo nel MedioEvo, dove si faceva "Occhio per occhio, dente per dente"
            4) Non la trovo accettabile dal punto di vista morale (ma questo è soggettivo)
            5) L'assassino deve avere la possibilità di redimersi e ripagare la comunità per quello che ha fatto.
            6)C'è sempre la possibilità che sia stato condannato a torto. Se si è commesso un errore di processo, il condannato non può essere riportato in vita.
            1) Peccato che gli assassini non la pensano nello stesso modo.

            2) Un assassino prima di uccidere non guarda in faccia la sua prossima vittima e pensa che non gli può togliere la vita perchè è sua.

            3) Vallo a dire ai parenti di vittime massacrate il cui assassino e uscito dopo pochi anni di carcere.

            4) Vedasi punto uno

            5) Peccato che dopo che si ripaga con la comunità la sua vittima non torna in vita.

            6) Infatti la pena di morte dovrebbe essere effettuata quando si hanno le prove e le certezze.

            Purtroppo di questi argomenti è facile parlare così. Fin quando la cosa non ti capiti in prima persona non puoi dire che è sbagliato, ed io parlo per esperienza.
            sigpic

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            • #51
              Mi trovo completamente in accordo con Sentinel. Inoltre, tecnicamente, la pena di morte se attuata secondo severa fede ai propri principi interni conduce ad un circolo vizioso, dal quale è impossibile uscirne:
              un assassino uccide, ma uccidere è sbagliato e vietato, quindi egli viene, a sua volta, giustiziato; gli uccisori, però, hanno commesso il medesimo reato, quindi meritano la pena capitale, e così via.

              In altri termini, se uccidere è rigorosamente sbagliato, non lo è solo per la parte dei colpevoli ufficializzati, ma per entrambe, sia per i giustiziati che per i giustizieri.
              E da ciò si potrebbe uscire soltanto sminuendo il valore simbolico dell'uccisione (della vita, quindi), per cui i giustizieri non sarebbero tenuti a pagare con la vita, ma ciò si riverserebbe, altresì, sul condannato stesso, facendogli scampare la tanto dibattuta pena di morte.
              Last edited by Davyl; 11 July 2008, 18:37.

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              • #52
                Originariamente Scritto da Davyl Visualizza Messaggio
                Mi trovo completamente in accordo con Sentinel. Inoltre, tecnicamente, la pena di morte se attuata secondo severa fede ai propri principi interni conduce ad un circolo vizioso, dal quale è impossibile uscirne:
                un assassino uccide, ma uccidere è sbagliato e vietato, quindi egli viene, a sua volta, giustiziato; gli uccisori, però, hanno commesso il medesimo reato, quindi meritano la pena capitale, e così via.
                La pena di morte non conduce ad un circolo vizioso, in quanto un assassino uccide, ma uccidere è sbagliato e vietato, quindi egli viene, a sua volta, giustiziato, gli uccisori hanno comesso si lo stesso reato, ma al fine di evitare che l'assassino uccidi altre persone, e al fine di riscattare una persona che è stata uccisa, non al fine propio personale, quindi non merita la pena capitale.
                sigpic

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                • #53
                  Puoi tu, dunque, decidere quando uccidere sia "giusto" e quando "sbagliato"?

                  Inoltre, t'invito a considerare che l'evitare che un assassino uccida ancora sia attuabile anche tramite l'ergastolo.

                  Comment


                  • #54
                    Sarò anche un ipocrita, ma sinceramente se un qulcuno uccidesse i miei genitori non starei in pace con me stesso fin quando non lo vedrei morto, e pensare che l'assassino dei miei genitori fosse in un carcere in cui gli danno un letto e del mangiare, come in un albergo mi scazzerebbe. Poi fate voi...
                    Last edited by Mystic Leon™; 11 July 2008, 19:08.
                    sigpic

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                    • #55
                      Originariamente Scritto da Mystic Leon™ Visualizza Messaggio
                      1) Peccato che gli assassini non la pensano nello stesso modo.

                      2) Un assassino prima di uccidere non guarda in faccia la sua prossima vittima e pensa che non gli può togliere la vita perchè è sua.

                      3) Vallo a dire ai parenti di vittime massacrate il cui assassino e uscito dopo pochi anni di carcere.

                      4) Vedasi punto uno

                      5) Peccato che dopo che si ripaga con la comunità la sua vittima non torna in vita.

                      6) Infatti la pena di morte dovrebbe essere effettuata quando si hanno le prove e le certezze.

                      Purtroppo di questi argomenti è facile parlare così. Fin quando la cosa non ti capiti in prima persona non puoi dire che è sbagliato, ed io parlo per esperienza.
                      Come ho già detto, non c'entra se mi capita o no. La giustizia deve valicare le opinioni delle vittime sulla pena, in quanto ovviamente non oggettive.

                      1) Allora non abbassiamoci al loro livello
                      2) Vedi punto 1
                      3) Solo perché la famiglia vuole la morte dell'assassino, noi dobbiamo accontentarli? Neanche per idea.
                      4)Per questo è soggettivo
                      5) Perché, uccidendolo la vittima torna in vita? Questo discorso è quello che meno comprendo, mah.
                      6) Siamo esseri umani, e quindi su una cosa come i processi e i crimini, il margine di errore ( voluto o meno) ci può sempre essere.
                      Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

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                      • #56
                        Con dispiacere t'informo che a me appare, invece, molto più complessa di studi finalizzati al conseguimento di una laurea la definizione di ciò che sia "bene" e ciò che sia "male", del "giusto" e dello "sbagliato", dell'analisi oggettiva e non influenzata/bile dai soggettivi punti di vista di ognuno delle motivazioni che condussero tale invididuo a metter fine ad un suo simile.

                        Alla luce dell'estrema difficoltà (per non dire "impossibilità") di determinare gli eventi secondo canoni in grado di comprendere la totalità delle situazioni e delle rappresentazioni soggettive, spero avrai compreso come la questione non sia semplice da risolvere, come tu - istintivamente, suppongo - hai lasciato trasparire.

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                        • #57
                          Pensatela come volete, ma io rimango sempre dell'idea che sinceramente se un qulcuno uccidesse i miei genitori non starei in pace con me stesso fin quando non lo vedrei morto, e pensare che l'assassino dei miei genitori fosse in un carcere in cui gli danno un letto e del mangiare, come in un albergo mi scazzerebbe.
                          E poi si finisce con lo sbattersi della legge, e quando 'sto stronzo uscirà dal carcere lo farò fuori con le mie mani, e poi vedremo se a questo gli conveniva un bicchierino di veleno ho un colpo di 357 magnum in pieno stomaco.
                          In poche parole questo è il mio ragionamento da cittadino normale che gli vengono a mancare dei parenti per colpa di uno stronzo.
                          Se poi dobbiamo ragionare in ambito legislativo uccidere è sbagliato e la pena di morte e sbagliata, ma per un assassino non è sbagliato, e se mi dicono di non abbassarmi al suo livello, io mi ci abbasso, facendogli provare a lui quello che ha fatto provare. E con questo intervento vado, o se no si finisce nel ripetere sempre le stesse cose.
                          sigpic

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                          • #58
                            Originariamente Scritto da Davyl Visualizza Messaggio
                            Con dispiacere t'informo che a me appare, invece, molto più complessa di studi finalizzati al conseguimento di una laurea la definizione di ciò che sia "bene" e ciò che sia "male", del "giusto" e dello "sbagliato", dell'analisi oggettiva e non influenzata/bile dai soggettivi punti di vista di ognuno delle motivazioni che condussero tale invididuo a metter fine ad un suo simile.

                            Alla luce dell'estrema difficoltà (per non dire "impossibilità") di determinare gli eventi secondo canoni in grado di comprendere la totalità delle situazioni e delle rappresentazioni soggettive, spero avrai compreso come la questione non sia semplice da risolvere, come tu - istintivamente, suppongo - hai lasciato trasparire.
                            Diciamoci la verità. E' impossible. Per poter scegliere bisognerebbe non essere stati influenzati in un alcun modo, essere osservatori esterni. Ciò è impossibile. Che un uomo non riesca a farsi influenzare in alcun modo è pura utopia ( o distopia dipende dai punti di vista) e inoltre, manterebbe comunque un punto di vista personale, non influenzato da fattori esterni, ma comunque personale.

                            @ Mystic Leon: Non ho mai negato che non mi incazzerei a bestia e vorrei vedere morta la persona che mi uccide il parente. Ma tutto ciò deve essere irrilevante ( ma purtroppo non lo &#232. La giustizia giudica il colpevole, non bada e non deve badare alle istanze della vittima.
                            Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

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                            • #59
                              Originariamente Scritto da sentinel Visualizza Messaggio
                              Diciamoci la verità. E' impossible. Per poter scegliere bisognerebbe non essere stati influenzati in un alcun modo, essere osservatori esterni. Ciò è impossibile. Che un uomo non riesca a farsi influenzare in alcun modo è pura utopia ( o distopia dipende dai punti di vista) e inoltre, manterebbe comunque un punto di vista personale, non influenzato da fattori esterni, ma comunque personale.
                              Utopico, ma il non poter raggiungere la perfezione non implica necessariamente la resa innanzi al tentativo di rendersi costantemente meno imperfetti.
                              In altri termini, sì, progetto irrealizzabile, ma ipoteticamente utile se inizializzato secondo le modalità adatte e tramite un impegno invariato nel corso del tempo.

                              Ma temo che la progettazione dell'Ideale di vita sia fuori tema in questa sede, pur cosciente del fatto che in minima parte possa interessare l'argomento trattato.
                              Last edited by Davyl; 11 July 2008, 19:41.

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                              • #60
                                Ok, dato dato che il singolo non può giudicare cos'è giusto o sbagliato mentre lo Stato si, chiedo al nostro premier o a quel branco di brave personcine democratiche in piazza Navona martedì (), di spiegarmi perchè è sbagliato giustiziare un assassino seriale o un pedofilo/stupratore, mentre se un cane azzanna o uccide il proprio padrone, viene ammazzato seduta stante perchè ritenuto pericoloso.
                                E' più bestia il cane o il pedofilo?

                                Perchè ritienere che la vita sia un bene prezioso, che solo Dio abbia il diritto di toglierla di indignarsi contro Cina e USA per le loro esecuzioni capitali, ma permettere la caccia per esempio?

                                Perchè quando un ex pedofilo (o assassino) esce dal carcere dopo aver scontato la sua pena, non viene segnalato a tutto il quartiere dove tenterà di rifarsi una nuova vita?

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