Cavolo che risposta... L'ho letta tutta d'un fiato! Veramente esplicativa. Ammiro moltissimo l'apertura mentale, la coerenza e la cultura che dimostri. Ti rispondo, non per contestare nulla, ma esclusivamente allo scopo di spiegare alcuni punti in cui vengo citato, o che mi sono particolarmente cari, solo per spiegare bene il mio punto di vista che talvolta, me ne rendo conto, potrebbe apparire "rozzo" a chi studia filosofia da una vita. Cesoio qualcosa solo per motivi di spazio, non certo per contestarne l'importanza.
Ero solo un giovane idealista Ho ceduto quando uno studente a cui davo ripetizioni di economia aziendale mi ha scritto: "ma xchè la secnd aliquota nn è del 20 prcnt, almenochè non ciò l'altro importo?" Riflettendoci su, l'abbreviare potrebbe essere un'idea, ma presuppone un'ottima conoscenza della lingua da parte di chi scrive, ma senza la pratica derivante dallo scrivere correttamente come è possibile averla? Diceva il professore che più ho stimato durante i miei studi: "Hai fretta? Cammina piano.."
Quì a parer mio dimostri ancora una volta un'estrema arguzia. Come faccio a rimanere cattolico e non invece spostarmi nella zona grigia del credente ma non praticante? Metti proprio il dito nella piaga. La risposta è che non lo so. Inutile addurre motivazioni ancestrali e misteriose, o tentare di attribuire alla chiesa di roma una genuinità o una originalità che in realtà non gli appartiene. Sono cattolico (purtroppo non posso ingannare me stesso) soprattutto perchè è la strada più facile, quasi che a far parte di un gruppo di fedeli in chiesa, Dio mi ascolti meglio, e nel confessare i miei peccati, mi si ripulisca un pò l'anima. Lo so, è una gran forzatura, però l'esserne consapevole mi salva da qualunque condizionamento, e certamente dal fornire alibi agli obbrobri culturali della chiesa, antica o moderna che sia. A dire il vero dopo tante riflessioni, forse il maggior danno alla chiesa (intesa come organizzazione) oggi lo fanno più le persone come me, che consapevolmente ne mettono in luce in maniera ragionevole i difetti, rispetto a chi invece si limita ad insultarla, creando nei fedeli un sentimento di crociata e di ostilità.
Si. assurdamente contro le scritture peraltro, particolarmente contro l'atteggiamento di Cristo, sempre aperto e mai tassativo. Ci saremmo evitati tanti problemi se avesse vinto l'altro versante... Una specie di rivolta protestante a prescindere
Io direi che queste divisioni hanno una finalità esclusivamente dello "scindere per conquistarne una fetta" o peggio ancora, economiche. Talvolta anche in modo a dir poco svergognato.
Questo è un punto focale. La chiesa a parer mio è un moribondo che si trascina. Da quasi un millennio oramai ha commesso ogni genere di assurdità, emettendo leggi ferree e talvolta immotivate per i propri fedeli (o per tutti a seconda del periodo) che non hanno fatto altro che allontanarla da quelle che erano le sue origini filosofiche di bontà e tolleranza. Oggi come oggi la chiesa deve fare i conti con il suo passato, e ciò pare non gli risulti congegnale, perchè ha commesso nefandezze di ogni genere, e ora è alla berlina. I proclami come quello relativo al limbo, suscitano in me un'ilarità decisamente sincera. Mi fa ridere pensare al Dio onnipotente che organizza un deserto per farci vagare le anime dei bambini (quando la chiesa teneva ai sacramenti) e che successivamente lo smonta (ora che vuole attirare disperatamente le simpatie di tutti). O un cardinale che mi dice che una bestemmia è più o meno grave. Come si permette? Che io abbia bisogno di lui per capirlo? Non mettiamoci le fette di salame sugli occhi, semplicemente non ci crede nemmeno lui, punto e basta. Tuttavia proprio come non vado a sparare giovani tedeschi per i reati commessi dai loro nonni nazisti, mi vien difficile partire prevenuto con ogni singolo elemento della chiesa. Purchè abbia una visione obiettiva, e collegata con la realtà dei fatti. Insomma quando incontro uno dei pochi sacerdoti che badano solo ed esclusivamente al bene comune, gode di tutta la mia stima, incondizionatamente, e non collegata all'organizzazione di cui fa parte... Ricordiamoci che la chiesa si arroga di essere la voce di Dio, ma è in realtà solo un'organizzazione umana, a volte funziona altre no.
Si, e lo tengo nel cuore, stando ben attento a non farlo andare troppo vicino al cervello. Non mi servono le spiegazioni della religione per farmi un'idea del mondo. Ricorro ad esse solo quando mi serve una chiave di lettura puramente filosofica, o quando quotidianamente come tutti mi trovo di fronte a delle scelte dicotomiche giusto//sbagliato. E immagino che se veramente veniamo giudicati per le nostre azioni, è questo a contare, non certamente il far finta che i dinosauri non siano esistiti...
Originariamente Scritto da IISNT
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Faccio estrema fatica a capire come possa ancora restare cattolico, ma le sue risposte vanno davvero lette con rispetto.
È stato molto bello l'intervento di Andrew su Agostino in tal proposito. Agostino in effetti nella sua terza e ultima fase mette il credere stesso nelle mani di Dio.
L'adesione alla chiesa deve suscitare delle domande. Ricordo che già nella contemporaneità ci sono delle spaccature all'interno della chiesa stessa che portano a una visione di Dio e dell'universo a volte addirittura inconciliabile. Mi è capitato di entrare in contatto con divisioni addirittura da parrocchia in parrocchia (ma pensiamo anche alle spaccature tra i cristiani pro-trinità e cristiani pro-unità.
Immaginiamo quanto allora sia problematico, e tuttavia imprescindibile, allargare la domanda alla storia della dottrina. Ma come si può fare a meno di ciò quando oggi un rappresentante della chiesa afferma addirittura che la bestemmia sia ammissibile in un contesto goliardico (vedi vicenda Berlusconi)? O quando l'enciclica del Papa di qualche anno fa ammette l'impossibilità di principio nel constatare il reale momento dell'animazione nell'embrione? Per non parlare dell'abolizione del limbo! Queste sono cose "banali" che ho citato perchè conosciute da tutti, ma hanno poi un'enorme rilevanza sulla dottrina stessa (ma anche in società che va poi a unirsi a quegli altri enormi cambiamenti teorici sedimentatisi nel corso del tempo.
Andrew merita rispetto proprio perchè ha posto il suo credo nel luogo in cui penso sia giusto collocarlo, ovvero nel proprio cuore. Quella è una zona che non si può mettere in discussione, almeno per quanto riguarda le scelte della singola persona.
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