Jom Mayall Vs. The Doors (3 Di 4)
Alziamo il livello entriamo nell’olimpo.
Da qui in poi si deve lavorar di fino si parla di capolavori.
Parlare di John Mayall a chi ama il blues è come parlare di Mozart a chi ama la classica, di Miles Davis a chi ama il jazz o di Bob Marley a chi ama il reggae.
Siamo in seria A e nelle parti alte della classifica.
Il tempo di massimo splendore lo ha vissuto sul finire degli anni sessanta-primi anni settanta quando alla sua corte militavano musicisti come Eric Clapton, John McVie (Fleetwood Mac), Jack Bruce, Paul Butterfield, Peter Green, Mick Taylor (poi con i Rolling Stones) e tanti altri…
Dal ’66 al ’72 ha prodotto una notevole quantità di dischi di cui i seguenti sono imperdibili:
Blues breakers 1966
The blues alone 1967
A hard road 1967
Crusade 1967
Bare wires 1968
Blues from Laurel canyon 1968
The turning point 1969
USA Union 1970
Back to the roots 1971
Jazz blues fusion 1972
Il paragone con i Doors è azzardato dato che questi ultimi sono si un gruppo di rock-blues ma con forti infiltrazioni psichedeliche ma ci voglio provare.
Nello stesso periodo che John Mayall produceva almeno 10 capolavori (e svariati altri album dignitosi) i Doors producevano quattro album meravigliosi (di cui uno dal vivo):
The Doors 1967
Strange days 1967
Morrison hotel 1970
Absolutely live 1970
Tutto il resto è ad un livello inferiore (con alcune canzoni buone) e due album post Morrison da dimenticare.
E questa è la fredda analisi ma…
Alziamo il livello entriamo nell’olimpo.
Da qui in poi si deve lavorar di fino si parla di capolavori.
Parlare di John Mayall a chi ama il blues è come parlare di Mozart a chi ama la classica, di Miles Davis a chi ama il jazz o di Bob Marley a chi ama il reggae.
Siamo in seria A e nelle parti alte della classifica.
Il tempo di massimo splendore lo ha vissuto sul finire degli anni sessanta-primi anni settanta quando alla sua corte militavano musicisti come Eric Clapton, John McVie (Fleetwood Mac), Jack Bruce, Paul Butterfield, Peter Green, Mick Taylor (poi con i Rolling Stones) e tanti altri…
Dal ’66 al ’72 ha prodotto una notevole quantità di dischi di cui i seguenti sono imperdibili:
Blues breakers 1966
The blues alone 1967
A hard road 1967
Crusade 1967
Bare wires 1968
Blues from Laurel canyon 1968
The turning point 1969
USA Union 1970
Back to the roots 1971
Jazz blues fusion 1972
Il paragone con i Doors è azzardato dato che questi ultimi sono si un gruppo di rock-blues ma con forti infiltrazioni psichedeliche ma ci voglio provare.
Nello stesso periodo che John Mayall produceva almeno 10 capolavori (e svariati altri album dignitosi) i Doors producevano quattro album meravigliosi (di cui uno dal vivo):
The Doors 1967
Strange days 1967
Morrison hotel 1970
Absolutely live 1970
Tutto il resto è ad un livello inferiore (con alcune canzoni buone) e due album post Morrison da dimenticare.
E questa è la fredda analisi ma…
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